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Autore: imperfect_me    21/12/2012    2 recensioni
- Ettore?
- eh..
- posso farti una domanda?
- Dimmi...
- che cosa ti ha colpito di Darcy la prima volta che l'hai vista?
- bè...direi tutto...i suoi capelli, leggermente mossi con delle bellissime sfumature bionde e i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi verdi...
Mi venne spontaneo aggrottare la fronte e girarmi verso di lui che aveva appena finito di sorseggiare il suo the ed aveva stranamente preso a esaminarmi in un modo quasi pensieroso,ma non passarono più di 5 secondi che spostò la sua attenzione altrove, fingendosi completamente preso dalle piastrelle blu della cucina e dall'enorme frigorifero che faceva da protagonista nella stanza.
- e a te invece? Cosa ti ha colpito di zayn??
mi stavo per alzare in piedi ed indicare Malik che in soggiorno non la finiva di sbraitare, ed urlargli “MA GUARDALOOOOOOOO!!!!!!!” ma mi trattenni e non lo feci.
- lui è tutto per me, lui mi fa sentire protetta, amata, desiderata insomma è la mia casa, non potrei mai fare a meno di lui.
E GIA' ERA PROPRIO VERO, NON AVREI MAI POTUTO FARE A MENO DI LUI.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

ARRIVI QUASI INASPETTATI.

ALISHA

ALISHA, A QUANTO PARE SONO GIA’ ALL’AEROPORTO DI LONDRA, SE FACCIO UN PASSO HO IL TERRORE DI PERDERMI, PER FAVORE, VI SUPPLICO, POTRESTE VENIRE A PRENDEMI, SONO QUELLA SEDUTA SULLA SEDIA CON LE SEMBIANZE DI UNA TARTARUGA CHE SI E’ RITIRATA NEL SUO GUSCIO. MUOVETEVIIIIIIIIIIII

DARCY XXX

Questo citava il messaggio che mi era arrivato appena usciti, non proprio di nostra spontanea volontà, da Nando’s.

Un candidissimo “cazzo” mi scappò di bocca.

-Tu- dissi puntando il dito contro la mia amica – dobbiamo andare a prendere quella squinternata all’aeroporto. E’ GIA’ QUI!

-Cazzo- fu la reazione di Elizabeth

-Ecco appunto, muovete quei culi flaccidi che vi ritrovate e andiamo a questo benedettissimo aeroporto.

-ehi, culo flaccido lo vai a dire a tua sorella, il mio è perfetto, è stato scolpito da Giotto in persona.

Mi rispose prontamente Louis, ed era anche un po’ offeso, bah, chi lo capiva era bravo, anche se sul suo sedere non aveva torto.

Ci avviammo a piedi all’aeroporto, era lì vicino e avremmo fatto subito. Dopo un buon quarto d’ora passato a camminare e a ridere sguaiatamente arrivammo e entrammo nell’aeroporto, dove subito vedemmo Darcy seduta su una delle sedie, a gambe incrociate e leggeva un libro, per la precisione “Romeo e Giulietta” lo sapeva a memoria ormai ma continuava a leggerlo, come d'altronde facevamo io e Elizabeth.

-Darcy! Darcy!

Appena sentì chiamarsi alzò lo sguardo e i suoi grandi occhi marroni, contornati da lunghe ciglia e da grandi occhiali da nerd. Darcy è sempre stata una di quelle ragazze davvero belle ma non consapevoli del fatto di esserlo, e soprattutto era una ragazza semplicissima. Alta, magra, capelli lisci a caschetto, con qualche ciuffo marroncino chiaro lasciato cadere sulla fronte, e abbastanza ricca, grazie al suo lavoro ben pagato da giornalista. Ci conoscevamo sin da piccole, il nostro è sempre stato un trio perfetto, anche grazie alle nostre mamme, amiche anche loro, dai tempi del liceo, che a turno ogni pomeriggio si riunivano e spettegolavano, avanti un the, sui fatti di mezzo, anzi facciamo tutto il paese. Lei era un’italiana D.O.C a differenza nostra, i suoi genitori sono entrambi italiani, noi abbiamo mamme italiane e papà inglesi. La causa del suo nome inglese sono i nostri genitori che hanno assillato i suoi tanto da far mettere alla loro unica e sola figlia un nome inglese.

