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Autore: horangeJuicee    02/12/2012    3 recensioni
Vi è mai capitato di essere la sostituta di qualcuno?
Vi è mai capitato di sentirvi di essere usata soltanto come un rimpiazzo?
Vi è mai capitato di esservi innamorata del vostro migliore amico?
Vi è mai capitato di aver sofferto tanto da voler togliere la vostra stessa vita?
Vi è mai capitato di essere stata ingannata dalla persona che non avresti mai pensato di poterlo fare?
A me sì, tutto questo e altro, ma come si dice 'Non sempre c'è il lieto fine' o no?
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The bestfriends story.'
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He don't know anything.



L'amore è bipolare.
Può essere bella , può essere dolorosa.
Non si è mai certo.

{-cit.}











Liam.




Ed eccola qui. Sta scendendo dalla macchina, bellissima come sempre, e sta indossando il vestito che le ho comprato.
Lo sapevo che Nad me lo avrebbe portata qui, posso sempre contare su di lei ed è per questo che è la mia migliore amica, lei è la migliore di tutti. 
Ok. È a pochi passi da me, sta camminando sul tappeto rosso con la sua eleganza nata.
Questa volta me lo sento, torneremmo di nuovo insieme più forte che mai.
 -Ciao.- le dico sorridendo.
-Ciao.- mi rispose accennando un mezzo sorriso.
Nell’aria si percepiva una tensione così alta che lo si poteva spezzare muovendo anche solo il mignolo. 
-Beh, vogliamo dirigerci verso il nostro tavolo o fissarci a vicenda per tutta la notte? Sai perché io potrei farlo, potrei ammirare la tua bellezza per tutta la notte e per sempre.- tentai di spezzare quel filo di disagio.
-Va bene.- disse lei impassibile.
Forse la sto annoiando, forse dovrei arrivare subito al sodo, forse dovrei affrettarmi o forse dovrei smetterla di dire forse. Ci accomodammo nel tavolo ma quella tensione c’era ancora, eccome. 
-Ok, senti Liam…- cominciò a parlare Danielle ma la interruppi.
-No. Per favore fa parlare prima me perché ho tante cose da dirti, ti voglio dire le cose che ho tenuto dentro di me per queste 6 mesi senza di te, vorrei dirti le cose che penso in questo momento, vorrei che tu mi ascoltassi ora, vorrei rivelarti i sentimenti che ho provato a reprimere.- smisi un attimo come per chiederle di poter continuare e la sua risposta non tardo inclinando di lato un po’ la testa. 
-Vai.-
-In questi ultimi mesi ho provato ad andare avanti senza di te senza il tuo profumo che invade tutta la casa, senza i tuoi capelli da accarezzare, senza la tua pelle morbida e tante altre cose che potrei elencarti all’infinito. Ma alla fine non c’è l’ho fatta, ho capito che io senza di te non sono nessuno, che tu sei come ossigeno per me e che sei la cosa più essenziale nella mia vita. Tutte le notti piangevo appoggiato nel tuo cuscino, cosa insolita per un ragazzo vero? Ho provato anche a chiamarti ma riattaccavo subito per la paura di sentire la tua voce e non farne a meno. Ho provato a vederti nell’altre ragazze ma poi mi sono reso conto che è la cosa più stupida che potessi fare perché tu sei unica. Ho provato a calmare la sofferenza che provavo riempendomi di lavoro e andando alle feste ma niente da fare. Ho provato a dimenticarti in tutti i modi possibili in questo mondo ma proprio non c’è l’ha faccio perché ho capito che tu sei la donna della mia vita. La donna con cui voglio svegliarmi la mattina presto e riempirla di baci, la donna con cui fare figli, la donna con cui passare tutta la mia vita. Io ti amo Danielle, più di qualunque altra cosa.- fini il mio discorso sperando che l'abbia colpita nel cuore perché d'altronde è solo la pura e dolce verità.
La guardai dritto negli occhi era sorpresa ma le brillava uno stano luccichio negli occhi, una luccichio che non portava a una buona cosa, o almeno era quello che mi diceva l'istinto. 
-Dimmi qualcosa, ti prego.- la supplicai.
-Io... Liam... Io non so cosa dire.- esordì dopo un po' di tempo -Io non so cosa fare, non so come dirtelo.-
-Prova. Prova come ho provato io.-
-Io vedi... Anche per questi ultimi sei mesi sono stati serviti a qualcosa, sono stati serviti anche a me per pensare e... il risultato non è uguale al tuo.- Sentii un qualcosa spezzarsi dentro di me. Avevo una fitta al cuore mentre alcune lacrime minacciavano di scendere lungo le mie guance.
-Che cosa vuoi dire con questo?- le chiesi distrutto.
 -Voglio dire che ho capito che non sono pronta ad impegnarmi sul serio, che ho ancora una vita davanti a me, che sono ancora giovane e che ho ancora tanta voglia di divertirmi, di andare in giro per il mondo e conoscere altra gente, di tutto questo e altro che come vedi sono contrarie alle tue. Liam io ti ho amato con tutta me stessa anche fino a perderla, ma ora è arrivato il momento di ritrovarla. E pian piano lo sto ritrovando con Jeff.- disse l’ultima frase come un soffio quasi per paura di ferirmi ed era vero mi aveva ferito alla grande.
Jeff? E ora chi è questo? Le lacrime amare ormai mi solcavano il viso e avevo il respiro irregolare. Non c’è la facevo più.
-Jeff?- riuscii a dire con un filo di voce.
-Si. Lo conosciuto due settimane dalla nostra rottura, me lo ha fatto conoscere mia sorella un giorno mentre eravamo in un parco, erano vecchi compagni e rimasto a parlare un po’ con noi e poi da lì cominciava a visitarci sempre. E in quei momenti ero molto vulnerabile e lui… lui sapeva farmi ridere, sapeva consolarmi e soprattutto mi sentivo bene con lui finché non caddi tra le sue braccia.-
Chiusi gli occhi sperando che fosse un incubo e presi un respiro profondo, poi gli riaprii e mi resi conto che era la realtà, che Danielle ormai non era più mia che in questi ultimi sei mesi sono stato un vigliacco e che ho perso tutte le chance di poter stare di nuovo con lei.
-Mi dispiace Liam.- si scusò con gli occhi lucidi.
-Anche a me… anche a me.-
-Ora è meglio che me vada.- si alzò e si diresse verso la macchina.
Io rimasi lì paralizzato, confuso e distrutto. Ho perso tutto, ho perso la ragione per vivere, l’amore della mia vita, il mio ossigeno, ho perso Danielle. Piansi all’infinito finché non ne rimase neanche una goccia da far scendere.
Ero a pezzi.
Sentì il rumore del motore partire ed è lì che lo persa definitivamente.
-Lee. Mi dispiace.- sentii due mani avvolgermi in un caloroso abbraccio.
Nadine. Mi accarezzava la schiena con delicatezza e dolcezza.
In un certo senso mi faceva stare meglio ma non da far colmare tutto il dolore che portavo. Quella ragazza era d’oro e non avevo mai capito perché non abbia mai avuto un fidanzato, chiunque sarebbe fortunato ad averla così come quel Jeff con Danielle. E a quel pensiero cedetti di nuovo alle lacrime che mi bagnavano il viso.
-Shhh. Sfogati pure, sfogati finché non riesci più, sfogati finché non ti sentirai bene con te stesso.- mi sussurrò Nad.
-Lo persa. Lo persa perché sono un  vigliacco, lo persa perché sono uno stupido, lo persa per sempre Nad.-





