Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Dark side of Wonderland    07/12/2012    3 recensioni
una ragazza cerca di dimenticare il passato con un matrimonio, ma se il passato torna proprio nella città dell'amore?
non ho pretese ne nient'altro, come le altre one-shot, mi è uscita così ....
Piumetta
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Aveva appena aperto un ristorante a Parigi.
Lasciare Roma era stata dura per lei, ma ormai i suoi amici d’infanzia l’ avevano lasciata per sogni più grandi, e  lei si era rintanata li, in quel piccolo pezzo di mondo.
Parigi … la Francia … la Tour Eiffel …. Il Louvre. Semplicemente il suo sogno. Era stato però, sempre e solo un magnifico sogno.
Aveva 25 anni,  Adele, era laureata, e aveva frequentato il liceo alberghiero felicemente. Aveva dei dolci riccioli rossi e due occhi  marroni e profondi.
Era una di quelle ragazze che si imbarazzava facilmente. Era dolce e mai scontrosa, sempre pronta a decidere di aiutare qualcuno.
Ma sapeva tirare fuori la parte peggiore di se, se solo lo avesse voluto.
Durante i 5 anni del liceo si era innamorata del suo miglior amico: Luke
Era un toscano, con madre americana, e da li il nome straniero.
Lui invece era robusto, simpatico e paffutello. Aveva dei capelli lunghi e biondi fino alle spalle che teneva quasi sempre legati in una codina scarruffata, e due occhi piccoli e verdi.
Con lui si era costruita una vita tranquilla, lo aveva sposato 3 anni prima, a Kiev,  ma ancora niente figli.
Ci avevano provato, ma lui non era la persona adatta . o almeno era ciò che i medici dicevano alla donna, che annuiva silenziosa.
non voleva ammetterlo, ma non era mai stata innamoratissima del suo uomo. Aveva mantenuto i piedi per terra, e questo non era un vanto.
Da adolescente sognava un ragazzo che la portasse all’inferno con un solo sguardo, e che la facesse sentire bella e amata. Sognava qualcosa di più, ma dopo quel si maledetto, detto all’altare della chiesa tedesca , aveva azzerato i suoi sogni romantici.
E non poteva che punirsi per essere stata così stupida per aver corso troppo .
Per tutto quel tempo si era addormentata col pensiero di un solo uomo, dell’uomo che un tempo era ragazzo.
Giorgio, il suo sogno infinito, che la perseguitava dalle medie.
Non si era mai dimenticata del suo splendido sorriso, quello che non l’aveva corrisposta. Ed era arrabbiata perché sempre un’altra ragazza avrebbe preso il suo posto.
Cristina
Il nome della sua rivale, ma quando pensava in questo modo, si accorgeva che in realtà non era  mai stata una vera e propria concorrente.
Gli disse addio da lontano, anche se avrebbe voluto salutarlo un pochino più da vicino.
Quel giorno entrarono tanti clienti.
Era un giorno di festa. Tutti riuniti per festeggiare l’arrivo della domenica. E in fondo i francesi sono così. Sempre pronti a spalmarsi un bel sorriso sulla faccia per qualsiasi cosa.
Adele non era venuta ad abitare li a caso. oltre ad essere il suo sogno, Parigi era la città dell’amore, e una volta li sperava sul serio di recuperare il rapporto con suo marito.
Aveva imparato subito il francese, e anche il tedesco, l’inglese, e parte dell’americano farfugliato di alcuni clienti.
Anche se non capiva molto si ricordava sempre di sorridere e annuire. Regola d’oro anche se a volte fa sembrare strani.
Si era fatta sera , e fissando la Tour Eiffel illuminata, Adele sospirò
- Ehi Lu, perché non ce ne andiamo la sopra. Dicono che c’è una veduta mozzafiato
Si comportava come una turista curiosa, ma non poteva fare altrimenti. Voleva uscire da quella prigione con suo marito.
- ma tesoro abbiamo tutta la vita per andarci
- si … il tempo passa , caro, e se non ci sbrighiamo ti ritroverai su una sedia a rotelle e io dovrò farti da balia.
