Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: FireMC    07/12/2012    5 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, la protagonista è Lydia che notando uno strano comportamento di Derek nei suoi confronti, cercherà di scoprire che cosa può aver irritato così tanto l'Alpha. Si tratta di una Sterek e spero vi piaccia, saranno presenti tutti i personaggi delle due stagioni, tranne Erica e Boyd.
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Lydia Martin, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'About a Sourwolf and a hyper kid'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti, sono tornata con il nuovo capitolo! Derek e Lydia hanno stretto una sottospecie di muta alleanza e ovviamente il tutto è stato ampiamente frainteso da Stiles. Cosa succederà ora? Non vi resta che leggere. Ringrazio come sempre coloro che mi seguono e che recensiscono la storia.

Buona lettura!

 

 

Surprise

 

Derek sa di non essere il principe azzurro,

i suoi nemici sono sempre in agguato

e Stiles e Lydia sono nei guai.

 

 

Mentre si allontanavano in fretta e furia da casa Stilinski, Lydia si ritrovò a correre dietro all'Alpha di Beacon Hills ripensando con attenzione e una leggera punta di imbarazzo alla scena a cui aveva assistito solo qualche minuto prima. Il modo in cui Derek si era lanciato contro Stiles le aveva fatto temere il peggio, per un secondo aveva davvero pensato che gli avrebbe squarciato la gola con gli artigli, invece lo aveva solo intrappolato tra il suo corpo e il legno della porta, cosa che sembrava non essere poi tanto dispiaciuta all'umano. L'occhiata languida del ragazzo l'aveva notata perfettamente e anche la lingua che era sbucata tra le labbra per andarle ad inumidire. Fino a quel momento aveva catalogato quel gesto come tick involontario, ma a pensarci bene era assai strano che Stiles lo facesse solo in presenza di Derek. Da quel che ricordava con lei non aveva mai reagito così, anzi, per uno che si professava perdutamente innamorato di lei da tempo immemore era sempre stato abbastanza freddo e distante. Tutto questo le confermò che quei due sarebbero stati una coppia perfetta, il problema di fondo era convincere l'Alpha a mettere da parte l'orgoglio e le sue raffinate tecniche di corteggiamento da lupo isterico in favore di un comportamento decisamente più civile. Non era sicura che sbattere Stiles contro le più disparate superfici solide fosse il metodo migliore per conquistare il suo cuore. Ora doveva solo trovare il modo di spiegarlo a Derek senza farlo arrabbiare più del dovuto.
Distratta da queste riflessioni, non si era accorta che il licantropo si era fermato davanti alla sua Camaro, finchè questo non richiamò la sua attenzione facendola tornare indietro.
-Ti porto a casa...-le disse prima di salire in macchina e attendere che lei facesse lo stesso prima di mettere in moto.
-Adesso ti sei convito di aver bisogno del mio aiuto?-chiese la ragazza fissandosi distrattamente le unghie laccate di viola.
Derek le lanciò una breve occhiata confusa, riportando subito lo sguardo sulla strada.
-Che vuoi dire?-le domandò con voce cavernosa.
-Se quello è il massimo del romanticismo per te...siamo messi male. Da quel che ne so io, non si minaccia la persona che si ama con un “ti sbrano” per farle capire che ti piace.-lo riprese rivolgendogli un sorriso perfido alla fine del discorso.
-E tu che ne sai? Se non sbaglio anche Jackson in passato non ti ha trattata con i guanti di velluto, eppure stai ancora con lui.-ricambiò il lupo con la stessa moneta, lasciando la ragazza di stucco.
Per qualche secondo Lydia rimase in silenzio, in fin dei conti Derek aveva ragione, ma le cose tra lei e Jackson erano ben diverse e non potevano essere messi a paragone con l'Alpha e Stiles.
-Però non hai negato.-esclamò poi riprendendosi e facendo voltare l'uomo incuriosito nella sua direzione.
-Tu lo ami.-disse candidamente.
Subito notò il licantropo prendere un profondo respiro e distogliere lo sguardo, inoltre potè giurare di aver visto un leggero alone rossastro colorargli le guance.
-È complicato.-mormorò il licantropo, incapace di sostenere lo sguardo della ragazza e scorgere la verità all'interno di quegli occhi.
-No, non è affatto complicato!-sbottò Lydia picchiando un pugno sul ginocchio dell'altro.-Sei tu che ti ostini a farla tragica, se smettessi di comportarti come una bestia la tua vita migliorerebbe notevolmente credimi.-spiegò esasperata notando il viso del licantropo al suo fianco oscurarsi sempre di più dopo essersi sentito rivolgere una simile offesa.-Non puoi continuare a comportarti così, soprattutto con Stiles!-concluse incrociando le braccia al petto risoluta.
