Crossover
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Autore: Caster_Gamer    12/12/2012    3 recensioni
Avete mai provato a pensare di ritrovarvi con i personaggi dei vostri Anime, Manga e Libri preferiti?
Io sì.
I mondi di Death Note, Kuroshitsuji, Host Club, Blue Exorcist ed Harry Potter, sì uniranno per ritornare ognuno al loro posto, ed alcuni di loro solo dopo aver sconfitto il nemico riusciranno a tornarci.
Sarà una follia?
Sarà uno scontro?
Sarà il valore dell'amicizia? Dell'amore?
Sarà un'avventura divertente e a volte anche romantica.
Il sogno si realizza!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(spiegazione//perché inglese fa sempre figo)

SBAM

Per fortuna, tutti si erano tirati indietro prima del tempo...o forse non proprio tutti.

« A-aiuto! Light! Misa Misa ha bisogno di te! » urlò la ragazza ritrovandosi schiacciata sotto quella specie di automobile.

Il castano sbuffò cercando di non farsi vedere.

Le prese la mano tirandola via, nel frattempo lo sportello di quell'auto, che aveva i finestrini tutti appannati, si apriva.

« Oh Misa, perché mi devi sempre fare preoccupare, eh? » sulle labbra aveva un sorriso gentile, chiunque l'avrebbe abbracciato...

Ma Misa era diversa, era una ragazza speciale con un cervello tutto suo, i medici si erano sempre chiesti se non fosse fuori dalla norma quella sua capacità di...

Di essere talmente idiota.

A volte si chiedevano come fosse possibile, nessun disturbo mentale ma tanta stupidità che le invadeva la testolina polverosa che si ritrovava.

Gli saltò al collo stritolandolo come mai aveva fatto.

« Oh il mio Raito-Kun! Ti amo! » gli stampò un bacio sulle labbra per poi continuare a stringerlo con forza poggiando la testa sul suo petto.

Dalla macchina uscì del fumo mentre qualcuno sembrava farsi strada.

Tutti tossirono, tranne il maggiordomo di quel Conte e lui stesso, al quale erano stati tappati naso e bocca.

Quando il fumo svanì, si vide una ragazza dai lunghi capelli leggermente mossi che le arrivavano a metà schiena, erano di un castano abbastanza scuro, ma alla luce sembravano addirittura biondi. I suoi occhi erano un miscuglio tra il verde ed il grigio. Indossava una lunga maglietta a righe orizzontali larghe, grigie e bianche, sotto i jeans scuri.

« Ehilà gente! Me è qui presente! » esclamò alzando le braccia verso il cielo.

Tutti la guardarono sconvolti, se non come se fosse una pazza.

« Su popolo, un po' di entusiasmo! Non siamo mica nella mente di Claude! » continuò guardandoli uno ad uno.

Il maggiordomo dai capelli neri, fece un sorriso obliquo per circa...un millesimo di secondo.

Poi la ragazza emise un urlo euforico.

« Non ci posso credere! Il sogno della mia vita! » corse verso Ryuzaki con le lacrime agli occhi, quindi lo abbracciò stritolandolo fra le sue braccia « Sei addirittura più bello di quando ti vedevo ogni maledetta volta che guardavo l'Anime...sono così emozionata che quasi non respiro! »

Prese aria, Light intanto la guardava a dir poco scioccato.

L...bello?

Ridacchiò senza farsi vedere.

« Oh Light! » esclamò ancora lei, andando verso il diretto interessato. Strappò via Misa che si era incollata a lui come una piovra violacea, e la sostituì.

« Light sei...sei fighissimo! » urlò cominciando a piangere.

Wow...sono davvero così bello?” pensò lui, facendosi onore da solo.

Poi la ragazza guardò Matt e quasi non sapeva se ridere o piangere. Infatti cominciò a fare la patetica imitazione di chi piange e ride allo stesso momento.

Il ragazzo la guardava immobile, come se si fosse paralizzato.

« Ho desiderato tanto questo momento e adesso...si è realizzato. » riuscì a pronunciare senza dimenticare però di farfugliare « Mamma diceva che non era possibile...che non ce l'avrei mai fatta! Ma io ho chiesto solo una cosa quando mi sono trovata davanti quel benedettissimo libro...Ho chiesto di vedervi! E finalmente eccovi...Matt io...io... » decise di fermare quella frase, ciò che avrebbe detto sarebbe parso mortalmente patetico.

