Black Quest
di JuliaKerns5
Traduttrice: Faith Lupin
Smettila. Remus scarabocchiò
irritato, e conficcò la bacchetta sulla pergamena.
Solo quando la smetterai di torturarti.
Ne abbiamo già parlato. Remus scrisse esasperato, lasciando frettolose
macchie d’inchiostro sulla pergamena. Ascoltare gli insegnanti durante la
lezione non è una tortura.
Remus aveva sentito dell’abitudine dei Babbani di “parlare a computer”, e
questo era sicuramente come pensava che fosse.
Non sei un malandrino, allora.
Remus sospirò leggendo il biglietto, nemmeno sicuro di cosa intendesse. Fece
scomparire la pergamena e diede un’occhiataccia a James, che stava sorridendo. Un’altra pergamena apparve di fronte a lui.
Non intendevo quello, Remus. Tortura
a causa di qualcos’altro.
Mi pento di avertelo detto. Il licantropo scrisse nervosamente, e cercò
di piegare la pergamena prima che James potesse rispondere.
Sono anche affari miei.
Spiare nel mio diario non è affar tuo.
Era appoggiato lì – sul tuo comodino! Io ero lì, a pensare ai fatti miei mentre
stavo seduto sul tuo letto, ed è capitato per caso che una brezza proveniente
dalla finestra facesse aprire il diario ad una certa pagina.
Scommetto che lo sa. Remus scrisse pensieroso.
Sirius non lo sa. Ma lo saprà.
Gli
occhi di Remus si spalancarono mentre vedeva l’inchiostro apparire sulla
pergamena di fronte a lui.
A cosa diavolo stai pensando?
Ti sto dando un’opzione. No, ti sto lanciando una sfida. Tu lo dici a
Sirius, o glielo dirò io per te.
Mi stai ricattando, James? Remus rispose incredulo.
Invece di una risposta arguta, l’inchiostro riempiva tutta la pagina in un
grande diagramma, con la scritta Sfida Black.
Remus fissò il foglio vuoto, mentre cinque numeri apparivano sulla pagina con
una grafia filiforme, seguiti da istruzioni.
Perché è denominata Sfida Black, James? Remus chiese, lisciando il
foglio mentre scarabocchiava all’angolo della sua speciale pergamena.
Per due ragioni, e si combinano così bene che è ironico. Sfida, perché è una
sfida che devi affrontare, o ti ricatterò (nell’originale è reso con il verbo
“to blackmail”, perciò c’è il gioco di parole con “black” n.d.t.) Visto? E in
più, riguarda Sirius BLACK, così conta anche questo.
Questo è da pazzi! Remus replicò rabbiosamente sul foglio. Ridicolo! Assurdo!
No, non lo è. Sirius penserebbe che sia – haha – sexy. Questo non ti attira,
Moony? James scrisse sul foglietto.
Il lupo mannaro guardò torvamente James, che stava soffocando le risate mentre
il Professore spiegava in classe.
Spostò di nuovo lo sguardo sul foglio brillante denominato Sfida Black.
Sfida Black
1. Devi intrigare Sirius bloccandolo in un corridoio della torre, o cadendogli
accidentalmente addosso, o magari farti sorprendere mentre lo guardi. E’ una
tecnica vincente.
Remus
aveva già dei dubbi. Lui aveva flirtato con Sirius l’anno prima, in un
modo che trovava estremamente efficiente. Ma erano stati probabilmente
troppo sottili perché qualcuno l’avesse notato.
2. Devi rendere Sirius geloso. Dopo che l’hai intrigato, devi confonderlo in
modo da renderlo vulnerabile e aperto a confortare e a certe emozioni. Poi diventerà
invidioso, così diventarai colui per il quale supplica. Non così sottile. Così.
Come potresti completare il mio ingegnoso compito? Semplicemente fingendo di avere un ragazzo. O
trovandotene uno veramente.
