TU CORAZÓN

 

Cap. 2

 

Insomma, ma cosa ci faccio qui?- pensò Doremì- Cosa mi è saltato in testa di accettare? Non so neanche che faccia abbia questo tipo- aprì di nuovo la lettera- qui dice che sarebbe venuto lui da me, quindi mi conosce. Ma io lo conosco? Non credo, altrimenti me l'avrebbe chiesto direttamente, invece di mandarmi una lettera. E se fosse timido? Oppure…e se fosse tutto uno scherzo? Sì, forse è così. Qualche ragazzo si sta prendendo gioco di me. Altrimenti non si spiegherebbe questo ritardo.

Doremì alzò lo sguardo davanti a sé, tante coppie di ragazzi stavano ballando in mezzo alla pista. La musica era un po' movimentata e le persone erano vestite in maschera.

Tutti sembravano divertirsi, tranne lei.

La ragazza si sistemò il vestito, che aveva indossato per l'occasione. Si era sciolta i capelli, su consiglio della madre, anche se lei preferiva i suoi soliti codini.

Guardò intorno a lei. Non era l'unica ragazza che era seduta su una sedia, in completa solitudine.

Forse non sono l'unica sfortunata.

-         Scusami per il ritardo…

La voce la fece sussultare. Non si aspettava che venisse sul serio.

Provò a girarsi lentamente, per guardare chi fosse il mittente della lettera, che si era firmato con il nome "il cavaliere misterioso".

Doremì rimase stupefatta, davanti a lei c'era un ragazzo, che avrebbe dovuto avere la sua stessa età. Ma il suo volto era coperto da una maschera.

-         Allora, andiamo?- allungò la mano verso la ragazza, per farla alzare dalla sedia.

La voce era un po' camuffata ed era vestito proprio da cavaliere.

-         Eh? Ah…sì- disse un po' confusa.

Chi era quel personaggio misterioso, che l'aveva invitata al ballo e che ora stava ballando con lei?

I due salirono in pista, insieme alle altre persone che stavano ballando.

Doremì continuò a fissarlo, senza darsi pace.

-         Che c'è, non hai mai visto un cavaliere?

-         Eh? No, no…è solo che non capisco chi tu sia…ci conosciamo?

-         Forse sì, forse no…

-         Qual è il tuo nome?

-         Per il momento chiamami "cavaliere misterioso".

-         Eh? E perché non puoi dirmi il tuo nome?

-         Per il momento è meglio di no.

-         Ah. Però tu mi conosci.

-         Sì.

-         E perché mi hai invitata al ballo?

-         Perché mi piaci- sorrise.

Doremì arrossì di colpo e non riuscì a dire niente.

-         Cos'è, ti hanno tagliato la lingua?

-         No, no…è solo che sei la prima persona che me lo dice.

-         Strano, una ragazza carina come te, dovrebbe ricevere spesso complimenti come questo.

La ragazza chinò la testa imbarazzata.

-         Sai…pensavo che questa lettera era solo uno scherzo di qualcuno.

-         E allora perché sei venuta?

-         Non lo so…forse perché in fondo volevo venire alla festa o forse perché ero incuriosita dalla lettera.

La musica cambiò e diventò un lento.

Doremì rimase immobile, mentre il ragazzo la prendeva per la mano e l'attirava più vicino lui, mettendogli una mano in vita.

-         Sembri rigida- disse lui- C'è qualcosa che non va?

-         Eh? Ah, no- Era agitata, non sapeva come comportarsi.

In quel momento avrebbe voluto avere vicino Kotake, per farsi consigliare. Ma lui non era lì. Non sapeva neanche che era andata alla festa.

-         Senti, tu mi conosci bene, vero? Cioè, cosa sai di me?

-         Mh…- ci pensò su- So che sei una frana negli sport e nei lavori manuali.

-         Che?- Doremì si agitò ulteriormente.

-         E poi…so che ti lamenti spesso che non hai un ragazzo.

Doremì rimase stupita. Come faceva a conoscere queste cose? Qualcuno gliele deve aver raccontate, non c'era dubbio.

-         Come fai a sapere queste cose?

-         Ho i miei informatori- alzò gli occhi al cielo- hai presente i folletti?

-         Non mi verrai mica a raccontare che te l' hanno raccontato loro. Non sono più una bambina.

-         Chissà, in fondo tutti noi rimaniamo un po' bambini.

-         Certo che sei strano, tu. Ma in fondo mi sei simpatico- sorrise.

-         Sono contento di averti fatto sorridere.

La serata proseguì tranquilla. I due continuarono a ballare, finché non decisero di prendersi un rinfresco.

Doremì e il ragazzo si avvicinarono al bancone delle bibite.

-         Doremì!- Doremì si girò e vide Hazuki, in compagnia di Yada.

-         Allora non avevo sbagliato, ero sicura che eri tu- sorrise- Cosa ci fai qui? Alla fine hai deciso di venire comunque?

-         Sì, sono venuta insieme ad un accompagnatore.

-         Davvero? E' quello della lettera?

-         Sì.

-         E dov'è?