Derek si lasciò sfuggire un piccolo ringhio che lasciò intuire tutta la sua frustrazione.
-Non posso farne a meno.-brontolò stringendo spasmodicamente le mani sul volante.
-Spiegati meglio.-fu l'ordine perentorio di Lydia.
Il lupo sospirò pesantemente.-Non so mai come comportarmi con lui...è come se fossi diviso tra l'istinto di proteggerlo e stargli accanto e quello di strozzarlo con le mie mani per quanto idiota è!-
Lydia scosse la testa sbuffando, certo Stiles non era un genio e tante volte riusciva difficile stargli vicino ascoltando il fiume di parole che sgorgava da quella sua maledetta boccaccia, ma non era convinta che quello di Derek nei suoi confronti potesse essere chiamato istinto omicida.
-Dì che in realtà vuoi solo una scusa per mettergli le mani addosso e violentarlo.-proruppe con tono cantilenante prima di scoppiare a ridere alla vista degli occhi sgranati dell'Alpha.
-Io...non è vero...non...-cercò di difendersi lui, ma una semplice occhiata della ragazza lo fece capitolare.-Ok...forse è vero...-ammise-...forse!-aggiunse ringhiando cercando di sedare l'ilarità della rossa prima che gli facesse perdere del tutto la pazienza.
Che male c'era in fondo? Anche lui era, più o meno, umano e ovviamente aveva certi bisogni. Tutti avevano sempre visto Derek come un lupo solitario, austero e privo di sentimenti che non fossero la rabbia e...bè, in effetti solo la rabbia, ma Lydia si ritrovò a pensare che nessuno di loro si era mai preso la briga di cercare di conoscere più a fondo il loro Alpha e capire tutto quel gran tumulto di emozioni che si agitava nel profondo della sua anima. Derek non era solo il loro capobranco, era un ventiduenne a cui avevano spezzato il cuore e strappato l'intera famiglia, un giovane uomo che si era ritrovato da un giorno all'altro, senza nemmeno volerlo, con delle responsabilità molto più grandi di lui.
Mossa da un moto di compassione Lydia posò la mano sul braccio del lupo stringendolo appena, giusto per fargli capire che lei era lì e non lo giudicava in alcun modo.
-In ogni caso Derek, Stiles non potrà mai capire che ti interessa se non fai altro che malmenarlo ogni volta che ti capita...può anche darsi che a lui non dispiaccia...oddio, non ne so nulla dei suoi contorti pensieri, però dovresti cercare di essere un po' più...-inspirò profondamente prima di pronunciare una parola che sapeva avrebbe fatto storcere il naso al licantropo-...dolce.-
Come già sapeva, il viso di Derek venne distorto da una smorfia per nulla entusiasta, ma non ci fu nessuna replica da parte sua ed entrambi rimasero in silenzio per un tempo interminabile, prima che una più che mai irritata Lydia soffiasse come un gatto scrutando con astio il profilo affilato dell'altro, forse aspettandosi una qualsiasi reazione alle parole che gli aveva rivolto in precedenza.
Derek le rivolse una breve occhiata indecifrabile.
-Sei impossibile lo sai?!?-sbottò la ragazza, ormai giunta al limite.
-Te ne sei accorta ora? Non so se l'hai notato, ma non sono esattamente l'ideale di ragazzo premuroso e romantico che tutti vorrebbero avere...-commentò lui sarcasticamente, prima di aggiungere a voce più bassa-...per quel ruolo basta e avanza Scott...anzi, perchè non ti occupi della sua vita sentimentale? Otterresti senz'altro risultati più soddisfacenti.-
-Mi dispiace deluderti, ma Scott non ha bisogno di me, lui e Isaac sapranno cavarsela benissimo da soli a differenza tua.-lo freddò la rossa sorprendendolo con quella inaspettata rivelazione.
Derek puntò ostinatamente lo sguardo davanti a sé, incapace di parlare, possibile che non si fosse reso conto di nulla? Solitamente aveva un buon intuito e non gli sfuggiva niente, ma mai avrebbe detto che ci fosse del tenero tra il suo Beta e Scott.
-Però...-riprese dopo poco Lydia-...dovresti ascoltarmi. Se davvero non riesci ad essere meno scorbutico, abbi almeno la decenza di tenere le mani al loro posto e magari qualche volta morditi la lingua.-gli consigliò con voce angelica.
Il lupo fece per ribattere, ma facendo violenza su se stesso decise di seguire il consiglio che gli era appena stato dato per non rifilarle una rispostaccia.
-Comunque...-Derek alzò gli occhi al cielo esasperato quando la ragazza riprese a parlare-...hai superato casa mia più o meno dieci minuti fa.-