-BASTARDEEEEEEEEEEE, quanto mi siete mancate!

Detto ciò ci corse incontro e ci saltò addosso, non perdemmo l’equilibro grazie alle strette di Harry e Zayn, che insieme agli altri assistevano alla scena alquanto divertiti, e soprattutto curiosi, anche perché il dolce saluto di Darcy era stato fatto in italiano, cosa a loro totalmente sconosciuta, purtroppo, o per fortuna. (?)

-MA CIAO COGLIONAAAAAAAAA.

Facemmo il coro io ed Eli, come al solito, e ultimamente ci capitava spesso, POTERI SOPRANNATURALI?

-Ragazze forse è meglio se spiegate qualcosa ai ragazzi.- Ci disse con il suo perfetto accento britannico mentre si guardava disperatamente intorno come se fosse alla ricerca di qualcuno.

- oh, si giusto. Ragazzi lei è Darcy, la nostra amica italiana di cui tanto vi abbiamo parlato. Darcy loro sono Liam, Louis, Zayn, Harry e per ultimo, ma non meno importante Niall.

Elizabeth presentò i ragazzi a Darcy, ma quando arrivò a presentare Niall, vidi negli occhi dei due una strana luce accendersi, e rimasero a fissarsi per un po’, fino a quando qualcuno non li disturbò con un colpo di tosse, così basso che sembrava fosse stato sussurrato, poteva appartenere ad una sola persona…

Era Ettore, lo spilungone, barra collega, barra ragazzo di Darcy. Una massa di capelli ricci, più informi di quelli di Harry si nascondevano sotto un capellino verde e un paio di occhi marroni splendevano dietro un paio di occhiali identici a quelli della nostra amica. Quel ragazzo era davvero bello.

Con uno strattone Darcy prese Ettore per il braccio e lo mise tra lei e i ragazzi, lui diventò rosso per la vergogna tutto d’un botto, e si mise a fissare il pavimento bianco dell’aeroporto come se fosse cosa più interessante dei tutto l’universo.

-Ragazzi, lui è Ettore, il mio ragazzo.

A quella affermazione gli occhi e il sorriso dell’irlandese si spensero, ma il sorriso ritornò subito sul suo volto, solo con un velo di malinconia.

Ettore cordialmente si presentò, ma in viso era sempre più rosso, e non riusciva a nascondere la nota di imbarazzo e vergogna nella sua voce. Era un ragazzo estremamente timido, e introverso, un po’ come Darcy, ma lui lo era davvero troppo.

Dopo le varie presentazioni prendemmo le valige dei due e ci avviammo verso casa, sarebbero stati da me fino a quando non sarebbero tornati in Italia.

Durante la nostra salutare camminata con trolley di ogni forma e dimensione al seguito, nella mia mente si accese una lampadina e pensando ad alta voce dissi:

-Noi oggi abbiamo il pomeriggio libero… e vogliamo dedicarlo a noi… RAGAZZI! Portate Ettore a casa e sistemate tutto, noi andiamo a divertirci.

Le facce di tutti erano dapprima perplesse, ma dopo un mio sguardo rassicurante iniziarono a camminare, ed Elizabeth andò con loro per evitare eventuali danni.

-Allora ragazza, sei pronta per il tuo pomeriggio di benessere a Londra?

-Non so se esserne felice o averne paura.

Scoppiammo a ridere all’unisono e aggiunsi –Con me tutto può succedere babe.

Con questa affermazione, che era una via di mezzo tra lo scherzoso e non, il suo sguardo si fece sempre più preoccupato, e faceva bene ad aver paura, la nostra prima tappa era L’ESTETISTA, e si sa che le estetiste non portano mai niente di buono, ma solo dolore.


 

ELIZABETH

squallido, squallido e da zoccoletta o da “little bitch” come dice Zayn ...ed io lo lascio fare perché si SONO LA SUA TROIOTTOLA.

Mi giravo e mi rigiravo davanti allo specchio con addosso i pantaloni di pelle nera che Alisha mi aveva rifilato perché “metteva in risalto il mio lato B”.

Mi sembrava di indossare un preservativo!

Per non parlare delle scarpe, dei veri e propri trampoli da pagliaccio...con la differenza che questi erano firmati.

Provai ad infilarle senza intoppi, misura perfetta, Alisha azzeccava sempre il numero .

