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Autore: Acinorev    23/12/2012    7 recensioni
«Ma sono qui – la interruppi. - Sono qui, con te. Ed è esattamente dove voglio stare.»
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Unexpected'
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I don't regret anything

Capitolo 21

 

“Mi passi i cereali?” chiese Kathleen, allungando una mano. Annuii porgendole la scatola che tenevo al mio fianco. Poi continuai a mescolare con un cucchiaio il latte nella mia tazza, piena zeppa di cereali al cioccolato.
La mattina non ero al massimo delle energie: forse per quello non avevo ancora formulato una frase di senso compiuto.
“Per caso hai ancora sonno?” domandò, guardandomi divertita.
“Mhm.” mugugnai.
“Pensi che riuscirai a dire qualcosa entro la fine della giornata?”
“Mhm.”
“Oggi facciamo qualcosa?”
“Mhm.”
“Mi presti 10000 sterline?”
“Mhm.” mugugnai di nuovo, ridendo mentre mi portavo la tazza di latte alla bocca. Lei mi imitò, ormai arresa al mio stato comatoso. Eravamo gli unici svegli in casa, o almeno gli unici in piedi, nonostante fossero quasi le undici.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto: io cercando di svegliarmi, con scarsi risultati, lei mangiando nell’attesa che io mi svegliassi. All’improvviso, però, la figura di Harry attraversò il salotto, passando davanti alla porta della cucina: la sua faccia non prometteva niente di buono e potevo immaginare il perché.
Era il momento di svegliarsi sul serio.
Sospirai, riponendo la tazza nel lavandino: “Sarà meglio che vada a parlargli.” dissi, avvicinandomi a Kath e accarezzandole la schiena con una mano.
“Ah, hai smesso di rispondere con versi?” mi prese in giro, voltandosi verso di me.
“Mhm.” le risposi, facendola ridere. Mi abbassai all’altezza del suo viso e le sfiorai le labbra, sicuro che se avessi approfondito il bacio non sarei andato a parlare con Harry.
 
