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Autore: parveth    15/12/2012    2 recensioni
[Cast Once Upon a Time]Il mio amore incondizionato per questa serie mi ha spinta ad immaginare una situazione a dir poco surreale con me stessa come protagonista
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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here i go again Ci volle qualche giorno per organizzare il tutto ma alla fine ci riuscimmo: sarei partita prima io, poi la settimana dopo sarebbero venuti i miei con gli zii, mio cugino e la sua compagna.  Sospirai di sollievo, almeno avrei potuto godermi i ragazzi per sette giorni senza interferenze di ogni sorta,  se la prima volta non riuscii a dormire per l'agitazione stavolta ando' un po' meglio: non dico che feci chissa' che sonno ma perlomeno dormii decentemente.

La mattina dopo sono cosi carica di adrenalina che feci quasi arrabbiare mia madre: andammo in aereoporto e prima d'imbarcarmi promisi a mia madre che il venerdi ci saremmo sentite per metterci d'accordo sul loro arrivo, quando mi sedetti mentre aspettavo il decollo mi venne da pensare che per quanto riguardava i miei compagni di classe ci avrei volentieri fatto un patto con Rumpelstilskin: non pensate che io sia crudele, ma almeno avrebbero imparato cos'e' la sofferenza, non dico che volessi una compagnia da andare a casa di uno un giorno si e uno no, mi sarebbe bastato avere degli "alleati" in quelle cinque ore di lezione,  a parte che mi veniva il terrore solo a pensare a cos'avrebbe voluto in cambio ma poi ho pensato che avrei reclutato pure John Kramer: in fondo due e' meglio di uno no?

Arrivai un po' dopo rispetto all'altra volta: erano le nove quando andai a recuperare il bagaglio e pensai che chiunque mi fosse venuto a prendere si sarebbe dovuto alzare presto ma almeno avrebbe fatto il log in della giornata molto piu velocemente, scrutai tra la folla e poco dopo vidi Claudia agitare un braccio nella mia direzione, accanto a lei c'era Meghan ma stavolta aveva i capelli sciolti ed era in gonna: mi accorsi che il clima era leggermente piu fresco rispetto a come lo ricordavo ma era un po come se fosse primavera da noi, niente di che:  presi la rincorsa e arrivando abbracciai entrambe, Meghan mi sollevo' da terra, mentre io ero in lacrime dalla felicita' e continuavo a ripetere  "i missed you"...
Uscimmo dal terminal e scendemmo nel parcheggio sotterraneo: purtroppo le lenti fotocromatiche dei miei occhiali, che sono comodissime specie per chi come me ha gli occhi chiari, ci mettono un po' a schiarirsi quando si entra in un posto chiuso e la penombra di quel parcheggio non aiutava di certo: non dico che sarei andata a sbattere contro i muri ma di certo non e' come veder limpido infatti mentre aprivo la portiera della macchina senza praticamente vedere nulla, anche perche' stavo parlando con le ragazze sentii una voce dire: "welcome back dearie".

Rimasi talmente di sasso e contemporaneamente mi lanciai dentro cosi velocemente che diedi una testata memorabile al bordo della portiera,  anche senza vedere mi era impossibile non riconoscere chi ci fosse all'interno, ridevo e piangevo contemporaneamente  " ti sei fatta male?"  mi chiese Robert mentre lo stringevo fin quasi a soffocarlo  "no no," lo rassicurai io con le lacrime che mi scendevano lungo le guance  "eh no basta adesso: piangere quando te ne vai ok ma anche quando arrivi no"  mi disse lui mettendomi le mani sulle spalle, io annuii e mi asciugai le lacrime,  tirai fuori la tazzina dalla maglietta sorridendo, lui non disse niente limitandosi a ricambiarmi

