Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    13/12/2012    5 recensioni
E' Dicembre, Maya e Masumi iniziano questo natale separatamente, ma il destino farà in modo di ricongiungerli in un luogo inaspettato. La tematica sociale di fondo, sarà un pretesto per condividere passioni e pensieri con dei bimbi furbi ed intelligenti; ma anche stavolta non saranno soli, a farli compagnia ci saranno i nostri amici marini Shiori e Sakurakoji...
Con questi ingredienti e con la neve a condire il tutto, cosa accadrà?
Leggete per scoprirlo...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Era il terzo giorno di permanenza al rifugio. L’atmosfera era serena e dolce come Maya l’aveva immaginata: i bambini ridevano ai piccoli siparietti inscenati da lei e Masumi; Shiori divenne la cavia degli scherzi dei bimbi, che le tiravano piccole palle di neve ogni qual volta si accingeva ad entrare ed uscire dal rifugio; Sakurakoji si divertiva parecchio a “coalizzarsi” con i bimbi, diventando così il capo gruppo. In realtà dietro i gavettoni c’era la sua mente… La sera, i bambini entravano uno ad uno nella stanza del boss, portandosi fiammiferi e candele per ricreare l’atmosfera del “proibito”; così, una volta rapita la mappa SEGRETISSIMA del rifugio, decisero i turni di appostamento per cogliere ogni volta Shiori di sorpresa… E l’ilarità aumentava di volta in volta al crescere del nervosismo della donna.
- E’ lui il vero bimbo!- disse Masumi a Maya, osservando l’amico cogliere per l’ennesima volta Shiori di sorpresa e riempirla di neve gelata.
- E’ un serial killer, altro che bimbo!- ribattè Maya ridendo con gusto – non pensavo che Shiori e Sakurakoji potessero essere così Tom e Jerry…-
- Veramente li paragonerei a Willy il Coyote e Bit bit…-
- Dici? Ma il coyote fa sempre una brutta fine…-
- proprio per questo… Stai tranquilla che la vendetta di Shiori sarà tremenda… Se non stanno attenti, sia i bimbi che Sakurakoji si ritroveranno in versione cotechino e lenticchie… Ed allora vedrai che cenone di capodanno...- Maya si voltò, osservando i magnifici lineamenti del volto dell’uomo.
- Be, almeno non moriremo di fame…- poi entrambi s’immaginarono Sakurakoji in versione cotechino con i bambini travestiti da piccole lenticchie. Si fissarono, gli sguardi s’intrecciarono diventando un tutt’uno… Persino alcuni bimbi seduti con loro li osservarono estasiati… Un bimbo prese la sua vicina per mano, prendendo a modello i più grandi…
Masumi incrinò le labbra e Maya lo imitò… E poi, non riuscendo a trattenersi, iniziarono a ridere con gusto.
- Ahahhaahahahahahahahh!!!!! E’ la cosa più comica di sempre!!- disse lei aggrappandosi alle spalle di lui per non cadere dal divano.
- Ahahahha, hai ragione… ahahhahaha!!!- lui la strinse per la vita, cercando di sostenerla e sorreggersi al tempo stesso.
Senza rendersene conto, i due si ritrovarono avvinghiati contro i rispettivi corpi, tanto che i bimbi si alzarono imbarazzati da quell’effusione pubblica.
- Ma che fanno?- chiese la bimba all’amichetto portandosi il ditino in bocca.
- Stanno amoleggiando!!- disse con ovvietà.
- E che vuol dile?-
- Sono cose da glandi…-
- Ohhhhhhhhhhhhh- la bimba aveva capito tutto.

- Allora bambini! Siete pronti per sciare?- chiese Masumi osservando uno ad uno i piccoli ometti.
Si trovavano nella zona sciistica, in una parte poco distante dal rifugio.
- Siiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!- risposero in coro seguiti da Maya.
- Bene! Allora vi lascio al vostro maestro… Ricordate di fare i bravi, di stare vicino ai compagni e di non allontanarvi… Ma in ogni caso noi siamo qui, va bene?- per la seconda volta i bimbi alzarono in aria i pugni gridando “siiiii” – Maya, guarda che tu non eri inclusa nel discorso…- disse facendole morire il bellissimo sorriso che aveva fino ad un attimo prima.
- Oh…- abbassò il pugno tristemente, sostituendo il sorriso ad un tenero broncio – ma io non so sciare…- disse per giustificarsi. Masumi si avvicinò e la prese per mano.