Nadine



Mi faceva male vederlo così, mi faceva male pensare che non potevo fare nulla per farlo sentire meglio, mi faceva male perché lo so che in parte era colpa mia. 

Lo sapevo che sarebbe andata così, non avevo neanche dovuto convincere tanto Danielle per farla venire qua, lei aveva subito detto di si.  








~Din don~ 

-Arrivo.- sentii dire dall’altro capo della porta.
Ma la voce che ho sentito non era quello che mi aspettavo non era di Danielle anzi era di un uomo e infatti…
-Ciao. Chi sei?- un ragazzo sui 27 anni senza maglietta e con indosso solo un paio di boxer mi parve davanti.
-Salve. C’è Danielle?- chiedo incerta, forse avevo sbagliato casa o si sono trasferiti.
-Si, chi la cerca?- oh, quindi non avevo sbagliato la casa Danielle abita veramente qui, ma chi è questo ragazzo forse sarà il ragazzo della sorella.
-Nadine. Può dirle che la sto cercando e che le devo parlare urgentemente.- gli sorrido ingenua.
-Si, certo. Intanto entra pure e accomodati.- gentile il ragazzo.
Entrai e mi misi comoda sul divano situato sul soggiorno.
Dopo un po’   ritornò il ragazzo ma questa volta con una maglietta e dei pantaloni.
-Sta arrivando, vuoi qualcosa da bere o che ne so da mangiare?- chiese premuroso.
-No, grazie. Sto bene così.-
-Ok.- e si diresse verso quella che dovrebbe essere la cucina.
Dalle scale intravidi delle gambe femminili, oddio che gambe, le mie sembrano cosce di prosciutto.
-Nad.- mi saluta Danielle splendente quasi come se avesse superato la cosa con Liam.-Mio dio, da quanto tempo che non ti vedo.- mi abbraccia.
-Già saranno 6 mesi.-
-Beh, allora che cosa ti porta qui.-
-Oh, uhm… giusto. Sono qui per chiederti una cosa. Uhm… però non so come dirtelo.-
-Nad. Ei sono io. Puoi dirlo.-
-Ok, vedi… ecco… Vorrei chiederti un favore. Vorrei che tu ti vedessi con Liam domani sera, con indosso questo vestito.- le dissi tutto d’un fiato porgendola la scatola.
Lo prese e lo aprii.
-È un vestito bellissimo, ma io non so…-
-Ti prego. Voi due avete bisogno di parlare e di chiarire. Lui sta ancora male e crede ancora in un vostro ritorno.-
-Sai che cosa ti dico, ci andrò. Hai ragione dobbiamo far chiarezza. Lo devo fare per lui cosicché può andare avanti come ho fatto io con Jeff.-
-Hai ragione. No aspetta, cosa? Chi è Jeff?- le chiedo un po’ sorpresa.
-Ecco, vedi, Nad. Jeff è il ragazzo che mi ha aiutato a ritrovare me stessa, il ragazzo che mi ha fatto dimenticare Liam nei giorni di sofferenza, il ragazzo…-
Wow, certo che ha fatto in fretta a dimenticarsi di Liam.
-Che è in cucina.- la interrompo.
-Già. Il ragazzo che è in cucina.- mi dice con un mezzo sorriso.
-Beh, sembra fantastico.- sorrido a mia volta.
-Già. Lo è.-
-Allora io vado, e buona fortuna per domani sera qualunque cosa succederà.-
-Grazie, ma Nad…-
-Si?- -Quale l’indirizzo?- chiede un po’ incerta.
-Oh, già giusto. Scusa. È stato un momento di cretinità. Ecco.- le porse un biglietto dove c’era scritto il luogo.
-Grazie.- Mi accompagna fino alla soglia della porta.
-Mi raccomando, sii delicata con lui. Ti prego.-
-Credimi, l’ultima cosa che voglio è essere brusca con lui.- 








