Anime & Manga > Pretty Cure
Segui la storia  |       
Autore: drawandwrite    17/12/2012    2 recensioni
Protagoniste di questa storia saranno Nagisa e Honoka, una buona parte sarà assegnata a Shogo Fujimura e farà la sua apparizione anche Hikari.
Dopo un lungo tempo di pace, le amiche sono ormai convinte di aver chiuso con l'esercito del male. Ma un avvenimento inaspettato le costringerà a sfoderare le loro armi migliori per contrastare l'ormai imminente ritorno del male. Per una sfortunata coincidenza Shogo verrà coinvolto e spetterà alle Pretty Cure trarlo in salvo senza farsi smascherare.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rina e Shino videro di sfuggita Nagisa che, per quanto concesso dalla sua caviglia, si allontanava frettolosamente dal campo di lacrosse, lasciando in sospeso gli allenamenti.
Fecero per rincorrerla ma s’imbatterono in Shogo, che risaliva in tutta calma gli scalini fra gli spalti.
-Shogo!- Chiamò Shino
Il ragazzo si voltò.
-Hai visto Nagisa?-
Lui sorrise –Era qui fino a qualche secondo fa-
-Dove è andata?- Intervenne Rina, con una nota di preoccupazione nella voce.
Shogo scosse la testa –Non lo so- mentì.
In realtà, se la sua teoria era giusta, sapeva perfettamente dove si stava dirigendo Nagisa.
Le due amiche si guardarono , nervose.
Le compagne non avrebbero dovuto sapere che il loro capitano le aveva mollate nel bel mezzo di un allenamento importante: si trattava preparazione di una competizione che per la squadra significava molto. Per di più senza alcuna ragione apparente.
-Ora che facciamo?- Sospirò Shino
-Ovvio, ora ci inventiamo una scusa e copriamo Nagisa. E’ pur sempre una nostra amica. Ma quando la rivedrò dovrà darsi da fare per spiegarmi il suo comportamento. Ultimamente è nervosa e più scontrosa del normale. Questa storia non mi piace- Rispose Rina.
E insieme si allontanarono.
Shogo fece una smorfia e si chiese se avesse fatto bene a parlare con Nagisa.
 
Honoka voltò la fragile pagina del suo libro, provocando un sibilo leggero che ruppe il silenzio della sua camera.
Sorseggiò del tè dalla sua tazza, senza staccare gli occhi dal libro.
Si era seduta vicino alla finestra, dando la schiena alla luce del sole, in modo che penetrasse nella stanza ad illuminare le pagine ricoperte di lettere.
Preferiva di gran lunga la luce naturale a quella artificiale, spesso le luci troppo forti le davano il mal di testa, così ,quando voleva leggere in tutta tranquillità, non doveva far altro che spegnere la luce ed aprire la finestra.
 Inspirò il profumo di pioggia che si spostava nella sua stanza accompagnato da una corrente di aria fresca.
L’aria traboccava di umidità: stava senz’altro per piovere.
SI alzò e, stiracchiandosi, tornò in salotto con passo felpato, per evitare di interrompere il sonno di sua nonna.
D’un tratto il suono del campanello la fece trasalire, e per poco non le fece cadere la tazzina di mano.
-Arrivo!- Disse a mezza voce, sperando che chiunque fosse al di là della porta smettesse di premere con tanta insistenza il campanello.
Appoggiò le tazzine sul tavolo e corse ad aprire, prima che sua nonna uscisse dal letto e si armasse di padella.
Honoka si ritrovò davanti ad una Nagisa piuttosto trafelata e agitata.
-Nagisa!- esclamò –Che ci fai qui a quest’ora? Non dovresti essere ad allenarti?-
-Devo parlarti- ansimò l’amica appoggiandosi allo stipite della porta –subito.-
Honoka inarcò le sopracciglia e la fece entrare.
Quando si accorse che l’amica non spostava completamente il peso sulla gamba destra, si preoccupò.
-E’ peggiorata?-
-No, sono caduta durante l’allenamento. Ma non è questo il punto!- Rispose lei
-Vieni, ti aiuto a sederti. Ecco, ora calmati, prendi un gran respiro e raccontami tutto-
Nagisa inspirò profondamente e si nascose il viso fra le mani.
-Shogo ci ha smascherate- disse infine
A Honoka mancò il fiato in gola.
 
