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Autore: jasmine94    23/12/2012    4 recensioni
Se amate le storie ricche di avventure e soprattutto ricche di fantasia, questa FF fa al caso vostro.
Non per nulla infatti è incentrata sul fantastico mondo di Alagaesia, però con un protagonista del tutto nuovo: una ragazza, il cui destino si intreccerà inesorabilmente con quello dei protagonisti del Paolini, in un mondo sempre più magico e misterioso, in cui verranno svelati particolari inediti che ogni fan della saga di Eragon vorrebbe conoscere.
Se vi incuriosisce sapere cosa accadeva nel castello di Galbatorix prima che il nuovo Cavaliere trovasse il suo drago, allora iniziate a leggere questo primo capitolo...buona lettura :)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehilààà!!!Salve a tutti!! Credo che questo sarà l'ultimo capitolo prima di natale...quindi ci tenevo a farvi taaanti auguri!!! Per regalino vi lascio un capitolo bello avvincente...spero vi piaccia!! Kiss <3
A prestooo!!



 12. CACCIA AGLI INVASORI
 
Nei mesi seguenti tutto filava liscio.
Gli allenamenti avevano ripreso ad essere interessanti. Le prime volte erano ancora delle vere schiappe con il combattimento corpo a corpo, ma dopo un paio di settimane riuscirono entrambi a ingranare il meccanismo e i miglioramenti si avvertivano a vista d'occhio.
Per un paio di volte riuscirono a colpire Tornac, con grande soddisfazione del maestro, che ogni volta era sempre più orgoglioso dei due ragazzi.
I loro movimenti si erano fatti più scattanti e imprevedibili, e anche la potenza era aumentata di gran lunga.
Ovviamente non riuscirono mai a stendere l'uomo. La sua abilità era ineguagliabile. Tuttavia di tanto in tanto riuscivano a vederlo quasi in difficoltà, col fiatone e con il sudore che gli gocciolava dalla fronte.
In fondo non era più un giovanotto, aveva già superato da un pò la mezza età, anche se il suo portamento poteva ingannare chiunque.
Ogni giorno insegnava loro nuove mosse e nuove abilità e i due ragazzi non vedevano l'ora di combattere fra di loro.
Infatti da quando il vispo vecchietto si era accorto che non c'era più astio fra i due, ma solo qualche battibecco innocente fra ragazzini, aveva deciso di farli lottare l'uno contro l'altro.
Ovviamente Murtagh era sicuro di vincere, ma si dovette presto inchinare alla straordinaria abilità acquisita in poco tempo dalla ragazza.
Ferito nell'orgoglio aveva cercato e ottenuto una rivincita schiacciante.
Ma in realtà erano fra loro equilibrati. Nessuno era costantemente superiore all'altro e nonostante le continue sconfitte e vittorie si mantenevano in perfetta parità, anche quando Tornac gli insegnò ad usare diverse armi.
Finito l'allenamento i due rimanevano a lungo a chiaccherare e a passeggiare per il castello, ma ovviamente non potevano mancare i continui litigi. In realtà i due, a prima vista dal carattere completamente diverso, si assomigliavano parecchio, soprattutto per quanto riguardava i difetti.
Entrambi orgogliosi e sicuri di sé, impazienti e impulsivi, ribelli e infantili.
Ma in fondo sapevano entrambi di essere fatti per essere amici, non riuscivano ad odiarsi nonostante i continui contrasti.
Le cose non potevano andare meglio. Liz aveva finalmente trovato un amico con cui trascorrere il tempo nel noioso palazzo, mentre Murtagh aveva finalmente trovato qualcuno in grado di dargli l'affetto e le attenzioni che suo padre non aveva mai saputo dedicargli.
Tutto andava per il verso giusto, fino a quel giorno...
 
