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Autore: forevah_young    02/12/2012    3 recensioni
Gli Hunger Games si avvicinano e cinque comuni ragazzi di cinque distretti diversi diventeranno i tributi della settantaquattresima edizione. Uno di loro vincerà, ma chi ?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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tifa per i tuoi eroi, piangi quando li uccidono.
 
Dopo quattro giorni erano rimasti solo sei tributi su ventiquattro. Era stata una strage. Louis era ancora rintanato nel rifugio, usciva raramente per procacciarsi qualche piccolo animale o per andare a bere nel piccolo laghetto che aveva trovato a poca distanza dalla sua tana. Era felice di aver trovato quel buco abbandonato, molti degli altri tributi soffrivano il freddo e correvano il rischio di essere scovati dagli altri, ma non lui. Quando si svegliò era quasi tranquillo, si infilò la giacca sulla quale aveva dormito e liberò l’entrata dalle foglie per uscire. Prima di andare al laghetto, Louis si fermò a controllare la trappola per conigli che purtroppo era vuota quella mattina. La risistemò e andò a bere con lo stomaco che brontolava dalla fame. Si lavò il viso e le braccia, poi riempì anche uno strano recipiente che aveva confezionato lui stesso unendo delle foglie. Successivamente, se ne tornò svelto verso la tana, ma fu subito costretto a fermarsi. Tre tributi maschi se ne stavano in piedi di fronte a lui, lisciando le loro armi luccicanti, con uno strano sorriso sulle labbra. La primitiva ciotola colma d’acqua finì a terra e il contenuto si disperse sui vari ciuffi d’erba.

- Sei spacciato distretto  5. – sogghignò Niall dando un ultimo buffetto alla sua spada appena lustrata, Harry e Zayn fecero altrettanto con le proprie armi. Il ragazzo indietreggiò terrorizzato, finché non sbatté contro la corteccia di un albero, e lì rimase, senza fiato. Niall gli si avvicinò, si gustò quel momento cruciale in cui era responsabile della vita o della morte di una persona. Che gioia, tutto quel terrore. Niall lo percepiva ovunque quando trovavano un nuovo tributo, quando lo scovavano come avevano fatto con quel ragazzo del distretto cinque.
- Come ti chiami distretto cinque ? – gli chiese incollandolo all’albero, avvicinandosi sempre di più.
Inizialmente il ragazzo non rispose, ma visto che Niall e la sua spada gli erano sempre più vicini, decise di fare uno sforzo : - Lo-Louis. –
- Piacere Louis, hai qualche parola di addio per tua madre ? immagino ti stia guardando proprio in questo momento dalla vostra casa nel distretto cinque, non è così ? – il ragazzo iniziò a gemere di paura, una lacrima gli scorse sullo zigomo e atterrò sul terreno. Niall strinse gli occhi compiaciuto.
- Questo è mio. – si rivolse a Zayn e Harry, i quali rinfoderarono le armi e continuarono a guardare la scena distaccati dalla parte pratica.
- Non vuoi dire niente alla mamma ? immaginati: starà piangendo guardandoti, non vuoi dirle proprio niente ? – Una nuova lacrima cadde dall’occhio destro di Louis.
- Ti voglio bene mamma. – sussurrò infine, mentre il biondo alzava il braccio e la spada ridendo. Ma poi Niall lo sentì nella schiena, sentì ghiaccio, gelo. Si voltò in tempo per vedere il secondo coltello infilarsi nell’addome, alzò lo sguardo e vide anche Zayn.
- Non meriti di vincere. – gli disse il moro, che fino a pochi minuti fa era suo compagno, suo alleato. Niall si accasciò sui ginocchi e chiuse gli occhi per evitare di vedere il terzo coltello infilarsi dritto nel suo cuore.
 
