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Autore: neverenough    10/12/2012    4 recensioni
Lei è una ragazza apparentemente normale, che ha diversi problemi legati a una separazione improvvisa. È molto bella, con degli occhi che rapiscono.
Lui è un ragazzo con un passato oscuro da cui tenta di allontanarsi con successo, ma quando sul suo cammino incontrerà lei, tutto cambierà e prenderà una piega indesiderata.
Tratto da quarto capitolo:
"Perché fai tutto questo per me?" le chiese Justin.
Lei si bloccò. "Perché l’ho promesso al tuo amico." disse fissando il vuoto e restandogli di spalle. Non avrebbe mai ammesso che, quando lo aveva baciato, si era sentita di nuovo viva.. anche se per un solo secondo..
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14

<<Prima che tu vada, prendi questa.>> disse Ryan porgendole un elastico doppio, viola brillantinato. Si alzò la manica dell’impermeabile fino a dove c’era la ferita provocatagli dal pugnale e, con l’aiuto del mezzo biondino, si tolse la fascia e infilò l’elastico.
<<La telecamera e l’auricolare ce l’hai, il sonnifero te lo abbiamo dato e ricorda: il contenuto di una pillola stordisce e lo farà sentire ubriaco. Quello che speriamo, è che ti dica qualcosa di rilevante con cui ricattarlo. Fagli prendere l’altra quando devi andartene e hai fatto quel che dovevi.>> disse Chaz e la ragazza annuì.
Stava per scendere quando Justin l’abbracciò e le sussurrò all’orecchio: <<Fai attenzione..>>
Bloody si allontanò dall’auto e si avvicinò alla porta del retro, sotto lo sguardo attento del mezzo biondino.
<<Cosa c’è tra di voi?>> si azzardò a chiedere Chaz. Il ragazzo si girò di colpo, notando di essere osservato dai due.
<<Semplice amicizia.>> rispose tranquillamente.
Ryan lo guardò alzando il sopracciglio. <<Vorresti farci credere che, dopo più di una settimana..>>
<<Quasi due.>> lo corresse Chaz.
<<Voi due non vi siete mai baciati o andati a letto?>> continuò imperterrito.
<<Hey! Sarò anche un ruba cuori ma non esagero a tal punto!>> si aggiustò il colletto del giubbino, riportando lo sguardo fuori, all’entrata del pub. <<E poi le cose sono molto più complicate di quanto sembra.>>

Mentre i tre discutevano animatamente su Bloody, la ragazza si accingeva a entrare.
<<Ferma.>> la bloccò uno dei butta fuori. <<Il tuo pass.>>
Fece finta di non capire. <<Non mi hanno dato nessun pass! Mi hanno ingaggiata come regalo da parte di qualcuno che non ho nemmeno visto in faccia.>> disse fingendosi irritata.
L’omone la guardò maliziosamente da capo a piede e fermandosi sulla scollatura, che aveva lasciato appositamente.
<<Quindi tu saresti un regalo per Josh?>>
Lei sorrise sghembamente. <<Hai capito!>> disse facendogli l’occhiolino. <<Adesso posso?>> l’omone annuì lievemente e la lasciò passare.
<<Ben fatto!>> sentì dire all’auricolare ad anello, senza capire chi avesse parlato, un attimo prima che la musica assordante la circondasse.
Persone in maschera che ballavano, altre che erano già ubriache, altre ancora che stavano fumando o erano drogati. Era un fini mondo e inutile dire che non era affatto a proprio agio.
Le luci giravano vorticosamente mentre il dj si divertiva a cambiare musica e a far saltare le persone a ritmo.
<<Bloody ascoltami bene.>> sentì di nuovo dire all’auricolare. Nonostante il rumore assordante, era riuscita a isolare i suoni e concentrarsi sulla voce, che le parve essere quella di Justin. <<Ci sono troppe persone in pista e Josh non ama essere circondato da troppa gente che balla. Lo fa sentire in trappola, quindi, lì non c’è. Dirigiti al bancone del bar. Sono sicuro che si trovi lì a provarci con qualcuna.>>
Obbedì e passò a fatica in mezzo a tutte quelle persone, arrivando finalmente al bancone del bar. Come previsto, Josh era lì che ci provava una ragazza appena conosciuta, quelli che solitamente i ragazzi chiamano ‘una botta e via’. Non le ci volle molto a riconoscerlo poiché indossava la solita giacca di pelle e non aveva una maschera.