Remus
non voleva rendere Sirius confuso e vulnerabile. Lui aveva visto entrambe le
cose ed erano piagnucolose. Qualcosa con cui era d’accordo solo quando Sirius
si voleva veramente ubriacare. E, rispettando il compito, si supponeva che
dovesse confortare Sirius dopo questo. Perché avrebbe dovuto tentare e
manipolare qualcosa che poteva evitare? Perché avrebbe dovuto confondere Sirius
solo per poi confortarlo? E la parte sul trovarsi un ragazzo non era nei
suoi piani. Se ne avesse avuto uno, avrebbe fatto sì che fosse discreto e non
visibile, ma con questo avrebbe significato renderlo pubblico e aperto.
3. Ora devi fingere che il tuo ragazzo abbia rotto con te e che sei
devastato. Peter ed io cercheremo di aiutarti, ma falliremo…convenientemente.
In modo che Sirius ti consolerà e ovviamente farà qualcosa di romantico. Allora
tu dovrai respingerlo.
Remus
era sul punto di stracciare il foglio a metà e lanciarlo nel cestino al quale
apparteneva. Se Sirius l’avesse baciato, non l’avrebbe
fermato.
4. Ora è il momento in cui dovrai usare il tuo auto-controllo per respingere
Sirius. Hai bisogno di sorprenderlo mentre ti guarda, o comportarti con
distacco mentre fa qualcosa in un qualche modo romantico o suggestivo. Auto-controllo,
Moony.
No! Remus
urlò nella sua testa. NO!!! Non voleva
respingere Sirius se era attratto da lui. Questo non era dire a Sirius che gli
piaceva. Era esercitarsi contro le tentazioni e distruggere qualcosa che poteva
essere amore…poteva distruggere qualcosa.
5. Ora è il momento di dirgli che ti piace. Scrivi una lettera, un
biglietto, sussurralo nel suo orecchio, o IO GLIELO DIRO’. Devi seguire questo
in particolare.
E sul
fondo, aggiunte con inchiostro blu, c’erano le parole:
P.S.: Se non fai queste cose, ci saranno delle conseguenze.
”La lezione è finita. Per compito leggete il capitolo sei e sette del libro di
Incantesimi.” Il professore disse spicciamente, mentre Remus stracciava
l’inizio del foglio.
”Noo!” James gemette dal banco accanto, e balzò sul suo
banco. Remus aveva già strappato il foglio in otto pezzi.
”Cosa intendi con ricattare? Cosa intendi con conseguenze?” Remus chiese furioso,
lanciando i pezzi in aria.
”Lo stai facendo. Non mi interessa se butti via il foglio – come hai praticamente
fatto – lo dirò a Sirius. Ne ho abbastanza di questa tortura, mi sta stancando, Remus.” James
disse fermamente, guardando negli occhi di Remus con severità.
”No.”
”Se non fai la prima cosa,” iniziò e camminò lentamente verso la porta con
Remus. “ti spingerò addosso a Sirius, ti spingerò contro le sue labbra, e
costringerò persino le tue palpebre a fare un occhiolino, mentre indosserò
il mantello dell’invisibilità, in modo che non potrai dare la colpa a
nessun altro se non a te stesso per quello che sta succedendo.”
Remus impallidì sconfitto.
”Secondo,” James aggiunse impassibile. “Se non fai la seconda cosa, dirò
all’intera Sala Grande che sei gay durante la colazione della Domenica, e
chiederò degli appuntamenti per te. Capito??”
E’ malvagio, Remus pensò. Avrebbe dovuto farlo, o i suoi più grandi segreti sarebbero stati
rivelati. Ma perché a James importava?
”Non mi piace questa idea.” Disse con calma.
”Shh,” James ordinò bruscamente. “ Se non fingi l’intera faccenda de “il mio
ragazzo ha rotto con me”, andrò da Sirius mentre tu sarai lì e dirò ‘comunque,
Remus, il tuo ragazzo non ti ama più…’ e farò un incantesimo di pianto su di
te. Va bene?”
”No.” Remus sostenne, sulla difensiva.