 -Ragazze!- urlò Rina, richiamando le compagne di lacrosse.
Quando tutte si furono riunite sospirò.
-Nagisa è dovuta tornare a casa, per oggi-
-cosa?- esclamò qualcuno tra la folla –Avevamo bisogno di lei! Questa partita è molto importante!- protestò qualcun altro.
-Perché?- chiese infine una ragazza alta e mora: Megumi.
-Perché ehm …- iniziò Rina
-…doveva andare all’ospedale!- concluse Shino
-Si per…-
-…per la caviglia!-
-Aveva detto che non era nulla di grave- replicò Megumi.
Shino fece una risatina nervosa –Oh, be’ sai com’è fatta lei …-
Rina forzò un sorrisetto –Già, finge di stare bene e minimizza sempre tutto. Forse a volte anche troppo-
Nessuna delle ragazze, Shino esclusa, colse l’allusione.
-In ogni caso ha detto a noi che le dispiace molto e che dobbiamo continuare l’allenamento per arrivare preparate!- Concluse l’amica tutto d’un fiato.
Si levò ancora qualche protesta, ma non furono altro che borbottii sommessi.
Rina sospirò nuovamente.
-Dovrai avere una buona ragione da darci, Nagisa- disse fra sé e sé.
 
-Ne sei sicura?- Chiese Honoka, sperando che l’amica avesse interpretato male le parole di Shogo, o che fosse stato tutto un grande equivoco.
-Purtroppo si- fu la risposta amara.
Honoka inspirò –D’accordo- si spostò una ciocca dietro l’orecchio e si perse con lo sguardo.
Stava riflettendo.
Nagisa al suo fianco deglutì
-Facciamo così: ora chiamo Hikari e ne parliamo anche con lei, d’accordo?- domandò Honoka.
L’amica si limitò ad annuire.
Lei si alzò e compose il numero della signorina Akane.
 
 -Pronto?- rispose la voce calda e familiare di Akane.
-Ciao, sono Honoka! Hikari è in casa?-
-Certo, te la passo subito-
Si sentì un tonfo quando Akane appoggiò la cornetta, e la sua voce attutita che chiamava Hikari al telefono.
Honoka aspettò, giocherellando nervosamente con il filo del telefono.
Finalmente udì dei passi e la voce squillante di Hikari rispondere al telefono.
-Si?-
-Hikari! Hai tempo di venire a casa mia? E’ urgente, riguarda … be’ riguarda noi-
L’amica colse al volo il riferimento.
-Sono da te tra cinque minuti-
 
Dopo una breve discussione, le amiche decisero che la scelta migliore da fare era parlare direttamente con Shogo.
Nagisa scosse la testa –Lo metteremmo in pericolo.-
-Cosa proponi?- le chiese Hikari inclinando leggermente il capo verso destra
-Non lo so- gemette lei
- Effettivamente il nemico lo ha già attaccato una volta per farci cadere in trappola ed eliminarci. E non dimenticatevi che ci è quasi riuscito- si intromise Honoka.
-D’accordo, ma in questo caso fa’ differenza il fatto che conosca le nostre doppie personalità?- Ribatté Hikari
-fa’ differenza eccome. Non riuscirà più a starci di fianco senza temere un attacco da quelle donne-
-E non avrebbe affatto tutti i torti- mormorò Nagisa-
-Di conseguenza noi non riusciremo più a stare in sua compagnia senza aver paura di coinvolgerlo in un combattimento- ragionò Hikari
-Cosa possiamo fare?- chiese una buona volta Nagisa.
La domanda sprofondò in un silenzio assordante, che nessuno riusciva a rompere con una risposta ragionevole.
Honoka sbuffò con fare irritato.
-Se mentiamo Shogo lo saprebbe e la situazione precipiterebbe, se ne parliamo metteremmo in pericolo la nostra amicizia o, peggio ancora, la sua vita-  sintetizzò.
Rimasero a ponderare la situazione, riflettere e meditare su una possibile risposta fino all’ora di cena, quando Hikari si accorse di essere terribilmente in ritardo e dovette scappare via.
Nagisa decise di accompagnarla.
Poco prima che le due amiche se ne andassero, Honoka sorrise loro.
-Non preoccupatevi, ne verremo a capo. Ve lo prometto- Fece loro l’occhiolino e scomparve dietro la porta.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pretty Cure / Vai alla pagina dell'autore: drawandwrite