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Autore: Maya92    23/12/2012    9 recensioni
La guerra è finita, Voldemort ha vinto. I mezzosangue sono ormai ridotti in schiavitù.
E se Narcissa stesse cercando una Dama di Compagnia? e se questa fosse proprio Hermione? come la prenderà Draco?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il suono della tua voce

 

-Mi dispiace Draco se c’è qualcosa che possiamo fare, diccelo.-

-Draco se vuoi rimango qui stanotte , io …-

-ragazzi va tutto bene davvero, ora andate si è fatto tardi! – Blaise , Pansy e Theodore guardarono preoccupati l’amico ma capirono che era meglio non aggiungere altro.

-Theo vado a salutare Hermione e arrivo.-

La ragazza si allontanò alla ricerca di Hermione, che trovò seduta fuori in una panchina del giardino. L’ex Serpeverde si sedette accanto a lei e le posò una mano sulla sua.

-Hermione, perché non vieni a stare da me per qualche giorno, sai che anche per Theo non ci sarebbero problemi.-

La giovane mezzosangue guardò l’amica.

-Grazie Pansy ma … il mio posto è qui.- disse sorridendo.

Pansy sospirò. –testarda di una Grifona … e va bene ma sappi che domani mattina sono già qui!-

Hermione rise – grazie Pansy ma ora vai, è stata una giornata stancante e sai che non devi affaticarti troppo. Buona notte.-

-Buona notte Herm- e dicendo così andò via.

Hermione invece rimase ancora lì seduta a pensare a tutto quello che era successo in quelle 24h.

 

Dopo che Hermione corse a chiamare Draco, il ragazzo si alzò subito correndo verso la camera della madre. Quando arrivò ne prese il corpo e lo mise a letto, la ragazza invece era andata  a chiamare immediatamente il medimago.

Quando arrivò però , ormai non c’era più niente da fare. Hermione  scoppiò in lacrime. Non poteva credere che Narcissa, la sua Narcissa, la donna buona che le aveva aperto il cuore e l’aveva fatta sentire sicura e protetta in quel mondo, in cui non c’era spazio per persone come lei, adesso non ci fosse più. Guardò Draco , era pallido, stava parlando con medico.

-come … come è potuto accadere dottore ,lei stava meglio.-

-Non lo metto in dubbio signor Malfoy, ma i problemi di sua madre non erano comunque scomparsi. Qualcosa la turbava nell’ultimo periodo?-

Il giovane Malfoy sgranò gli occhi, capiva perfettamente cosa intendesse il medimago.

-Si … era sempre stanca ultimamente.-

Il medicò sospirò. –Beh in ogni caso Signor Malfoy, non è colpa di nessuno, anzi! Se ricorda bene io ero piacevolmente sorpreso dai miglioramenti di vostra madre, siete riusciti in un impresa quasi impossibile, le avete dato tanti mesi in più e di questo , dovete solo esserne felici! Ora vado, di qualsiasi cosa abbiate bisogno non esitate a chiamarmi, arrivederci Signor Malfoy.-

Draco però non rispose, poggiò semplicemente la schiena contro la parete e si lasciò scivolare a terra. Quel dolore era troppo anche per lui.

Il pomeriggio seguente si svolsero i funerali della donna. Erano stati invitati, per volere di Draco, solamente le persone più vicine a Narcissa. Nessuna famiglia fu invitata solamente per rispetto del sangue.

Fu una cerimonia semplice, di poche parole. Pansy rimase per tutto il tempo accanto ad Hermione e, Blaise e Theo, fecero lo stesso con l’amico.

Quando la cerimonia finì , come da tradizione, gli invitati si intrattennero ancora un po’. Proprio in quel momento accadde qualcosa che lasciò tutti spiazzati. Voldemort si materializzò nel bel mezzo della sala. Il silenzio calò, poi ad un tratto, dopo un primo momento di esitazione, tutti si inginocchiarono al cospetto del loro Signore. Tutti tranne Hermione ovviamente. La ragazza infatti rimase pietrificata. Non lo vedeva dal giorno della battaglia ad Hogwarts e ritrovarselo davanti ora, era qualcosa di strano. Il Signore Oscuro però non si accorse nemmeno di lei, troppo preso da Draco.