- perché proprio io? Non ci puoi finire tu su una sedia a rotelle?
Ecco, quelle erano le loro liti quotidiane. Familiari, amichevoli, simpatiche forse, ma non romantiche.
- no tesoro, perché io faccio Jogging tutti i giorni, tu mi segui in macchina sorseggiando uno dei tuoi frappè ecologici. Che poi solo Dio sa quanto sono ecologici
- ma tesoro …
- niente tesoro, non ho bisogno della tua compagnia, ci andrò da sola, è più romantico ….
- e va bene, mi hai convinto, verrò anche io.
Adele felicemente si avviò con Luke verso un labirinto in districabile di persone appollaiate sotto la Tour Eiffel. Salirono lentamente gradino per gradino. Ad un certo punto, Luke si fermò per la troppa stanchezza
Sussurrando un lieve e stanco va avanti io ti aspetto qui
Adele sbuffò e corse velocemente verso la fine del viaggio.
Riuscì ad arrivare in cima senza sforzi, però con un leggero fiatone. Sentì l’aria fredda pungerle la faccia.
Sorrise, e pensò a quanto fosse patetico Luke.
Si appoggiò alla ringhiera, e solo in quel momento si accorse di non essere sola.
Un uomo della sua età si era fermato a guardare le stelle che circondavano la città e costellavano il cielo blu della notte senza fine.
- Bello il panorama
Sussurrò lui timidamente volgendo i suoi incredibili occhi verdi verso il volto pallido della ragazza.
- stupendo
Sussurrò  Adele senza nemmeno pensarci. Involontariamente lasciò cadere una mano nella  sua tasca calda Dentro c’era la sua carta d’identità.
Ricordò il giorno della foto, Luke era li con lei. Lui era sempre li, ovunque, con lei.
- lei è di qui?non sento l’accento ….
Chiese ancora l’uomo chiudendo gli occhi
- no, in realtà sono di Roma, ma sposandomi mi sono trasferita qui. E lei?
- anche io sono di Roma. Ma sono nato nei dintorni non proprio nella città.
- io sono nata proprio li, in periferia. Forse abbiamo frequentato la stessa scuola ….
- non credo, io … l’elementari le ho fatte fuori Roma
- beh, almeno le medie?
- quelle si …
- io …. Io credo di conoscerla
Balbettò Adele. Lei lo aveva riconosciuto, lo avrebbe sempre riconosciuto .
- lei si chiama Giorgio De Luca vero?
L’uomo si girò sorpreso
- e lei come … fa a …?
- ti riconoscerei tra mille
Spezzò la formalità e sorrise fissando la città. Lui rimase pensieroso per un secondo poi le si avvicinò e le chiese
- Adele? Adele Marchi?
Lei sorrise ma non si girò . voleva mantenere l’autocontrollo
- tu sei quella che aveva una cotta per me, vero?
- chi … te l’ha detto?
- non lo saprai mai. Tu sei quella che …..
- ero timida, diventavo rossa facilmente , m’imbarazzava tutto, facevo delle figure di merda, e solo perché ero condizionata da te ok?
- sei bellissima. Sei cresciuta e cambiata …. E …
- e sono sposata
Precisò lei facendo scintillare la fede alla luce della luna
- lo conosco?
- e io conosco lei?
Aggiunse Adele fissando la fede al dito dell’uomo. Giorgio sorrise
- non si risponde ad una domanda con un’altra domanda, dovresti saperlo
- behhh ….. io sono sposata con LUKE
Sussurrò felicemente fissando le pupille di lui dilatarsi in una piccola smorfia, come la sua bocca, non  più contorta in un sorriso compiaciuto, ma impregnata di disprezzo
- quel …. C … no …. Lui?