-         Come dov'è? E' qui con me- si girò, ma del ragazzo non c'era più traccia- Strano, era qui un minuto fa.

-         Forse si è solo allontanato. Comunque sono contenta per te.

-         Grazie.

-         Allora io e Yada riprendiamo a ballare, ci vediamo dopo, ciao!- si allontanarono.

Doremì rimase a fissare la coppia, stavano davvero bene insieme.

-         Tieni.

Il ragazzo riapparse dietro di lei, con in mano un bicchiere.

-         Non avevi sete?- chiese, mentre notava che la ragazza lo guardava.

-         Sì…ma dov'eri finito?

-         Io? Ero andato a prendere le bibite, no?

-         Ma non mi hai avvisato, sei sparito all'improvviso.

-         Beh, questa è la mia specialità.

Doremì prese il suo bicchiere e cominciò a bere.

-         Bene, adesso dopo esserci dissetati, riprendiamo a ballare.

-         Sì.

La serata volse quasi al termine.

-         Sai, sono contenta di essere venuta, mi sono divertita.

-         Sono contento. Anch'io sono stato bene in tua compagnia.

-         Beh, verrà il momento che saprò chi sei?

Il ragazzo non rispose, si limitò a sorridere.

All'improvviso la luce si spense e tutti si bloccarono, compresa la musica.

Doremì rimase ferma, aspettando che prima o poi la luce si riaccendesse.

Fu in quel momento che sentì che una persona si avvicinò a lei e appoggiò le sue labbra alle sue.

La luce riapparve, illuminando la sala, ma davanti alla ragazza non c'era nessuno.

Rimase scioccata dall'avvenimento. Qualcuno l'aveva baciata e il ragazzo misterioso era scomparso.

Che fosse stato lui a baciarla?

 

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Doremì si appoggiò all'albero e continuò a pensare al bacio della sera precedente.

Non riusciva a capire chi poteva essere stato.

Il primo bacio…l'aveva ricevuto da una persona sconosciuta.

Avvicinò la mano alla bocca.

In fondo era stato un bel bacio dolce.

Però perché quella persona dopo averla baciata, era scomparsa, così come il ragazzo? Già, il "cavaliere misterioso", come si faceva chiamare lui, era scomparso dalla sala, senza dare notizie. Non l'aveva neanche salutata, prima di andarsene.

Dopotutto avevano passato una serata piacevole, perché terminarla in quel modo?

Forse se l'era immaginato quel ragazzo, così come la serata. Sì, evidentemente aveva sognato tutto. E tutto a causa della delusione con Kevin.

Non c'era nessuna spiegazione logica.

-         Doremì?

Alzò lo sguardo.

-         Kotake.

-         A che stai pensando?

-         …a niente- abbassò lo sguardo.

-         Sicura?

-         Sì- anche se Kotake era suo amico, non se la sentiva di raccontargli di quel bacio.

-         Allora, che hai fatto ieri? Hai guardato fino a notte fonda le telenovela per consolarti?- ridacchiò.

-         Tzè- lo guardò con superiorità- Se non lo sai io ieri sono andata alla festa.

-         Eh? Da sola?- si stupì.

-         No, con qualcuno.

-         E con chi?

-         Un cavaliere misterioso.

-         Eh? E chi è?- chiese sempre più curioso.

-         Non lo so.

Kotake guardò strano la ragazza.

-         Fammi capire, sei andata al ballo, con una persona che non conosci affatto?

-         Sì- sorrise.

-         Forse a te manca qualche rotella.

-         Al contrario di quanto pensi tu, mi sono divertita insieme a lui.

-         Ah, sì?

-         Sì, lui è una persona gentile e dolce. Al contrario di te.

-         Che vuoi dire?- la guardò in segno di sfida.

-         Quello che ho detto. E poi è carino.

-         Ma l' hai visto in faccia?

-         No.

-         E come fai a dirlo?

-         Lo so e basta.

-         Bah, chi ti capisce è bravo- mise dietro le mani dietro la testa e si appoggiò all'albero.

-         A proposito, non mi hai detto con chi sei andato alla festa.

-         Io?

-         Sì.

-         Eh…- stette qualche minuto in silenzio.

-         Allora?

-         Segreto- sorrise.

-         Eh?! Perché non me lo vuoi dire? Non fare l'enigmatico!

-         Diciamo che…è una persona speciale.

-         Ah, si? Allora, ti piace?

Stette di nuovo in silenzio.

-         …sì.

-         Wow! Kotake è innamorato, non ci posso credere!

-         Zitta!- saltò addosso alla ragazza, per chiuderle la bocca.

-         Ah- ha! Ti vergogni, eh? Non vuoi che si sappia in giro che ti piace qualcuno.

-         Non capisco perché gli altri lo devono sapere.

-         Come si chiama? La conosco?

Kotake guardò la ragazza e volse lo sguardo al cielo.

-         Chissà…

 

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Fine secondo capitolo

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Eh, eccomi di ritorno ^-^

Come va? Vi è piaciuta la fiction?

Mi raccomando, non dimenticate di commentare ^.^

Ciao, ciao!

By Ya-chan