Uscii dalla porta di casa cercandolo con lo sguardo: lo trovai seduto sul primo dei gradini di fronte alla porta che portavano alla spiaggia; mi avvicinai e presi posto di fianco a lui, che si voltò per vedere chi fossi.
“Buongiorno.” sussurrai, guardando il mare di fronte a noi.
Harry non rispose, continuando a torturarsi le mani.
“L’ha già detto a Niall?” gli chiesi, cercando di farlo parlare. Sapevo che non gli faceva bene tenersi tutto dentro, perché poi finiva per scoppiare dopo un certo periodo di tempo.
Scosse la testa: “Non lo so. - mormorò, abbassando lo sguardo sulle sue mani, - Ma quando la farà, credo che Niall non mi rivolgerà più la parola.”
“Non penso che lo farebbe. Certo, si incazzerà, e non poco…”
“Grazie per le parole incoraggianti, Zayn!” mi interruppe, abbozzando un sorriso che io ricambiai.
“Voglio dire, si incazzerà, ma capirà… In fondo è successo tutto quando lui ed Abbie non stavano ancora insieme.”
“È vero, ma gliel’abbiamo tenuto nascosto.” mi corresse, guardandomi negli occhi. In effetti era quello il problema principale: tenerglielo nascosto non era stata una bella idea, nonostante non ci fosse un doppio fine.
“Io non ho niente da nascondere, Zayn. Ci siamo baciati, è vero, ma è stato pochi giorni dopo averla conosciuta e io non ero nemmeno molto interessato a lei, almeno all’inizio. È stata Abbie ad insistere perché non dicessi niente di quel bacio: sai benissimo anche tu che vi racconto delle ragazze con cui sto. Eppure non credo che Niall mi crederà: penserà di sicuro che gliel’abbia nascosto di proposito.”
“Non stare a fasciarti la testa prima di essertela rotta: non puoi sapere per certo cosa penserà e come reagirà.” lo incoraggiai, mentre sospirava. Era un bel casino quella situazione.
“E Celeste?” gli chiesi dopo qualche secondo.
Harry si voltò a guardarmi, quasi stupito da quella domanda, poi tornò a fissare un punto di fronte a lui: “Oh, lei…  Mi piace. – confessò, - Non come Abbie, ma mi piace.”
“Sembra una brava ragazza.” esclamai, sorridendogli. Immaginavo che l’argomento Abbie non fosse uno dei suoi preferiti e speravo che Alice avrebbe potuto aggiustare le cose. La sera prima in quel corridoio, Abbie era stata fin troppo chiara: voleva stare con Niall.
“Sì, lo è, ma…” Un altro sospiro, più profondo.
“Ma non è Abbie.” completai io, scuotendo leggermente la testa. La speranza di poco prima si affievoliva sempre di più. Lui annuì, continuando a fissare davanti a sé: non l’avevo mai visto così, per nessuna ragazza. E non era un problema da poco.
Per qualche minuto regnò il silenzio tra di noi: io non sapevo più che dire per tirarlo su di morale e lui non sembrava potesse sentirsi meglio con delle mie stupide parole.
“Vi invidio, lo sai?” domandò all’improvviso.
Mi voltai per guardarlo negli occhi: “Chi?”
“Tu e Kath.” rispose, senza guardarmi.
“Perché?” chiesi di getto.
A quel punto si voltò, fissandomi con il verde intenso delle sue iridi: “Perché? – ripeté retorico, - Perché non ho mai visto due persone così innamorate, ecco perché. Nemmeno Louis ed Eleanor, nemmeno Liam e Danielle.” spiegò.
“Harry, non hai proprio niente da invidiarci. – lo corressi, facendomi più serio, - Anche se siamo così innamorati non possiamo evitare quello che succederà tra due mesi. Non pensi debba essere io ad invidiare te? Abbie è viva, in salute e potrai cercare di conquistarla altre mille volte se vuoi.”
Ed eccolo lì, il peso sul petto che cercavo di ignorare ma che faceva ogni giorno più male. Harry non aveva proprio niente da invidiarci: pe quanto io e Kath fossimo innamorati, non c’era proprio niente da invidiare.
Respirai profondamente, cercando di calmare le emozioni che stavano prendendo il sopravvento: dovevo farlo ogni giorno. Appena sentivo qualcosa, come la tristezza, la rabbia o la paura, doveva spingere tutto in un angolino di me stesso cercando di far finta di niente.
Harry appoggiò una mano sul mio ginocchio senza aggiungere altro: probabilmente aveva capito che la piega presa dal discorso non mi faceva bene e che non poteva ribattere in alcun modo.
All’improvviso, quello di cui più avevo bisogno in quel momento era Kathleen, sentirla al mio fianco, sentirla viva. Ne avevo bisogno per riuscire ad andare avanti, quindi mi congedai: “Harry, io torno dentro. Mi raccomando…”
“Grazie amico.” rispose, rivolgendomi uno dei suoi soliti sorrisi. Ricambiai e mi alzai, pulendomi i pantaloni.
 