 

A scuola, Jackson notò, senza nascondere un po' di disappunto, che sul viso della sua ragazza torreggiava un'espressione più che soddisfatta. Fatto ancora più strano, appena lo aveva visto Lydia si era lanciata tra le sue braccia sussurrandogli con aria sognante quanto lo amasse.
-Stai bene?-le chiese in corridoio prima di separarsi difronte all'aula di economia.
-Certo! Fare Cupido mi mette di buon umore!-esclamò lei con un sorriso birichino, lasciandolo stranito sulla porta a bloccare l'entrata agli altri studenti.
Per preservare la propria salute mentale decise di non preoccuparsi, ma il galoppare veloce del battito di Stiles mentre si avvicinava all'armadietto di Lydia durante il cambio dell'ora lo incuriosì, per questo motivo rimase appostato a portata d'orecchio per ascoltare la conversazione tra i due.
Lydia per poco non ebbe un infarto quando, chiudendo l'anta del suo armadietto si ritrovò gli occhi seri di Stiles puntati addosso come due fari.
-Mi hai spaventata!-lo accusò dandogli un pugno sulla spalla.
L'espressione tetra dell'altro non cambiò di una virgola.-Ti ho spaventata? Non me ne frega un cazzo dannazione!-sibilò con una leggera punta di isteria nella voce.-Non pensi a me? A ciò che ho visto ieri sera? A dire il vero non ho ancora capito che diavolo è successo, ma questo nuovo cameratismo tra te e Derek non mi rende affatto tranquillo. Voglio sapere cosa state combinando all'insaputa di tutti e lo voglio sapere ora!-le ordinò cercando di mantenere il controllo sul suo tono tremolante.
Lydia si scostò un ciuffo rossastro dagli occhi prima di fronteggiare l'amico che, in preda ad una crisi di nervi, se ne stava davanti a lei spostando il peso da un piede all'altro guardandosi attorno con circospezione.
-Non stiamo facendo nulla di male...davvero.-gli disse seccata.-Sto aiutando Derek a fare una certa cosa.-spiegò evasiva notando un'ombra calare sul viso di Stiles mentre esibiva un delizioso broncio offeso. Probabilmente non digeriva il fatto che Derek si facesse aiutare da qualcuno che non fosse lui.
-Puoi fidarti Stiles? Se non di Derek, almeno di me.-gli propose rifilandogli la sua espressione più convincente e un sorriso disarmante.
Il ragazzo rimase a guardarla insoddisfatto battendo ritmicamente il piede a terra per diversi secondi, poi, evidentemente capendo che non avrebbe ottenuto nulla, si passò nervosamente una mano tra i capelli cortissimi sbuffando.
-D'accordo, ma questa storia non mi convince per niente e prima o poi troverò il modo di farvi parlare, puoi starne certa.-bisbigliò contrariato puntandole contro l'indice con fare accusatorio.
Lydia si lasciò scappare una risata divertita.-Certo Stiles...hai ragione.-gliela diede vinta, senza nascondere il sarcasmo pungente nella sua voce.-Dì un po'...-aggiunse facendosi più vicina abbassando la voce-...non è che sei geloso?-domandò maliziosamente.
Stiles aggrottò le sopracciglia per poi sorriderle tranquillo scuotendo la testa.
-Direi proprio di no, credo di aver superato con successo la mia ossessione per te già da un po'.-ammise sincero, puntando su di lei due occhi nocciola limpidi e rassicuranti.
Lydia a quelle parole si sentì sollevata, felice di non essere più motivo di sofferenza per quel ragazzo così dolce e premuroso con tutti, per un attimo faticò davvero a reprimere un sorriso spontaneo, ma sforzandosi riuscì a restare seria giusto per aggiungere-Ma io non mi riferivo a me.-
L'espressione basita di Stiles e le sue labbra spalancate in una “o” muta la fecero ridere di gusto, ma il momento ilare venne bruscamente interrotto dal sopraggiungere di un Jackson con il volto cinereo, che stringeva in mano il cellulare forse un po' troppo forte, senza apparentemente rendersene conto.
-Ha appena chiamato Peter...gli Alpha hanno attaccato Isaac e Scott.-annunciò loro con voce tremante.

