CAPITOLO PRIMO - SI RICOMINCIA
Camminavo per strada, cercando di capire per quale motivo hanno inventato la scuola.
Dovevo riniziare, dopo un'estate durata meno di un flashback, si tornava dentro le classi, dove anche i banchi mi andavano stretti.
Che confusione quella mattina, entrai pensierosa e titubante, era cambiato tutto! Quella vecchia scuola, che ricordavo come un carcere grigio e bianco, era diventato di diversi colori per classe, e, wow, avevano cambiato i banchi, ora non c'erano gomme lì sotto che rischiavi di, trovarti appiccicate, nei pantaloni o in mezzo ai libri.
C'era gente che urlava un po' ovunque, amiche che si saltavano addosso isteriche e felici, amici che si abbracciavano dopo essersi rivisti, professori con sguardi assassini e bidelle che imploravano pietà, per non farci sporcare.
Nell'immensa confusione, non trovavo la mia classe.
"Eii, guarda, il 3E sta lì" affermò un ragazzo, indicando la fine del corridoio, e guardandomi col sorrisetto ironico.
"G-grazie" balbettai. Sorridendo timidamente.
Oh si, ero dannatamente timida, diamine quante occasioni perse! Appena dovevo aprire bocca con qualcuno, iniziavo a farmi mille problemi, e se faccio brutta figura? E se non gli interessa? Ero poco sicura di me, incapace e impacciata.
Finalmente, suonata la campanella, entro in classe, i miei amici erano tutti lì, qualcuno si era fatto anche più bello, quanto mi siete mancati ragazzi..
"Ciao a tutti!" feci urlante, e abbracciandoli uno ad uno, un mio amico poi, mi presentò ad altri tre ragazzi nuovi, dello scorso anno.
Aspettate, ma, dov'è Barry?!
Barry, è il mio migliore amico, lui ha diciotto anni, è stato bocciato e ora è in classe mia, abbiamo fatto tutto insieme, fin da quando eravamo piccoli, abitavamo nello stesso quartiere quì a Milano. Prima che arrivasse il professore uscii dalla classe e vidi quel ciuffo biondo, in mezzo a tutta la gentaglia.
"BARRYY!!" urlai, si girò, e corse verso di me, mi abbracciò e mi prese per i fianchi, sfoderò il suo solito sorriso, e le mille ragazze che civettavano intorno a lui, svennero.
"Ciao, Ju" disse con voce soffice.
"Mi sei mancato" gli dissi. Barry era partito per l'Inghilterra quest'estate, non ci siamo visti per i tre mesi, perchè appena tornato lui, sono partita per i miei nonni, giù, in calabria.
"Anche tu Ju, ho tante cose da raccontarti"
A quel punto, suonò la campanella, segno che le lezioni erano appena iniziate.
Anche se in quella classe ci conoscevamo già tutti, passammo la mattinata a cazzeggiare, fino alla ricreazione, e oltre.
Durante 'l'ora d'aria' andai a farmi un giro, per vedere la gente nuova e salutare qualche vecchio amico, salii su al quarto piano, con la testa bassa, camminavo, arrivata, vicino la sezione del 5E, alzai lo sguardo, e per un attimo mi sentii trapassare da quegli occhi, erano verdi, come l'erba e profondi.
Vi è mai capitato di incontrare due occhi, che per un attimo guardano solo voi?
Camminavo per strada, cercando di capire per quale motivo hanno inventato la scuola.
Dovevo riniziare, dopo un'estate durata meno di un flashback, si tornava dentro le classi, dove anche i banchi mi andavano stretti.
Che confusione quella mattina, entrai pensierosa e titubante, era cambiato tutto! Quella vecchia scuola, che ricordavo come un carcere grigio e bianco, era diventato di diversi colori per classe, e, wow, avevano cambiato i banchi, ora non c'erano gomme lì sotto che rischiavi di, trovarti appiccicate, nei pantaloni o in mezzo ai libri.
C'era gente che urlava un po' ovunque, amiche che si saltavano addosso isteriche e felici, amici che si abbracciavano dopo essersi rivisti, professori con sguardi assassini e bidelle che imploravano pietà, per non farci sporcare.
Nell'immensa confusione, non trovavo la mia classe.
"Eii, guarda, il 3E sta lì" affermò un ragazzo, indicando la fine del corridoio, e guardandomi col sorrisetto ironico.
"G-grazie" balbettai. Sorridendo timidamente.
Oh si, ero dannatamente timida, diamine quante occasioni perse! Appena dovevo aprire bocca con qualcuno, iniziavo a farmi mille problemi, e se faccio brutta figura? E se non gli interessa? Ero poco sicura di me, incapace e impacciata.
Finalmente, suonata la campanella, entro in classe, i miei amici erano tutti lì, qualcuno si era fatto anche più bello, quanto mi siete mancati ragazzi..
"Ciao a tutti!" feci urlante, e abbracciandoli uno ad uno, un mio amico poi, mi presentò ad altri tre ragazzi nuovi, dello scorso anno.
Aspettate, ma, dov'è Barry?!
Barry, è il mio migliore amico, lui ha diciotto anni, è stato bocciato e ora è in classe mia, abbiamo fatto tutto insieme, fin da quando eravamo piccoli, abitavamo nello stesso quartiere quì a Milano. Prima che arrivasse il professore uscii dalla classe e vidi quel ciuffo biondo, in mezzo a tutta la gentaglia.
"BARRYY!!" urlai, si girò, e corse verso di me, mi abbracciò e mi prese per i fianchi, sfoderò il suo solito sorriso, e le mille ragazze che civettavano intorno a lui, svennero.
"Ciao, Ju" disse con voce soffice.
"Mi sei mancato" gli dissi. Barry era partito per l'Inghilterra quest'estate, non ci siamo visti per i tre mesi, perchè appena tornato lui, sono partita per i miei nonni, giù, in calabria.
"Anche tu Ju, ho tante cose da raccontarti"
A quel punto, suonò la campanella, segno che le lezioni erano appena iniziate.
Anche se in quella classe ci conoscevamo già tutti, passammo la mattinata a cazzeggiare, fino alla ricreazione, e oltre.
Durante 'l'ora d'aria' andai a farmi un giro, per vedere la gente nuova e salutare qualche vecchio amico, salii su al quarto piano, con la testa bassa, camminavo, arrivata, vicino la sezione del 5E, alzai lo sguardo, e per un attimo mi sentii trapassare da quegli occhi, erano verdi, come l'erba e profondi.
Vi è mai capitato di incontrare due occhi, che per un attimo guardano solo voi?