Una volta varcata la soglia, un movimento al mio fianco mi fece sobbalzare: mi voltai alla mia sinistra e mi trovai di fronte Celeste.
“Alice…” farfugliai, sorpreso di vederla appoggiata al muro di fianco alla porta. Lei si portò l’indice sulle labbra suggerendomi di fare silenzio; corrugai la fronte, non capendo cosa stesse facendo.
Fece un cenno del capo in direzione di Harry: non voleva che lui sapesse che era lì. La guardai negli occhi scuri e poi guardai Hazza, sporgendomi con la testa oltre la soglia della porta.
“Hai sentito tutto?” le chiesi, sperando che non fosse così.
“Shh, abbassa la voce.” sussurrò, prendendomi per un braccio e allontanandomi da lì. Perché mi ritrovavo sempre in mezzo agli affari degli altri?
“Hai sentito tutto?” domandai di nuovo, a bassa voce. Da come mi guardò, capii che la risposta era sì: i suoi occhi sembravano urlare “Sì, ho sentito tutto e sto morendo dentro.” In pratica Harry aveva ammesso che Celeste non sarebbe mai stata all’altezza di Abbie e che, nonostante stesse con lei, pensava ad un’altra. Non doveva esser stata una bella cosa.
“Mi dispiace, se avessi saputo che…”
“Non ti preoccupare. – mi interruppe, - È ok.”
Alzai le sopracciglia, sconvolto da quella reazione: “Ok?” ripetei.
Lei alzò gli occhi al cielo, non come segno di stizza ma come se stesse trattenendo qualcosa: “Non dirgli che ho sentito, ti prego.”
“Ma…”
“Zayn, per favore.”
Non riuscivo a capire cosa avesse in mente: insomma, il suo ragazzo aveva appena confessato l’interesse, e non solo, per un’altra e lei voleva far finta di niente?
“Perché?” le chiesi, cercando di cavarle le parole di bocca.
Alice sospirò, chiudendo gli occhi per un attimo: “Non voglio perderlo.” sussurrò, senza distogliere lo sguardo da me. Era quasi disarmante la limpidezza dei suoi occhi: erano ancora più chiari delle sue parole. Doveva tenere tanto ad Harry se era disposta a passare sopra ad una cosa del genere.
“Sei sicura?” domandai. Non stava piangendo, almeno non ancora, ma la sua espressione la diceva lunga.
Annuì, abbozzando un sorriso che avrebbe dovuto convincermi, ma senza che potessi dire altro, si allontanò da me, salendo le scale.
Mentre le guardavo andarsene, vidi Kathleen uscire dalla cucina e avvicinarsi a me: “Hey.” mi salutò, lasciandomi un bacio sulle labbra.
“La prossima volta andiamo in vacanza da soli.” scherzai, pensando a tutto quello che stava succedendo. Da un momento all’altro sarebbe esplosa una bomba tra Niall ed Harry.
“Non sarebbe una cattiva idea.” rispose, sorridendomi. Ma prima che potesse tornare sulla mia bocca, la voce dell’irlandese ci interruppe: “Harry! – urlò, scendendo le scale, - Dove sei?!”
Spalancai gli occhi nel notare le guance rosse del mio amico e l’espressione tutt’altro che tranquilla: Abbie doveva avergli detto la verità. Era infatti dietro di lui, con le lacrime agli occhi.
“Abbie…” esclamò Kath, andandole incontro. Harry intanto era entrato in casa, attirato dal richiamo del nostro amico.
“Bell’amico di merda!” urlò Niall, arrivandogli a pochi centimetri di distanza: senza pensarci, feci un passo verso di loro, come per impedire che le cose degenerassero. “Per questo eri tanto sicuro di potertela prendere, non è così? Perché te l’eri già fatta!”
“Niall, non…”
“Sta’ zitto! Sono stufo di sentire le tue cazzate! Scommetto che non vi siete limitati a quel bacio: chissà per quanto tempo mi avete preso per il culo!”
“Te l’ho già detto! Non c’è stato altro!” intervenne Abbie, avvicinandosi a loro.
“E secondo te dovrei credervi? – ribatté, rivolgendosi a lei, - Se è così perché non me l’avete detto? Se non avevate nulla da nascondere avreste dovuto dirmelo! E io avrei capito… Mentre ora non mi fido.”
“Niall, ti sbagli. – provò Harry, - Abbie non ti ha tradito e se non te l’abbiamo detto è stato solo perché non voleva che pensassi che fosse una ragazza facile.”
“Avrei dovuto pensare una cosa del genere per un bacio del cazzo?! È evidente che c’è qualcos’altro sotto!” ripeté incredulo, storcendo il viso in un’espressione incredula. In effetti nemmeno io capivo la motivazione di Abbie. Intanto erano entrati in salotto anche Liam e Louis con le rispettive ragazze, un po’ confusi da tutto quel baccano.
“Niall, per favore…” lo pregò Abbie. Non mi aspettavo una reazione del genere da parte sua: ovviamente era naturale che non fosse felice del fatto che la sua ragazza e uno dei suoi migliori amici gli avessero nascosto la loro piccola tresca, ma non pensavo che se la sarebbe presa tanto.
Il biondino guardò Abbie ancora una volta; aprì la bocca come per dire qualcosa, ma la richiuse subito dopo per poi uscire di casa senza aggiungere altro.
Rimanemmo tutti in silenzio, shockati da quello che era appena succeso: Harry si passò una mano nei capelli, sospirando sonoramente; la mora salì le scale seguita da Kathleen; Alice fece la sua comparsa in salotto, guardando Hazza come se aspettasse delle spiegazioni, che però non arrivarono; noi altri, ci limitavamo a guardarci pensando che le cose erano tornate a qualche tempo prima, quando quei due litigavano per lei più o meno ogni giorno.
Per fortuna doveva essere una vacanza.
 
