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Autore: Wilwarind86    20/12/2012    2 recensioni
- Elsa Scarlett. Si faceva chiamare così, non so bene il motivo di “Scarlett “ ma immagino che fosse per i suoi capelli.
Maria dipendeva dalle sue labbra voleva sapere di più – I suoi capelli?
- Ma certo, guarda che cinquant’anni fa il Master non aveva i capelli grigi o le rughe come ora! Aveva dei lunghi capelli rossi scarlatti, e la pelle morbidissima infatti veniva chiamata Titania, la regina della fate …
Purtroppo la loro conversazione finì lì perché il portone principale si aprì e entrarono i nuovi membri di Fairy Tail o come venivano chiamati “ New Fairy “, le nuove fate.
- Momentaneamente sospesa -
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anno X841.
Il regno di fiore … un paese neutrale di 17 milioni di abitanti. Un mondo di magia. Qui la magia è comprata e venduta ogni giorno. C’è chi fa della magia la propria occupazione, questi individui sono conosciuti come maghi. I maghi appartengono a svariate gilde, compiendo lavori su commissione. Vi sono molte gilde all’interno del paese, e in certe città risiedono particolari gilde.
Vi è una gilda sulla quale sono nate diverse leggende … e sulla quale in futuro continueranno a nascerne … Il suo nome è: FAIRY TAIL.

 



Shizuka con la sua velocità riuscì a pulire tutti i tavoli in un batter d’occhio, mentre la sorella Maria con la sua agilità riuscì a lavare i piatti  e bicchieri. Era uno spreco usare due poteri così potenti per spazzare di qua e di là, e il Master lo sapeva bene.
- E dopo questo abbiamo finito!
La ragazza più alta sorrise a quella più bassa – No Maria, fra poco arriveranno gli altri dai diversi incarichi quindi addio tranquillità!
Maria sbuffò – Ho appena finito di pulire i piatti e ora mi tocca pure cucinare! Non è giusto nee-chan!
- Potete anche riposarvi, avete fatto abbastanza. – Era una voce che proveniva dalle scale.
Le due sorelle si girarono all’unisono e Shizuka rispose con un cenno della mano – Non si preoccupi Master ormai siamo abituate,vero Mary-neechan?
La sorella minore annuì vigorosamente e con un salto arrivò vicino alla sorella maggiore che in tanto stava sistemando l’ultimo tavolo – Non è un problema Master, come ha detto Shizu-chan siamo abituate!
Il master sorrise e si sedette su una sedia – Quante volte devo dirvi di non chiamarmi Master? Così infangherei solo chi mi ha preceduto … - calò un silenzio di tomba poi ricominciò a parlare - … chiamatemi solo Elsa.
Maria cercò di controbattere ma Shizuka le mise una mano sulla spalla per non farle parlare – Vai in chiesa?
Elsa si alzò di scatto – Si, vado a trovarlo …
La sorella maggiore corse a prenderle il cappotto e glie lo porse gentilmente su quel braccio che aveva combattuto tanti anni fa e che ora era pieno di rughe.
Appena uscì, Maria si avvicinò alla sorella – Shizu-chan ma il master chi va a trovare?
Shizuka sorrise gentilmente verso la sua parte – Va a trovare il master che l’ha preceduta. Il Master Makarov. Anche se noi siamo qui da pochi anni  devi sapere che Elsa era molto affezionata a questa gilda, al master, e alle persone che ne partecipavano. Quando il master morì per lei fu un brutto colpo e dato che nessuno voleva assumersi quella responsabilità decise di diventare il nuovo Master di Fairy Tail.
- E perché nessuno voleva assumersi questa responsabilità?
Shizuka continuò a spazzare per terra mentre raccontava – Per lei deve essere stata una vita difficile, pensa che lei ha dedicato anima e corpo per migliorare questa gilda però non vuole ancora farsi chiamare Master dopo svariati anni, e poi nessuno voleva assumersi questa responsabilità perché magari c’era chi aveva dei figli o doveva partire per lunghi viaggi e non potevano occuparsi anche della Fairy Tail quindi Elsa decise di occuparsene.