Harry lo guardò pietrificato. Zayn aveva appena ucciso Niall, cosa gli saltava per la testa ?
- Ma sei impazzito ? – gli urlò contro, raccogliendo velocemente tutte le sue armi, pronto a fuggire. Se aveva ucciso Niall, cioè significava che presto avrebbe ucciso anche lui.
- Hai sentito cosa ha detto ? meritava di morire. – Zayn fece altrettanto con le sue armi, come se non fosse successo niente.
- Ti ricordi quanto ci abbiamo messo per recuperarlo dall’isoletta in cui era confinato ? due giorni, due giorni per costruire una maledetta zattera per portarlo sulla terra ferma ! –
- Ti sarebbe piaciuto se ciò che ha detto a lui, - Zayn indicò furente Louis che se ne stava ancora immobile attaccato all’albero : - lo avesse detto a te ? immaginati tua madre, e dimmi come ti senti. –
- Uno schifo, d’accordo. Ma questo non ha risolto nulla perché ora lo dobbiamo uccidere comunque. – Harry si voltò verso il ragazzo del distretto cinque, ma notò interdetto che non c’era più : - Quell’infame se l’è svignata ! E’ tutta colpa tua Zayn, se non avessi ucciso Niall ora saremmo ancora un gruppo. –
- Fai e pensala come ti pare, credo che sia l’ora di sciogliere l’alleanza. – Zayn gli porse la mano, ma Harry la rifiutò disgustato : - Spero che non tocchi a me ucciderti, mi stai troppo simpatico. –
Zayn entrò nella boscaglia dalla parte in cui era fuggito Louis, e Harry rimase vari minuti fermo a osservare il corpo immobile di Niall. Quando si allontanò era furioso, stringeva in una mano il suo tridente e nell’altra un coltello e giurò a sé stesso che avrebbe ucciso chiunque gli si fosse parato davanti. E la fortuna quella volta fu dalla sua parte. Mentre attraversava il bosco diretto verso il lago della cornucopia, vide la ragazza del distretto tre raccogliere delle bacche da un cespuglio silenziosamente. Harry allora si nascose dietro un albero e lentamente, mentre la ragazza gli dava ancora le spalle, le si avvicinò. Quando fu a un passo da lei, sentì una terribile sensazione nello stomaco. Se prima era guidato dalla rabbia, adesso non riusciva proprio a capire come avesse anche solo potuto pensare di uccidere quella ragazza. Semplicemente non poteva. I giorni passati nell’arena erano stati un incubo per lui, aveva sempre lasciato che Zayn e Niall uccidessero gli altri tributi, lui non ce la faceva proprio.
- Ehi. – le disse cercando di non spaventarla, ma ricevette l’effetto opposto. La ragazza si voltò di scatto e cadde sul sedere. Tremava dalla paura poiché era disarmata e vedeva il possente tridente nelle mani di Harry. Quando lui se ne accorse cercò di nasconderlo, ma lei aveva già iniziato a urlare.
- No, no. Non voglio farti del ma... –
- Liaaaam, Liaaaaaaaam ! –
- Smetti di urlare, ti posso aiutare ! – ma la ragazza non lo ascoltava, urlava con tutto il fiato che aveva in corpo chiamando questo Liam di cui Harry non ricordava nemmeno il volto. Cercò di tranquillizzarla ma non ce la faceva, lei era nel panico e anche lui, perché se continuava ad urlare qualcuno sarebbe venuto a salvarla. E Harry non sapeva se questo Liam avesse delle armi, e non poteva rischiare di morire per mano di una stupida ragazzina. Era costretto a fare la cosa peggiore del mondo, e lui sapeva che non se lo sarebbe mai perdonato, eppure un momento prima tentava di salvarla, un momento dopo la uccideva piangendo.

Li aveva sentiti tutti quegli urli, dal primo all’ultimo. Aveva lasciato che Emma si allontanasse per prendere delle bacche, ma non doveva farla andare da sola. Mio Dio, erano alleati da due giorni e già l’aveva messa in pericolo. Liam seguì gli urli e pregava solo di riuscire a trovarla in tempo, ma ad un tratto, quando gli era vicinissimo, essi si spensero lentamente. Arrivò in tempo per vedere il ragazzo del distretto quattro guardare il suo tridente insanguinato e iniziare a piangere. Liam non si curò nemmeno di lui, e si accasciò ai piedi di Emma.
- Emma, Emma, mi senti ? – lei respirava debole, emetteva strani gemiti. Lui le guardò la ferita, nel punto n cui il tridente le aveva perforato la pelle. Le dita gli si tinsero di rosso.
- Emma, non puoi lasciarmi. – le disse mentre alcune lacrime scendevano sulle sue guance. Lei alzò un braccio debolmente e gli asciugò uno zigomo, le labbra si piegarono in un sorriso debole. Poi il braccio ricadde a terra e il sorriso scomparve. Liam iniziò a piangere, piangere come non aveva mai fatto in vita sua. Non poteva crederci.
- Io... io non so cosa ho fatto. – disse il ragazzo alle sue spalle.
-L’hai uccisa ! – gli urlò contro lui, guardandolo furente negli occhi. Il ragazzo del distretto quattro lasciò cadere a terra tutte le armi e si accasciò sul suolo. Liam lo guardava colmo di rabbia. L’aveva uccisa, ma poi se n’era pentito? Che idiota che era, aveva privato una madre e un padre della loro figlia. Dei fratelli di una sorella e un distretto di una giovane ragazza. Non aveva il diritto di ucciderla, proprio no. Liam raccolse il tridente e le armi del ragazzo, le guardò a lungo mentre l’altro singhiozzava ininterrottamente. Mai era stato più convinto di quello che stava per fare in vita sua, e anche se poi se ne sarebbe pentito, Liam adesso doveva vendicare Emma. Ad ogni costo.
- Mi dispiace. – disse al ragazzo che alzò lo sguardo verso Liam, poi chiuse gli occhi e fece quello che gli sembrava giusto.



 

signori e signore: SIGLAAAA !
*lalalala tumtum tsss*
bene, siamo giunti alla fine (lo so che avete detto 'finalmente', io vi osservo ʘ‿ʘ)
comunque niente, avevo detto precedentemente che sarebbe durata solo pochi capitoli, ma siamo già a quattro quindi sono una bugiarda.
non mi dilungherò più di tanto, il prossimo sarà veramente la fine.
quindi spero che il capitolo vi sia piaciuto e basta.
ah, quasi dimenticavo: vi amo tanto tanto 
 
forevah_young
@justHOTcherson
  
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