Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: marty0029    17/12/2012    6 recensioni
Lolita.
Una ragazza che per vivere lavora al KittyKatty Burlesque, un locale frequentato da persone squallide che bramano solo il corpo delle ballerine del posto.
Lolita.
Una ragazza che non ha niente se non un soprannome, conoscerà lui, il “capo” della banda più importante di New York, Ian.
Lolita.
Una ragazza che non ha mai creduto nell’amore e nel genere maschile, si troverà a dover far in conti con dei sentimenti mai provati e con scontri duri che la porteranno a capovolgere completamente la sua quotidianità.
Lolita.
Una ragazza che odia il suo soprannome, inventato da chissà chi in chissà quale circostanza.
Lolita.
Questa è la sua storia.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 



1) Welcome to KittyKatty Burlesque!
 
-grazie a tutti!!- dico prima di scendere dal palco diretta dietro le quinte.
 
Wow oggi c’era il pienone al locale. Sono contenta, almeno la paga di questo mese non tarderà ad arrivare come il mese scorso.
Saluto distrattamente delle “colleghe”, se così si possono definire e mi siedo davanti al mio specchio. Guardo la mia immagine riflessa e per un attimo mi incupisco guardando la persona dall’altra parte dello specchio.
Sono davvero io? Come sono caduta in basso. Mi passo con stizza una salvietta struccante sugli occhi troppo truccati e continuo finchè non scompare ogni minima traccia di trucco dalla mia faccia. Mi specchio di nuovo e questa volta mi riconosco. Questa volta sono io.
 
-Lolita sei stata fantastica!!-
 
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi celesti della mia migliore amica, Sally, anche lei è una mia “collega” in questa gabbia di matti.
 
-grazie Sally! Adesso tocca a te?- le domando voltandomi e togliendomi le autoreggenti che iniziano a darmi sui nervi.
 
-si, tra poco salgo! Mi vedrai?-
 
La guardo. È bellissima con quel costume di piume blu. Quel colore risalta ancora di più i suoi occhi, perfettamente perfetti. È capace di ipnotizzare con un solo sguardo.
Le sorrido in risposta e annuisco leggermente.
 
-adesso scappo sennò Brad lo senti come brontola! Ci vediamo dopo!- mi disse prima di lanciarmi un bacino.
 
Mi tolsi anche l’altra autoreggente e mi risistemai la gonna. Dovevo vedere lo show di Sally, non potevo perdermelo altrimenti non me l’avrebbe mai perdonata.
Uscì dalle quinte e mi diressi a passi svelti verso il bancone del locale, dove trovai Cam ad accogliermi con un sorriso smagliante.
Sorrisi anche io e ordinai il mio solito drink. Ormai lo sapeva, ma mi piaceva ricordarglielo.
 
-ecco il tuo Margarita tesoro!- mi disse porgendomi un bicchiere e sorridendomi mi strizzò l’occhio.
 
