Il loro abbraccio si trasformò in un bacio, mi venne un conato di vomito, lui non poteva baciare lei! Marvel doveva avere notato la mia espressione disgustata perché mi prese per un braccio e disse:<< Vieni, lasciamoli un po' soli!>> Mi lasciai tarscinare, ma non volevo lasciare Cato tra le grinfie di quella petulante gallina.
Camminammo per il bosco alla ricerca di qualche tributo da uccidere, ci sarebbe bastato un fruscio, un piccolo rumore e saremmo scattati, ma niente; sembrava che tutto in torno a noi fosse morto. Corremmo per qualche centinaio di metri quando vidi una folta chioma rossa sbucare da un cespuglio, feci segno al mio amico di star zitto.
Stavo per balzare quando un urlo terrorizzato scuarciò l'aria. La ragazza del 5 scappò via terrorizzata, io mi voltai verso Marvel << Glimmer!>> sussurrammo all'unisono.
Ci mettemmo a correre verso la radura in cui avevamo lasciato i nostri alleati, speravo che Cato l'avesse uccisa, ma quando arrivammo lì lo spettacolo era molto più strano del previsto.
Cato rideva appoggiato ad un albero e l'oca puntava l'arco verso uno scarafaggio urlandogli contro:<< Non ti avvicinare orrida bestia!!>> Scoppiai a ridere anche io, ma si poteva essere così stupidi? Evidentemente si!
<< Glimmer, sai che ti somiglia?>> disse Marvel ridendo. La gallina gli puntò addosso l'arco e scoccò, ma avendo la mira di un'ubriaca, naturalmente mancò il bersaglio.
<< Finitela di fare i bambini! Pensiamo ad un modo per levare di torno la ragazza in fiamme e il suo ragazzo!>> Disse Cato tornando serio. Ci sedemmo tutti sulle rocce, Glimmer stava per dare aria alla bocca quando, fortunatamente venne interrotta dall'inno.

“ Salve tributi, sappiamo che tutti voi avete bisogno di qualcosa, quindi da domani all'alba fino al tramonto ci sarà un festino alla cornucopia. Siete tutti invitati!”

Ci guardammo, era il secondo annuncio della giornata.

<< Bene, possiamo finire il cibo sta sera. Essendo l'unica cosa che ci manca sarà l'unica cosa che ci manderanno domani.>> Annunciò Cato lanciandomi le gallette.

Rimase deluso quando mi vide lanciarne un paio a Marvel. Cosa voleva, che morisse di fame?

Lanciò una mela a Glimmer che sorrise e cominciò a parlare di cose che non ascoltai, era come la mia amica Lucy, parlava, parlava e parlava, poi il giorno dopo di ripeteva le cose dimenticandosi di averle già dette. Finii le mie gallette e mi avvolsi nel sacco a pelo cercando di dormire, ma con tutto quello schiamazzare era impossibile, quindi decisi di andare a prendere un po' d'acqua al ruscello.

Mi avvicinai all'acqua e lavai bene i coltelli, dovevano essere pronti e letali per il festino, riembii la borraccia e tornai indietro sperando che l'oca si fosse addormentata, ma sfortunatamente non era così, erano tre giorni che ripeteva le stesse battute e Cato rideva ogni volta che le ripeteva, invidiavo il suo auto controllo. Alla fine persi il controllo e finii io la sua battuta, l'avevo sentita una ventina di volte solo nell'arena. Cato mi scoccò uno sguardo di rimprovero

<< No! Ora basta, odio le galline e odio le persone logorroiche! Quindi ancora di più le galline logorroiche!!! Se non la finisci te lo infilo nella pancia!>> urlai con il coltello in mano. La gallina appoggiò il viso sul petto di Cato facendo l'offesa, ma almeno stava zitta!

Nota dell'autrice:

Sinceramente questo capitolo non mi piace. Non chiedetemi perché, perché il motivo non lo so nemmeno io!

Ora ringrazio le 4 persone che la seguono e alla persona che la preferisce! Questo capitolo è esattamente ciò che prova Clove nei confronti di Glimmer. Se non vi dispiace vorrei fare delle modifiche anche al festino!! Fatemi sapere cosa ne pensate! baciii

                      -Lele