 

Dire che Stiles si era catapultato come un uragano in quella catapecchia che un tempo era stata la gloriosa dimora degli Hale era un eufemismo. Jackson non aveva ancora rallentato del tutto la Porsche che lui si era lanciato fuori dall'auto di corsa, salendo in fretta e furia i gradini in entrata e spalancando la porta senza preoccuparsi di non fare troppo rumore.
Non calcolò minimamente le parole di Peter, che sopraggiunse consigliandogli di mantenere la calma.
Mosso da chissà quali sentimenti, spinse il licantropo più anziano del branco contro le scale urlandogli contro.-Dove diavolo sono?-Non si preoccupò minimamente del fatto che colui che stava minacciando fosse decisamente più grosso, più forte, più cattivo e soprattutto meno umano di lui, ma evidentemente Peter aveva intuito la preoccupazione che animava il giovane Stilinski, per questo non reagì in modo violento, lasciando il compito di calmare l'umano al nipote sbucato dalla stanza adiacente proprio in quel momento.
Derek stinse la spalla di Stiles.-Lascialo...ehi, calmati ora.-le sue mani scivolarono sulle braccia dell'altro, andando infine a stringergli i polsi per fargli allentare la presa sulla maglia dello zio.
L'umano lasciò andare l'uomo e si voltò scombussolato verso l'altro licantropo, sondando preoccupato ogni centimetro del suo corpo e tirando un sospiro di sollievo dopo che ebbe constatato l'assenza di ferite o lividi.
-Scott e Isaac?-domandò teso.
Derek fece strada a lui e a Jackson, mentre Lydia preferiva restarsene seduta sulle scale in compagnia di Peter, non era sicura di voler vedere con i propri occhi in che condizioni fossero stati ridotti i loro due amici.
L'uomo si sistemò al suo fianco, un gradino più in basso rispetto a lei.
-Però!-esclamò senza nessuna particolare inclinazione nella voce.-Ne ha di grinta il piccoletto.-
-Era preoccupato.-spiegò semplicemente la rossa.
-Stiles si preoccupa sempre troppo per tutti noi, si comporta quasi come una mamma lupa con i suoi cuccioli...-si ritrovò ad ammettere il più grande degli Hale.-Credo che sia per questo che Derek lo ha scelto.-aggiunse poi quasi sovrappensiero.
-Scelto?-chiese Lydia non riuscendo a frenare la curiosità, mentre da qualche parte della casa giungevano le urla ovattate di Stiles che rimproverava duramente Derek per aver lasciato soli i due Beta in balia dei loro nemici, quando entrambi avrebbero dovuto trovarsi al sicuro a scuola.
-Sì.-confermò Peter apparentemente non prestando attenzione al trambusto nell'altra stanza.-Si tratta più che altro di una questione da lupi, tutti cerchiamo una compagna o un compagno, in special modo Derek visto che è l'Alpha.-le rivelò, concludendo il discorso con una noncurante alzata di spalle.
Gli strilli agitati dell'umano si fecero più intensi, giungendo chiaramente alle loro orecchie.
-Dannazione, sei un incosciente! Ci farai uccidere tutti di questo passo!-la rabbia nella sua voce era così intensa che Lydia sobbalzò sopresa.
-Vuoi dire che quello di Derek è un istinto animale?-riprese la conversazione con l'uomo cercando di non ascoltare le accuse di Stiles nei confronti del capobranco.
-Non credo sia solo l'istinto...questo l'avrai capito anche tu no?-chiese Peter non aspettandosi una vera e propria risposta da parte della ragazza.
-Togliti dai piedi allora, qui sei solo d'intralcio stupido ragazzino!-questa volta fu la voce furiosa dell'Alpha a distrarli.-Vuoi davvero sapere cosa ci ucciderà Stiles? Tu!! Sei una palla al piede, finchè tu starai qui saremo tutti più vulnerabili a causa tua e della tua continua capacità di metterti nei guai!-sentirono dire con una cattiveria che nessuno di loro aveva mai udito nel tono del lupo.
Lydia e Peter scattarono subito in piedi appena videro comparire Jackson che trascinava quasi di peso Stiles fuori di casa, probabilmente per fargli sbollire la rabbia e farlo sfogare un po'. Alla ragazza si strinse il cuore notando gli occhi lucidi del giovane Stilinski e non attese un secondo di più prima di scagliarsi contro Derek e sgridarlo a causa del suo comportamento riprovevole.
