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Autore: roxy_xyz    13/12/2012    6 recensioni
Tale madre tale figlia.
Raccolta di quattro momenti della vita di uno dei personaggi più belli della saga: Minerva McGranitt
#1 Era un giorno come tanti altri quando capii che non bastava nascondere, chiudere a chiave la verità e fingere che tutto andasse bene.
#2 No, perché io non ero mia madre e gli avrei detto tutto. “Cos’hai?” chiese, curioso. Ero poi così diversa da lei?
#3 Inesorabile come sempre, il passato era tornato per tormentarmi, per ricordarmi che le bugie non avrebbero mai smesso di perseguitarmi. O forse dovevo dire la mancanza di coraggio?
#4 Sbuffai, perché non pensava minimamente che forse ero io ad avere qualcosa che non andava. No, lui era troppo buono per dubitare di me, scaricando le colpe su se stesso

[Nona classificata al "Dieci Decimi contest" di Ferao e vincitrice del premio Miglior Personaggio Femminile]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minerva McGranitt
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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A Bea, che mi sprona sempre.



Titolo: Different
Autore: roxy_xyz
Personaggi: Minerva McGranitt
Genere. Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Drabble, Raccolta di 4 drabble tra le 200-250 parole.
Pacchetto e indicazioni scelte: Squalo, Minerva McGranitt, Introspettivo
Limitazioni scelte: Little Lion Man (I e II drabble), “Negli abissi di un vicolo cieco scivolava su specchi e ricordi” - Follow the Mad, “Nancy” nella III drabble, “Guarda attentamente nel mio sguardo consapevole”- Follow the Mad “Panta rei” nella IV drabble.
Introduzione: 4 Momenti di Minerva McGranitt, dal giorno più bello per una strega, ossia quando riceve la lettera da Hogwarts, al giorno del suo fidanzamento. 4 Momenti per uno dei personaggi più belli, ma soprattutto più affascinante.
Note dell’autore: a fine pagina.


Different




I



“Now learn from your mother or else spend your days
Biting your own neck
But it was not your fault but mine
And it was your heart on the line
I really fucked it up this time
Didn’t I, my dear?”



*



Era un giorno di settembre quando vidi sgretolarsi ogni singola parete della mia casa.
Forse per ingenuità avevo cercato di ignorarle, di non vedere quelle crepe che le rigavano; perché ero convinta che i miei genitori avrebbero sempre retto quel peso senza cedere mai. Agli occhi di una bambina non erano due persone come tante altre, loro erano i miei genitori: la mia fortezza.
Era un giorno come tanti altri quando capii che non bastava nascondere, chiudere a chiave la verità e fingere che tutto andasse bene.
Mia madre ci aveva provato, rinchiudendola in una scatola, per poi seppellirla in giardino, non badando a quelle radici pericolose e letali, che presto ci avevano raggiunto, stritolando e soffocando ogni cosa.
Doveva essere il mio giorno, mia madre avrebbe dovuto correre da me, abbracciarmi e farmi capire quanto fosse fiera di sua figlia; perché ero una strega e presto sarei andata a Hogwarts.
E mio padre, che tanto amavo, mi avrebbe guardato con quello sguardo severo, imperscrutabile, ma che io ero sempre stata capace di interpretare.
Fuori c’era il sole, faceva caldo per essere ormai giunti quasi alla fine dell’estate, eppure sembrava che qualcosa avesse risucchiato ogni frammento di luce, di felicità.
Avevo solo undici anni quando le bugie fecero crollare la mia casa.

[213 parole]

II



“You’re not as brave as you were at the start
Rate yourself and rake yourself”


*



Era bello incontrare il suo sguardo e vedermi riflessa nelle sue iridi. Perché non c’era la solita Minerva, quella ragazza sempre china sui libri che si sentiva al sicuro solo su un manico di scopa, ma una giovane donna che non chiedeva altro che essere baciata.
Mi piacevano le sue labbra, erano calde, accoglienti, e sembravano avvilupparmi, proteggermi con il loro calore. Bruciavano di desiderio, come le mie.
“A cosa pensi?” chiesi, cercando di capire quel sorriso enigmatico che mi stava rivolgendo.
“A quanto sono fortunato.”
Risi, prima di abbassarmi ancora una volta verso di lui.
“Dovresti scappare invece.” Scherzai, allontanando le sue mani dal mio viso.
“Oh, sei una donna pericolosa? Mi stai dicendo che non ti conosco poi così bene?”
Improvvisamente quelle parole mi erano sembrate così vere, che mi ritrovai a trattenere il respiro.
Cercai di calmare i demoni dalla mia testa, ricordando a me stessa che anche io meritavo un po’ di amore; perché tutto non poteva essere più semplice? Io amavo Dougal e lui amava me.
Io e lui su questo campo per sempre.
Potevo vedere mio padre scuotere la testa e ricordarmi chi ero.
Dovevo solo guardare il mio fidanzato e dirgli dove avessi passato i miei ultimi anni. Oh no, non era poi così terribile: la magia, l’ebbrezza di essere diversi, di avere un potere che gli altri non hanno.
No, perché io non ero mia madre e gli avrei detto tutto.
“Cos’hai?” chiese, curioso.
Ero poi così diversa da lei?