 
 
Nessuno si sarebbe mai aspettato che in un luogo sempre così tranquillo e ordinato potesse accadere una cosa del genere.
Da quel giorno, quel maledetto giorno, nulla ritornò più come prima.
Murtagh e Liz si trovavano insieme, in giro per il castello, quando l'intero pavimento aveva preso a tremare, sotto le urla  degli stessi soldati del re, che avevano preso a marciare e a invadere tutto il castello.
Il caos più assoluto regnava all'interno del palazzo.
<< Ma che sta succedendo?? >>disse la riccia spaventata da tutto quel trambusto.
<< E che ne posso sapere io??Dovremmo chiedere a qualcuno... >>
<< Ma qui ci sono solo soldati! >>replicò, ma quello era già scattato in avanti verso un soldato che a quanto pare conosceva.
Parlò con lui per qualche secondo poi ritornò a informarla di corsa.
Anche lui era preoccupato.
<< Una spia ha fatto entrare degli intrusi al castello, e a quanto pare hanno rubato qualcosa...questo è tutto quello che sanno...adesso è caccia agli invasori! >>disse velocemente per poi correre dall'altra parte.
<< Dove vai? >>gli chiese Liz.
<< Vado ad aiutare mio padre nel combattimento, voglio renderlo orgoglioso >> tornò indietro verso di lei e le prese il volto tra le mani.
Liz era confusa. Ma non diceva una parola.
<< Liz tu devi nasconderti, ti prego...questa non è la tua battaglia >>.
Lei lo guardò negli occhi e annuì :<< E tu stai attento, imbecille >>disse poi con tono scherzoso. E si separarono.
Doveva trovare un posto dove rifugiarsi in attesa che passasse la tempesta. Cercò Tornac, ma non si trovava, era sparito.
Le guardie intanto avevano preso a perquisire ogni stanza del castello, in cerca di qualcosa che neanche loro sapevano cosa fosse in realtà.
Ogni persona che incontravano veniva derubata dei propri oggetti, senza alcun contegno ovviamente.
Bambini che piangevano, donne che urlavano e uomini volenterosi che correvano da ogni parte.
E Liz si ritrovò immersa in questa confusione, totalmente alla deriva in cerca di un posto sicuro dove rifugiarsi.
Si sentiva sola, sola e abbandonata e si fece prendere dal panico non appena vide una pattuglia correre verso la sua parte.
Se non fosse stata così stupida da mettersi a correre, forse sarebbe riuscita a passare inosservata, ma ovviamente non fu così.
Quegli uomini le corsero incontro, buttandola a terra di peso.
Cercò di scrollarseli di dosso, ma quelli erano troppo robusti e la trattenevano con forza inaudita.
Iniziò a gridare e a divincolarsi quando i bestioni gli misero le mani addosso per cercare di perquisirla.
Ma in realtà non sapevano neanche loro cosa dovevano cercare.
A quanto pare era qualcosa di talmente importante e segreto che il re non aveva voluto rivelarlo neanche alle sue guardie.
Poi d'un tratto le trovarono addosso il ciondolo, quello appartenente ai suoi veri genitori, e iniziarono a incuriosirsi.
In effetti non è un oggetto che si vede tutti i giorni. Di una materiale molto strano, quasi un cristallo color oro. Uno di loro rimase contento e si mise in tasca lo strano oggetto.
<< Cosa stai facendo? Lo sai che dobbiamo consegnarlo al re! >>disse un altro, serrandogli il polso.
<< Io faccio quello che cazzo mi pare! Il re non c'ha detto cosa trovare...e questo me lo tengo io perché l'ho trovato io! Chissà quanto guadagnerò con questo piccolo gioiellino... >>
Anche gli altri avevano delle facce contrariate.
Perfetto quello era il momento perfetto per fuggire.
Erano 5 uomini armati contro una ragazzina, sapeva che lottare sarebbe stato inutile, ma in quanto a velocità nessuno poteva eguagliarla.
Con tutta la forza che poteva avere in corpo allontanò con un calcio quello che la teneva ferma, che in quel momento era distratto, quindi ci riuscì alla perfezione.
Quando si fu liberata dell'energumeno, fece uno scatto dall'altro lato, e prima che quelli potessero inseguirla, riuscì a seminarli.
Ancora troppo spaventata per fermarsi e riprendere fiato, corse per molto tempo, finché non arrivò in un corridoio a prima vista deserto.
Si riposò in un angolino, seduta e con le spalle appoggiate al muro.
Ce l'aveva fatta. Li aveva seminati.
In quel momento si sentì orgogliosa di sé stessa, perché aveva finalmente saputo sfruttare al meglio gli allenamenti del suo maestro.
Quella gioia però sfumò subito quando si rese conto di non avere più con sé il suo amato ciondolo, quello a cui era tanto affezionata.
Si sentiva vuota, perduta, vulnerabile.
L'euforia della vittoria sfumò presto nell'animo della povera Liz, per dare posto alla delusione e alla sconfitta.
 