Lo abbracciò piangendo sulla sua spalla, lui rimase paralizzato per qualche istante, poi ricambiò quell'abbraccio sincero.

La ragazza si stranì, come poteva abbracciarla in quel modo anche se non si conoscevano?

L'emozione fu sostituita dall'euforia.

Gli stampò un bacio sulla guancia per poi lasciarlo e abbassarsi all'altezza di Near.

Matt si toccò la gota baciata.

« Il mio dolce Omino Bianco! » gridò, Mello ridacchiò « Oh, Mello! » avvolse le braccia attorno al collo del biondo stringendolo forte « Sei fantastico...Raffaello... » sorrise

« Cosa!? Raffaello? » lei lo lasciò

« Oh sì, come Raffaella Carrà! »

Ok, premettendo che non ho mai condiviso questa battuta...avevo solo bisogno di tirare il mio prototipo figo su di morale, problem?

Dicevamo.

« Raffaella chi!? » domandò il ragazzo confuso, lei rise.

« No...nessuno. » tornò a guardare Near « Stavo dicendo...il mio piccolo Omino Bianco! » esclamò abbracciando anche lui, che fece un'espressione del tipo “Ih?”

« Draco! » urlò poi guardando il biondo che aveva assistito alla scena scioccato.

« I-io? »

« Malfoy! » gridando il suo cognome si fiondò da lui senza però abbracciarlo « Sai, prima ti adoravo! Ma adesso il mio piccolo cuore di ghiaccio si è addolcito grazie alla presenza di L, Light, Matt, Mello, Near e Beyond. »

Lui la guardava confuso.

« Hermione! Luna! » guardò le due ragazze, la bionda sorrise.

« Sono felice di starti simpatica. » disse

« Ma certo che lo sei! Sia tu che 'Mione! »

La mora tossicchiò.

« 'Mione? » chiese infastidita, e dopo averla guardata inarcò un sopracciglio.

« In realtà io non ti chiamo mai così...ma sapevo che la cosa ti avrebbe infastidita! » sorrise e le prese la mano stringendola, poi guardò tutti gli altri « Vi stimo tutti! Siete i miei idoli! » sbraitò, sì perché un urlo come quello non poteva essere altro che uno sbraito.

« Ooooh quasi dimenticavo! » esclamò avvicinandosi al piccolo biondino che stringeva il suo coniglietto.

Lo sollevò da terra facendolo roteare.

« Honey-chaaaan! Io ti adoro! » esclamò per poi stringerlo forte.

« S-sono contento... » mormorò con le gote schiacciate « ma così mi fai male... » lei lo staccò

« Oh scusa... » mormorò imbarazzata.

« Facci uscire! » si sentì dall'interno dell'automobile « Giuro che ti ammazzo! »

La ragazza roteò gli occhi.

« Come sei suscettibile B. » disse aprendo quegli stani sportelli.

Come se fossero stati spinti via da una molla, tante persone si ritrovarono fuori da quell'auto con la faccia a terra e il culo all'aria (?).

« WILL! » esclamò il tizio dai lunghi capelli rossi vedendo lo Shinigami nominato in piedi, insieme ad altri cinque. Si stava ancora sistemando gli occhiali quando fu costretto a tenere lontano il rosso, puntandogli contro la sua falce “allungabile”.

« Per favore Grell, non qui. » disse serio mostrandosi abbastanza seccato.

Accanto a lui, c'era un altro simile con i capelli biondi e alcuni ciuffi neri.

« Ronald! » esclamò Grell.

« Grell! » esclamò Ronald.

« Tu! » un tizio dai capelli neri tutti scompigliati, si avvicinò alla ragazza dopo essersi alzato « Come hai osato chiudermi lì dentro!? »

« Calmati Beyond...ora sei in libertà! Non sei più in carcere! »

« Sì però... » sospirò « Ti odio. » disse voltandosi dall'altra parte

« Io di più! » esclamò lei euforica mentre lo abbracciava da dietro.

« … »

Tutti li guardavano scioccati senza dire una sola parola.

Quando lei lo lasciò, tornò a fissarli uno ad uno.

« Ecco allora, vi presento i clandestini! » esclamò indicando coloro che si trovavano a terra o in piedi, ma che erano comunque esplosi fuori da quella macchina.