[249 parole]

III



“La voglia di vivere è solo smettere di piangere.”
(Follow the Mad, “Dottore”)

*

“Mi raccomando, cerca di venire per Natale. Anche se tuo padre non dice nulla, lo sai che gli fa sempre piacere quando passi con noi quel giorno. E poi sarà piacevole andare in chiesa tutti insieme come ai vecchi tempi, ti ricordi quanto ci divertivamo quel giorno? In più, potrai vedere tutti i tuoi vecchi amici! A proposito, lo sai chi si è sposato da poco? Non so se ti ricordi di quel giovanotto, Dougal, il figlio maggiore di McGregor…”
Non riuscivo a smettere di piangere da quando l’avevo aperta, ed ero dovuta scappare dalla Sala Professori per nascondere agli altri miei colleghi la mia debolezza. Inesorabile come sempre, il passato era tornato per tormentarmi, per ricordarmi che le bugie non avrebbero mai smesso di perseguitarmi. O forse dovevo dire la mancanza di coraggio?
Nei libri leggiamo storie di amanti che nessuno può dividere, pronti a perdonarsi sempre. Io e mia madre non avevamo mai creduto a quel genere di favole, come potevamo essere amate e accettate per la nostra diversità?
“Minerva?” Albus Silente era fermo in mezzo all’Aula di Trasfigurazione. “Tutto bene?”
“Sì, sì. È… è solo una stupida allergia.” Bugie.
Quando sentii la sua mano sulla mia spalla, alzai il viso incredula. “Il passato tormenta tutti, ma noi dobbiamo imparare ad accettarlo, anche se questo vuol dire soffrire.”
“Non dovrei piangere…”
“Le lacrime ci mostrano quanto siamo forti, domani tornerai in quest’aula più tenace di prima.”
E io scelsi di credere alle parole del mio nuovo amico.

[249 parole]

IV



“Guarda attentamente nel mio sguardo consapevole”
(Follow the Mad, “Panta rei”)



*



“Sposami, Minerva.”
Elphinstone mi aveva afferrato le mani, portandosele alle labbra, cominciando a baciare le punta delle mie dita, quasi con venerazione.
“Ti prego…” Era la terza volta che mi chiedeva di diventare sua moglie, e i miei rifiuti precedenti sembravano non aver scalfito la sua sicurezza.
“Lasciati andare, stai con me.”
Testardo e sordo, più lo guardavo e più mi sembrava di avere di fronte un mulo con i paraocchi.
“O forse sono troppo vecchio per te?”
Sbuffai, perché non pensava minimamente che forse ero io ad avere qualcosa che non andava. No, lui era troppo buono per dubitare di me, scaricando le colpe su se stesso. Come se la vecchiaia l’avesse reso meno affascinante ai miei occhi. Oh, perché non capiva che ero io a essere indegna?
“Guardami. Non smetterò mai di chiedertelo, e anche se oggi mi dicessi no, io proverei ancora e ancora, tutti i giorni. Perché tu sei la donna della mia vita e non smetterò di crederci, neanche se tu ti ostini a voler rimanere sola e a credere di non meritare il mio amore. Sin dal nostro primo incontro, ho capito di avere di fronte una persona speciale, tormentata… oh sì, Minerva, lo vedo dai tuoi occhi. Ma io amo te, una ragazza musona, che trascina i piedi quando cammina, che si mangiucchia le unghie prima di una lezione per scaricare il nervosismo, e che non smette mai di sorprendermi. Io amo ogni sfumatura di quella persona, anche le zone grigie.”
“Sì.”

[249 parole]


Questa raccolta si è classificata nona e ha vinto il premio "Miglior Personaggio Femminile" al "Dieci decimi di contest" indetto da ferao sul forum di EFP, il giudizio è qui. Qui di seguito trovate alcune note di chiarimento:

I drabble: Minerva riceve la lettera di ammissione ad Hogwarts, ma non assiste a nessuna manifestazione d’affetto o d’allegria da parte dei suoi genitori. Tramite Pottermore ho letto la vita di Minerva e mi sono basata su quanto ho letto, anche per le drabble successive. Io comunque te le spiegherò tutte, nel caso in cui non fossi registrata a Pottermore! La madre di Minerva rivela a suo marito di essere una strega solo quando si trova costretta a spiegare il motivo di alcuni episodi strani, ossia quando Minerva comincia a mostrare di essere una strega e quindi di possedere la magia.
II drabble: Dopo la fine degli studi, Minerva conosce Dougal McGregor e si innamora perdutamente di lui e si ritroverà ad accettare la sua proposta di matrimonio. Purtroppo non troverà il coraggio necessario per rivelare all’uomo che ama il suo segreto, commettendo quindi lo stesso sbaglio di sua madre.
III drabble: Minerva scopre che Dougal si è sposato e viene assalita dai ricordi. È distrutta, ma troverà un amico in Albus Silente.
IV drabble: Minerva accetta finalmente la proposta di matrimonio di Elphinstone Urquart, suo ex capo al Ministero, che l’aveva sempre amata e che le aveva già chiesto la mano varie volte.
   
 
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