Dal tragitto letto-specchio rischiai per tre volte di rompermi la caviglia, e per due di spezzarmi entrambe le gambe, ok dovevo decisamente fare pratica.

Non restava che decidere cosa metterci sopra, Alisha ci aveva abbinato un top striminzito che secondo me aveva rubato a qualche cubista in qualche locale, lo scaraventai subito nel suo chilometrico armadio ed estrassi dalla borsa la maglia dei guns n' roses di Zayn che porto dietro per ogni evenienza.

Perfetto! Una vera metallara (?)

Diversi rumori ed urla provenivano dal piano terra, e allora mi ricordai di loro, meglio andare a controllare prima che mezza casa venga distrutta, e soprattutto dovevo assicurarmi che quel poveretto del ragazzo di Darcy non venga messo da parte, timido come è.

Barcollai fino alle scale dove feci un gran lungo respiro e scostai un ciuffo da davanti agli occhi, mi aggrappai saldamente allo scorrimano ad entrambe le parti, mi sentivo come mia mamma la prima volta che aveva indossato gli sci.

Arrivai giù dopo una mezzoretta circa, nel momento stesso in cui sentii chiamare il mio nome seguito dalla frase “prepara il caffeeeeeeee!!!!”.

Dopo qualche secondo passato a rimettermi in equilibrio sul parquet riuscii ad intravederli: Zayn e Louis in piedi davanti alla tv con il telecomando alla mano, giocavano alla Wii, sicuramente a tennis, visti i suoni gutturali che emanavano.

Niall e Liam si agitavano seduti sul divano in attesa del loro turno e Harry spalmato con il cuscino in faccia sull'altro divano completamente disinteressato e… Ettore? Dove avevano lasciato Ettore????

- HEI VOI!!!!

I ragazzi sobbalzarono, e nel momento stesso in cui si giravano verso di me il telecomando blu, ricoperto dalla protezione di plastica morbida della Wii scappò dalla mano destra di Louis e finì dritto sul mio povero naso. L’unica cosa che capii fu che persi l'equilibrio per via dei trampoli e caddi sonoramente a terra.

Sentivo tante voci basse che via via diventavano sempre più alte come il volume di una radio che veniva alzata, avevo un gran mal di testa e un forte dolore al naso che sentivo pulsare sotto qualcosa di freddo e bagnato, aprii gli occhi piano e tante sagome sfuocate mi circondavano, sentivo pronunciare il mio nome, sentivo Zayn piagnucolare ripetutamente “e se non si risveglia?!! e se ha perso la memoria?!” e subito lanciare minacce di morte a quel povero Louis che mortificato non aveva mai smesso di chiamarmi e schiaffeggiarmi.

- basta Louis sto bene, tranquillo Zayn so chi sei, e ricordo che ti amo.

Zayn tirò un sospiro di sollievo e mi tirò su dal tav... DAL TAVOLOOOOO?!

Mi avevano steso sul tavolo in acciaio della cucina, mi sentivo come nell’ obitorio di CSI, la cosa mi fece rabbrividire e Zayn si affrettò ad abbracciarmi e ad accarezzarmi i capelli delicatamente.

- io e te facciamo i conti dopo!! disse Malik da dietro la mia spalla a Louis che era pronto a buttarsi ai mie piedi e baciarmeli supplicando perdono.

Il naso aveva smesso di pulsare ed era un po' rosso per via del ghiaccio ma non era gonfio ne viola, tutto merito dell'intervento tempestivo dei ragazzi.

- allora me lo faccio da solo questo caffe donna?!

La testa riccia di Harry spuntò dalla porta circondato da un aurea di torpore dovuto al sonnellino che aveva schiacciato sul divano fino a quel momento.

Niall che fino a quel momento era rimasto immobile terrorizzato si avvicinò in silenzio alla macchina del caffè dove estrasse la caraffa piena di quel liquido nero e ne versò un po' in una tazza, si avvicino ad Harry, gliela porse e chiuse la porta, dopo di che scoppio in una risata contagiosa e corse ad abbracciarmi insieme a tutti gli altri.

- mi hai fatto venire un infarto, sembrava di assistere per la seconda volta al parto di Bella...ahahaha...NON FARLO MAI PIU'!!!!!- E cosi dicendo Niall mi schiocco un bacio sulla fronte sorridendo.

