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Autore: Raven Callen    19/12/2012    5 recensioni
Scoppio a piangere, affondando la faccia nel mio cuscino.
Eh si, io sto piangendo.
Chi l’avrebbe mai detto?
Io, la vanitosa, egoista, arrogante, superba Elisabeth Delmas, sono capace di piangere.
[..]
A volte basta provare a vedere le cose da un'ottica diversa..
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 - Presto, presto! È tardi, cavolo quanto è tardi!-
Osservo Odd correre come poche volte in vita sua. È uno spettacolo singolare.
E, lo ammetto, è anche molto divertente.
- Ulrich, dove sono le mie scarpe?- urla, isterico.
- Ce le hai addosso, messe al contrario.- commento, ironico.
 

Dolce è la vendetta..

 
- Ah. -
 
 
La pausa dura solo un secondo, poi il mio compagnio di stanza riprende a starnazzare come una gallina ubriaca. Ubriaca e isterica.
- Ho i capelli a posto? Dov’è la mia felpa?!-
Stufo di quella crisi – assolutamente pietosa.-, lo blocco per le spalle.
- Odd, i capelli sono a posto, per quanto possano esserlo i tuoi, e la felpa ce l’hai addosso. Stai calmo. So che devi uscire con Sam, ma datti una calmata, per Xana!-
- Lo so, Ulrich. Ma sono così nervoso! Lei riesce a farmi sentire un perfetto imbecille. E se poi combino un disastro?-
Alzo gli occhi al cielo, trattenendomi dal fare commenti. Potrei pentirmene.
Se uno come Odd – per cui gli appuntamenti sono come il pane quotidiano.- è nervoso per un semplice appuntamento alla pista di skate, allora non c’è davvero più speranza..
 


- Allora vado. Augurami buona fortuna.-
- Buona fortuna. Qualcosa mi dice che ce ne sarà bisogno.-
- Eddai, ho bisogno di supporto morale da parte tua! Sei il mio migliore amico, no?-
- Già, ma mi chiedo come sia possibile..-
- E’ perché tu mi vuoi taaaaanto beeeene.- ridacchia il mio pseudo - migliore amico.
Lo guardo di sbieco.


 
Un’idea maligna mi passa per la mente.
E se io non gli dicessi che…
La scaccio con una mano.
Naa, meglio di no. Sono troppo buono io, questa è la verità.
 

- Odd?-
- Si?- si gira lui, un piede già fuori dalla porta.
- Vuoi che ti accompagni?- domando, leggermente preoccupato.
- Cosa ti fa pensare che io abbia bisogno di essere accompagnato?- sbotta lui, con il suo solito tono strafottente.
- Il fatto che tu ti sia dimenticato i pantaloni.. Belli i gattini, scommetto che a Sam piaceranno.- alludo, con un ghigno malizioso.
Avrei scommesso sui cuoricini.
- Ehehe. – ridacchia Odd, imbarazzato. – In effetti sentivo che mancava qualcosa..-
 
 

Quando finalmente la porta si chiude tiro un sospiro di sollievo.
Non ho mai visto Odd così agitato.
Mi butto sul letto, stanco.
Sto per appisolarmi quando sento qualcuno bussare alla porta.
Sarà Odd che si sarà dimenticato qualcos’altro.
 
 

- Aelita!- il mio è qualcosa a metà tra un saluto e un’esclamazione di sorpresa. – Come mai sei qui?-
La rosa si chiude la porta alle spalle con un sorriso sinistro in viso.
Oh - oh.
Prevedo guai per me.
Guai seri.
La rosa mi si avvicina sempre più, sempre sorridendo.
Ho l’impressione che potrebbe estrarre un coltello in qualsiasi momento e sgozzarmi senza pietà.
Quando era posseduta da Xana la sua espressione era più rassicurante…
 


- Ulrich, c’è forse qualcosa che dovresti dirmi?- domanda, gongolando.
No, non avete capito male.
Sta proprio gongolando di soddisfazione.
Segno che pensa di avere la vittoria in pugno. Non chiedetemi di cosa.
 


- Mmm.. no, non mi pare. -
- Ne sei sicuro?-
Il sorriso si amplia ancora.
Gli angoli della bocca salgono su, sempre più su.
Ho paura. Decisamente.
Ha un’espressione davvero terrificante!
- S-sicuro. Perché?-
 


Sto indietreggiando.
Me ne rendo conto nell’istante in cui cado a sedere sull’ unica sedia presente nella stanza.
Aelita allora, in un ultimo balzo, appoggia le mani sui braccioli della sopracitata sedia e mi arriva spaventosamente vicina.
Le punte dei nostri nasi quasi si toccano.
Santo cielo, che caspita succede?


 
- Ulrich. Stern. Ti sei preso una cotta per Sissi!-  esclama trionfante.
- Eh? Ma sei impazzita?!- urlo, quasi, mentre la vedo ridere. - Mi hai fatto prendere un colpo!-
 

- Avresti dovuto vedere la tua faccia!- ride lei, per poi tornare seria.
Sempre che quell’espressione ironica e maliziosa possa definirsi seria.
- Allora è vero. Lei ti piace. Si vede da come ti comporti con lei. Le hai persino per più di cinque minuti, in biblioteca, senza avere crisi epilettiche.-
- Ehi, ma tu come fai a sapere che..- protesto, ma lei mi interrompe subito.
- Chi credi che sia a dare ripetizioni a Sissi?- commenta, serafica.
La mia testa ci mette qualche secondo a digerire l’informazione.
- No! Non può essere! Tu eri in combutta con lei fin dall’inizio! Ecco perché mi hai fatto tutte quelle osservazioni, la settimana scorsa!* -
Che imbrogliona! È proprio un genio del male, quella ragazza..
- Beh, non ero proprio in combutta con lei, anzi. È stata tutta una mia idea. Volevo mostrarti il suo lato umano.- confessa la rosa, fissandosi le scarpe.


- Questa me la paghi..- sibilo, risentito.
Non ci si può fidare più neppure dei propri amici..
- Ma ora non ha importanza. Devi ancora ammettere che sei innamorato di lei.-
- Non ci penso nemmeno!-
La vedo chiudere a chiave la porta.
- Ti esaspererò finché non cederai. Ammettilo subito, per risparmiarti sofferenze inutili.-
La fisso con cipiglio di sfida.
- Non contarci!-
 
 
 
 










 
 
Angolo del Corvo:
 
 
*riferimento al primo capitolo della ff.
 
 
Salve a tutti ^^
Per compensare il capitolo scorso (che era un po’ cortino) ho cercato di rendere super questo cappy. ^^
Spero vi piaccia.
Beh, io vado a dormire.
Domani sarò via tutto il giorno, quindi devo riposarmi per bene.
Buona lettura e buona notte.
Raven.
  
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