-Giovane Malfoy, questa tua perdita mi addolora. Tua madre era una donna come poche, sempre ligia al dovere, sempre pronta a stare accanto a suo marito e ad i nostri ideali. La TUA FAMIGLIA ti è vicino giovane Malfoy.-

Hermione vide che Draco, ancora a testa bassa ed inginocchiato davanti a Voldemort, serrò i pugni talmente forte che le nocche divennero bianche.

-ed io sono grato alla mia famiglia …-  La ragazza notò qualcosa nelle parole appena pronunciate,quasi … disgusto.

Senza aggiungere altro e compiaciuto di se stesso, Voldemort si girò e ritornò al centro della sala. Poi, dopo aver lasciato uno sguardo carico di disprezzo ad Hermione, si smaterializzò in silenzio.

Un brivido percorse la schiena della ragazza e Draco, sembrò essersene accorto poiché iniziò a fissarla con sguardo preoccupato. Senza aggiungere altro lei uscì in giardino.

 

Ed era proprio li che Hermione era ancora. Decise di rientrare quando capì che tutti gli ospiti erano andati via.   

 

***

Erano passati quattro giorni ed il manor aveva perso tutta la sua vitalità. Draco era sempre fuori, così come Astoria, che ormai stava quasi sempre dalla famiglia per tornare solo la sera, quando sapeva di poter trovare il marito.

Hermione invece era l’unica che continuava a rimanere tutto il giorno alla villa. Spesso Pansy le proponeva di trasferirsi da lei e Theo,  in fondo, ora che Narcissa non c’era più , lei non aveva più motivo di rimanere li. Nonostante ciò e nonostante sapesse che ora niente e nessuno poteva salvarla dalle grinfie di Astoria, lei rifiutava sempre. Si sentiva quasi obbligata a farlo. Per quasi un anno il Manor era stata la sua casa  , Narcissa era diventata una seconda madre per lei  e proprio per questo, non avrebbe mai potuto abbandonare la villa.

Quella sera , mentre Hermione andava verso la biblioteca, sentì delle voci provenire dallo studio di Draco. Il ragazzo e Astoria stavano litigando.

-Draco insomma! Ormai non c’è più bisogno di lei qui, perché continuare a tenerla?-

Hermione fece una smorfia capendo che la donna stava parlando di lei.

Perché continuare a tenerla… neanche fossi una cosa vecchia da buttare.

-Astoria basta ne abbiamo già parlato! Sai benissimo che non la manderò via, mi madre non lo vorrebbe …

-Tua madre o tu Draco!?-

-Anche se fosse non sono affari che ti riguardano.-

-Mi riguardano eccome maledizione! Sono tua moglie Draco quand’è che te lo metterai in testa?-

-E tu quand’è che ti metterai in testa che per me non lo sarai mai veramente! Sei mia moglie si … ma solo legalmente. Mi dispiace Astoria.-

La ragazza non rispose. L’ex Grifondoro sentì dei passi dirigersi verso la porta. Ebbe appena il tempo di nascondersi dietro l’angolo, che questa si aprì . Una Astoria in lacrime uscì dalla stanza e si smaterializzò, probabilmente a casa dei genitori.

Sapeva che era sbagliato, la sua parte Grifondoro le gridava di non farlo, ma lei per una volta decise di non ascoltarla e di dar retta solamente al suo cuore. Decise di andare da Draco . Aprì piano senza bussare.

-Astoria basta non ho più intenzione di … Granger… scusa pensavo fosse…-

-si tranquillo. Ho sentito che avete discusso…-

-Sai che novità!-

Il ragazzo si sedette sulla poltrona, tenendosi la testa tra le mani. La ragazza si avvicinò e ad un tratto , notò che Draco piangeva. Mai in tutta la sua vita Hermione Granger avrebbe pensato di poter assistere ad una scena simile, ma in fondo, non avrebbe neanche mai pensato di potersi innamorare di lui.

La ragazza gli si inginocchiò accanto gli prese le mani tra le sue.