Balbettò Giorgio fissando il panorama
- e lei immagino sia Cristina
- si …
Aggiunse a testa bassa l’uomo tornato improvvisamente ragazzo
- ma è successo in fretta, era l’unica che avevo accanto a me, e mia sorella se n’è andata a Madrid, e mio padre e mia padre sono completamente persi senza di lei, e io …. Dovevo trovarmi qualcuno
- dovresti sapere che non si sposa qualcuno per convenienza …. Si sposa qualcuno per amore
- oh … immagino quanto tu possa amare Luke …. Certo che, ti sei abbassata proprio a livelli inferiori alla media ,piccola timida Adele
- io AMO Luke, lo amo davvero, e non è un gioco
- bene allora dov’è?
- si è fermato a metà salita. Era troppo stanco …..
- oh …. Capisco.
- cosa vorresti insinuare con quell’aria da idiota?
Aggiunse Adele stringendo imperativamente i pugni.
- niente …. Sai , anche Cristina si è fermata a metà strada. Per caso …. Hai figli?
Adele arrossì
- no …. Il dottore dice che ha gli spermatozoi lenti ….
- nemmeno io ne ho, dicono che lei ha un problema all’utero e che …. Non …. Può avere figli al momento.
- a me hanno anche detto che dovrei trovarmi qualcun altro, oppure mi hanno consigliato di fare la fecondazione artificiale o qualcosa del genere, ma sarebbe crudele nei suoi confronti.
- tu lo desideri ….. molto questo figlio?
- si …… ma aspetterò ancora un pochino .non voglio lasciarlo da solo, in fondo ha la mia stessa età, è giovane quanto me.
- si ma questo che c’entra? Vuoi dargli una vita piena di sofferenze e pene perché non potete avere figli?
- un modo lo troverò, come ho sempre fatto. La mia famiglia non reggeva le spese, e mi sono trovata un lavoro che li mantenesse a distanza, un modo si trova sempre Giorgio ….
- mmmm, io un modo ce l’avrei ma prima voglio vedere Luke un’altra volta. Magari è cambiato, anzi sicuramente è cambiato, è una vita che non ci vediamo, sicuramente non lo riconoscerò …
- eppure io ti ho riconosciuto, anche se è da una vita ….
Sussurrò tristemente Adele tornando ai piani bassi. L’uomo la seguì cercando di dimenticare quelle ultime parole velenose …. Eppure io ti ho riconosciuto, anche se è da una vita …. Leggeva in quella frase anche un piccolo e soffocato ti riconoscerei comunque, e poteva dire di essere felice per quel piccolo pensiero.
Non aveva mai provato niente per lei, e ora, era li davanti, snella,alta e felice, riccioli rossi e caldi e con due occhi ancora più profondi di quanto si ricordasse.
In fondo era solo un ragazzo, ma si ricordava di lei come una ragazzina che preferiva stare da sola,  forse con degli amici stretti, ma non con altri … ragazzi
Arrivarono a metà torre. Luke si era appollaiato come un gufo su un piccolo e debole panchetto.
Provò sorpresa anche nei suoi confronti.
Luke, ai tempi delle medie, era un gran giocherellone, sempre pronto a scherzare , molto robusto, con dei minuscoli ricciolini biondi, e con due occhietti celesti furbi e vispi.
Sembrava un giocatore di Wrestling , ma non aveva forza nei muscoli, e non era cattivo, anzi, forse assomigliava a un peluche da coccolare.
Ad Adele piacevano le persone piene di sentimenti, da poter stritolare e con le quali confortarsi ed esprimere le emozioni più vere .
Lui non era mai stato un gran sentimentale, ma aveva provato ad esserlo con Cristina, dopo il matrimonio, anche se il carattere acido e scontroso della moglie, non lo avevano aiutato.
Luke saltò giù dal panchetto.
- Giorgio?
Chiese venendo incontro all’uomo.
- ehm …. Luke?
Il ragazzone gli saltò al collo e Adele sorrise soddisfatta. Forse era proprio una risata la sua. Giorgio era diventato rosso, la stretta di Luke lo stava uccidendo.
- si …. Mi sei mancato anche tu
Sorrise, con il fiato strozzato Giorgio. Quando si staccò , ripresero entrambi a respirare.
