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Autore: ValHerm    27/06/2007    9 recensioni
La fine di un'avventura... la scelta finale di Shinichi... nelle sembianze di Conan, con l'aiuto dell'ormai inseparabile Ai, Conan affronterà una volta per tutte l'organizzazione. Ma quando tutto finirà, si renderà conto di essere cambiato... e che, stavolta, sarà il suo cuore a dover scegliere, non la sua testa. (più un esperimento che una fic, mi sn voluta mettere alla prova ^^... commentate, mi raccomando!!) Kiss kiss
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccolo qui, dopo essere stato rivisto almeno 50 volte

Ed eccolo qui, dopo essere stato rivisto almeno 50 volte.

Dedico quest’ultimo capitolo a tutti voi. A chi ha letto, a chi ha commentato, e a chi sostiene la coppia Ai-Conan alias Shiho-Shinichi^^.

A Inuyashalove, Dany92, Fujiko92, Anto Chan, Machi, Elly, Giammai, tigre, Ginny85, Shun di Adromeda, MiaBlack, Camixpink, Vegeta83.

Ringrazio anche chi ha messo questa storia tra i preferiti, anche se non ha commentato. Devo dire che ho trovato la cosa abbastanza ambigua, ma grazie cmq. (a DarkSelene89Noemi, Kate R, Kirax, Love92, Polar, oltre che a Anto Chan, Dany92 ed Inuyashalove!!)

Vorrei chiedere anche a voi di commentare l’ultimo capitolo, xkè è quello a cui tengo di più. ^__^

Siete stati davvero gentilissimi, e non vi ringrazierò mai abbastanza. Ecco una fine solo per voi… dedicatavi cn tutto il cuore! ^__^

 

Capitolo 12: “a volte, è il cuore a scegliere”

-Vedo cos’ho nella dispensa!- esclamò il dottor Agasa –bisogna festeggiare!- e detto ciò, partì in quarta verso la stanza di sotto.

-bè…- disse Ai, porgendo una boccetta a Conan  –credo sia ora. Ecco a te-.

-bene- disse Conan –grazie Ai. Credo sia l’ultima volta che ti chiamo così-

-credo proprio di si- annuì la bionda –ciao Conan-.

E così detto, entrambi alzarono la boccetta e bevvero.

All’istante, i loro corpi subirono delle mutazioni.

 

La bionda aprì gli occhi, ritrovandosi ad osservare un panorama differente.

I capelli corvini di un ragazzo.

-Ciao Shinichi- disse sorridendo.

Il ragazzo accanto a lei alzò lo sguardo, aprendo i bellissimi occhi azzurri:

-ciao Shiho!- esclamò felice, correndo ad abbracciarla –grazie, grazie, grazie!-.

Il dottor Agasa entrò in fretta nella stanza, notando i due:

-ha funzionato!- urlò felice –champagne per tutti!- disse, stappando una bottiglia.

 

Quelle ore furono trascorse serenamente, ridendo e scherzando. Shinichi e Shiho erano liberi: non c’era più nessuno che li voleva morti… non c’erano più pericoli e rischi.

Shinichi guardò Shiho, e riuscì a sorridere solo perché lei stava sorridendo.

Non aveva mai visto un sorriso così puro, così sincero.

Eppure, in quel momento, ebbe una stretta al cuore. Si, la sua amica era ormai felice e spensierata come avrebbe dovuto essere… ma… cosa sarebbe successo ora che tutto era tornato alla normalità?

 

***

 

-Devi proprio andare via?- chiese Shinichi a Shiho.

Quando i festeggiamenti erano finiti, la ragazza aveva ringraziato di cuore sia Shinichi che il dottor Agasa, affermando di non poter più approfittare della gentilezza di entrambi.

Per questo ora era lì, sul cancello di quella che era stata davvero casa sua, pronta a salire su un taxi diretto all’aeroporto.

-bè, si. Non potrei restare qui, sapendo che…- cominciò lei –nulla- disse in fretta –devo andare-

-non c’è nulla che io possa fare per farti restare?- chiese lui con tono supplichevole.

-non credo che lo faresti… addio Shinichi… quando entrerai in casa, guarda sul mio letto per piacere- disse lei.

-Shiho, aspetta!- esclamò tutto d’un tratto il ragazzo –perché quel giorno sei andata da sola in quella casa, sapendo che tutta l’organizzazione era lì ad aspettarti? Perché non mi hai chiamato?-

-perché…- disse Shiho esitando un attimo –a volte Shinichi, è il cuore a scegliere-.

E, detto ciò, con un sorriso malinconico, entrò in quel taxi che l’avrebbe condotta all’aeroporto.