- Ci puoi scommettere!!!! la prossima volta la Wii ve la metto sotto chiave!

Allora notai i trampoli messi sul bordo del tavolo che fino a quel momento era stata la mia barella da obitorio...NON CI CREDO ERANO INTATTI!!!!

per farsi perdonare i ragazzi stavano iniziando a preparare qualche stuzzichino e drink per la festa: Harry e Niall erano alle prese con i pop corn, Zayn oltre a dilettarsi Dj ora si era trasformato in Barman Malik, affettando limoni e maneggiando bottiglie di liquori, Louis e Liam invece preparavano scodelle piene di patatine e nachos(?), sembrava tutto tranquillo, sarei potuta andare a cercare Ettore.

Seguii la scia di valige e borse che mi portò alla camera degli ospiti di Alisha, ovvio ma perché non ci ho pensato prima?

Bussai piano, bussai un altra volta un po' più forte alla terza non aspettai ed entrai preoccupata.

Era disteso sul letto con un libro ancora aperto tra le mani e gli occhiali sul naso, ma ormai era partito verso il mondo dei sogni.

Mi avvicinai in punta di piedi per cercare di togliergli gli occhiali, ma appena provai a sfilarglieli spalancò gli occhi marroni circondati da una sfumatura rossa e rimase per mezzo secondo imbambolato a guardarmi negli occhi dopo di che divenne tutto rosso e guardò altrove.

- scusa non volevo spaventarti...e che stavi dormendo con gli occhiali e...

- no no, tranquilla è colpa mia, mi ostino a leggere quel libro che è come un sonnifero per me.

Disse tra uno sbadiglio e l’altro.

Mi scappò un risolino, ma la sua faccia confusa mi fece intendere che non era una battuta.

.- che leggi?

- Romeo e Giulietta, l'ho trovato in valigia.

- voi uomini non siete fatti per il romanticismo.

Ma lo dicevo più a me stessa che a lui.

-come scusa?

- Niente niente, stavo preparando il the...ti va una tazza?

- Perché no, grazie, volentieri!

Arrivai in cucina seguita dallo spilungone italiano che insieme a me si ritrovò la scena da film horror, opera dei ragazzi.

Harry non aveva messo il coperchio alla pentola e quindi i pop corn avevano preso a schizzare come tanti proiettili per la cucina, Zayn aveva rotto un po' di bottiglie di vodka nel tentativo di farle roteare per aria e Liam lo aiutava a raccogliere i vetri mentre Louis e Niall si erano rifugiati sotto il tavolo con una scodella di patatine ciascuno.

- TUTTI FUORI DI QUIIIIIIIIII!!!!!

urlai in preda ad un attacco di isteria pura e loro non esitarono un attimo a mettersi in fila indiana con gli occhi bassi e dirigersi verso la porta.

- possiamo giocare alla Wii amore?

Mi chiese ZAYN-OCCHI-DA-CUCCIOLO-MALIK.

- d'accordo ma mettete i laccetti dei telecomandi al polso questa volta, evitiamo altre stragi.

- Grazie amore!

Mi diede un bacetto veloce e corse dagli altri che lo aspettavano speranzosi.

Finii di ripulire quel macello e mi sedetti sullo sgabello alto e misi la mia testa tra le mani in un gesto di disperazione.

- hai bisogno di una mano?

Ettore era rimasto impalato sulla porta per tutto questo tempo ed adesso che avevo finito mi chiede se avevo bisogno di una mano? UOMINI!

- oh dio! Scusami mi ero quasi dimenticata che fossi qui! Siediti! Preparo subito il the!

Mi stavo per alzare dallo sgabello quando lui mi fermò e mi fece accomodare di nuovo...ero stupita, in un attimo aveva riempito la tazza d'acqua, ci aveva messo la bustina di the e l'aveva messa nel microonde per 3 minuti.

DARCY ERA UNA RAGAZZA FORTUNATA!

- Ettore?

- eh..

- posso farti una domanda?

- Dimmi...

- che cosa ti ha colpito di Darcy la prima volta che l'hai vista?

- bè...direi tutto...i suoi capelli, leggermente mossi con delle bellissime sfumature bionde e i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi verdi...