Arrivammo dopo mezz'ora e come l'altra volta gli altri ci aspettavano in sala relax, i primi a venirmi incontro furono Josh e Ginny,  poi Sarah, Raphael e Jamie il quale mi mostro' orgoglioso la fede che portava al dito: aveva annunciato il fidanzamento poco dopo la mia partenza, io lo sapevo poiche' l'avevo letto su internet e gli feci le mie congratulazioni, poi Emilie  a  cui come a Robert mostrai la tazzina e rivelai che non l'avevo mai tolta infine fu il turno di Jessy, Jenny e Lana anche lei con delle novita':  finalmente aveva smesso di fumare, l'abbracciai dicendole che ero orgogliosa di lei,  c'e' da dire che li' non aveva quasi mai acceso la sigaretta di fronte a me, anche perche' era vietato ma fui felice che avesse smesso  "ora c'e' solo un'altra persona che deve smetterla"  mi disse accennando a Robert,  il quale fece una faccia come a dire  "aspetta e spera"    "Lana ha ragione, e se rimani senza voce come ce le elargisce le sue perle di saggezza Rumpel? a gesti?"   intervenne un ragazzo alto che non conoscevo, o meglio: sapevo chi era ma non lo conoscevo personalmente,  mi si avvicino':  "tu devi essere Gloria giusto?  piacere, io sono Sebastian"  "si lo so"  risposi stringendogli la mano  "ah hai conosciuto il nostro Cappellaio allora? bene, significa che sei a buon punto"  disse Claudia,  io sorrisi e dissi che quella settimana avrei dovuto vedere l'episodio 19,  quello su Rumpel e suo figlio: con ogni probabilita' sarei uscita da quella stanza di nuovo un lacrime ma per ora preferivo non pensarci.

"Sai che Sebastian e Jenny...."  inizio' Sarah mentre portavamo in camera le mie valige:  saremmo state ancora io, lei e Meghan  "...stanno insieme?  si certo"  continuai io entrando  "sempre informatissima la nostra fedele Oncer"  disse Meghan sorridendo  "e' il minimo che possa fare"  risposi io cominciando a disfare la mia roba.

Mentre cenavamo Claudia mi disse che, il giorno in cui sarebbero arrivati i miei sarebbe stato bello se li avessimo accolti con i costumi di scena,  io approvai all'istante ma subito dissi:  "io come mi vesto pero'?"  certo non era necessario, ma essendo i miei parenti mi sembrava giusto:  essendoci tutte le ragazze non potevo sostituire nessuna "potresti fare la dama di compagnia di una di noi"  disse Emilie,  mentre ci pensavo sentii Sebastian dire:  "perche' non fai Alice?  in fondo io sono il Cappellaio e sono solo, un vestito per te ci sara' giusto?"  disse rivolgendosi a Claudia:  "io stavo per proporti Ariel dato che sei rossa ma sicuramente e' piu facile che abbiamo un vestito da Alice, che ne pensi?"   "per me va bene, grazie dell'idea Sebastian" gli dissi entusiasta,   "ah e poi dobbiamo fare la spesa per sabato, in fondo saremo una ventina"  disse Ginny   "io dico che dovremmo andare quattro alla volta, due uomini e due donne cosi ci sbrighiamo"  intervenne Jessy  "allora avete gia una volontaria"  dissi io alzando la mano  "assolutamente no: tu sei appena arrivata e domani ti riposi, ci andranno Raphael, Jamie, Lana e Jessy, per dopodomani si vedra', stabiliremo i turni man mano"  ribatte' Claudia decisa, e io non potei far altro che annuire.

In camera mentre scrivevo al solito sul diario riflettevo sul fatto che si, ero in un paese straniero, dove dovevo parlare una lingua che non era la mia e in compagnia di "estranei":  sempre che si possano definire cosi delle persone che mi avevano accolto molto meglio di come han fatto tante altre che conosco da piu' tempo, e sdraiandomi pensai che mai mi ero sentita a casa come in quel momento.

  
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