-Come ti è saltato in mente di dirgli certe cose?-sbottò incredula.
-Non ora Lydia.-l'avvertì l'Alpha, ammonendola anche con lo sguardo scarlatto.
-No Derek! Penso che ora sia proprio il momento migliore per affrontare questa discussione.-non si arrese lei.-Vuoi spiegarmi che cosa è successo?-
La mascella di Derek si contrasse mentre lui le dava le spalle, cercando una qualsiasi scappatoia per poter sfuggire a quella situazione, ma non ne ebbe alcuna possibilità visto che la mano della ragazza si arrischiò ad afferrare un angolo della sua canottiera per farlo voltare.
-Non ho voglia di parlare in questo momento.-ringhiò snudando le zanne.
Lydia si tirò indietro solo di poco, sostenendo senza problemi lo sguardo bruciante del suo interlocutore.
-D'accordo, allora non parlare e stai ad ascoltare me!-sbottò incrociando le braccia al petto, ignorando l'espressione stizzita del lupo.-Non hai capito nulla di quello che ti ho detto ieri vero? Stiles si è sempre dato da fare per aiutarvi, sebbene non sia un lupo. Tra tutti lui è il più vulnerabile, eppure è sempre in prima linea a rischiare la sua vita per salvare il vostro sedere e tu lo ringrazi così? Dicendogli di togliersi dai piedi?-gli diede contro furibonda.
-Credo che il problema di fondo sia proprio l'umana fragilità di Stiles.-intervenne pacatamente Peter.
Dopo questa affermazione Lydia si fermò ad osservare l'Alpha, notando i suoi occhi venire oscurati da un'ombra di colpevolezza.
-Si tratta di questo allora?-chiese forse iniziando finalmente a capire-Vuoi solo proteggerlo?-cercò una conferma da parte di Derek.
-Ho sempre e solo voluto proteggerlo, ma è cocciuto e l'unico modo che ho per tenerlo distante da noi e dai guai è ferirlo.-sospirò il lupo, lasciando trasparire nella voce una tristezza che, mai, nessuno di loro aveva mai sentito.
-Vuoi allontanarlo? Ma...tu poi come farai? Saresti disposto a sacrificare la tua felicità fino a questo punto?-domandò incerta la ragazza.
Gli occhi con cui la guardò Derek erano intrisi di dolore, ma la sua voce rimase serena quando parlò.-Farei qualsiasi cosa pur di saperlo al sicuro...anche costringerlo ad odiarmi.-
-Non è giusto.-mormorò sommessamente Lydia.-Tu sei innamorato di lui!-dichiarò ferocemente, non accettando minimamente quello strano evolversi della situazione.
Un'esclamazione soffocata li sorprese tutti e voltandosi incontrarono il volto scioccato di Stiles.
Gli occhi nocciola si soffermarono a lungo sul viso colpevole dell'Alpha prima che si divincolasse dalla presa di Jackson sul suo braccio e scappasse fuori di casa.
Per un momento interminabile nessuno mosse un muscolo, restando solo a fissare la porta spalancata da cui era uscito l'umano. Fu Jackson a spezzare il silenzio voltandosi dispiaciuto verso gli altri tre.
-Ho cercato di fermarlo...prima che entrasse, ma...-cercò di giustificarsi.
-Non preoccuparti, non è colpa tua.-lo rassicurò Peter, mentre Lydia puntava gli occhi pieni di aspettativa su Derek.
-Non lo segui?-domandò la rossa al licantropo che sembrava essersi trasformato in una statua di sale.
Dato che il lupo non sembrava intenzionato a darle alcuna risposta, la ragazza si avvicinò scuotendolo vigorosamente, ignorando bellamente gli avvertimenti degli altri due, terrorizzati da una possibile reazione violenta da parte del loro Alpha.
-Insomma Derek, datti una svegliata!-cercò di farlo reagire lei.
-Che cosa dovrei fare? Se ne è andato, è scappato maledizione e io non posso fare nulla!-esplose il capobranco scattando in piedi facendo sobbalzare spaventati gli altri, prima di salire i gradini con ampie falcate e sparire dalla loro vista, lasciando dietro di sé solo l'eco di una porta che sbatteva violentemente al piano di sopra.