Via, per sempre, dalla sua unica ragione di vita.

Accompagnata soltanto dalle lacrime amare che le rigarono poco dopo il viso.

 

Shinichi osservò il taxi per tutto il tratto in cui fu visibile. Sentiva un vuoto enorme crescere pian piano dentro si sé. Un vuoto che nessun altro sarebbe mai riuscito a colmare.

 

Poi, una lacrima.

 

Una goccia argentata che attraversò il suo viso.

Shinichi si toccò la guancia umida. Poi, guardò la sua mano. Infine, volse lo sguardo all’orizzonte, con occhi lucidi che mai nessuno aveva visto.

-Sapevi che sarebbe successo- disse la voce del dottor Agasa.

-…io… credo di si…- rispose Shinichi con un sorriso amaro dipinto sul volto -…ma… non avrei mai creduto che potesse succedere così presto. E soprattutto che ne avrei sofferto-

-…ti sei mai chiesto il perché?- chiese l’anziano signore.

-il… perché?...no- rispose Shinichi sinceramente –io… non capisco nulla di certe cose. Sarò un mago nei casi più difficili, ma alcuni suoi comportamenti non li ho mai capiti-

-bè- disse il dottor Agasa –credo sia ora che tu la smetta di pensare con la testa. Prova ad ascoltare il cuore- disse infine, prima di entrare in casa.

Shinichi osservò il punto in cui il taxi era sparito. Poi, però, si ricordo che Shiho gli aveva chiesto di controllare il suo letto. Il ragazzo osservò la finestra della sua stanza e corse a perdi fiato verso le scale.

Spalancò la porta.

Eccola, lì, c’era una lettera, assieme ad una foto. Una foto di Conan ed Ai.

Shinichi la raccolse e prese a leggere:

 

“Caro Shinichi…

Quando leggerai questa lettera sarò già andata via. Volevo solo dirti grazie. Grazie davvero per tutto. Grazie per avermi protetta, per avermi voluto bene, per avermi fatto sentire a casa. Sei stata la prima persona che dopo la morte di mia sorella mi abbia donato affetto. E, ti sembrerà strano, ma anche io mi sono affezionata a te, e ti vorrò sempre un mondo di bene.

Sarai sempre nel mio cuore, Conan.

                                                                                                                           Shiho”

 

Il ragazzo rimase colpito da quelle parole. Alzò lo sguardo verso il sole che tramontava.

 

Shinichi camminava per le vie della città, con un vuoto enorme dentro di se. Pensava e ripensava a Shiho… ma perché, poi? Era una sua cara amica, che aveva protetto come un fiore indifeso, e che ora non c’era più. Diede un forte calcio ad un palo della luce di fronte a lui:

-Perché mi sento così?!- si chiese a denti stretti. Poi, le parole di Shiho si fecero strada nella sua mente:

 

-a volte, Shinichi, è il cuore a scegliere…-.

 

Già, il cuore.

Quell’organo interno con cui non aveva rapporti da tanto ormai. Non c’era mai stato molto tempo per ascoltarlo, e per questo il ragazzo aveva perso molte persone importanti.

-Ma adesso basta- si disse tra se e se –non voglio più perdere nessuno-.

Cominciò a correre, e più correva più il suo cuore gli parlava, gli raccomandava di correre più veloce, altrimenti sarebbe stato troppo tardi.

Mai si era sentito così. Capace di fare qualsiasi cosa.

Doveva correre.

Correre fino a non avere più fiato.

Continuava a correre, ed il cuore gli parlava. E quando il suo cuore e la sua mente divennero tutt’uno, ecco la risposta. Un fulmine a ciel sereno, una rivelazione strana quanto vera, la spiegazione a tutte le sue domande. Shinichi si bloccò:

-io la amo…- mormorò –ma certo!-.

E così detto continuò a correre, avido di sapere quello che il cuore aveva sempre voluto dirgli, ma che lui non aveva mai voluto ascoltare. Correva con il sorriso, finalmente al corrente della certezza più dolce che si possa avere.

 

-Shinichi?- lo chiamò una voce familiare, che interruppe quel dialogo aperto con se stesso.

Il ragazzo si fermò. Voltandosi, vide Ran:

-Ciao Ran- la salutò, osservando la ragazza che gli sorrideva.

-Shinichi sei tu?- chiese lei con le lacrime agli occhi.

Corse ad abbracciarlo.

Il ragazzo sentì una strana sensazione

Scoprì di non sentire più ciò che provava una volta per lei.

Per tanto tempo era rimasto cieco di fronte a una nuova verità che era da poco apparsa.