Mi venne spontaneo aggrottare la fronte e girarmi verso di lui che aveva appena finito di sorseggiare il suo the ed aveva stranamente preso a esaminarmi in un modo quasi pensieroso,ma non passarono più di 5 secondi che spostò la sua attenzione altrove, fingendosi completamente preso dalle piastrelle blu della cucina e dall'enorme frigorifero che faceva da protagonista nella stanza.

- e a te invece? Cosa ti ha colpito di zayn??

mi stavo per alzare in piedi ed indicare Malik che in soggiorno non la finiva di sbraitare ed urlargli “MA GUARDALOOOOOOOO!!!!!!!” ma mi trattenni e non lo feci.

- lui è tutto per me, lui mi fa sentire protetta, amata, desiderata insomma è la mia casa, non potrei mai fare a meno di lui.

Mentre parlavo non riuscivo a non smettere di sorridere mentre fissavo il mio angelo dimenarsi ed urlare davanti alla tv, era proprio vero, non avrei mai potuto fare a meno di lui.

Ettore aveva ripreso la sua espressione da grande pensatore ed aveva ricominciato a fissarmi, DI NUOVO.

- è proprio tardi!!! le ragazze saranno qui a momenti ed io sono ancora in questo stato! Su su dovresti cambiarti anche tu!

- Perché?

- Ma come perché! Darcy non te l'ha detto? Ci sarà una festa qui stasera!

Non ascoltai neanche la risposta che ero già per le scale pronta a precipitarmi nella vasca da bagno.

Passai 3 quarti d'ora immersa tra la schiuma e anche tra i miei pensieri, e mentre osservavo la paperella che mi fissava a bordo vasca – sicuramente di Harry – pensavo alle parole di Ettore e a Darcy, che aveva i capelli MARRONI più lisci delle mie gambe dopo aver fatto la ceretta e gli occhi MARRONI che nelle serate più fredde mi facevano venire voglia di una cioccolata calda. Ettore stava parlando di un'altra, o mi stava semplicemente prendendo per il culo per testare il mio QI? La seconda era da scartare, non mi sembra il tipo, non restava che la prima, ma non volevo pensarci, pensavo invece ad una terza ipotesi: Darcy aveva dato una svolta al suo look ed aveva iniziato ad usare le lenti a contatto.

Imposi alla mia mente di cacciare via quel pensiero e di concentrarmi sui miei capelli che lasciai ricadere sulla schiena in modo un po' scompigliato, un velo di mascara blu elettrico e di matita per completare il mio look da metallara, ed ero pronta.

Ero ritornata al punto zero, di nuovo davanti allo specchio ad osservarmi il culo ricoperto dal preservativo nero di Ali barcollando sui trampoli, erano ormai le otto e mezza ed avevo iniziato ad agitarmi preoccupata per quelle due rimbambite, avevo già preso il telefono da dentro la borsa quando sentii il portone di sotto aprirsi e l’energetico “hello guys” di Alisha annunciare il loro arrivo.

ALISHA

Pomeriggio di shopping e svago con la tua amica psicopatica (si, perché so di essere psicopatica, tranquilli) a Londra. Non sarei mai voluta essere nei panni di Darcy, e pure lei c’era e mi sopportava. Appena arrivammo davanti il centro estetico era abbastanza rilassata, ma quando alla reception chiesi dell’appuntamento con l’estetista la vidi sbiancare tutto d’untratto e dovetti mantenerla altrimenti sarebbe rimasta morta lì a terra sul pavimento, e non avevo voglia di essere intervistata dalla televisione e dire che era talmente fifona che per paura di una INNOCUA ceretta è morta sul colpo.

-Ali ti prego dimmi che stai scherzando e che siamo qui per farci manicure e pedicure.

La guardai e quasi mortificata scossi leggermente la testa mordendomi il labbro.

-no, mi dispiace, dai non preoccuparti, qui sono bravi, fanno velocemente, non sentirai niente.

Sembrava più convinta di prima, forse ero riuscita a rassicurarla.

-prego, potete accomodarvi da questa parte.

La signora della reception ci accompagnò fino ad una porta con i vetri oscurati, dove dietro ci aspettava l’estetista pronta per una deforestazione totale.

Fu un’ora d’inferno, non mi sentivo più le mani tanto che le aveva tenute strette Darcy per il dolore, ad un certo punto aveva tentato di morsicarle, ma riuscii ad oppormi, dato che da piccola avevo i segni dei suoi denti sulle braccia, e non era una cosa piacevole, credo che qualcuno mi sia ancora rimasto, o forse sono di Harry quelli, BOH NON LO SO, SONO UN INNOCENTE VITTIMA, ABBIATE PIETA’ DI ME.