Tipico di Cam provarci con tutto quello che si muove. L’ultima volta che l’avevo visto fare quell’occhiolino, avevo visto la ragazza di turno cascarci . questo era successo ieri sera. Scossi la testa sorridendo. Non poteva resistere più di tre giorni a fila senza sesso. Povero ragazzo.
Mi faccio attenta al sipario che si alza, lasciando intravedere la mia migliore amica. Il numero inizia con il buio totale, ma dalla posizione dove mi trovo posso benissimo vedere Sally. È nervosa. Come sempre prima di uno show.
L’ultima volta che si è esibita non era finita bene. Uno era riuscito a salire sul palco e l’aveva palpata malamente, ritrovandosi così addosso tutta la security del locale e una bella denuncia tra capo e collo. Era il minimo per quello stronzo maiale che l’aveva toccata.
Era successo due settimane fa, e da allora la mia piccola Sally non aveva più voluta saperne di salire la sopra.
Ripensai con una stretta al cuore a quando la trovai in bagno con il volto completamente ricoperto di lacrime e mascara.
Lei era più piccola di me di un anno. Aveva appena 19 anni. Era troppo piccola per questo posto. Non ero certo io quella che poteva dare consigli o giudizi dato che ero qui da due anni.
Non ero ancora maggiorenne quando feci la mia prima esibizione.
Brad mi aveva visto per caso nella palestra dove lavoravo e mi aveva subito offerto un lavoro per il suo locale. Non sapevo di cosa si trattasse quando ho deciso di venire a fare un colloquio.
Non ero a conoscenza del genere di lavoro che mi era stato offerto.
Appena Brad mi vide capì che ero perfetta per lui e che gli avrei fatto fare il pienone. Non sapevo a quello che andavo in contro.
Inizialmente ero solo una semplice cameriera, presa sotto l’ala protettrice di Cam che mi insegnò i segreti del mestiere, poi dopo il mio diciottesimo compleanno, tutto cambiò.
Mi dimenticai i tavoli e i drink. Ero la ballerina per eccellenza. Cantavo e ballavo sopra quel palco spogliandomi all’occorrenza e mostrando sempre più parti del mio corpo.
Ero diventata una ballerina di Burlesque.
Ero diventata la prima ballerina del KittyKatty Burlesque.
Nella mia via non avevo nessuno che mi potesse dire che quello che stavo facendo era sbagliato. Mia madre, non la conoscevo.
Mi aveva lasciato in un orfanotrofio appena ero nata e aveva continuato a fare la sua vita come se niente fosse successo.
Arrivata a questo punto comincio a credere che sarebbe stato molto meglio se mi avesse ucciso quando ne aveva la possibilità.
A 16 anni scappai da quel posto terribile e fu allora che conobbi Sally, lei come me aveva una famiglia disastrata alle spalle e come me era in cerca di una via di fuga.
Riuscì a trovare un lavoro in una palestra e così mi potetti prendere cura di Sally trovando un piccolo appartamento nella periferia del Queens. Fu li, in quella palestra che Brad mi notò.
Scossi leggermente la testa per togliermi dalla mente quei pensieri e guardai sul palco dove Sally aveva cominciato a fare il suo numero. Sorrisi sentendo la sua canzone preferita. “diamonds are the girls best friend”.
Appena finì il suo numero, si alzarono tutti i piedi e le batterono le mani. Sorrisi e mi unì anche io nell’applauso anche se un piccolo moto di commiserazione si impossessò di me.
Tutte queste persone, questi uomini, non battono le mani perché siamo state brave, non battono le mani perché abbiamo ballato bene, battono le mani perché ci desiderano. Perché hanno goduto come maiali nei tre minuti di ballo che hanno appena visto.
Che schifo.
Finì il mio drink e lo posai sul bancone sorridendo a Cam, e mi avviai nuovamente verso le quinte dove speravo di potermi cambiare.
Avevo solo voglia di andare a casa e dormire fino al pomeriggio del giorno dopo.
 
-Lolita eccoti!! Ho bisogno di te!-
 
Mi voltai e mi trovai davanti di grande capo, Brad in persona.
Annuì leggermente e lo invitai ad andare avanti. Avevo fretta e speravo che fosse una cosa veloce.
 
-Gina si è ammalata! Ti prego puoi fare il suo numero adesso? Mi ha avvisato solo ora quella stronza!- disse con un tono leggermente arrabbiato.
 
Sbuffai vistosamente e alla fine acconsentì a fare lo show di Gina.
Addio letto comodo e sonno fino al pomeriggio dopo.
 
-perfetto!! Vieni ti mostro il tuo vestito di scena! Non puoi certo uscire così!-
 
Mi lanciai un veloce sguardo e per poco non scoppiai a ridere di me stessa. Avevo il costume di scena del mio show, ma ero senza calze e soprattutto con delle converse nere. Beh si forse aveva ragione Brad, non ero presentabile in quelle condizioni.
Come diceva sempre lui.. una ballerina del KittyKatty deve essere sempre presentabile, depilata e truccata con cura.
 