E, per questo, aveva perso tantissimo tempo. Aveva trascorso attimi bellissimi con Shiho, momenti che non era riuscito a riassaporare a fondo, poiché sempre tormentato dal pensiero di Ran.

-Ma… quando sei tornato?- chiese lei.

-qualche ora fa, effettivamente- rispose il ragazzo con un sorriso –mi dispiace …ma, ora… devo andare-.

Ran lo osservò un attimo:

-è quella ragazza del ballo, vero?- chiese con una punta di tristezza, scostandosi da lui. Il ragazzo sussultò:

-come… come fai a sapere di lei…?-

-quella sera a casa dei tuoi. La proteggevi come se fosse la cosa più importante della tua vita. La chiamavi, e nella tua voce si sentiva preoccupazione ed affetto. Ma ora va, so che è importante-.

I due ragazzi si guardarono un’ultima volta negli occhi: in quegli attimi compresero di essere cresciuti.

Non serviva aggrapparsi ad un amore che non c’era più.

Il sentimento che li aveva uniti era grande, lo era sempre stato, e lo sarebbe rimasto.

Perché a volte, l’affetto, è ancora più forte dell’amore, e rimane anche quando esso se n’è andato.

Shinichi e Ran erano maturati. Erano cambiati: tutto quello che avevano passato li aveva resi più forti.

Il ragazzo guardò dolcemente l’amica:

-Ran… grazie per aver capito-

-ricorda che ti voglio bene…Ci sono e ci sarò sempre per te, capito?... ti vorrei chiedere solo una cosa… non rivedrò mai più il piccolo Conan, vero?-

-Credo di no. Ma, ricordati che sia io che lui non ti lasceremo mai sola. Ci saremo se avrai bisogno. Grazie di tutto, ti avrò sempre nel cuore- disse, voltandosi e ricominciando a correre.

Ran guardò il ragazzo, e una lacrima le solcò il viso.

 

Una lacrima sola.

 

Si affrettò subito ad asciugarla, e sorrise. Non avrebbe più pianto per Shinichi, perché sapeva che sarebbe stato felice.

Si voltò, pronta a cominciare una nuova vita.

 

Shinichi arrivò ansante all’aeroporto. Corse per le scale, arrivando alla sala d’attesa.

-Il volo 23 per Osaka parte alle 17e30. Invitiamo i passeggeri a recarsi sulla pista di lancio-.

-COSA?- esclamò Shinichi ad alta voce, facendo girare molti passanti. Si precipitò alla reception:

-mi scusi, il volo 22 è già partito?- chiese ansante. La signorina lo guardò con preoccupazione:

-bè, si signore. Almeno cinque minuti fa…Si sente bene?-

-non si preoccupi…- mormorò il ragazzo. Si allontanò abbattuto, andandosi a sedere sulle sedie d’attesa, ormai quasi vuote. Si mise le mani tra i capelli: non ce l’aveva fatta. Ed ora, aveva perso il suo amore per sempre…

 

-È occupato questo posto?- chiese una voce.

-no…- mormorò Shinichi.

La persona che aveva parlato si sedette accanto a lui.

-qualcosa non va?- chiese amichevolmente.

-bè…- disse lui –ho perso la persona più importante della mia vita. E questo perché? Perché non ho imparato prima ad ascoltare il mio cuore e a capire che l’amavo…-

-io invece non ho avuto il coraggio di partire ed allontanarmi dalla persona che amo. Non so cosa farò, non so se tornare indietro o andare avanti…-

-se può torni indietro- disse Shinichi –io non posso più farlo. Vorrei tanto farlo, ma è troppo tardi-

-ne è sicuro?- chiese lei.

-scusi, come crede che possa fare…- cominciò a dire, scoprendo il volto dalle mani.

 

Si bloccò di colpo. Non poteva essere…

 

-Ciao Conan!- esclamò la bionda Shiho, che gli sedeva accanto.

-Ai?- chiese lui incredulo –sei tu!- esclamò, felice. L’abbracciò, stringendola forte a se.

Shiho si sentì avvolta da un calore profondo, e da un affetto infinito.

-come mai hai deciso di restare?- le chiese.

-te lo già detto caro il mio detective- disse lei –a volte, è il cuore a scegliere, e la sua scelta è stata di farmi rimanere qui, accanto a te-

Poi, Shinichi la guardò, per un istante che sembrò interminabile:

-…ti amo…- le disse dolcemente..

-e ci hai messo tanto?- chiese lei falsamente arrabbiata. Poi sorrise e gli prese la mano:

-ti amo anch’io…- gli disse, guardandolo con dolcezza.