”Continuando,” James lo ignorò, e guidò Remus verso la sala comune. “se non
respingerai Sirius mentre ti starà consolando, lo respingerò io per te. E nel
quarto punto, se non avrai auto-controllo, dovrò dire a Sirius che ti piace.”
”Ma questo non è giusto, James –“
”E’ giusto come verrà, Remus. E se non glielo dici alla fine, lo farò io. Ci sei?”
James afferrò Remus per le spalle e lo fece girare.
Per un momento il licantropo pensò di avere una scelta, ma poi pensò che
probabilmente non l’aveva, perché se avesse detto di no, James l’avrebbe detto
a Sirius nel giro di un’ora.
”Va bene” Borbottò e si sottrasse alla stretta di James per prepararsi alle
fasi prima di lui.
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“Fai una buona
colazione, Moony,” James disse incoraggiante, passando il mestolo per le uova a
Remus. “Ti servirà.” Aggiunse in un bisbiglio.
”Perché?” Remus
chiese stancamente, versando del succo di zucca da una brocca.
”La prima fase deve essere fatta stasera…Altrimenti conosci le conseguenze.”
James lo avvertì attentamente, e Remus rimase a bocca aperta.
”Aspetta – mi dai un biglietto la mattina, e lo dovevo completare in dodici
ore?”
”Sì,” James disse annuendo. “Anche meno.”
Remus lasciò la forchetta in modo frettoloso, pulendosi la bocca con il
tovagliolo prima di alzarsi e correre fuori dalla Sala Grande.
”No – Remus!” James esclamò, e gli corse dietro.
Lo raggiunse velocemente prima che Remus potesse scomparire dentro il Buco del
Ritratto, senza fiato e ansimando.
”Come…fai…a
essere…così…dannatamente…veloce…”
Ansimò, e James sorrise
orgoglioso.
”Quidditch.” Mormorò.
Ci fu un silenzio imbarazzante mentre Remus entrava nella sala comune, e si
affrettava verso le scale, tornando con un lungo pezzo di pergamena.
”Che cos’è?” James chiese. “Hai dimenticato i compiti?” Lo prese in giro.
”Non essere ridicolo.” Remus disse bruscametne, gli occhi che fissavano il
fondo del foglio.
”Che cos’è allora – oh mio Dio.” James chiese irritato e poi si interruppet
quando vide il foglio tra le mani di Remus.
”Cosa?”
”Ti sei fatto un piano di studio?” Chiese incredulo.
”Non tanto un piano di studio, sono più dei consigli utili. Ho messo insieme
gli appunti che mi avevi dato e li ho copiati qui, con qualche consiglio
personale per il mio utilizzo.” Remus disse e piegò nuovamente il foglio.
”Non ti aiuterà. Fai come faresti per i G.U.F.O.” James disse.
”Studierei per i G.U.F.O.” Remus sibilò e si mise a giocare con la pergamena.
James gli tolse la pergamena dalle mani. “Ascolta, Remus. Non hai bisogno di
studiare o leggere per questo. Questa è una delle ragioni per cui ti ho dato il
compito. Per imparare a divertirti e provare nuove cose, perché so che
Sirius ti ama.”
Remus sapeva che James intendeva platonicamente, ma non riuscì a non sorridere.
”Anche se gli dico che lo amo non platonicamente?” Remus chiese, sorridendo tra
sé.
”Sì. Sii quello che sei, quello che noi tutti ammiriamo, okay?” James disse
dolcemente, e gli battè una mano sulla spalla.
Remus annuì e ripiego un’altra volta il piano di studio, prima di metterlo al
sicuro nella tasca.
”Okay. Ancora undici ore.” Disse con determinazione, e si sedette sulla poltrona.
”Posso darti un consiglio. Solo…ehm, guardalo. Anzi, fissalo. O qualcosa che implichi
una cosa del genere, Sirius ama quando le ragazze lo fanno, penso che si senta desiderato
–“
James si interruppe all’improvviso mentre Sirius e Peter entravano dal Buco del
Ritratto.