-Forse è meglio lasciarlo in pace per un po'.-propose Peter dopo un piccolo momento di incertezza.
Respirando a fondo, l'uomo decise di prendere il comando della situazione e si rivolse verso l'altro licantropo nella stanza.-Jackson, resta con Isaac e Scott per favore.-
Il biondo annuì, ancora sconvolto da ciò che era appena accaduto e raggiunse i compagni nell'altra stanza per aiutarli in caso avessero avuto bisogno di aiuto durante il lento processo di guarigione.
-Lydia?-
Sentendosi chiamare, la ragazza si voltò appena, senza abbandonare il suo cipiglio incollerito.
-Cerca Stiles, vedi se riesci a parlargli e a farlo ragionare, mentre cerco di fare uscire Derek dalla sua stanza.-le disse Peter, invitandola con un cenno ad allontanarsi in direzione dell'entrata.
-Dovrebbe essere compito suo...non mio!-chiarì con decisione puntando un dito verso la cima delle scale contrariata.
-Lo so.-fu la pacata risposta che ottenne dall'altro.-Vai ora.-le disse quasi implorante.
Con un'ultima occhiata di fuoco verso il punto dove prima era sparito Derek, la ragazza uscì di casa e salí in macchina. In fondo Jackson non se la sarebbe di certo presa se lei avesse preso in prestito la sua Porsche per il tempo necessario a ritrovare Stiles.

