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Autore: Franceskiwi    01/12/2012    3 recensioni
Fanfiction interamente delena ambientata nel diciannovesimo secolo.
Dal capitolo 3 - The Dance :
'-State ballando con una schiava, vi rovinerò la reputazione.- detti voce ai miei pensieri.
-Non mi interessa.- rispose senza mostrare alcun sentimento.
-Sono una fuggitiva, questo dovrebbe farvi cambiare idea.-
-Quale peccato può aver compiuto una tale linfa?-
-Quello di essere nata.- sussurrai più che mai fra me e me.
Lui mi guardò comprensivo.
-Non mi interessa se siete una fuggitiva del re, ai miei occhi sarete sempre un'umile ragazza che meriterebbe molto più dalla vita.-
-Non vi interessa del giudizio della gente che vi vive intorno? Questo è sconsiderato e peccaminoso.- dissi rivolgendogli un flebile sorriso alla sua precedente affermazione.
-Compierei altri mille peccati pur di poter condividere nuovamente un altro momento come questo, con voi.-'
Genere: Guerra, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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chapter 12 Chapter 12 - The prison.


Pov Damon
-Damon, Damon ti prego svegliati.- sentii una voce cristallina chiamarmi mentre una piccola mano continuava a scuotermi.
Arricciai il naso, infastidito dall'odore di cane che si respirava
Appena aprii gli occhi incrociai subito lo sguardo preoccupato di Elena.
Mi misi a sedere e mi massaggiai la testa, leggermente dolorante.
-Stai bene?-
-Sì.- risposi sconcertato dalla sua domanda, perchè non avrei dovuto?
Mi guardai intorno e capii.
Dannazione, ci avevano trovati.
Eravamo nella cella del castello, ne ero certo.
Me ne dette la conferma Elena.
Non potei che sentirmi in colpa: le mie promesse si erano rivelate inutili.
-Mi dispiace tanto.- mormorai.
-Dispiace a me. Scusa se ti ho trascinato qui.-
Mi guardai nuovamente intorno e notai nella cella a fianco alla nostra un ragazzo, anzi un licantropo.
Ecco da dove proveniva quella puzza...
Ma non capivo perchè fossi anche io là.
Avevano in mente qualcosa di sadico tipo veder morire la mia ragazza o...?
-Perchè sono qui anche io?- chiesi con più tatto possibile.
-Qui arriva la seconda parte della storia..-
La guardai interrogativo.
-Per spezzare la maledizione, oltre alla doppelganger, devono essere sacrificati anche un vampiro e un licantropo.-
-E hanno scelto me...-
-Mi dispiace tanto, io non pensavo che ti avrebbero coinvolto. Credevo che avessero già trovato il vampiro da sacrificare.- disse con le lacrime agli occhi.
-Non.. non ti preoccupare!- cercai di rassicurarla.
-Non mi sarei dovuta avvicinare così tanto a te, sapendo che fossi un vampiro. E' solo che..- la interruppi posandole un dito sulle labbra.
-Elena, per favore, non fartene una colpa.-
-Non è giusto che abbiano preso anche te. Non è giusto!-
Alcune lacrime le sfuggirono, incontrollate.
-Avrei comunque chiesto io stesso di restare con te, in questo momento.- dissi raccogliendole una lacrima.
Avrei voluto fare qualcosa per farci uscire da quella situazione.
Per far uscire lei da quella situazione.
Si meritava molto più di questo.
Lei meritava una vita felice, insieme a una famiglia, un ragazzo umano e dei figli.
Meritava il trono che le spettava di diritto.
Meritava tutto ciò che di buono le era capitato nella vita.
E non meritava me: un vampiro che, nonostante la sua età e forza, non poteva fare nulla per aiutarla. Un vampiro che non avrebbe potuto darle dei figli.
Stavo mandando Elena a morire, e con lei anche io e quel licantropo di cui non conoscevo nulla.
Mi sporsi per parlargli ma lui aprì bocca prima ancora che io potessi farlo.
-Dimmi, la tua ragazza com'è a letto? Perchè l'ultima volta che ho controllato non era un granchè.- ghignò divertito.
Restai interdetto, cosa voleva dire?
-Forse quando vuole è brava.- continuò cominciando a ridere.
Non capii cosa intendesse finchè non vidi Elena iniziare a singhiozzare e nascondersi la testa fra le ginocchia.
L'avevano forse violentata?
Una rabbia ceca mi invase.
Avrei voluto uccidere quell'inutile uomo con le mie stesse mani, ma solo dopo averlo torturato per bene.
Ma tutto ciò che feci fu fulminarlo con lo sguardo e abbracciare la mia fragile umana.
La strinsi a me finchè non le si esaurirono le lacrime, ovvero fino a quando il licantropo non si addormentò e io fui colto dalla stanchezza.
Aspettai che si addormentasse anche lei per potermi riposare, finalmente, pure io.