”Eccovi qui. Come mai siete scappati così velocemente? Non avevano ancora
portato il bacon.” Sirius disse.
”Nessun motivo.” Remus disse, e sentì James prendergli il piano di studi dalla tasca.
”Va bene. Andrò a prendere la mia borsa per Erbologia.”
Remus sentì James spingerlo incoraggiante dalla poltrona. Lo colpì sulla
schiena.
”Fai qualcosa.”
”No.”
”Fai qualcosa” James ripetè.
”No, non ancora.”
”Sì!”
Sirius tornò dalle scale e James spinse Remus verso di lui.
Scivolando in avanti, Remus cadde dritto addosso a Sirius, che lo trattenne con
fare protettivo mentre le sue gambe scivolavano e sbandavano velocemente. Remus
colpì accidentalmente Sirius in un posto molto incolpibile, e Sirius lo lasciò
andare prontamente.
Lamentandosi, si strinse lo stomaco dolorante mentre James fissava Remus con
orrore.
”Dio mio,Moony.”
”Non intendevo calciarlo – lì. I n-non intendevo colpirlo affatto!” Remus squittì
in tono di scusa, e si inginocchiò accanto a Sirius.
”Ehm, scusami per questo, Felpato – è stato un errore, assolutamente non
intenzionale –“ Aggiunse velocemente, le mani e la fronte che sudavano
leggermente.
”Va tutto bene.” Sirius rantolò, gemendo lievemente.
”Tutto bene, amico?” James chiese.
”Er – no. Penso che salterò, uh, Erbologia, se mi giustificherete…”
Peter guardava da Remus a James, che stava scuotendo la testa incredulo. Remus aveva la mano sulla sua bocca.
”Non intendevo farlo.” Disse con voce soffocata, dato che le sue mani stavano ancora coprendo
la sua bocca – una volta che Sirius se ne era andato.
”Tranquillo, Remus. Sei un incantatore.” James gli disse sarcasticamente.
”Scusa, James. Ti avevo detto che avrei dovuto studiare –“
”Flirtare non è in un libro di testo –“
”E’ colpa tua, tu hai spinto Remus addosso a lui!” Peter osservò, interrompendo
la loro discussione.
”Chiudi il becco, Peter, tu non capisci –“
”Abbiamo Erbologia, lo sai.” Remus disse acidamente, e si portò la borsa sulla
spalla.
”Bene.” James ringhiò e si mise le mani in tasca.
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Sirius non entrò in classe fino a pozioni, apparendo piuttosto scontento e
zoppicando leggermente.
”Mi hai quasi slogato una rotula, lo sai?” Sirius disse in un sussurro a Remus,
seduto al calderone vicino.
”Scusa,” Remus fece una smorfia. “E’ troppo tardi per te per iniziare una
pozione da solo. Cosa ne dici di lavorare con me?”
”Sicuro. Potrei
avere una O in pozioni.” Sirius grugnì e avvicinò la sedia.
Remus deglutì un poco, ma prese semplicemente la sua dose di uova gelate e le
introdusse nella pozione.
”Gira pagina, Sirius.” Remus disse, e Sirius voltò la pagina del libro di
Pozioni.
”Che cos’è?”
”Armotentia.” Il
licantropo rispose astutamente, pronto a replicare mentre prendeva la fiala
vuota.
Remus percepì lo sguardo di qualcuno sulla sua nuca e si girò per vedere James
che lo fissava carico di aspettativa.
Sillabò Questa è un’opportunità perfetta, e attese che Remus facesse
qualcosa.
Sì, probabilmente lo era. Erano insieme a Pozioni come “partners”, cosa che
Lumacorno non avrebbe mai permesso perché troppo chiassoso e distraente – ma
Sirius era lì, a girare le pagine per lui e appoggiato alla sedia in modo piuttosto
seducente. Remus non riusciva a non fissarlo.
”Mi piacciono i tuoi capelli così.” Remus disse, e udì un clank dietro
di lui.