-ecco questo è il corpetto di Gina, tu sei un po’ più magra ma vedi di fartelo stare! Poi le scarpe puoi mettere quelle del tuo numero! Ah Lolita.. ti ricordi i passi?- era un po’ su di giri.
 
Tipico di Brad. Se qualcosa non va come lui aveva previsto diventa paranoico e rompi palle.
 
-si Brad! Tranquillo, ho insegnato io a Gina quella coreografia, me  la ricordo bene!- dissi togliendomi le converse e rimettendomi un paio di calze autoreggenti.
 
-cavolo se non ti avessi qui dentro ti dovrei inventare! Grazie mille Lolita!!- mi disse prima di uscire per permettermi di cambiarmi del tutto.
 
Sono qui mio caro Brad.
Ormai anche se odio quelle persone viscide la fuori che vengono qui solo per risparmiarsi una sega a casa soli, voglio bene a questo posto.
È la mia casa. Nel bene o nel male il KittyKatty è la mia famiglia.
Indossai il costume di Gina e mi truccai nuovamente. Un filo di eye-liner nero e un bel rossetto rosso scarlatto. Ecco fatto. Ero pronta.
Sentì la voce metallica di Brad annunciare il cambiamento di programma al pubblico in sala e sentì anche un boato quando disse il mio nome.
Feci un sospiro e uscì in scena.
Adoravo ballare. Era tutta la mia vita, insieme al canto e a Sally. Quelle erano le tre cose che mi facevano stare bene.
Mi mossi velocemente su quelle note. Solitamente io ballavo su musica completamente diversa, ma devo dire che ogni tanto è bello cambiare.
Quando terminai la mia esibizione notai il porco di turno lanciarmi uno sguardo lascivo e posarsi una mano sui pantaloni, invitandomi a continuare al posto suo. Distolsi lo sguardo.
Dio che schifo. Tornatene a casa da tua moglie e scopati lei invece di fantasticare sul mio corpo che puoi solo ammirare da lontano.
Feci un piccolo inchino e scappai dal palco.
Decisamente adesso avevo proprio bisogno di dormire nel mio letto fino al pomeriggio dopo.
 
***
Aprì la porta dell’appartamento e mi buttai a peso morto sul divano.
Probabilmente sarebbe stato il mio letto per questa notte, ero troppo stanca per raggiungere la mia stanza.
Sentì Sally sorridere e le biascicai una buonanotte.
Prima di addormentarmi pensai alla mia vita prima di conoscere Sally e prima di entrare a far parte delle KittyKatty.
Ero una bambina piccola e sola in un orfanotrofio in un sobborgo di New York. Era tutto uno squallore la dentro, a cominciare dalle persone che lo gestivano.
Il mio vero nome era Hope, ma non ricordo nessuno che mi chiamasse in quel modo. Per tutti ero Lolita. Che poi non so nemmeno dove sia stato tirato fuori quel soprannome. All’inizio non mi piaceva, ma poi ci feci l’abitudine, ormai non credo che Hope sia il nome giusto per me. Io la speranza l’ho persa da un bel po’ di tempo.
Dopo aver finito di ricordare la mia vita passata, mi trovai nel mio mondo di sogni dove sono sposata con Orlando Bloom e sono una delle Disperate Housewifes.
 

_______________
 
FOTO PERSONAGGI DEL CAPITOLO:





_________________

piccolo regalo per voi..
ecco l'introduzione della mia nuova storia.. volevo ringraziarvi per i commenti alla mia storia precedente "WINGS" e ho pensato di farlo facendovi leggere la mia ultima creazione!
fatemi sapere cosa ne dite mi raccomando.. attendo commenti con ansia!!
un abbraccio..

Marty0029
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: marty0029