« Alloooola... » si schiarì la voce « Beyond Birthday, Claude Faustus, Alois Trancy, William T. Spears, Ronald Knox, Elizabeth Middleford, Agni, principe Soma ealtrinomichenonricordo, i gemelli Thompson, Neville Paciock, Seamus Finnigan...molti li manderò via di qui prima del tempo. »

« Tempo? Quale tempo? » Hermione non le dette nemmeno il tempo di finire la lunga presentazione.

« Beh, è una storia lunga...forse un giorno ve la racconterò. » rispose lei riflettendoci su « In ogni caso, non è una coincidenza se tutti voi gente faiga siete qui. »

« Gente faiga? » domandò Sebastian mentre un brivido di freddo gli saliva lungo la schiena.

« Beh, avrei potuto dire figa ma...è roba vecchia, sai come si dice? “Vecchio stile” e... » li guardò mentre loro facevano lo stesso come degli ebeti « Sì ok, è una parola stupida che noi italiani stupidi, usiamo per scherzare... » ammise lasciando che le braccia diventassero molli.

« Comunque... » esordì Light « Hai detto che non è un caso se noi- »

« Gente faiga... » sussurrò la ragazza interrompendo il castano, lui la ignorò.

« Ci troviamo qui. » concluse.

La castana sospirò schiarendosi, per l'ennesima volta, la voce.

« Come stavo dicendo prima, voi dovreste ringraziarmi, se siete qui è solo grazie alla mia incredibile capacità di combinare danni. » disse guardandoli uno ad uno

« Ringraziarti!? Io ero bello e tranquillo nel mio giardino e arrivi tu a portare via me e Claude! » esclamò il piccolo Conte biondo avvicinandosi a lei con fare minaccioso.

« Sta calmo Aloiso, capirai dopo perché dovreste ringraziarmi...Comunque, » puntò lo sguardo su Light, come se volesse parlare con lui « qualche mese fa, ho trovato un certo libro mentre camminavo per strada ed ho pensato che avesse un titolo molto curioso, quindi l'ho raccolto portandolo in casa mia. »

« Che titolo era? » domandò il detective, mostrando solo parte della sua curiosità.

La ragazza lo guardò.

« Nata per un obbiettivo. » rispose « Diciamo che era un librone enorme, ma io stessa non capisco come faceva ad essere così piccolo. »

« Perdonami. » la interruppe Hermione « Ma se è grande, non può essere piccolo...è un paradosso bello e buono. » spiegò, la castana le sorrise.

« In quel libro, c'è scritto ogni istante della mia vita, anche mentre camminavo e lo leggevo, mi rendevo conto che le pagine aumentavano...Quella che ho trovato io deve essere una copia, nel frattempo qualcuno continuava a scrivere la mia vita dal vero libro. »

La sua spiegazione faceva acqua da tutte le parti, infatti nessuno di loro aveva veramente capito cosa volesse dire, o meglio, non avevano tutti i pezzi necessari per completare il puzzle. (ecco che comincio a sentirmi figa n.d.A)

« Ora, non so come ma questo è un sogno. »

« Cosa!? » tutti sussultarono

« Beh, la notte della giornata in cui ho trovato il libro, mi sono addormentata e non mi sono più svegliata, almeno così c'è scritto. » la guardavano ancora sconvolti « In effetti...tutto questo è impossibile, anche solo il fatto che la mia vita sia scritta da un qualcuno di esterno... » mormorò abbattuta, Matt fece un passo avanti verso di lei « Probabilmente, sono svenuta prima di quel pomeriggio, nel sogno ho trovato il libro perché il mio inconscio- »

Ok, parentesi sull'inconscio che è una parola che amo pronunciare.

(Inconscio)

Fatto, ritorniamo indietro.

« Probabilmente, sono svenuta prima di quel pomeriggio, nel sogno ho trovato il libro perché il mio inconscio, in qualche modo, vuole farmi capire che non sto vivendo la vita reale. » concluse, o almeno, a tutti sembrò che la spiegazione fosse terminata lì.

« Quindi vuoi dire che noi, siamo semplicemente parte del tuo sogno!? » domandò il Conte Phantomhive, lasciando uscire parte della sua scontrosità.

« Aherm, » fece lei guardandolo torvo « questo è un discorso da non intraprendere adesso. » disse.

« Ma ragazza-chaaan! » per quanto quella ragazza potesse adorare Alois Trancy, il sentirsi dire quelle parole la fece rabbrividire come mai.

Mentre il ragazzo si avvicinava a lei, lo fermò mettendogli una mano davanti al volto.