Maria riprese a lavorare – Chissà quanto doveva essere bella il Master.
- Elsa Scarlett. Si faceva chiamare così, non so bene il motivo di  “Scarlett “ ma immagino che fosse per i suoi capelli.
Maria dipendeva dalle sue labbra voleva sapere di più – I suoi capelli?
- Ma certo, guarda che cinquant’anni fa il Master non aveva i capelli grigi o le rughe come ora! Aveva dei lunghi capelli rossi scarlatti, e la pelle morbidissima infatti veniva chiamata Titania, la regina della fate …
Purtroppo la loro conversazione finì lì perché il portone principale si aprì e entrarono i nuovi membri di Fairy Tail o come venivano chiamati “ New Fairy “, le nuove fate.
Questo epiteto veniva utilizzato per la generazione futura della gilda, infatti ci sono molti parenti della vecchia generazione.
In poco tempo nella gilda si sentiva un insieme di suoni, chi urlava chi rideva chi cercava un lavoro e così via.
La “piccola” Akane ( come la chiamavano tutti per distinguerla dalla sorella maggiore Asuka) entrò accompagnata da Asuka e si diresse direttamente al tabellone per cercare un incarico.
Akane aveva i capelli corti e neri e assomigliava molto al padre mentre la sorella Asuka era molto più carina ed era identica alla madre se non per il color corvino dei capelli.
La sorella maggiore osservava bene il tabellone ma non vide niente adatto a loro – Non mi sembra che ci siano incarichi adatti a noi Akane-chan.
Ma la sorella minore non si diede per vinta, esattamente come la madre ormai defunta – Bene, ho deciso, - prese il foglio e lo sventolò davanti alla sorella – si va a caccia di ladri!
Asuka sospirò, prese il foglio e si diresse verso il bancone dove lavora Shizuka – C’è il Master?
Shizuka sorrise lievemente – No mi dispiace è andata in chiesa però se devi dirle qualcosa puoi dirlo a me e posso riferirlo quando tornerà.
- In chiesa? – Asuka si voltò a guardare Akane che parlava con Coco e Bell le due gemelle poi continuò a parlare con Shizuka – Sono passati cinquant’anni dalla morte del vecchio Master e quasi altrettanto per i miei genitori. Avrei voluto che mia sorella li conoscesse per farle capire che meravigliosi genitori erano.
Shizuka posò gentilmente la mano sulla spalla della ragazza – Ci sei stata tu in tutto questo tempo ed è cresciuta con il tuo affetto, pensa chi invece chi è stato abbandonato o non ricorda nessuno della sua famiglia.
Asuka si girò verso Shizuka – Parli forse di Misaki? Si, quella ragazza fa pena persino a me. Non ricorda niente del suo passato eppure dopo diversi anni sorride ancora. Io non ce la farei a vivere con il dubbio.
Akane si avvicinò alla sorella maggiore – Di cosa stavate parlando voi due?
- Akane-chan allora vogliamo andare a lavorare?
- Certo che si!
Asuka lasciò il foglio nelle mani di Shizuka che avvertirà il Master della loro partenza per cacciare ladri.
Subito dopo entrarono una ragazza alta bionda dagli occhi azzurri con accanto un uomo molto anziano che l’accompagnava.
L’anziano le prese il braccio – Mi raccomando Rina, fa attenzione!
La ragazza sbuffò annoiata – Si, vecchio puoi anche andare …
- Non mi devi chiamare vecchio, ricorda che io sono tuo padre!
Rina lo ignorò e corse verso il tavolo dove era seduta una ragazza che leggeva, dai lunghi capelli neri e gli occhi neri dalle sfumature blu. Le buttò le braccia al collo e l’abbracciò forte – Misa-chan mi sei mancata tanto!
La ragazza dai lunghi neri le sorrise dolcemente – Bentornata Rina, sono passati tre giorni da quando sei andata in missione. Com’è andata?
Rina sbuffò – Come al solito, mi pagano sempre la metà di quello che promettono. Ma la prossima volta prima voglio che mi paghino e poi lavoro!
Misaki sorrise – Forse ti pagano perché combini guai.