James aveva fatto cadere la sua bottiglia di sedano, che ora era sparsa sul suo
banco. Sirius non aveva nemmeno guardato; sollevò un sopracciglio e scosse i
capelli neri formando una cortina attorno agli occhi.
”Davvero,” disse pensieroso. “Non lo sapevo.”
Remus annuì, sudando, mentre appoggiava la manica sulla fronte. Perché diavolo
l’aveva detto?
”Dammi queste pietre di luna.”
Sirius passò a Remus le pietre di luna, e Remus ricevette un calcio sul retro
della caviglia.
”Ahh!” Urlò di sorpresa e di dolore, e diverse teste si voltarono.
”Fallo.” James sibilò in un sussurro dietro di lui.
Remus conosceva le conseguenze se non avesse adempiuto al primo punto, e
decisamente non voleva che James lo spingesse nuovamente contro Sirius. La sua
caviglia si spostò e sfiorò leggermente quella di Sirius.
Un po’ di proposito, accarezzò leggermente con il piede la gamba di Sirius.
”Mmm…” Sirius disse, chiudendo gli occhi, e per un momento Remus pensò fosse a
causa sua.
”Questa pozione ha un profumo incredibile, Moony.” Disse, e gli occhi di
Remus si allargarono per la sua stupidità.
Certo che gli piaceva il profumo, era una pozione d’amore, la pozione d’amore
più forte al mondo, con il giusto estratto di madreperla nelle bolle. Spirali
salivano dalla pozione fumante. Remus stesso poteva sentire colonia, la qualità
che Sirius usava sempre, poteva sentire libri, poteva sentire il dolce aroma
del cioccolato, e poteva sentire odore di cane bagnato. Non sapeva nemmeno
perché gli piacesse.
”Che profumo senti?” Remus chiese dolcemente a Sirius.
”Mmm,” Sirius pensò con attenzione. “Sente di penne di zucchero per prima cosa,
sente di inchiostro fresco…Posso sentire quel particolare profumo di cannella e
vaniglia che ho già sentito prima…e posso sentire pioggia e fango. Oh, e sento il tuo shampoo.”
Remus si fermè all’improvviso, e guardò Sirius con interesse. “Il mio shampoo?”
”Sì. Ti ho già detto che mi piace il tuo shampoo. Sente di cocco e biscotti. In
un modo molto buono, ovviamente. Posso usarlo Domenica?”
”Certo,” Remus rispose subito. “Perché?”
”Ho un appuntamento.”
”Oh.” Disse con voce soffocata, mentre mescolava la pozione un’ultima volta.
La lezione di Pozioni finì cinque minuti dopo, e James stava ancora colpendo
Remus sulla schiena.
”Ecco il piano. Devi bloccare Sirius in un, ehm, angolo e poi-“
”Cosa succcede?” Sirius chiese, raggiungendo James e Remus.
”Niente. Peter e io stiamo andando a pranzo.” Disse velocemente, e James strattonò Peter
verso la porta piuttosto di fretta.
”Vuoi andare anche tu a pranzo?” Remus chiese
esitante.
”Sì, certo. Ma
prendiamo una scorciatoia e facciamo loro una sorpresa.”
Remus non credeva che sarebbero stati loro a sorprendersi. James probabilmente
aveva già un piano in mente, e si sperava non prevedesse il lanciarlo contro le
labbra di Sirius –
Nel mezzo dei suoi ragionamenti, sentì qualcosa- qualcosa di invisibile
spingerlo contro Sirius.
Remus urlò, di sorpresa e paura, mentre le sue labbra sfioravano quelle di
Sirius. Il suo respiro cadde sulla sua bocca, mentre Sirius sussultava,
muovendosi all’indietro verso l’angolo.
”Cosa stai facendo, Moony?”
”S-scusa…” Balbettò. “Devo essere scivolato.”
Sirius osservò Remus un po’ sospettoso e Remus arrossì.
Sebbene fosse imbarazzato mentre lui e Sirius andavano a pranzo, avrebbe potuto
giurare di aver sentito una risatina dietro di lui.
Continua….
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