 

Si era sorpresa nel constatare che l'amico fosse molto più veloce di quanto avesse mai immaginato. Subito aveva pensato che lo avrebbe trovato ancor prima di uscire dalla riserva o al massimo sul ciglio della strada, dato che era scientificamente provato che un'auto fosse decisamente più veloce di due gambe umane, ma non senza un insopportabile e malcelato fastidio, si era ritrovata a convenire che: no, non doveva necessariamente essere per forza così.
Aveva ripercorso la strada tre volte, era andata alla clinica veterinaria, aveva provato da Allison e persino al bar dove lavorava Danny, ma di Stiles nemmeno l'ombra. Per questo ora si trovava davanti a casa Stilinski, sebbene dubitasse fortemente che il ragazzo si fosse rintanato in un posto così banale e scontato, sapendo che sarebbe stato il luogo più ovvio dove gli altri avrebbero potuto trovarlo senza troppa fatica.
-Sembra sparito...-si lamentò al telefono con Jackson.-Ora provo a chiedere a suo padre.-
Chiuse la comunicazione e a passo di marcia si avviò verso l'ingresso della piccola abitazione, suonando il campanello un paio di volte prima che lo sceriffo arrivasse ad aprirle.
-Salve sceriffo!-lo salutò imbastendo il sorriso migliore che aveva davanti allo sguardo sbigottito dell'uomo.
-Ehm...ciao Lydia.-ricambiò incerto.
-Per caso Stiles è in casa.-chiese la ragazza sicura della risposta negativa, ma davvero le aveva provate tutte e lei mica poteva sfruttare il super olfatto da lupo mannaro per rintracciarlo.
-Credevo fosse con i suoi amici...-rispose grattandosi il capo, per poi aggiungere in tono un po' burbero-ovunque voi passiate tutte le vostre giornate.-
Come volevasi dimostrare, un altro buco nell'acqua e lei era punto e a capo.
-D'accordo, grazie mille comunque.-sospirò, già pronta a tornare in auto.
-Aspetta un attimo.-la richiamò Stilinski senior.-Non si è messo nei guai, vero?- Lo sceriffo doveva davvero amare molto suo figlio. E guardando il viso tirato dell'uomo a causa dell'apprensione, Lydia si ritrovò a provare invidia verso Stiles. I suoi genitori non si sarebbero mai preoccupati in quel modo per lei, si ritrovò a pensare amaramente.
Riscuotendosi da quei pensieri, rivolse un sorriso rassicurante al signor Stilinski.
-C'è stato un piccolo litigio, nulla di preoccupante comunque.-disse, accompagnando le sue parole con un gesto frettoloso della mano.
L'uomo annuì lentamente, poi le lanciò uno sguardo comprensivo.
-Prova al campo di lacrosse.-le consigliò.
Dopo averlo ringraziato, la rossa mise in moto, diretta verso la Beacon Hills High School.