- cioè, amore …. Sapevi che lui era qui e non mi hai detto niente?
Chiese in tono deluso Luke fissando la moglie
- in realtà non lo sapevo nemmeno io. L’ho incontrato qualche minuto fa. Sai,  anche lui è sposato, con …. Cristina, ti ricordi vero?
Luke annuì felicemente
- sono così felice di rivederti … ma …. Sei in vacanza qui a Parigi?
- si …. Ma credo che ci resterò un pochino più del previsto.
Disse Giorgio fissando la bocca di Adele assottigliarsi in un sorriso timido.
                                                           ************************
quella notte Adele cercò conforto in Luke, che però sembrava essere felice e estasiato dall’arrivo di Giorgio a Parigi.
- Amore
Sussurrò lui
- si Luke?
- oggi ti ho … visto. Non sembravi poi così felice del suo arrivo qui. Sembra che ti infastidisca un po’. Se c’è qualcosa che devi dirmi …. Fa pure ….
Adele sorrise. L’innocenza di quel ragazzone ancora la stupiva .non voleva ferirlo, ne mentirgli. Doveva trovare la giusta soluzione.
- beh vedi …. Sai che mi piaceva alle medie, e sai quanto mi irritasse il fatto che non fossi niente per lui. Ora, nel vederlo …. Insomma …. Sento che …. Mi da fastidio rivederlo tutto qui!
- ma parliamo delle medie …. Più di 11 anni fa tesoro. Non provi più niente per lui … vero?
- no … ovvio. Non ci pensare …. Dormi
- e comunque l’hai sentito … rimarrà solo per poco, sono in vacanza.
- dormi Luke …. Ne riparliamo domani
Luke annuì e spense la luce. Lasciando la donna immersa nei suoi pensieri.
                                                       **************************
- e così … siete sposati da un po’ è?
- 3 anni … sono così pochi
Disse Adele sorridendo
- 3 anni o 100, non è mai abbastanza per noi due …. Tesoro
Aggiunse Luke schioccandole un dolce bacio sulla guancia, sotto gli occhi imbarazzati e irritati di Giorgio.
- oh … ecco che arriva
Annunciò scocciato Giorgio, guardandosi alle spalle.
Un rumore di tacchi a spillo sull’asfalto ghiaccio preannunciò l’arrivo di una figura alta e magra, con dei lunghi e lisci fili biondi e due occhietti celesti furbi e svegli.
La faccia era bianca. La bocca scarna e pallida. Gli zigomi pronunciati. Non era proprio una donna in forma.
Cristina?
Pensò Adele fissando la donna divertita. Se la ricordava molto più oca e molto più formosa. Ora era solo un piccolo mucchietto ai piedi del mondo.
Quanto ci godeva nel vederla così.
Il suo primo incontro con lei era stato disastroso:
( inizio flashback)
Stava uscendo di casa, quando per caso, andò a sbattere contro una ragazzina impertinente, con dei pantaloncini corti e una maglia inzuppata d’acqua e a maniche corte.
I capelli lunghi e biondi facevano risaltare il blu intenso dei suoi occhi astuti.
La sua bocca era ricoperta da una velatura di lipstick color fragola, e le sue guance arrossate le davano una finta aria innocente.
- ehi, cazzo …. Sta attenta
Adele impotente sussurrò un ‘’ scusa’’ poco convincente.
Giorgio uscì da dietro un muricciolo e salutò la ragazza.
- un secondo … tu sei la sfigata che sta in classe con il mio ragazzo?
- beh se è così che mi descrive probabilmente sono io.
Aggiunse Adele fissando distrutta Giorgio
- beh … allora ciao, sfigata
( fine flashback )
- ecco ehm …. Vi presento Cristina …
Disse un po’ impacciato Giorgio abbozzando un bacio sulla guancia fredda della donna.
- noi due … ci conosciamo già
Disse acida Adele.
Cristina sembrò leggermente impaurita dal passato.
Adele?
Si chiese squadrando la ragazza da capo a piedi.
- beh …. Andiamo a prendere un panino?