<<Ignora la ragazza e prendi l’iniziativa. Ricorda che deve pensare che sei un regalo.>>
Non sono un oggetto.” pensò digrignando i denti, ma non poteva restare ferma, doveva agire.
Si avvicinò a lui, parandosi davanti alla ragazza e sorridendo maliziosamente, mentre lui la guardava stranito e incuriosito. <<Tu dovresti essere il festeggiato..>> Sul suo volto comparve un sorriso altrettanto malizioso. Bloody si avvicinò al suo orecchio. <<Sai, questa è la tua serata e ho intenzione di farti divertire..>> sussurrò.
<<Sei il regalo di chi?>> chiese.
<<Degli amici a cui stava a cuore una tua scappatella veloce.>> rispose facendo l’occhiolino.
Quella non era lei e, se riusciva ad agire così, era solo perché Justin aveva fatto in tutti i modi che capisse come si seduce un maschio. Più che sedurre, quello era un modo per metterlo in trappola, alle strette.
Chiamò il barrista e gli disse di dargli dello champagne con due bicchieri.
Immediatamente, l’uomo dietro al bancone le porse una bottiglia e due bicchieri da brindisi. Josh la precedé prendendo quello che aveva chiesto, poi gli mise un braccio intorno alle spalle, mentre lei, a sua volta, gli cinse con un braccio la schiena. Tutto questo lo trovava disgustoso perché lo odiava, ma doveva farlo.
Non mi lascerò più convolgere in certe cose.” rifletté mentre salivano delle scale che portavano al piano superiore, dove vi erano diverse camera adatte per appartarsi. Il moro la condusse in una di quelle stanze, entrando con una chiave.
Appena chiusero la porta alle loro spalle, il rumore proveniente dalla discoteca parve calmarsi, e finalmente la luce era soffusa ma fissa.
Bloody sfilò dalle mani di Josh lo champagne e i bicchieri, e si avvicinò a un tavolino.
Iniziò a versare lo champagne, mentre alle sue spalle, lui si sedette sul letto togliendosi le scarpe. Ciò che si aspettava era uno spogliarello da urlo e del puro sesso.
Versato lo champagne e sciolto il contenuto delle pillole in entrambi i bicchieri, la ragazza si avvicinò al letto in modo sensuale. Si sedette sulle sue gambe e gliene porse uno. <<Prima di divertirci, un brindisi. È il tuo compleanno e spero ne potrai avere almeno altri cento.>> disse sorridendo maliziosamente.
<<Io spero di avere mille nottate come questa che sto per avere con te. A noi.>> disse infine facendo tintennare i due bicchieri messi a contatto.
<<A noi.>> ripeté portando il bordo del bicchiere alle labbra.
Come gli aveva già detto il mezzo biondino, Josh ingoiò tutto subito, senza degustare il liquido dorato.
<<Cinque.. quattro.. >> sentì il conto alla rovescia nell’auricolare. <<..tre.. due.. uno..>>
<<E tu non bevi quello che hai nel bicchiere?>> chiese il ragazzo davanti a lei. Dalla sua voce, s’intuì che la polverina aveva fatto il suo dovere senza aspettare molto.
<<Ha fatto effetto.>> sentì nuovamente.
<<Ok, lo bevo io.>> il moro gli tolse il bicchiere dalle mani e lo bevve tutto d’un sorso come quello precedente.
<<Accidenti adesso dormirà!>> si disperarono i tre ragazzi da dentro l’auto.
Detto, fatto. Josh si lasciò andare sul letto a occhi chiusi.
<<È andato.>> sospirò Bloody alzandosi. <<E adesso?>>
<<Prova a guardare cos’ha addosso..>> sentì dire da qualcuno che non capì chi fosse. Era chiaro, l’unica voce che capiva era quella del mezzo biondino, mentre le altre due non riusciva a distinguere da chi provenissero.
<<Dovrei perquisirlo?>>
<<Sì.>>
Roteò gli occhi. <<Non è già abbasta disgustoso che abbia dovuto vestirmi in un modo ridicolo e sedurlo inutilmente?>>
<<Non è inutile e disgustoso..>>
<<Sì, lo è.>> lo bloccò, chiunque egli fosse. <<Va bene, adesso vedo cos’ha nella giacca.>>
Iniziò a infilare le mani nelle tasche del giubbino di pelle, tirando fuori tutto ciò che trovava.