-Draco … -

-è colpa mia! è SOLO COLPA MIA MALEDIZIONE! Mia madre è morta per colpa mia.-

-Draco non dire stupidaggini! Come può essere colpa tua!?-

-Lei soffriva ! Prima la morta di mio padre, poi per me che sono diventato Mangiamorte senza oppormi … anzi, fino a poco tempo fa ero fermamente convinto di ciò che facevo! E adesso Astoria! Non le ho mai dato un motivo per essere felice e serena è solo colpa mia se è morta …-

-DRACO! Come puoi anche solo pensare una cosa del genere? È vero, lei non era felice di saperti costretto in questo matrimonio ma pensi che questo l’abbia uccisa? Draco lei era malata! Quando sono arrivata qui lei era l’ombra di se stessa , e non solo per la malattia. Se c’era qualcosa che l’ha tenuta in vita fino ad ora sei stato proprio tu! Tu che le sei stato sempre vicino! Non devi rimproverarti di nulla stupido di un Serpeverde!-

Draco si girò a guardarla e le passò una mano sulla guancia.

-perché piangi mezzosangue?-

Hermione si accorse solo in quel momento delle lacrime che le scendevano lungo il viso.

-Perché io odio vedere le persone che amo soffrire …-

- Ripetilo …-

-che odio vedere le persone che …- ma si accorse solo in quel momento ,che non era quello ciò che il ragazzo voleva risentire.

-Che ti amo Draco … -

A quel punto il ragazzo la attirò verso di sé e la baciò.

Hermione per un momento rimase come pietrificata da quel gesto ma alla fine, fu costretta a cedere. Stare di nuovo tra le braccia di Draco, era l’unica cosa che la ragazza desiderava. Poi però il pensiero di Astoria la colpì come un pugno allo stomaco.

-Draco noi non possiamo! Astoria …-

-Astoria ci ha tenuti separati fin troppo mezzosangue … -

Detto questo, riprese a baciarla, lungo il collo e le spalle che a mano a mano andava scoprendo. Hermione sospirò , in fondo aveva ragione. Lui amava lei maledizione, erano loro, quelli costretti a stare lontani. Decise di lasciarsi andare, decise di mandare al diavolo i suoi sensi di colpa e per una volta, lasciò che la sua parte egoista avesse il sopravvento.

Si accorse di essere in camera di Draco solo quando lui la sdraiò a letto. Iniziò a spogliarla e accarezzarla dolcemente, come mai forse prima d’ora. Il ragazzo voleva che tutto fosse perfetto. Sapeva quanto lei stesse lottando contro la sua coscienza che le gridava quanto quello fosse sbagliato, doveva convincerla del contrario, doveva farle capire una volta per tutte, quanto la amasse e quanto soprattutto le fosse mancata. E le era mancata tanto … tutte quelle notti passate senza di lei, tutti quei giorni nei quali a malapena si parlavano, per lui erano stati una tortura.

L’ex Serpeverde, iniziò a lasciarle una scia di baci lungo tutto il corpo, soffermandosi sul suo seno , la sua pancia ,andando sempre più giù. Voleva assaporare ogni centimetro della sua pelle, ogni centimetro di quel corpo, di quel frutto proibito.

Con lei aveva capito cosa significasse la parola amore. Amare qualcuno incondizionatamente e non poter vivere senza.

Fecero l’amore fin quando le forze glielo permisero e poi si strinsero l’uno all’altra in cerca di riposo.

-Ti amo Hemione…-

-è bello il suono della tua voce quando pronuncia il mio nome, è stranamente caldo e dolce.-

Lui sorrise a quelle parole, si era soffermata più sul suo nome che sulla frase in sé … era dolce come una bambina e aveva bisogno della stessa protezione. La strinse più forte a sé .

-Comunque ti amo anche io Draco.-

Lo sentì a malapena poiché le forze lo stavano abbandonando, ed il sonno stava per avere il sopravvento . Riuscì solo a pensare che la mezzosangue aveva ragione, il suo nome , pronunciato da lei, aveva un suono meraviglioso.

 

 

SIIIII evviva finalmente Draco ed Hermione di nuovo insime!!! Vi avevo promesso che dopo molti capitoli infinitamente tristi sarebbe successo qualcosa di bello!

Inoltre, questo è il mio piccolo regalo per voi. Per augurarvi un buonissimo Natale, ed un felice inizio d’anno!

Grazie a tutti voi che leggete , grazie a tutti!

Il 27 partirò, tornerò il 3 Gennaio e poi inizierà la sessione di esami, non so quando riuscirò a postare il nuovo capitolo ma cercherò di farlo il prima possibile promesso!

Detto questo, di nuovo un Buon Natale a tutti voi…

Maya

  
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