Una volta uscite di lì Darcy era un po’ più rilassata e io dolorante. La seconda tappa fu Harrods, per il mio e il suo piacere, finalmente un po’ di sano shopping. Appena fummo avanti l’enorme negozio le brillarono gli occhi, ed era la stessa cosa che facevano i miei quando ero lì davanti, anche se ero praticamente sempre lì.

Entrammo e mani vuote e uscimmo con varie buste, abbastanza grandi e pesanti. Tra tutta quella roba c’erano anche i vestiti per la festa che sarebbe appena iniziata. Al pensiero della festa presi istintivamente il telefono in mano e vidi l’ora, era tardissimo.

-porca puzzola Darcy dobbiamo sbrigarci, o faremo tardi.

Ci avviammo a piedi e dopo un quarto d’ora circa arrivammo a casa.

-ed ecco casa mia, e anche la tua fino a quando non tornerai in Italia, ti piace?

Chiesi speranzosa alla mia amica. Appena vide la mia villetta spalancò la bocca che prese la forma di una grande “O”.

-Ma…ma…è bellissima, e… ODDIO LE FINESTRE COME CASA CULLEN!

-lo sapevo che lo avresti detto.- Sghignazzai mentre cercavo le chiavi di casa nella borsa, consapevole che se avrei bussato nessuno avrebbe aperto, OVVIAMENTE.

Entrammo dentro casa e salutai tutti con il mio solito energetico “hello guys” urlato così forte che anche i vicini dall’altro lato della strada sapevano del mio ritorno, e tra me e me sussurrai “ma questi una casa ce l’hanno?”

ELIZABETH

Le persone arrivavano in massa, erano solo le 10:30 e già la metà delle persone che occupavano il soggiorno erano a me completamente sconosciute, e sicuramente anche ad Ali, ma a lei non interessava o forse non ci faceva neanche caso, apriva la porta a tutti, salutando e dando baci a destra e a sinistra, in quel momento pensai che se si fosse presentato alla porta un alieno o un ferito sanguinante lei avrebbe semplicemente sorriso e li avrebbe invitati ad entrare con un “ben arrivati CARI”, avevo già aperto il frigo alla ricerca del ketchup per testare la mia teoria quando due mani solide mi strinsero i fianchi facendomi sobbalzare.

-adesso è questo l'effetto che ti faccio?

Disse Zayn che stava scherzosamente assumendo lo sguardo da bambino che sta per scoppiare a piangere.

- ma smettila scemo!

Gli strinsi le guance con una mano e lo baciai sulle labbra che per via della stretta avevano assunto la forma della bocca di un pesce.

- che combini?

Mi pizzicò il sedere e mi prese tra le braccia.

- aaaah...niente...mi stavo preparando uno spuntino, credo che passerò la serata chiusa in cucina ad affogarmi nel cibo...tu...mi farai compagnia...vero?

Assunsi uno sguardo malizioso mentre passavo la mano lungo i bottoni della sua camicia.

- bè....Ali mi ha incaricato come Dj della serata.

L'ultima parte della frase l'aveva pronunciata così rapidamente che mi ci volle un po' di concentrazione per capirla.

- scusami amore...non sai cosa darei per poter stare con te, ovunque, ma...Ali ha tirato fuori la storia che non partecipiamo mai alle sue feste ecc ecc...

il mio sguardo era più che apprensivo, da Ali nessuno poteva scappare e poi avremo avuto tutto il tempo per restare un po' da soli dopo la festa.

- tranquillo, sono in buona compagnia.

E tirai fuori dal frigo il salmone e la maionese.

- vai e spaccagli i timpani!

- Dio come sei sexy!

Prese a baciarmi il collo su e giù e di nuovo su ed ancora giù accarezzandomi tutta e mandandomi in defibrillazione.

-A-amore, non avevi detto che....che...

- ZAYN!!!!! gli invitati vogliono un po' di musica!!!!!

ed eccola lì, la voce del demonio, Zayn non poté fare altro che alzare gli occhi al cielo e darmi un ultimo bacio prima di uscire dalla porta bianca che collegava la cucina al soggiorno.