“Come sta?” chiesi a Kathleen, che mi aveva appena raggiunto sul divano nella “stanza dei giochi”. Sospirò e si accoccolò su di me, mentre il proiettore trasmetteva un film che non avevo mai visto e che non stavo nemmeno seguendo.
“Potrebbe stare meglio… - rispose, - Da quello che mi ha detto, Niall non le ha creduto: pensa che la storia con Harry sia continuata anche mentre stavano insieme.”
“Bel casino.” sussurrai, scuotendo la testa.
“Perché ha reagito così? – domandò, disegnando fantasie sulla mia gamba con un dito, - Voglio dire, non credi abbia esagerato un po’?”
“Sì, credo che abbia esagerato un po’. Però Niall è così: è insicuro, anche quando non ne avrebbe motivo. Il fatto che Hazza abbia sempre avuto un interesse per Abbie non gli fa bene, soprattutto perché di solito quello che Harry vuole lo ottiene. Quindi non mi stupisco se, una volta saputo del loro bacio e del fatto che gliel’hanno tenuto nascosto, non si fida di loro due.”
“Però dovrebbe apprezzare il fatto che Abbie gliel’abbia detto: alla fine, se avesse avuto qualcosa da nascondere, avrebbe potuto continuare a non dirgli nulla e lui non l’avrebbe mai saputo.”
“Quando si sarà calmato ci penserà. Almeno spero. -  le assicurai, - Ma ora basta parlare di loro.” aggiunsi, stringendola a me.
Kathleen mi sorrise e si sporse in avanti per raggiungere la mia bocca: quando avevo smesso di parlare con Harry, ero rientrato in casa alla ricerca di quel contatto, ma il litigio ci aveva impedito di stare insieme. Poi Abbie si era rinchiusa in camera e Leen, da buona migliore amica, era stata tutto il pomeriggio con lei, lasciandomi da solo. Ora, con le sue labbra sulle mie, potevo finalmente dirmi soddisfatto.
“Sai, Hazza stamattina mi ha detto una cosa.” esordii, una volta che Kath si appoggiò di nuovo sul mio petto.
“Cosa?” domandò, quasi in un sussurro.
“All’inizio non capivo come facesse a pensarlo.”
“Zayn, vuoi dirmelo o devo indovinare?” scherzò, accennando una risata.
“Ha detto che ci invidia.” risposi, accarezzandole un braccio.
“Ci invidia?” ripeté lei, confusa.
“Dice di non aver mai visto due persone tanto innamorate.” le spiegai, sentendomi quasi fiero di quell’impressione.
“E perché tu non capisci come possa pensarlo?” domandò, alzando la testa dal mio petto per guardarmi negli occhi.
“Sai benissimo perché.” risposi, spostando lo sguardo su una ciocca dei suoi capelli con la quale avevo iniziato a giocare. Si mise a sedere, corrugando la fronte: “Perché tra due mesi finirà tutto?”
Io non risposi, limitandomi a fissare i suoi occhi: perché doveva essere così schietta?
“È così strano che qualcuno possa invidiarci? – domandò, stupita, - La nostra storia ti sembra così orribile da sembrarti strano che qualcuno possa invidiarci?”
“Andiamo Kath, lo sai che non intendevo questo.” ribattei, scuotendo la testa.
“Ah no? Perché è esattamente quello che mi hai fatto capire.”
“La nostra storia non è orribile, non volevo dire questo. Semplicemente, come ho detto anche a lui, anche noi abbiamo i nostri problemi, anzi, un unico grande problema che di certo non passa inosservato. Ma…”
“Zayn, che diavolo stai dicendo?” sussurrò. Si stava innervosendo e io non riuscivo a spiegarmi come avrei voluto. “Mi dispiace non poterti dare una storia perfetta da poter invidiare! Scusa tanto!” farfugliò, alzandosi dal divano e incamminandosi verso la porta. Io la chiamai, imitandola e raggiungendola, per poi afferrarla per un polso e girarla verso di me: “La smetti di saltare a conclusioni affrettate?” le chiesi esasperato, inclinando la testa da un lato. A volte la sua insicurezza usciva fuori: ero convinto che avesse ancora paura che io potessi lasciarla per qualcuno o qualcosa di meglio.
“Non sono conclusioni affrettate, sono la verità.” mi corresse.
“Non hai sentito quello che ho detto? All’inizio non capivo come potesse pensarlo, ora invece lo capisco. – spiegai, mentre lei mi guardava in attesa, - È ovvio che lui ci invidi: noi due siamo innamorati, nonostante tutto. Siamo felici, nonostante quello che succederà, e non è una cosa da poco. Kath, io non rimpiango nulla della nostra storia.”
Leen sospirò, pensai per il sollievo, e io le sorrisi cercando di farle capire che aveva frainteso le mie parole: “Ti sei salvato in corner.” mormorò, alzando gli occhi al cielo e reprimendo un sorriso.
“Lo so, ho questa straordinaria capacità.” dissi, cingendole i fianchi con le braccia.
“Oltre all’essere così maledettamente e irrimediabilmente vanitoso?” mi prese in giro, intrecciando le mani dietro al mio collo.
“Esatto: sono pieno di qualità.” confermai, facendola ridere.
Di nuovo, le nostre labbra si incontrarono, incapaci di stare separate per troppo tempo; quando però le nostre lingue smisero di rincorrersi, fu Leen a parlare: “Anche io non rimpiango niente della nostra storia.”