 

-Mi dispiace. Mi dispiace, così tanto, Lee.-
-E per cosa? Non è colpa tua.-
-Invece si, io lo sapevo che sarebbe andata a finire così ma non ho fatto nulla per evitarlo.-
-Come sarebbe che sai che poteva finire così?- mi guardò negli occhi, lo sa che non potrei mentirgli facendo così. Si alzò dalla sedia e cominciò ad indietreggiare. -Tu sapevi che stava con un altro e non me lo hai detto. Tu sapevi tutto sin dall’inizio e non hai spiccato parola.-
-Lee, io… io… non so… ecco…- cominciavo a balbettare non sapevo cosa dire -mi dispiace. Ma dovevo era per il tuo bene. Era meglio se lo venissi a sapere da lei e non da me.- esordisco appena riprendo il controllo di me stessa.
-Per il mio bene? Ho fatto la figura dello stupido, Nad. Mi sono aperto del tutto con lei e mi ha rifiutato capisci questo? Ma no, certo che no. D’altronde tu non hai mai avuto un fidanzato e non sei mai stata innamorata, quindi non capisci niente di amore o per il mio bene. Perché non sei mai stata rifiutata. E non mi meraviglio che tu non abbia un fidanzato perché non ti si può neanche definire una donna o una ragazza. Ti comporti da maschio.- mi sputa quelle parole urlandomi contro.
Rimango paralizzata, non riesco a reagire.
Davvero ha detto quelle cose? Lui il mio migliore amico. Il ragazzo più dolce, romantico, delicato e premuroso della pianeta. Il ragazzo con cui sono innamorata. Non può essere. Magari se fosse stato detto da un'altra persona non mi farebbe nessun effetto ma no, era stato Liam a dirmeli e questo mi aveva spezzato il cuore ulteriormente.
Avevo una fitta al cuore, questa volta il dolore se ne era impossessato del tutto.
-Tu non sai niente di quello che provo io.- dico infine con le lacrime che mi solcavano il viso e con il cuore distrutto. Me ne andai da lì. Mi faceva male vederlo, ero una masochista ma lo ero fino ad un certo punto.
Come si permette a parlarmi in quel modo, lui non sa niente di niente di quello che io provo.
Non sa che sono stata innamorata, che sono innamorata, non sa che sono stata rifiutata e che continuo ad essere rifiutata.  
Continuai a camminare fino alla macchina, ci salii sopra e guidai fino a casa mia.
Entrai nel mio appartamento e mi diressi vero la camera da letto. Mi buttai a peso morto sul letto e ricominciai a piangere come ho sempre fatto, ma questa volta con più sofferenza e dolore.
Ma perché proprio del mio migliore amico mi dovevo innamorare?

 

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TheRebound Writer:


Heilà bella gente! Come va la vita?
Lo so è da tanto che non metto un capitolo,
ma capitemi. Ero molto impegnata e non avevo ispirazione.
Comunque parlando del capitolo... che cosa ne pensate?
Insomma non vi sembra una bella merda? Cioè è pieno di
cose triste e sinceramente ho pianto mentre lo scrivevo.
Si, sono una cogliona che piange mentre scrive la sua stessa
Fanfic. Mongola, vero? Non so nemmeno dove ho preso
tutta questa depressione.
Va beh, me ne vado prima che vi contagio della mia
cupolità(?) [ma esiste, va beh caso mai no, sono una che
inventa parole a caso, quindi...]
E per favore RECENSITE! Anche solo una lettera o
un semplice 'Ciao' per sapere se qualcuno caga le mie cagate(?).
Sciaoooooooooooooooooooo, bedde. (^3^)
-El xx
  
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