Disse Luke tentando di rompere il ghiaccio. Giorgio annuì e lo seguì lasciando le ragazze da sole.
Cristina la squadrò da capo a piedi. Adele invece si limitò a fissarla negli occhi, sentendo l’adrenalina crescere dentro.
Prima che la bionda potesse dire qualcosa, Adele le passò vicino, sfiorandola sua pelle con le lame dei suoi occhi.
- chi è la sfigata ora?
Chiese intaccandole il ginocchio con il tacco, e se ne andò seguita dai suoi grugniti arrabbiati.
                                                                **************************
Quella giornata passò velocemente,
Circondata dai racconti di una vita intera.
E sotto quelle parole, Adele si sentì schiacciata dal peso del mondo e dalle sue bugie.
Ogni volta che sentiva gli occhi di Giorgio sul suo corpo, stringeva la mano di Luke e respirava profondamente per eliminare quella sensazione di fuoco su tutta la pelle.
Teneva i piedi in due staffe.
Durante il corso della serata emerse anche il carattere acido e scontroso di Cristina, che faceva continui falsi sorrisetti e che cercava di evidenziare le ‘’ forme’’ che Adele le aveva ‘’ rubato’’ nel corso degli anni.
A mezzanotte, decisero tutti e 4 di tornare a casa. Cristina si sentiva stanca e trascinò suo marito via di li. Quando quei due furono abbastanza lontani, Luke fissò la moglie e con le mani avvolte dai guanti, chiese confuso
-  …. Amore ….?
- si?
- d-devi … dirmi qualcosa? Perché oggi ha chiamato il medico e ha detto che era urgente, e che devi richiamarlo appena puoi.
- ti ha detto altro?
- avrei dovuto sapere altro?
- no assolutamente ….
Disse mentendo la donna strofinandosi con le mani fredde il volto sudato
- ha detto quando posso richiamarlo?
- è in servizio fino alle 5:00 del mattino.
Adele annuì. Afferrò le chiavi dell’auto, entrò, e accese il motore, facendo accomodare Luke nel sedile accanto al suo.
- senti …. Ci siamo sempre detti tutto. Se c’è qualcosa che non va, sai che io sono pronto per qualsiasi tua confidenza
Adele esitò un secondo. Stava per dirgli tutto, quando una voce nella sua testa le gridò di non farlo. Quella era la sua coscienza. La parte di lei che ancora batteva per Luke.
- lo so … e ti ringrazio per esserci sempre, ma non c’è niente che ti devo dire al momento. È tutto apposto. Ora andiamo a casa.
Annunciò felice la donna, guardando la strada davanti a se.
Si sentiva una merda ma si sarebbe sentita peggio se avesse detto tutto a Luke.
Lo guardò per un secondo. Accoccolato sul sedile sembrava uno di quei peluche che desiderano tanto i bambini. Si era sempre destreggiato per la sua aria innocente e per la sua bontà.
Non poteva ferirlo.
                                                       ******************************
- pronto? Dottor De Vito?
- si? È lei signora Marchi?
- si …. Senta, mio marito mi ha avvertito della sua telefonata
Disse Adele disattivando il vivavoce
- si e … stia tranquilla, non ho detto niente
- bene. Scusi per l’ora ma avevo bisogno di sapere cosa voleva dirmi
- si ehm ….
- se vuole ne parliamo di persona
- depressione
Annunciò sospirando il dottore dall’altra parte del telefono
- suo marito è depresso signora. Vede, il fatto che non possa avere figli è comunque traumatico.
- ma lei mi ha detto di non aver detto niente a Luke
- signora …. Un uomo capisce quando non può fare qualcosa. Come una donna, una donna comprende quando c’è un problema.
- ma questa depressione è così grave?
- beh vede, nell’ultimo anno, è ingrassato di almeno  25 chili. Il cibo è qualcosa che lo conforta, ma un figlio sarebbe la sua salvezza
- ma non dipende da me Dottore, lo sa
- invece si, dipende da lei, perché sarebbe gratificante ottenere questo figlio.