Pov Elena
Fummo risvegliati dal suono dei passi nel corridoio, che rimbombavano rumorosamente sulle pareti.
Damon si mise in allerta e mi accarezzò dolcemente i capelli cercando di calmarmi, notando il mio battito cardiaco accelerato.
Era forse arrivato il momento?
Guardai fuori: no, non era ancora apparsa la luna piena.
Allora a cosa era dovuta quella visita?
Fummo alietati della visita di Klaus.
Strano, era venuto davvero molto raramente lui stesso a parlare con me.
Si avvicinò a noi ridendo sotto i baffi, con in viso un' espressione di pura cattiveria.
Damon scattò pronto a lanciarsi su di lui, o almeno sulla porta, ma io riuscii a trattenerlo in tempo.
Mi guardò infastidito dal mio gesto.
Voleva fare l'eroe ma non era la situazione giusta.
Sapevo che si sentiva in colpa per non essere riuscito a proteggermi, ma infondo non ci sarebbe riuscito anche se avesse fatto di più.
Mi ero già arresa all'idea, ora dovevo aiutare anche Damon a farlo.
-Dovreste ringraziarmi per avervi permesso di condividere gli ultimi istanti della vostra vita insieme.-
-Tu brutto...- ringhiò Damon iniziando una lista di brutte parole davvero molto lunga, tanto che iniziò a recitarle in altre lingue e a creare dei strani ibridi.
Lo guardai scioccata.
Non l'avevo mai sentito parlare in quel modo, era sempre stato un uomo molto colto.
-Damon, calmati!- gli sussurrai irritata portandolo indietro con una mano sulla spalla.
Ma che diavolo gli prendeva?
Certo, lo capivo, ma stava esagerando.
Speravo che in una situazione simile si sarebbe comportato in modo più rassicurante.
Non dicevo che non lo fosse stato fino ad allora, ma avrei preferito che avesse mantenuto quel tono.
In risposta Klaus sorrise divertito, ma potei notare una nota di irritazione.
-A proposito, Elena, ti è piaciuto il regalo di compleanno del tuo ragazzo? Io avrei scelto qualcosa di più costoso ma, infondo, sappiamo tutti come sei fatta, quindi non mi meraviglio della tua scelta
Come diavolo faceva a sapere come avevo passato il mio compleanno?
Capii tutto all'improvviso: lui aveva sempre saputo dove mi trovassi.
Ci aveva seguiti sempre.
Ed era riuscito a nascondersi molto bene o forse aveva incaricato qualcuno.
Sì, molto probabilmente c'era una spia fra di noi, ma non riuscivo a capire chi potesse essere.
Potei notare dall'espressione di Damon che anche lui stava avendo i miei stessi dubbi.
-Siete una coppietta così carina. Morire insieme sarebbe molto romantico, non trovate?-
Nessuno dei due rispose alla provocazione e lui si allontanò infastidito, per poi avvicinarsi alla cella di Tyler che iniziò ridicolosamente a supplicare perdono.
-Quando sarai morto forse capirai cosa significa la parola prudenza.-
Molto probabilmente era stato scelto come licantropo per il sacrificio perchè non era riuscito a tenermi dentro la cella.
E quindi era nelle prigioni da qualche mese ormai; nemmeno un quarto del tempo che ci avevo passato io.
Spero che abbia sofferto molto e non vedo l'ora di godermi la sua morte. pensai con cattiveria.
Appena il re se ne uscì, detti una leggera spinta a Damon e incrociai le braccia, arrabbiata.
Mi guardò con un sopracciglio alzato.
-Cosa diavolo ti è preso?- alzai la voce.
-Perchè me lo stai chiedendo? Ma hai notato dove ci troviamo? Diavolo Elena, e poi ci credo che sei stata rinchiusa per tanto tempo, non sembra nemmeno che tu voglia uscire da qui!- mi gridò contro.
Rimasi interdetta e ferita al sentire quelle parole uscire dalle sue labbra. Avrei voluto piangere ma oramai mi mancavano persino le lacrime da versare.
-E' davvero questo quello che credi? Credi che io non abbia mai sperato ogni maledetto giorno di uscire da qui? Credi che a me piacesse stare qua, che non avrei preferito correre per i prati ridendo insieme a mio fratello? La sai una cosa, Damon. Vai al diavolo.- gridai letteralmente furiosa.
Mi alzai a passi svelti, evitando il suo sguardo dispiaciuto, e mi avvicinai alla finestra.
Ci collocavamo davvero a una grande altezza.
Una volta ero persino stata tentata di saltare e uccidermi, ma la paura della morte mi aveva suggerito di non farlo perchè probabilmente avrei trovato un modo più dolce per farlo.
Sì, a volte facevo pensieri davvero macabri.
E in quel momento me ne passò uno di quel tipo, fin troppo azzardato.
-Io mi butto.- mormorai.
-Cosa?- chiese Damon sconcertato.
-Mi butto.- alzai leggermente la voce tremolante, sempre più convinta delle mie parole.
-No Elena, no no, non farlo.- disse prendendomi fra le braccia e allontanandomi dalla finestra.
-Ti prego, lasciamelo fare.- cominciai disperatamente a piangere e a contorcermi fra le sue braccia, cercando di sciogliermi dall'abbraccio in cui mi aveva stretta.
Ultimamente non facevo altro che quello: piangere.
Per fortuna c'era il mio principe sempre pronto a consolarmi.
-Se tu morissi la mia vita non avrebbe più alcun senso. Non costringerai anche me a seguirti nella morte, vero?-
-Oramai mi stai già seguendo. Il modo in cui lo si fa è totalmente irrilevante.- dissi guardandolo negli occhi.
-Non è vero. Ti ricordi? Ti ho promesso che ti avrei salvata anche se ne fosse andata della mia vita e lo farò, manterrò la promessa.-
Sorrisi debolmente dando poco peso alle sue parole. Sapevo che comunque era troppo tardi, non poteva più fare nulla per salvarci.
Mi sdraiai fra le sue braccia, in cerca di conforto.
-Ti racconto una storia, ti va?- disse a bassa voce.
Mi mancavano le sue storie ed ora era certamente ciò di cui avevo bisogno.
-Va bene.-