« Me, prego. » bisbigliò trattenendo la rabbia.

« Me? » chiese il ragazzino confuso

« Esatto, Me. Il mio nome sarà Me. » precisò sorridendogli.

« Me-chaaan! » esclamò lui prendendo il tono furioso, ma triste, di prima.

« Cosa c'è Aloiso-kun? » domandò lei tornando serena.

« Potevi sognarmi con una vita migliore! » la rimproverò

« Hm? Ma come Aloiso, non sei contento di avere un Crodo che fa tutto quello che dici tu? »

Sulle sue labbra si era formato un sorriso malizioso, talmente malizioso che persino Alois, con quella lingua depravata che si ritrovava, si spaventò.

« E comunque, non sono stata mica io a creare il tuo passato! » esclamò la ragazza ritornando “seria”.

Harry posò la mano sulla fronte facendo una perfetta sebastianfacepalm...

Non sapete cos'è una sebastianfacepalm?

Allora, la maggior parte di noi siamo iscritti su quel bel SocialNetwork dove ognuno può farsi i crodi amari degli altri: Faccialibro. E bene, se ci siete iscritti, non sta a me spiegarvi il meme facepalm, e dal momento che Sebastian sembra farlo spesso ed in modo prettamente figo, io ho creato la sebastianfacepalm, problem?

Dicevamo...

« Come puoi credere a questa ragazza!? Questo non è il suo sogno, altrimenti come credi che tu abbia vissuto così a lungo la tua vita! » esclamò il quattrocchi.

« Ehi Potter, io ti stimo e tutto quello che vuoi ma... » delle fiamme l'avvolsero e la testa della ragazza diventò immensamente più grande di lui, sembrando così la Regina Rossa di Alice in Wonderland.

« NON OSARE CONTRADDIRMI! » gridò furiosa per poi tornare alla normalità.

Si scotolò i vestiti, Harry la guardava ancora sconvolto, e anche Ron non scherzava. Fra un po' sarebbe scappato nascondendosi in un angolino a dondolarsi.

« Ditemi un po' voi tutti. » esordì la ragazza attirando la loro attenzione, solo dopo ritornò a fissarli uno ad uno « Come credete che siate finiti qui? » domandò con indifferenza.

Una pokerface sembrò apparire sui volti di tutti, a quel punto la ragazza cominciò a canticchiare l'omonima canzone di Lady Gaga.

« Can't read my, can't read my, no he can't read my POKER FACE »

Ma si interruppe subito quando notò che la loro espressione era tornata stranita, oltre che estremamente scioccata.

« Mbeeeh, quindi? Non avete ancora trovato una risposta? » li interrogò. Qualcuno rimase impassibile, altri scossero la testa.

« E non avete mica notato... » il suo sorriso si trasformò in ghigno « che parlate in italiano? »

« COSA!? » urlarono tutti all'uniscono.

Poi si guardarono uno ad uno, costatando che in effetti, nessuno di loro aveva parlato in inglese o in giapponese.

La ragazza sbottò a ridere cadendo addirittura a terra e rotolandosi.

« Santo Light, siete così carini quando vi scioccate! » riuscì a dire tra le risate.

« Cariniiiiiiiiiii! » gridò Lady Elizabeth facendo fermare subito Me, che voltò il viso verso di lei mentre il sopracciglio si alzava ed abbassava continuamente, come un tic.

« Come, prego? » farfugliò a denti stretti, nessuno capì le sue parole.

« Carini... » mormorò la ragazza abbassando lo sguardo, il suo tono era innocente.

« Perdonami ma...non esiste che tu dica “carino”! » esclamò alzandosi « Si dice KAWAII! » specificò ancora più arrabbiata di prima.

« Ehi Me-chan. » la chiamò Hikaru

« Non hai appena detto che parliamo in italiano? » chiese Kaoru.

La castana li guardò con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.

« Sì, ma qualche parolina in giapponese dovete dirla! Altrimenti come faccio a riconoscervi!? » domandò triste, mentre le braccia diventavano molli.

« Senti un po', tizia. » cercò di attirare la sua attenzione Draco Malfoy, lei lo guardò « Cosa dobbiamo fare per tornare a casa nostra? » la interrogò.

Me si schiarì la voce, poi portò una mano al petto.

« È una cosa strana eppure...non ne ho la più pallida idea. »

DISH

Tutti erano caduti a terra con mani e piedi all'aria.

  
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