 



Buooooooooonasera :)
Sono le 2 passate e io ho appena finito il capitolo, nonostante mi si chiudano gli occhi per il sonno =.=
Il fatto è che tra qualche ora parto per le vacanze e non avrò internet:
non volendo farvi aspettare troppo tempo 
per il nuovo capitolo, ho fatto di tutto per pubblicarlo prima di partire!
Quindi eccolo qui! È una schifezza, lo so... Scusate!
Succedono un po' di cose: Harry è partito per la tangente ormai (?)
È cotto di Abbie, anche se gli piace anche Alice! Alice, 
dal canto suo, è cotta di Harry, tanto da sopportare la verità sulla
coppia Habbie (?): il suo personaggio mi ispira un sacco di dolcezza! (e malinconia) 
Niall ha saputo del loro bacio e dire che si è incazzato è dire poco:
orrei dire due cosette riguardo la sua reazione... Può sembrare 
esagerata, è vero, però non tutti reagiscono sempre nella maniera giusta...
E Niall è un po' complessato sotto questo punto di vista haha Il perchè è Zayn
a spiegarlo! Se volete dirmi cosa ne pensate, sono tutta orecchi!
Poooi Zayn e Leen: beh, pucciosi come sempre, anche se alla fine
stavano quasi per litigare! Non può sempre essere tutto rose e fiori u.u
Vabbè, basta hahah il capitolo l'avete letto, quindi non c'è motivo per parlarne ancora! 
Ripeto, lasciate qualche recensione con i vostri pareri, perchè mi fanno molto piacere :)
(risponderò a quello dello scorso capitolo appena torno dalle vacanze,
perchè ora non ce la faccio davvero =.=)
Io vi ringrazio immensamente e vi auguro delle buone vacanze :D
Vi voglio bene fanciulle :3

  


 

  
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