- lo so in che modo e so perché mi dice questo ma …
- senta. Le invio i dati della malattia per posta elettronica, così se avrà dei ripensamenti potremo riparlarne tranquillamente.
- arrivederci e … buonanotte
Adele scaraventò il telefono sul letto
Quelle bugie dovevano finire
                                                                 **********************************
1:00 A.M
Adele controllò la posta elettronica. La mail apparve scintillante sul display del PC.
Prima che potesse finire di leggerla, una voce perforò il silenzio.
- stupendo il Baby Doll
Adele fissò la sua lingerie e si accorse di essere davanti agli occhi divertiti ed estasiati di Giorgio.
Un po’ spaventata indietreggiò.
- da dove sei entrato?
- dalla … porta?
- hai scassinato la serratura?
- mi ha aperto Luke …
- lo hai corrotto?
- no, gli ho detto che dovevo parlarti. Ed è così
- alle 1:00 del mattino?
- sai che tuo marito sta ancora guardando la partita dei Boston Red Sox con un pacco pieno di pop-corn in mano?
Adele sospirò
- io …. Lo so. Per questo sono ancora sveglia
- per … i Red Sox?
- no per lui, per Luke … lascia stare. Dimmi cosa mi devi dire e poi …
- so tutto su di lui, quella … malattia. Insomma lo so ….
Adele, coprendo lo schermo del PC, tentò di balbettare qualcosa di sensato
- è inutile che copri il computer, ho sentito la conversazione con il dottore.
- e quindi? La depressione non fermerà le nostre speranze
- no … quella no, ma il fatto che tu da lui non puoi avere figli si
- smettila di dire cazzate, non voglio che tu t’intrometta
- beh allora preferisci che lui affronti tutto da solo, ingurgitando cibo su cibo, e pensando solo alla tua felicità e a quella della sua pancia?
- No ma io lo amo, e non voglio fare niente che lo possa ferire
Giorgio si mise le mani nei capelli
- ho un’idea, e so che mi dirai di no, ma è l’unico modo …
Adele chiuse gli occhi, si girò dall’altra parte della stanza, e sussurrò un debole avanti dimmi il tuo piano
- devi rimanere incinta di qualcun altro e …
- cazzo! Arriva al punto
- vuoi fare sesso con me?
                                                                     ***************************
Adele rimase pietrificata nel sentire quelle parole.
 Avanti digli di no!, gridava la parte più cosciente e adulta che aveva
Ma l’altra parte … diceva cose troppo incoscienti
- tu sei pazzo
- lo sapevo che sarebbe stata questa la tua reazione, ma è l’unico modo per …
- preferisco farmi mettere incinta da un cavallo piuttosto che da te!
Sbraitò la ragazza con la voce di una bugiarda
- bene, allora deludilo
- a lui basto io
- non più tesoro, altrimenti non sarebbe caduto in depressione
- e tu cosa ci guadagni?
- del buon sesso … ammettendo che tu lo sappia fare, ma da come ti vesti … credo che sarò soddisfatto
- sul serio, Giorgio, tu cosa ci guadagni?
Giorgio ci pensò per qualche secondo
- magari una piccola parte di me si sentirà padre, e dal momento che non posso fare figli con quell’oca di Cristina … tanto vale provarci con te … e poi mi fa pena Luke. È depresso, sembra che il vecchio Winnie the Poo abbia fatto indigestione di miele e cocaina …
- smettila, chiaro? Non l’ho data vinta nemmeno al dottore
- non è una gara. Qui nessuno deve darla vinta a nessuno, si tratta solo di ottenere un figlio, e poi perché pensi a me come una persona così …
- stronza? Egoista? Senza sentimenti perché chiama sua moglie oca? Che all’improvviso sembra interessarsi alla mia vita che filava liscia in quando non sei arrivato tu a rovinarmela? Beh … per favore non farmi dire altro
- un figlio non si nega a nessuno. E comunque aspetto l’invito per il funerale di tuo marito ….
- SMETTILA!