- Infatti sarò io il tuo maesto…-
- davvero? Sai sciare?- chiese illuminandosi speranzosa.
- Ahahhaha, ovvio che so sciare, chibi-chan…-
E così Masumi iniziò a darle dei buoni consigli. Per Maya era stupendo imparare da lui… Senza contare che aveva l’opportunità di restargli accanto senza destare sospetti …
Quando cadeva, lui era sempre pronto a rialzarla e regalarle ogni volta un piccolo abbraccio o qualche lieve carezza…
- Bravissima! Stai andando più che bene!- la incoraggiò. Ma appena lo fece, Maya balzò in avanti con troppa energia, rischiando così di rotolare nella neve.
- Aiutoooo, cado!!!!!!!!!- gridò sbattendo le braccia come fossero pinne.
- Ahhahaha, attenta!!- Masumi l’afferrò in un baleno, accogliendola nel petto che si alzava e si abbassava al ritmo della calda risata.
- Uffa, sono un disastro…- si lamentò la giovane apprendista.
- Su Maya, non darti per vinta…- Masumi le alzò il viso, sorrise dolcemente ed accarezzò una guancia.
Maya era caduta in uno stato di trance… La montagna poteva anche franare in quel preciso istante e lei sarebbe morta felice…
- E’ un ottimo maestro, Hayami-san… Grazie…- Maya si alzò in punta di piedi, intrecciò le mani dietro al collo di Masumi, socchiuse gli occhi e poggiò le labbra su di una guancia.
Il cuore di masumi perse diversi battiti, sentiva quel punto bruciare come fosse stato punto dal ferro incandescente…. Poi Maya si staccò e sorrise felice.
- Continuiamo?- chiese allora. Così Masumi riprese a darle ripetizioni e Maya fu certa di non aver mai prestato così attenzione ad una lezione sportiva.

Passarono delle ore, i bambini si stavano divertendo moltissimo a sciare e giocare con la neve… Il massimo per loro fu quando affittarono lo slittino e scesero a coppia su e giù da una piccola collina di neve.
- Dai, andiamo anche noi!- disse Maya prendendo Masumi per le mani trascinandolo con forza – Ok, si tenga stretto Hayami-saaaan!!!- disse Maya sedendosi davanti ed intrecciando le braccia di Masumi sulla propria vita.
- Sei pronta?- masumi spinse forte le gambe in avanti, dando così lo slancio allo slittino che prese a scendere a velocità supersonica.
- Uhoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- gridarono entrambi, lasciando che il freddo si addentrasse tra gli occhiali e gli spifferi del cappello in lana. Ridevano come matti, Masumi la stringeva fortissimo e Maya si lasciava cullare… Poi lo slittino iniziò a rallentare, a quel punto Maya avrebbe dovuto frenare con la piccola leva, ma non lo fece, godendosi gli ultimi residui di velocità.
- Maya, frena!!!- le gridò Masumi da dietro – Maya, guarda che andremo a finire contro un albero...!!-
Ma quando Maya azionò il freno, la velocità era troppo elevata… L’albero si avvicinava sempre più…
- Aiutooooo!! Sbattiamo!!!- Masumi allora azzardò una mossa avventata: sbilanciò il peso corporeo di lato, portandosi dietro anche quello di Maya. Lo slittino oscillò pericolosamente ed in un attimo si ritrovarono a rotolare sulla neve, con lo slittino ormai caduto di fianco.
Maya e Masumi si fermarono a metri di distanza dallo slittino, erano abbracciati e parecchia neve si era depositata sugli abiti imbottiti.
- Sei proprio una Ragazzina!!- disse Masumi cercando di riprendere fiato.
- Non è vero…- Maya iniziò a sbattere le mani sulle braccia e sulle gambe, facendo cadere la neve in eccesso – è solo che mi sono lasciata prendere la mano…-
- beh, la prossima volta frena!!- strinse un pugno e diede un piccolo buffetto sulla nuca dell’allieva.
- Ahia!!- rispose massaggiandosi quel punto – non è leale!-
- Si che lo è… Comunque, adesso ci aspetta la risalita…- Maya alzò lo sguardo. Erano scesi parecchio!
- Caspita! Ma è lontano!!-
- Si, quindi è meglio incamminarci…- Masumi l’aiutò a rialzarsi e recuperando lo slittino, iniziarono la scalata.
- Chissà cosa fanno Shiori e Sakurakoji…- nemmeno il tempo di dirlo che li videro scendere in velocità, facendo un perfetto slalom tra gli alberi.
- Ma sono bravissimi!!- disse Maya in modo sincero.