Giunta sul luogo che le era stato indicato, non fece fatica ad individuare Stiles, scompostamente buttato sulle gradinate. Si avvicinò a lui cautamente e prese posto qualche gradino più in alto.
-Te ne sei andato in fretta e furia prima.-ruppe il ghiaccio, senza però ottenere alcuna risposta dal ragazzo che teneva gli occhi ostinatamente puntati verso il cielo.
-Mi dispiace che tu lo sia venuto a sapere così.-provò ancora.
Era strano vedere Stiles tenere il muso a quel modo, da che si ricordava il ragazzo era sempre stato una macchinetta che parlava e parlava e parlava ancora, fino a portare tutti allo sfinimento e in quel momento, vederlo in silenzio, rinchiuso nella sua bolla di risentimento verso il mondo intero era decisamente inquietante.
-Derek è un po' in crisi.-lo informò con fare del tutto disinteressato, sperando che almeno sapere delle condizioni in cui versava l'Alpha riuscisse a smuovere qualcosa dentro di lui.
Stiles la fulminò con un'occhiataccia, ma niente altro, al che lei alzò gli occhi al cielo sbuffando irritata.
-Sei patetico lo sai? Il grande lupo cattivo si è innamorato di Cappuccetto Rosso, sai che sorpresa! Non dirmi che davvero non te ne eri accorto!-sbottò la rossa in tono melodrammatico.
Vide il ragazzo mordersi le labbra, mentre la sua fronte si corrugava preoccupata, perciò decise di continuare in quella direzione.
-Ascoltami. Lo so che Derek ti tratta male una volta sì e l'altra pure e che si comportata spesso da grandissimo idiota, ma tutto quello che fa è esclusivamente per te.-Una smorfia dubbiosa comparve sul viso del ragazzo, che nel frattempo si era sollevato dalla sua posizione, pronto per fuggire un'altra volta, ma Lydia lo tirò per una manica, facendolo ricadere seduto al suo fianco.
-Vuole proteggerti, hai capito? L'idea che tu sia in pericolo lo terrorizza anche se non vuole darlo a vedere. Proprio non hai notato il modo in cui ti sta accanto? Sembra quasi che tutto il suo essere sia proteso verso di te.-sospirò esasperata, mentre l'amico si stringeva nelle spalle investito da tutte quelle parole.
-Eri preoccupato di quello che combinavamo io e Derek.-continuò notando un guizzo nelle iridi scure del ragazzo.-Vuoi sapere che cosa ti nascondevamo?-chiese, ma non aspettò che l'altro le rispondesse.-Ho rischiato di morire in più di un'occasione per colpa della gelosia di quel lupo da strapazzo. Sì, hai capito bene. Derek è gelosissimo di te ed era preoccupato che tu potessi ancora provare qualcosa nei miei confronti. Ieri sera, davanti a casa tua, non ho fatto altro che mettere in chiaro le cose con lui e gli ho offerto il mio aiuto, ma è troppo cocciuto per ascoltarmi e oggi ha reagito in quel modo solo per paura, ma credimi se ti dico che lui sta soffrendo anche più di te in questo momento.-
Il ragazzo era rimasto a guardarla sorpreso. Per tutto quel tempo aveva passato le notti in bianco a rimuginare su chissà quale impossibile relazione amorosa tra i due, che quella spiegazione logica non aveva nemmeno sfiorato la sua mente. Ora capiva tutto e si diede dello stupido per non esserci arrivato prima, eppure ancora stentava a crederci. Derek lo aveva odiato con ogni fibra del suo essere fin dal primo momento in cui i loro sguardi si erano incrociati. Con il tempo le loro divergenze si erano appianate, ma mentre lui ormai considerava il licantropo come una sorta di amico zannuto e indisponente, era più che sicuro che l'altro lo sopportasse solo per pura convenienza. Mai si sarebbe immaginato che dietro al suo comportamento violento e irriverente si nascondesse una simile verità.
-Sei il suo compagno.-gli rivelò Lydia e il suo povero cuore fece una capriola.
La ragazza vide l'amico sgranare gli occhi e trattenere il fiato, mentre le sue guance diventavano paonazze. Sorrise intenerita a quella vista.
-Secondo me dovresti dargli una possibilità.-trillò divertita, poi uno strano scintillio rossastro catturò la sua attenzione e portò il suo sguardo verso la fitta boscaglia aldilà del campo da gioco, dove solo due occhi scarlatti erano visibili.
-Guardalo, non riesce proprio a starti distante.-disse allargando il suo sorriso.
-Quello non è Derek.-la voce tremante di Stiles si fece sentire per la prima volta da quando era arrivata lì e la giovane si voltò stranita verso di lui.
-Cosa?-chiese preoccupata, ma l'improvviso pallore del ragazzo fu una spiegazione più che sufficiente, prima che si alzasse in piedi afferrandola saldamente per un polso.
-Corri Lydia!!!-gridò Stiles.

 

 

Continua...

 

 

Piccole note:

 

OMG...capitolo lunghissimo questa volta. Mi scuso per l'immenso ritardo, ero già pronta a postarlo sabato scorso, ma rileggendolo ho notato alcune parti che non mi convincevano molto e poi ho voluto a tutti i costi aggiungere un dialogo tra Lydia e papà Stilinski. L'idea iniziale era di far lamentare a più non posso la ragazza al telefono con Jackson, a quel punto Scott avrebbe strappato il cellulare di mano al biondino e avrebbe rivelato alla rossa di cercare il compagno al campo di lacrosse, ma mi è sembrato più giusto lasciare questo compito allo sceriffo, perché ho un certo progetto su di lui. Bene, per il momento ho concluso, spero di riuscire ad aggiornare il prima possibile.
Ciao a tutti!!

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: FireMC