 
Proprio mentre si sentiva ormai perduta, ritrovò come il senno della ragione ricordandosi della promessa fatta all'amico.
Non era ancora riuscita a restare totalmente al sicuro, anche se all'apparenza quel corridoio non sembrava molto frequentato.
Esaminò le pareti e come una lampadina si accese nel suo cervello.
Certo. Come aveva potuto non pensarci prima? Il giardino incantato era appunto il posto ideale per nascondersi. Anche se Murtagh l'aveva messa in guardia riguardo quel posto, lei non aveva paura, e poi le sembrava davvero l'unica soluzione possibile.
Tentò di alzarsi, ma restò immobile quando nell'aria percepì qualcosa di strano. In pochi secondi, veloce come un fulmine una figura si stava piano piano avvicinando.
Man mano che si faceva più vicina Liz intravedeva tratti nuovi.
Intanto era una donna, alta e snella, con i lunghi capelli corvini che svolazzavano dietro di lei per la velocità.
Senza che Liz potesse avere il tempo di reagire, quella si ritrovò davanti a lei. La guardò per pochi secondi con gli occhi scuri e penetranti, come incuriosita da qualcosa.
<< Vattene via da qui, ci sono dei soldati che mi stanno alle calcagna >>disse quella con voce calma e profonda, senza alcun fiatone, come se a correre non avesse fatto alcuna fatica.
Senza aspettare risposta, se ne andò.
Liz rimase confusa per qualche secondo, indecisa se giudicarlo un sogno oppure no.
Vi era al mondo qualcuno così veloce?
Ebbe l'impulso di seguirla. Sapeva che poteva essere pericoloso. Eppure lo fece lo stesso, consumata dalla curiosità di saperne qualche cosa in più su di lei.
Appena però girato l'angolo non riuscì più a vederla. Si era come volatilizzata.
Cose assurde stavano succedendo. Per la seconda volta si ritrovò a pensare ad un sogno. Poi dissolse subito quei pensieri, ritornata alla realtà, e prese nuovamente a correre per raggiungere il corridoio del passaggio segreto.
Controllato che non ci fosse nessuno nei dintorni entrò con cautela.
Finalmente quando aprì la porta e la solita luce la accecò si senti per la prima volta al sicuro.
Doveva comunque prestare attenzione. Infatti non si era affatto dimenticata l'avvertimento dell'amico.
Si accovacciò subito quando sentì un improvviso rumore, apparentemente vicino.
Camminando a gattoni riuscì ad avvicinarsi un pò di più tanto da scorgere due persone. Un uomo di spalle e una ragazza. Ma era la ragazza di prima!!!!
Come faceva a conoscere quel posto?? Non abitava certamente al castello. Altrimenti l'avrebbe sicuramente conosciuta.
In quel momento si scostò una ciocca di capelli corvini, e li mise dietro  l'orecchio.
Liz quasi lanciò un urlo quando si rese conto di chi si trovava davanti.
Nientemeno che un'elfa!!
Infatti le orecchie appuntite non lasciavano alcun dubbio.
Adesso capiva come potesse avere tutta quella velocità.
La voce che parlò, forte e chiara, quasi le fece gelare il sangue nelle vene.
Conosceva quella voce. Era dell'uomo di spalle. Era di Morzan.

  
  
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