<<Allora, un telefono, un portafoglio, un coltellino svizzero, della polverina bianca, delle chiavi di un’auto..>>
<<Potremo prendere la sua auto!>> sentì dire.
<<No, dopo sarebbe un furto.>> disse Justin. <<Controlla quello che ha nel portafoglio.>>
Bloody obbedì e aprì il portafoglio. Vi trovò diverse tessere, cinquanta dollari e una foto. La guardò attentamente: una donna con un bambino in braccio. La girò e vi trovò una scritta:
Il più bel regalo che potessi mai avere sei tu. Mamma.
<<Prendi la foto!>> gli disse Justin.
<<Cosa? A cosa mai potrebbe servire?>> chiese incredula. In qualche modo, sentiva che quello era un oggetto personale davvero importante, qualcosa da cui difficilmente ci si vorrebbe separare.
<<Prendila e basta.>> sospirò e l’infilò nella tasca dell’impermeabile. <<Vedi se ha qualcos’altro di rilevante.>>
Lasciò stare la giacca e si concentrò su quanto avesse al collo. <<Questa collana gliel’ho sempre vista al collo..>> disse prendendo tra le mani la catenina d’argento con una targhetta. <<Joshua Lewis, 4 giugno 1991. Saremo sempre con te. Mamma e papà.>> lesse ad alta voce.
<<Prendi anche quella.>> disse Justin.
Senza fiatare, obbedì, sfilandogliela con cura dal collo e infilandola nella tasca.
<<Adesso devi uscire. Vedi la finestra: se ti trovi dove penso io, dovrebbero esserci le scale antincendio.>> continuò il mezzo biondino.
Si diresse vicino alla finestra. L’intuizione del ragazzo era giusta. <<Come facevi a saperlo?>> chiese.
<<Ho passato molto tempo con Josh. So le sue abitudini.>> rispose tranquillamente. <<Noi ci troviamo dove ti abbiamo lasciato. Raggiungici.>>
Non proferì parola e si tolse le scarpe col tacco; uscì dalla finestra, mettendo piede sulla piattaforma di ferro delle scale. Guardò in basso e notò che l’entrata del locale era proprio accanto alla fine delle scalinate e, i ragazzi, si trovavano oltre il vicolo.
<<Speriamo che non mi vedano.>> disse prima di iniziare a scendere.
Camminò a piedi scalzi anche quando si trovò sull’asfalto, pieno di pietre e alcuni cocci di bottiglia di vetro rotta. Abbassò il capo e passò davanti ai due butta fuori, i quali stavano controllando la fila.
<<Hey, tu!>> disse uno di loro. Bloody continuò a camminare, facendo finta di nulla ma aumentando il passo. <<Tu con l’impermeabile! Ferma!>>
<<Bloody corri!>> urlò Justin, stonandogli l’orecchio.
Senza pensarci due volte, iniziò a correre il più velocemente possibile, arrivando poco dopo all’auto.
Il mezzo biondino aveva aperto la portiera e, quando la ragazza salì, partirono sgommando.
<<Stai bene?>> chiese preoccupato il ragazzo vicino a lei.
<<Sì. Ho preso quello che mi hai detto. Anche se non capisco il perché della foto..>>
Lui sospirò. In quel momento, anche Chaz –che si trovava nel posto accanto al guidatore- si girò, mentre Ryan continuava a guidare. <<La madre di Josh è morta quando era molto piccolo, e di lei non ha nessun ricordo. Quella foto glel’ho vista fissare diverse volte, e ho capito che per lui era importante.>>
Bloody era contrariata da quanto le aveva fatto fare e stava per replicare, quando la voce di Ryan invase l’abitacolo. <<Ci stanno inseguendo.>>



Commenti autrice:
Stasera proprio mi va tutto male e non so nemmeno come l’ho scritto questo capitolo. Dovrebbe continuare ma ho lasciato perdere perché sarebbe troppo lungo e noioso.
Quindi spero vi piaccia e ditemi quello che pensate.
Buonanotte :*
   
 
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