- Ho dato fuoco ad una casa una o due volte, che vuoi che sia? Invece tu cosa hai fatto in questi tre giorni?
Misaki chiuse il libro – Tuo padre è stato molto gentile in questi tre giorni, infatti non capisco perché lo tratti male!
- Il vecchio? Non fa che preoccuparsi per ogni cosa e a volte è troppo invadente.
Misaki abbassò lo sguardo sul tavolo- Almeno tu conosci tuo padre …
Rina si maledisse per quello che aveva detto, Misaki non conosceva né il padre né la madre e infatti per qualche tempo li ha cercati ma non c’era nessuna traccia di loro a Magnolia, così si unì a Fairy Tail e conobbe molti amici pronti per aiutarla. – Misa-chan mi dispiace …
- Non ti preoccupare ormai tu, tuo padre e la gilda sono la mia famiglia!
Rina poggiò la sua mano sulla spalla dell’amica – Ormai tu per me sei come una sorella e mio padre ormai ti considera sua figlia.
- Buongiorno Rina, Misaki.
Le due ragazze si girarono e videro davanti a loro un ragazzo alto dai capelli rossi  e gli occhi verdi che sorrideva – Come state? – e si sedette davanti a loro.
Rina si agitò un po’ sulla sedia – Buongiorno … Ryo …
Misaki con la coda dell’occhi guardò Rina poi si volse a salutare con un sorriso l’amico.
Ryo era il primo figlio di Gajil e Levy, due componenti molto importanti della vecchia generazione della Fairy Tail. Anche lui come il padre sa maneggiare il ferro e i suoi sottoposti ma adora anche leggere proprio come Misaki.
Ryo spostò lo sguardo sul libro accanto a Misaki – Allora quest’ oggi cosa leggi Misaki?
Lei girò il libro per fargli vedere la copertina – Un libro di Will Neville, Le chiavi del cielo stellato.
- Wow sembra molto interessante poi quando hai finito raccontami la storia così magari lo leggo anche io. – Poi spostò lo sguardo su Rina – Invece Rina, come sta Luxus?
- Il vecchio? Ancora bene come mai questa domanda?
- Sai dovresti trattare bene tuo padre, ricorda che è il nipote di Makarov ed è molto potente.
Rina lo guardò negli occhi – Ora che ci penso io non ho ereditato il potere di mio padre anzi di mia madre, anche se non l’ho mai conosciuta.
Ryo incominciò a guardare in giro – Si chiamava Lisana, vero? Mio padre mi racconta sempre dei membri della vecchia generazione della Fairy Tail.
anche Misaki si guardò intorno – A proposito Ryo dov’è tua sorella Nami?
Ryo sbuffò – Quella peste? Sarà in giro a combinare qualche guaio come al solito! Anzi proprio per questo vado a cercarla.
Rina si alzò in piedi – Aspetta Ryo, la prossima volta andremo in missione insieme vero?
- Ma certo così porterò anche mia sorella, invece tu Misaki verrai?
La ragazza scosse bruscamente la testa – Non credo che vi sarei di gran aiuto …
Quando Ryo si allontanò Rina la guardò male – E invece questa volta verrai!
- Ma non vi sarei di nessun aiuto, lo sai che non so che potere ho sempre se ne possiedo uno …
Rina incominciò a farle il labbruccio quando voleva ottenere qualcosa a tutti i costi – Fallo almeno per me! Se non vai in missione non guadagnerai mai dei soldi e non farai esperienza e se continuerai così non scoprirai mai il tuo potere magico!
Misaki roteò gli occhi pensando, in fatti il discorso non faceva una piega – E va bene allora verrò anche io!
Rina trascinò Misaki davanti il tabellone – Bene allora decidiamo subito l’incarico!
Misaki lesse uno a uno le diverse mansioni poi si fermò davanti ad un foglio dove chiedeva aiuto perché una persona a lei cara era sparita da due mesi. Lo prese in mano e lo passò all’amica che sorrise a trentadue denti. Ora Misaki avrebbe partecipato finalmente alla sua prima missione!




   
 
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