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Autore: mrsreg    14/12/2012    0 recensioni
Long ASSOLUTAMENTE AU dove resusciterò personaggi uno dopo l'altro. Se volete leggere una storia alternativa, beh, questa è la fic giusta! XD
Visto che, nonostante ami scriverle, non ho letto quasi nessuna AU, mi dispiace se questa storia assomiglerà ad altre. Se sto facendo una storia uguale a quella di qualche altro autore, lo dica, che la elimino immediatamente.
Tratto dal primo capitolo:
E così, all'alba delle cinque di mattina, dopo tre ore di perfetto sevizio, il nostro Mad Eye aveva messo da parte la sua tanto decantata vigilanza costante e puliva il suo occhio magico, rivolto verso il muro così che se fosse passato un Babbano non avrebbe visto niente di strano.
[...]
Doveva raccontare di qualche incantesimo alle spalle o di qualche bestia feroce per giustificare la sua mancanza di attenzione.
Infondo, aveva comunque una reputazione da difendere, lui.

Buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Hermione, James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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Just a detail...


 


 

Dumbledore ascoltò in silenzio il racconto di Mad Eye.

Lo aveva fatto chiamare di urgenza, dicendo che ne dipendeva il futuro dell'intero Ordine della Fenice, che la prossima riunine sarebbe stata troppo tardi e che avrebbe detto quello che aveva da dire al lui e a lui solamente.

Albus, allora, lo aveva accolto nel suo ufficio ed era stato investito da un fiume di parole.

Adesso si lisciava la barba con fare pensieroso.

Varie domande gli affollavano la mente, quindi decise di rispondersi con ordine.

Avrebbe chiesto a Molly e Arthur di spostare il Quartier Generale alla Tana ed era sicuro che loro avrebbero accettato.

Una cosa fatta.

Chi poteva essere a passare informazioni ai Mangiamorte? Mad Eye gli aveva riferito le parole precise della ragazza, perché gli erano sembrate sospette. “ Qualcuno che sta dentro la casa ha cantato” aveva detto. Possibile che un Mangimorte fosse riuscito ad entrare? Aveva già idea di chi... Possibile che Pettigrew fosse riuscito a entrare sotto forma di topo? Si, avrebbe dovuto indagare.

Un'altra cosa fatta.

-Mad Eye, chi era la ragazza? Una Mangiamorte che hai salvato da Azkaban ai tempi dei processi della Prima Guerra Magica?-

Moody scosse la testa lentamente, cercando di ricordare avesse già visto quegli occhi così particolari.

-No, non è possibile. Avrà avuto al massimo vent'anni, anche meno. Sempre se non è stata Mangiamorte a cinque anni, se non meno, non lo vedo possibile.-

-E non ha visto niente a parte gli occhi?-

L'Auror scosse nuovamente il capo.

-Devo andare, Dumbledore. Caitlin si sveglierà tra poco le prenderà un colpo se non mi trova.-

Il preside annui e lo congedò con un cenno della mano, mentre l'altro mago entrò nel camino e se ne andò con una vampata di fiamme smeraldine.

Albus si levò gli occhiali a mezzaluna con la sinistra mentre con l'indice e il pollice della destra si massaggiava la base del naso.

Perché c'erano sempre così tanti problemi? A volte avrebbe desiderato essere un Babbano senza altri pensieri che il lavoro e la pesca, almeno avrebbe avuto tanto tempo libero.

Si alzò e, imitando il collega, prese una manciata di Polvere Volante e la buttò nel camino sparendo in una grande fiammata verde.


 


 

Erano ormai le otto e quella mattina, a Grimmaul Place numero dodici, gran parte dei membri dell'Ordine si era riunita per una delle grandi colazioni che Molly pretendeva di fare ogni tanto soprattutto per coinvolgere Sirius che non poteva allontanarsi dalla casa da lui tanto odiata.

Tutti sapevano, però, che Dumbledore non sarebbe potuto venire perché aveva tanto da fare tra l'organizzazione dell'Ordine e il Ministero che cerca di controllare la scuola.

Fu infatti una sorpresa veder spuntare il vecchio mago dal camino della cucina senza la solita espressione benevola, anzi, con lo sguardo duro che aveva solo quando si trovava di fronte i Mangiamorte.

-Scusate l'interruzione.- disse. -Continuate pure a mangiare. Io devo fare una cosa.-

Uscì velocemente lasciando un silenzio teso nella stanza, rotto dopo poco dai primi bisbigli.

Sirius guardò dubbioso la porta, senza unirsi alle chiacchiere, determinato a chiedere informazioni al vecchio preside il prima possibile.

-Sono sicura che ci spiegherà tutto quando tornerà.- disse Molly all'uomo notando il suo sguardo.

Quello annui distrattamente, con una brutta sensazione di chi sente che sta per trovarsi davanti qualcuno di indesiderato.


 


 

Intanto, in un grande maniero di campagna apparentemente abbandonato, una graziosa diciottenne alta circa un metro e sessantacinque, con grandi occhi azzurro non ti scordar di me e capelli castani mossi lunghi fino alle spalle, era accasciata sul pavimento di un'angusta saletta delle segrete.

Bellatrix Lastrenge era impiedi davanti a lei, la bacchetta stretta nella mano sinistra e un coltello bagnato di sangue nella destra, con un ghigno sadico e pazzo quanto lo sguardo scuro.

-Non abbiamo trovato alcuna guardia nelle vicinanze della piazza, ma neanche loro sono abbastanza stupidi da non mettere nessuno a controllare. Quindi tu li hai fatti scappare tu, vero?-

La ragazza per terra, nonostante fosse estremamente malridotta, si sedette e guardò la bruna facendo la faccia da schiaffi.

-No.-

Bellatrix emise un verso a metà tra un grugnito e un ringhio.

-Tuo padre non sarebbe stato per niente fiero di te. Comunque sarò buona.-

La prese per un braccio e la trascinò fino ad una pesante porta d'acciaio che aprì con un semplice Alohomora, tanto aveva levato la bacchetta alla sua prigioniera, e la buttò in una piccola cella che puzzava di feci, urina e sudore.

La Mangiamorte chiuse la porta con un botto e poi si allontanò ancheggiando.

Nella cella, intanto, regnò il silenzio per qualche minuto.

-Ti sei fatta beccare?- disse una voce maschile roca per lo sforzo.

-No, ma hanno capito che c'era il mio zampino visto che non hanno trovato nessuna guardia. C'era solo Mad Eye, oggi.-

-E sei sicura che solo per questo piccolo gesto, anche senza nessuna informazione su dove ci troviamo, verranno a liberarci?-

-Si, soprattutto perché, anche se non mi ha riconosciuto, Mad Eye mi si era un po' affezionato, infondo.-

L'uomo mugugno muovendosi con rumore di catene spostate come sottofondo e tornò il silenzio.

  
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