Gridò Adele, e in quel momento un tuono colpì il tetto della casa.
Giorgio la fissò spaventato.
- hai poteri psichici di cui non sono a conoscenza?
- per il momento no, ma credo nei riti Voodoo e quegli spilli mi attraggono molto
Aggiunse la donna fissando il gomitolo di lana sul comodino.
- puoi andartene ora? si sarà rotta l’antenna e Luke verrà a controllare.
- bene, allora andrò da Cristina, magari questa è la volta buona che rimane incinta … a differenza di te
Adele prese il guanciale e lo scaraventò addosso all’uomo
- oh bene, mi sto avvicinando allora … non credo che avrai mai dei figli
La donna prese l’altro guanciale e tirò di nuovo
- Luke morirà e per colpa tua
Adele era a due centimetri da Giorgio. Come ci era arrivata nemmeno lei lo sapeva.
- Luke non morirà
- e allora accetta la mia offerta piccola innocente ex-sfigata Adele. Se accetti questo patto lo renderai felice
- tramite un inganno
- meglio una bugia al momento giusto che una verità al momento sbagliato
- si ma questa verità durerà tutta la vita … anche se …
-anche se cosa? Senti ad ….
Prima che potesse finire di parlare la sua bocca era già unita a quella della donna. Non ci pensò due volte. Le tolse il baby doll color viola, e la trascinò sul letto.
Lei gli tolse delicatamente la camicia, e poi i pantaloni.
Se solo gli avesse visti Luke, sarebbe stata la fine del mondo.
Tentò di scrollarsi di dosso il peso delle bugie, ma non c’era niente da fare: Giorgio era la bugia più eccitante che avesse mai potuto dire.
Gemette, ma si ricordò di Luke al piano di sotto, e allora strinse le coperte per assecondare il dolore.
Perché Luke era sempre stato calmo e dolce con lei, anche a letto, mentre lui no … lui assecondava i suoi desideri.
Ne aveva bisogno. Aveva perso il controllo.
                                                                  L’avrebbe perso comunque …..
                                                         **********************************
2 mesi dopo ….
- driiiin
Il cellulare di Giorgio squillò all’impazzata. L’uomo lo afferrò e rispose
- pronto?
- ciao
- A …. Dele?
- si, sono io
- che c’è?
- volevo dirti che ha funzionato la tua …. Strategia
- e cioè
- sono incinta
Non se l’aspettava, quelle parole erano così belle da non lasciare spazio alla tristezza.
- bene
- bene
- grazie e …
- e …?
Chiese Giorgio
- io … avevi ragione, su tutto. Adesso Luke sta … migliorando. Io, mi sento in colpa, ma … salutami Cristina, puoi essere felice anche tu.
- può darsi. ciao
- ciao
Ma forse era meglio un addio ….
                                                          *******************************
5 anni dopo …
La morte di Giorgio su quell’aereo, che avrebbe dovuto portarlo a Roma, segnò per sempre la vita di Adele.
Quel giorno freddo e nuvoloso, la donna decise di portare sua figlia Keyla al cimitero. Era il giorno dei morti, e Luke doveva mettere dei fiori freschi sulla tomba di suo nonno.
Adele invece trovò la tomba di Giorgio, con una rosa secca sopra che portò via il vento. In mano teneva un piccolo mazzolino di viole. Diede il piccolo ciuffetto di fiori alla figlioletta dagli occhi verdi e profondi.
- lui è lo zio
Mentì di nuovo Adele.
Quella creaturina così bella corse verso la tomba e ci appoggiò un fiore.
- ciao papà
Sussurrò felicemente, poi se ne andò ,strofinando i suoi riccioli rossi contro il vento del mattino.
 
 
Ciaooooooo!questa fan fiction, come ho già detto, non ha nessuna pretesa. Volevo solo pubblicare una one-shot romantica. Fatemi sapere che ne pensate
( Virus14 e Blacklalila voi sapete anche che questa storia è una specie di triangolo riformattato della vostra J J J <3 <3)
Piumetta

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Dark side of Wonderland