I volti dei due ragazzi si avvicinarono.

I loro cuori battevano all’unisono, mentre i due si avvicinavano pian piano. Le loro labbra si unirono in un bacio profondo e dolce. Un bacio che si fece sempre più coinvolgente: in esso c’erano affetto, amore, ma anche voglia di stare sempre più vicini, di non lasciarsi più.

In quel bacio c’erano tutti quei sentimenti e quelle sensazioni che riuscirono a far sorridere Shiho Miyano e Shinichi Kudo, due persone che avevano sofferto troppo, e troppo a lungo.

Adesso, la sofferenza e il dolore erano spariti: c’era solo amore e felicità.

 

-Bravi!- urlarono delle voci, battendo le mani.

I due ragazzi si staccarono velocemente, cercando di capire da chi fossero provenute quelle voci.

-ma come, adesso non ci notate più?- chiese una voce grossa e indignata.

-Genta?- chiese Shinichi, guardandosi intorno. Shiho gli tirò la manica, indicando un punto sbalordita:

-Ayumi, Mitzuiko??- chiese incredulo il ragazzo.

-esatto!- rispose la piccola Ayumi –anche Genta e Mitzuiko sanno tutto… non preoccupatevi, non lo diremo a nessuno!-

-certo che ce ne avete messo di tempo!- esclamò Genta –io l’ho sempre detto che finivate insieme!-

-bè…- disse Shinichi –forse avresti dovuto dirlo anche a me. Magari l’avrei capito prima-.

I cinque risero spontaneamente, capendo che non era cambiato nulla. Erano ancora loro, i detective boys, e lo sarebbero rimasti.

 

Quegli attimi furono forse i più felici della vita di Shiho Miyano. Guardando negli occhi azzurri di Shinichi, si sentì per la prima volta a casa. Sentì che il suo posto era lì, insieme a lui.

Insieme a Shinichi Kudo, il ragazzo che amava.

In quanto a Shinichi, i suoi occhi brillavano di una luce splendente e speciale, una luce che non l’avrebbe mai più lasciato solo. In quel momento si sentì davvero felice, con il cuore colmo d’amore.

Da quel giorno, per ognuno di loro, sarebbe iniziata una nuova vita, piena di nuove emozioni.

Quanto a Shinichi e Shiho, loro sarebbero restati insieme.

Per sempre.

Ma questa, è un’altra storia.

                                                                                                                  FINE!

 

 

E questa è la fine (e qualcosa mi dice che nn vi ho delusi^^) a me nn piacciono le storie che finiscono male, chi mi conosce bene dovrebbe saperlo ^__^ quindi… scrivere una storia in cui nn ci sia un Happy-Ending nn fa parte del mio modo di scrivere e del mio pensiero^^.

Un’ultima volta ringrazio:

Anto Chan: figurati!! L’importante era sapere che leggevi ancora la storia e continuavi ad apprezzarla. Visto? I detective boys sn tornati insieme, diciamo ^__^ nn ho mai avuto in programma di farli separare, mi facevano trp pena! Xò ho voluto dare maggiore enfasi alla storia! Grazie mille x aver seguito questa storia fino all’ultimo!!

Dany92: nn so come ringraziare soprattutto te… mi hai commentato dall’inizio alla fine *__* grazie!!!!!!!!!!!!!! Mi hai incoraggiato e spronato tantissimo!! Mi hai dato un grandissimo aiuto, facendo aumentare la mia fiducia in me stessa… grazie davvero tanto…

Fujiko92: Spero ti sia divertita al mare ^__^ grazie infinite anche a te… anche tu mi hai commentato l’intera storia… Nn ho voluto conciare Ran trp male, e allora ho fatto arrivare anche lei ad una consapevolezza: anche se l’amore va via, l’affetto rimane!! ^__^ e adesso basta a piangere, si ricomincia a vivere! Grazie infinite!!

 

Ad Inuyashalove: Roby, così mi fai preoccupare, sai? Spero tu sia andata in vacanza… *__* nn entri più in efp e in msn da un’eternità… sn in pensiero… dedico quest’ultimo capitolo anche a te!!

Ragà vi voglio troppissimo bene!!!!! I vostri commenti mi hanno aiutato davvero tanto!

X adesso nn ho in programma alcuna nuova storia su loro due…xò è stata l’estate a portarmi questa storia, e chissà che la nuova nn me ne ispiri un’altra^^. Tornerò presto!^^.

Ancora grazie 1000!

E… a prestissimo!

Tanti kiss!

 

*ValHerm*

 

 

                         ConanxAi or ShinichixShiho 4ever!

 

  
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