File #5: Steve Rogers
Suonavano Lili Marleen e sognavi casa.
La birra era più buona, in quel tempo sospeso tra sogni e macerie, la Storia giovane.
Le guerre avevano un fronte e sulle spalle portavi la bandiera.
Credere era più facile di quanto non fosse vivere, ma sapevi almeno perché morivi.
Steve fissa schermi al plasma, luminarie artificiali, proiezioni di un presente-futuro.
L’abete del Rockefeller Center sembra sempre lo stesso, come una festa di neve e di famiglia.
Per chi ce l’ha ancora, almeno.
“Non mi devi niente. Offro io,” dice Beth.
E poi capita anche che, sotto l’albero, scarti un po’ di speranza.