- Chi l’avrebbe mai detto: Shiori e Sakurakoji abili sciatori… Adesso mi spiego perché non hanno voluto seguirci… Saranno andati senz’altro nella pista olimpionica!-
- Si, sono d’accordo…- diedero un’ultima occhiata ai due, ormai arrivati a valle, poi iniziarono a risalire.

Un’ora dopo…
- Basta!!!- Maya si lasciò cadere sulle ginocchia, respirava faticosamente e le mani erano praticamente gelate.
Per disgrazia una forte nevicata li aveva sorpresi durante la risalita, rallentando così il loro passo.
- Su Maya, siamo quasi arrivati…- fece coraggio lui afferrandola per un polso per rialzarla – fai un piccolo sforzo…-
- Va… Va bene…- Maya si aggrappò forte e finalmente ripresero il cammino.
Istintivamente percorsero gli ultimi metri tenendosi per mano, sostenendosi e lanciandosi sguardi stanchi e sfatti.
- Ma come hanno fatto i bambini a salire così in fretta? C’erano almeno 3 km tutti in salita da fare!-
- Ah guarda… Anf anf… Non lo so….-
Ad un tratto, alzarono lo sguardo e come un miraggio si ritrovarono davanti al rifugio.
- Terra!!!!!!!!!!!- gridò Maya sentendosi tanto Cristoforo Colombo.
Un soffice calore li riscaldò una volta entrati. Le guance divennero rosse dall’improvviso cambio di temperatura; i bimbi andarono incontro ai due, ancora fermi all’ingresso per la troppa stanchezza.
- Siete arrivati finalmente!- disse sakurakoji aiutandoli a levarsi i cappotti in piuma.
- Ma… Ma come…- inizò Maya – quando sei arrivato?-
- Ma come? Non ditemi che vi siete fatti la salita a piedi!-
- perché?... Anf… Anf…- riuscì a chiedere masumi in preda all’affanno.
- Ahahhahaah, no!!! Avete fatto un sacco di strada inutilmente! C’era la tram via a meno di 50m, proprio giù a valle…-
- Non l’abbiamo notato…- disse Maya prendendosi per stupida – non ci credo, abbiamo fatto tanta fatica per niente…- lanciò uno sguardo a Masumi, che ricambiò avvilito.
- Dai, sedetevi e bevete una tazza di cioccolato…-
I bambini aiutarono i due a percorrere quei pochi metri trascinandoli per le mani, li fecero sedere ed il cameriere portò loro due tazze fumanti di cioccolato.
- Bene, noi andiamo a pattinare- disse Shiori non prestando particolare attenzione ai due – i bambini vengono con noi, se vi va potete raggiungerci…-
- Va bene…- rispose Masumi debolmente.
- Allora a dopo…- Sakurakoji salutò con una mano, guardò Maya per un attimo, ma poi tornò a prestare attenzione a Shiori, che si arpionò ad un braccio e prese a parlare fitto fitto.
Per un po’ Maya e Masumi stesero in silenzio, troppo stanchi anche solo per fiatare. La cioccolata era talmente bollente, che una volta inglobata sembrava sciogliere il freddo depositato nelle membra.
- Mi dispiace- iniziò Masumi -potevo evitare di affaticarti così tanto, invece…- strinse il manico della tazza, sentendosi profondamente in colpa. Maya posò la sua sul tavolo, prese la mano di lui intenta a tamburellare sul legno e la strinse forte.
- Non devi sentirti in colpa, infondo ci siamo divertiti! Ahahahahh, almeno avremo qualcosa da raccontare una volta a casa…-
- Hai ragione…- si rasserenò leggermente vedendo il suo sguardo disteso ed allegro. Improvvisamente, Masumi si rese conto del comportamento di lei, sentiva che qualcosa stava cambiando tra loro… Ripercorse con la mente, le mille effusioni scambiati in quei giorni; la complicità di cui si erano riscoperti… Che il semaforo stesse realmente scattando a verde? Nel suo profondo, lo sperò con tutto se stesso…
- Ah, adesso mi sento meglio!- disse lei stiracchiandosi le ossa – ti va di andare a pattinare?- in realtà Masumi si sentiva talmente distrutto, d’addormentarsi sul tavolo stesso, ma non voleva deluderla, così acconsentì e s’incamminarono nei corridoi, che li avrebbero condotti nel pala ghiaccio del rifugio.
- Brr, fa freddo…- disse lei cercando di riscaldare le braccia con le mani.