angolo autrice:
tadan ecco un nuovo capitolo, in ritardo come sempre lol scusate ma potete capire che dopo l'eccitazione della 407 le mie mani non riuscivano a cliccare su EFP (?) lol
a proposito, voglio proprio sapere cosa ne pensate di questa cosa (SPOILER PER CHI NON HA VISTO LA PUNTATA!!!) dell'asservimento.

ma torniamo alla storia: volevo spiegarvi alcuni punti.
l'inizio l'ho iniziato con un risveglio di damon, per creare una cosa opposta (se così si può dire) al capitolo precedente e quello prima ancora, in cui era elena a svegliarsi all'inizio del capitolo e in situazioni non tanto dispiacevoli come questa. infondo, in quello prima non era in una situazione tanto tragica come quella di ora.
pooooi l'altra cosa che volevo farvi notare è il finale che riconduce al terzo capitolo in cui damon racconta una storia ad elena. e poi, comunque, veniamo a sapere che quella non è stata l'ultima volta. quindi volevo scrivere una cosa che li riportasse alla vita normale, che facesse capire che comunque loro, ovunque siano, stanno 'bene'. non so se mi spiego.
e poi comunque penso che il comportamento di damon sia abbastanza giustificato, sopratutto se si tratta di elena.
cooomunque, dopo questo lungo angolo evaporo e vi chiedo di recensire numerosi. ciao e alla prossima :)
  
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