- d'accordo...cosa abbiamo qui??

mi ero rigirata verso gli ingredienti del mio tramezzino che già pregustavo, ma non feci in tempo a posizionare l'ultima fetta di pancarre(?) che Darcy mi spuntò alle spalle fregandomi ciò che già sentivo nel mio stomaco che borbottava da un po'.

- no, ma prego, era per Elizabeth che non mangia da stamattina a colazione, ma se vuoi puoi anche prenderlo tu....aaaaaaaaaaaaaaah!!!! ma che cazzo parlo a fare!!!!?

Darcy non mi stava ascoltando e a malapena forse si era resa conto della mia presenza, stava osservando il vuoto mentre masticava il mio super tramezzino salmone e maionese quando a un certo punto mi guarda e mi fa.

- ma...secondo te...che impressione ho fatto a Niall?

Ero incredula,arrabbiata e seriamente CONFUSA!

Mi limitai a spalancare occhi e bocca e ad alzare le braccia al cielo in segno di sconfitta!

Erano tutti pazzi!! o ero io la pazza?!

Volevo fuggire, ma non a qualche metro o chilometro di distanza...VOLEVO CAMBIARE IDENTITA' E FUGGIRE AL POLO NORD A PROPORMI COME ASSISTENTE DI BABBO NATALE!

- oh! Darcy sei qui! Dai vieni che ti presento un po' di amici...dov'è Ettore? Ohi Eli che fai qui?

Alisha aveva il fiatone quando aveva smesso di parlare e Darcy aveva uno sguardo vuoto, era da chiamare un esorcista, e poi ci si metteva il pensiero di quell'altro che probabilmente si era riaddormentato nel tentativo di leggere di nuovo quel libro, ma stranamente spuntò pure lui da dietro a Alisha.

Naturalmente lei prese entrambi e li portò via con se.

- aaaaaaaaaaaah! DI NUOVO SOLAAAAAAA!!!! dove ero rimasta?!

Pane, uno strato di maionese, salmone e di nuovo maionese e di nuovo un'altra fetta di pane, questa volta guardai prima a destra e poi a sinistra prima di prenderlo e...

- Eli! Hai visto Darcy?!

Niall era ancora sulla porta ma appena vide cosa avevo tra le mani corse a fianco a me in un nano secondo e subito dopo scomparve anche il secondo panino che avevo preparato.

Avevo ancora le mani aperte davanti a me quando Niall finiva di leccarsi i baffi e con un bacio rapido sulla guancia si dileguò anche lui.

Ero sul punto di piangere...ma NO!

Presi per l'ennesima volta il pane, la maionese e il salmone e mi rimisi all'opera.

Questa volta presi il coltello e lo misi davanti a me a mo di difesa, ma lo lasciai subito perché lo ritenevo troppo ridicolo e proprio allora spuntò Liam.

- d'accordo, basta cazzo!!! ho capito ho capito!!!!! questo tramezzino non sa da fare! Tò tieni!!

puntai il mio dito contro il soffitto mentre urlavo e alla fine misi quel terzo tramezzino tra le mani di quel poverino che era rimasto terrorizzato ad osservarmi sclerare, forse avevo bisogno io dell'esorcista.

- E-Eli sai per caso dove sono i bicchieri?!

Parlò molto lentamente come se fossi una ritardata mentale e mi porse il tramezzino.

Scoppiai in una risata isterica e lo condussi con me fino all'entrata dello scantinato dove gli dissi di aspettarmi, era completamente IMPAURITO.

Mentre scendevo le scale iniziai a scaricarmi a dosso un infinità di bestemmie maledicendo il giorno in cui ero nata. Arrivata giù stavo quasi per ritornare di nuovo su, ma arrivata agli scaffali dove dovevano essere posizionati i bicchieri, vidi DISTINTAMENTE Niall e Darcy pomiciare come due adolescenti durante un attacco ormonale.

 

LEGGIMI :D

HELLO GUYSSSS!!!

QUESTO CAPITOLO LO DEDICHIAMO ALLA NOSTRA AMICA MARIALAURAAAAAAAAA!!!! ED ANCHE A VOI OVVIAMENTE!!!

SPERO VI PIACCIA IL NOSTRO

REGALLO DI NATALE!!!!!!

MERRY CHRISTMAS AND A HAPPY NEW YEAR PEIPIS(?).

   
 
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