- Vieni qui…- Masumi le circondò le spalle con un braccio, trascinando il corpo vicino al suo, facendoli entrare a contatto. La mano depositata sulla spalla, andò a strofinare in modo dolce tutto il braccio, mentre con la bocca, soffiò sulla nuca, spostando leggermente alcune ciocche castane. Maya avvampò, non si aspettava un gesto tanto dolce… Istintivamente chiuse gli occhi, godendosi quel contatto così caldo ed appagante.
Quei metri, sembrarono quasi infiniti… Non parlarono, decidendo di rimandare qualsiasi spiegazione al dopo. E poi il momento magico terminò con l’arrivo al pala ghiaccio. Masumi sciolse l’abbraccio che li teneva uniti, Maya si voltò fissandolo tristemente.
- Grazie…- e poi sorrise, giusto un attimo prima di spalancare il portone che ancora li divideva dal resto della compagnia. Ciò che videro, fu capace di farli bloccare all’ingresso. Maya schiuse la bocca, si voltò e vide che anche Masumi era nel suo stesso stato. Tornò a fissare la pista di ghiaccio, dove Sakurakoji e Shiori si stavano esibendo in una performance mozzafiato sulle note di una musica veloce e ritmata.
Maya vide i due compiere delle trottole perfette, poi Sakurakoji l’afferrò per i fianchi, aiutandola a compiere un bellissimo triplo salto lanciato. La loro esibizione si fece via via più avvincente, con l’aumentare delle prese e dei salti.
- Non ci credo…- sussurrò Maya. I bambini battevano forte le mani ed i due s’inchinarono con gioia una volta terminata l’esibizione.
- Ma dove hanno imparato? Possono gareggiare tranquillamente in competizioni olimpioniche…- Maya fu d’accordo con lui. Non credeva che Sakurakoji fosse così bravo negli sport invernali e sembrava che anche Masumi non fosse a conoscenza di quel lato di Shiori…
- Masuuumiiii!!- salutò Shiori uscendo dalla pista per andare incontro ai due – hai visto che bravo Sakurakoji-kun? E’ il partner che ho sempre desiderato…- Sakurakoji si imbarazzò a quell’affermazione.
- Shiori è troppo gentile…- rispose così.
- Be, noi andiamo in camera, abbiamo bisogno di un bagno caldo…-
- Esatto… A dopo, Maya-chan…- Masumi si preparò ad osservarlo dare un bacio alla sua ragazzina, ma con suo grande stupore non lo fece. Sakurakoji salutò appena e si avviò nel corridoio al fianco di Shiori.
- Sento che ci sta sfuggendo qualcosa…- l’anticipò Maya.
- Sai una cosa? Per una volta hai ragione, chibi-chan…-
- Che vuol dire per una volta? E’ sempre il solito, hayami san…- e gli fece una linguaccia. Masumi rise forte, poi insieme andarono a mettersi i pattini ed una volta in pista, si divertirono come matti ad imparare a pattinare. La sala si svuotò poco dopo, rimanendo soltanto loro due.
- ahhahaha, siamo incapaci!- rise Maya trovandosi per l’ennesima volta seduta sul ghiaccio freddo insieme a Masumi.
Cadevano in continuazione, ma non si davano per vinti: prima o poi avrebbero compiuto un giro del palazzetto senza cadere.
- Stai a vedere, chibi-chan…- Masumi si rialzò a fatica, acquistò un minimo di equilibrio e piano tentò di camminare sul ghiaccio. Con impegno portò a termine il primo quarto di pista, ma il problema era in curva… Così sbilanciò leggermente il corpo, inclinò i pattini e… Bum! Cadde dolorosamente a terra.
- Ahahahhahh, ottima prova, Hayami-san…- anche maya si rialzò, ma stavolta si fermò vicino all’amato ammiratore.
- Sa cosa le dico? A vedere gli altri sembra molto più semplice, ma prima o poi impareremo…-
- Già, prima o poi…- Masumi si rialzò, prese maya per mano ed insieme uscirono di pista, cercando di bilanciare i proprio corpi per non cadere l’ennesima volta.
Lasciarono il pala ghiaccio estremamente doloranti, salirono nelle proprie camere e si diedero appuntamento per la cena.
- Allora a dopo… Riposi un po’, chibi-chan, è stata una giornata abbastanza faticosa…-
- Ma anche molto divertente… A dopo, Hayami-san…- si lanciarono una lunga occhiata e poi ognuno entrò nella propria camera, dove presero ad ansimare in preda all’emozione…
Il vento stava cambiando…


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