Sectusempra(My sweet revenge)
My sweet revenge
Will be yours it´s in the making
It´s in the taking, making, baking, taking, faking
(REVENGA-S.O.A.D.)
Harry
si tolse gli occhiali e li poggiò sul ripiano di marmo del lavandino.
Aprì il rubinetto e immerse le mani sotto il getto d’acqua. Un brivido gli
corse lungo la schiena. Freddo.
Dissennatori. Chiuse gli occhi e li riaprì di scatto quando sentì la porta
del bagno aprirsi. Malfoy. Harry lo
ignorò e si deterse il viso con una generosa quantità di acqua. Sentì il
Serpeverde alle proprie spalle, avvertì i suoi occhi sulla propria schiena.
-Malfoy?- Parlò col riflesso del biondo
sullo specchio.
Draco gli rispose con un cenno del capo, ma
non si mosse. Il Grifondoro si asciugò il volto e si girò a fronteggiare
l’altro ragazzo.
-Vuoi
qualcosa? –Chiese, malcelando una certa ansia.
Draco
puntò i suoi occhi inespressivi in quelli del moro, che nel frattempo aveva
recuperato le sue lenti.
-Qualcuno
avrebbe dovuto spiegarti che non si usano incantesimi dei quali non si conosce
l’effetto, Potter. –
Harry
arrossì. Rabbia e vergogna sul suo viso.
-Se
tu avessi avuto, che ne so, un po’ di padronanza della lingua latina avresti,
forse, evitato di lanciarmi quell’incantesimo, eh Potter? –
-
Malfoy, non dire idiozie, come avrei potuto sapere? -
Malfoy
ebbe uno scatto. Harry temette che se lo sarebbe ritrovato addosso. Il lampo
d’ira svanì così come era venuto.
-Potter,
sei più stupido di quanto pensassi. E sei un’ enorme testa di cazzo. Te l’ha
mai detto nessuno? –
Harry
strinse i pugni.
-Malfoy-
sputò – mi stavi scagliando una Maledizione
senza Perdono! –
Draco,
per tutta risposta, aprì la sua casacca slacciò la camicia nera. Due cicatrici
biancastre gli attraversavano una il petto, l’ altra l’addome.
-Mi
hai sfregiato, Potter. Sei contento? Io, in fondo, sì. Finalmente possiedo due
cicatrici gloriose. Due. Una in più
di te. – Concluse con un ghigno.
Harry
sbuffò. Che fare? Che dirgli?
-Ho
sbagliato- Capitolò – Ho reagito d’istinto-
Draco
battè le mani, sprezzante.
-Bene
bene, è già qualcosa. Ma non ho finito.-
Il
moro ebbe un moto di panico, irrazionale e repentino.
-Che
altro vuoi da me, adesso?-
Il
biondo Serpeverde sorrise.
-Voglio
vederti sputare sangue, Potter.-
Prima
che Harry potesse reagire
-SECTUSEMPRA! -
L’anatema
riecheggiò tra le mura del bagno. Così l’urlo del moro.
Vendetta è stata fatta.