Capitolo V
Il
giorno dopo Kurt si
svegliò presto e rimase a guardare estasiato Blaine che
dormiva: si accorse che
aveva pianto anche nel sonno, il viso era rigato da qualche lacrima.
Guardò
l’orologio e sgattaiolò fuori dalla stanza
silenziosamente, dato che mancavano
ancora un paio d’ore prima che suonasse la sveglia.
Burt
e Carole erano tornati:
in cucina avevano lasciato i resti di quel che doveva essere stato uno spuntino.
Si
preparò e bevve un
caffè, poi
lavò le stoviglie abbandonate
sia da Burt e Carole, sia da lui e Blaine.
Non
appena finì, prese
dalla libreria ‘Twilight’, che gli aveva
consigliato di leggere Rachel, e
continuò da dove era rimasto.
Il
fascino del bel vampiro
della sua immaginazione lo conquistò per un’ora
abbondante, poi tornò dal suo
Edward, che dormiva ancora
beatamente. Avvicinò il suo viso a quello del fidanzato, per
contemplarlo da
vicino, e gli diede un bacio sulla guancia.
Quello
si svegliò
immediatamente. –Buongiorno- gli sussurrò Kurt.
Blaine
sorrise solamente,
non era ancora nel pieno possesso delle sue facoltà mentali,
figuriamoci dopo
che era stato svegliato in quel modo dal suo fidanzato.
***
Blaine
aveva saltato ancora
una volta le lezioni del glee quel pomeriggio.
Kurt
aveva tentato di
convincerlo a rimanere, ma era stato tutto inutile; per di
più si era sentito
dire “Non serve che tu venga a casa con me, a te mio fratello
piace, per cui
puoi anche restare e seguire la lezione, non ho bisogno di
te.” E così era
tornato in aula, amareggiato per quelle parole. Rachel gli aveva
chiesto
spiegazioni ma lui gliele aveva negate, scuotendo semplicemente la
testa.
Un
paio d’ore più tardi,
Kurt stava uscendo da scuola, ma qualcuno lo trattenne per un braccio.
-Rachel,
non so cos’abbia
Blaine, non mi ha scritto nemmeno per sms. Forse avevi ragione
tu… però appena
torno a casa gli telefono e insieme cercheremo di
chiarire la situazione… - disse senza
girarsi.
-Capisco-
disse Cooper
imitando la voce di Rachel.
Kurt
scoppiò a ridere.
–Scusami, ti avevo scambiato per lei.- disse, arrossendo per
l’imbarazzo.
-Non
ti preoccupare- disse
Cooper facendogli l’occhiolino. –Cosa
c’è che
non va tra te e Blaine?- domandò.
-Io..
penso.. non ne ho
idea.- ammise Kurt.
-Ne
ho avuta una io! Lo
porto stasera fuori a cena, così posso parlare un
po’ con lui, sapere come sta,
eccetera eccetera.. e poi, tra una cosa e l’altra, potrei chiederglielo! E a quel
punto metterò una
buona parola per te! Non è un’idea fantastica?-
Kurt
in realtà ci credeva
poco che il problema riguardasse la loro relazione, però non
disse nulla. Se il
problema fosse stato Coop, probabilmente l’avrebbero risolto
comunque, parlando
faccia a faccia.
-Sì,
lo è- rispose Kurt con
una risatina. –Vuoi che lo avvisi io?- chiese. ‘che
forse è meglio’ pensò tra
sé e sé.
-Lo
faresti?-
-Ma
certo, nessun problema-
confermò Kurt.
-Grazie
mille. Vai a casa
ora? Ti serve un passaggio?-
Due
minuti dopo erano
sull’auto di Cooper, nonostante Kurt non ne avesse bisogno e
gliel’aveva detto,
visto che abitava a qualche minuto a piedi dal McKinley.
-Ieri
sera ho cercato
Blaine a casa, ma non l’ho trovato!-
-Era
da me- disse Kurt.
-Davvero?-
chiese,
sorpreso, e vedendo che il ragazzo annuiva continuò:-beh,
wow. Cosa avete
fatt.. è stato ieri sera che avete litigato?- chiese alla
fine, dopo aver visto
il cambiamento di colore del viso di Kurt.
-No
e.. non è successo
niente comunque- precisò. –Mi ha preparato la
cena, era in smoking, così
elegante..
-Ma
niente- concluse Coop.
-Già.
Ci siamo addormentati
l’uno tra le braccia dell’altro-
raccontò, tralasciando lo sfogo di Blaine.
-Il
mio fratellino è
proprio un romanticone, lo sapevo- ridacchiò Cooper.
-E
tu che tipo sei?-
domandò Kurt curioso.
-Ehm,
50 e 50.- rispose
-tu?
-Credevo
di essere anch’io
un tipo come Blaine ma forse..
-Sei
più simile a me-
concluse Cooper di nuovo.
-Esatto.-
Kurt
sentì che alla radio
avevano appena mandato ‘I’ll remember’ e
senza accorgersi iniziò a cantarla.
-Sei
molto bravo, hai
talento- commentò Cooper quando finì.
-Oh,
grazie- rispose Kurt
sobbalzando. Era confuso, dato quello che Blaine gli aveva detto
(l’eccezionale che aveva riferito
solamente a
sé stesso)…
non poteva credere
che gli avesse fatto un complimento.
-è
questa, vero?- domandò
l’attore, indicando la casa di Kurt.
Egli
annuì e lo ringraziò
per il passaggio.
-Figurati,
è stato un
piacere. A domani- lo saluto Coop.
-A
domani- disse Kurt di
rimando, perplesso, e scese dall’auto.
Stava
già oltrepassando il
cancello e non sentì Cooper
chiedergli:
-Non hai ancora guardato cosa ti ho scritto sul foglio
dell’autografo, vero?-
*** Angolo della scrittrice
***
Wellaa
gente!
Altra
festa, altro capitolo!
Ed ecco il mio regalo di Natale :D
Spero
che non siate
arrabbiati con me per via della conclusione :P
Per
dubbi, domande, critiche,
chiarimenti… io sono qui!
Ringrazio
tutti quelli che
leggono/seguono/recensiscono la fanfic!
(Per
Natale, mi scriverete
qualche recensione in più? È il mio unico
desiderio! XD)
Buone
feste a tutti!
dreams_queen