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Autore: jasmine94    27/12/2012    5 recensioni
Se amate le storie ricche di avventure e soprattutto ricche di fantasia, questa FF fa al caso vostro.
Non per nulla infatti è incentrata sul fantastico mondo di Alagaesia, però con un protagonista del tutto nuovo: una ragazza, il cui destino si intreccerà inesorabilmente con quello dei protagonisti del Paolini, in un mondo sempre più magico e misterioso, in cui verranno svelati particolari inediti che ogni fan della saga di Eragon vorrebbe conoscere.
Se vi incuriosisce sapere cosa accadeva nel castello di Galbatorix prima che il nuovo Cavaliere trovasse il suo drago, allora iniziate a leggere questo primo capitolo...buona lettura :)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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13. LA FORTUNA GIRA
 
 
<< Galbatorix ve la farà pagare!! Non la passerete liscia!! >>urlò Morzan.
L'elfa gli si scagliò contro all'improvviso, e prese a combattere come una furia. Erano quasi impercettibili i suoi movimenti.
Con un urlo terrificante estrasse la spada e fece per trafiggerlo al petto.
In quel momento Liz chiuse gli occhi. Non poteva guardare la sua fine. Non voleva.
Stranamente però il suono che percepì fu un rumore metallico.
Si prese di coraggio e aprì gli occhi.
L'uomo aveva all'ultimo momento estratto la sua spada ed era riuscito a parare il colpo. Liz notò subito la lama rossa di questo. Era una bella spada. E lui sapeva come usarla. Era davvero abilissimo, sembrava che combattere contro un'elfa non gli procurasse nessuna difficoltà.
Liz guardava la scena sempre nascosta, ed era a bocca aperta. Adesso capiva da chi Murtagh avesse preso tanta determinazione e tanta sicurezza. Egli maneggiava l'arma come se fosse qualcosa di assolutamente naturale, e si scagliava sull'elfa, sempre più in difficoltà.
Ma non si arrendeva. Ogni volta che l'uomo provava a infliggerle un colpo lei lo parava con maestria, oppure lo schivava. Ma i suoi riflessi si facevano man mano più lenti.
Poi accadde qualcosa. Qualcosa di indescrivibile. Accadde tutto in pochi secondi, ma per Liz era come se il tempo si fosse fermato.
L'uomo con un colpo secco riuscì a disarmare l'elfa.
Liz pensò che fosse ormai spacciata. Ma si sbagliava.
Puntò il palmo della mano contro Morzan e un'enorme folata di vento si abbatté su di lui, spazzandolo lontano da lei come fosse fatto di carta.
Approfittò di quel diversivo per riprendersi la spada e iniziare di nuovo il suo attacco.
Morzan rideva.
Disse solo: << L'hai voluto tu, elfa>>.
Accadde tutto così in fretta.
Abbassò la spada.
Liz era atterrita e sconvolta per quello che temeva succedesse.
L'elfa stava per colpirlo, quando si bloccò di colpo.
Lasciò cadere la spada e indietreggiò.
Silenzio.
Nessuno fiatava.
Nessuno si muoveva.
Era come se il tempo si fosse fermato.
Due nemici, che prima combattevano furiosi, adesso si guardavano in viso, senza dire una parola.
Liz si chiese se non fosse tutto uno scherzo. Una montatura.
Guardò i due in volto.
Morzan, ancora con il sorriso stampato in faccia, aveva la fronte leggermente corrucciata, teneva ancora in mano la scarlatta spada.
L'elfa appariva ancora più concentrata. Solo ora Liz notò quanto fosse bella. I lineamenti del viso, così affilati ma allo stesso tempo così sublimi, la rendevano una donna molto affascinante. Aveva la mascella contratta e stringeva i pugni, come sotto enorme sforzo.
Sembrava tanto che avessero iniziato a combattere tramite la mente. Tutto quello che vedeva suggeriva ciò, e alla fine Liz arrivò a crederci, nonostante sapesse benissimo che questa fosse un'assurdità.
Ma in fondo non era la prima cosa strana che accadeva quel giorno.
Sembrava che la realtà e l'immaginazione si fossero scambiati, o addirittura fusi tra loro.
Poi l'uomo pian piano fece per avvicinarsi, facendo un passo alla volta, con estrema lentezza e calma. Mentre gli occhi di quella si facevano sempre più agitati.
Se davvero stavano combattendo mentalmente, Liz non aveva dubbi su chi fosse attualmente in vantaggio.
Si ritrovarono a pochi passi di distanza, quando un rumore assordante, quasi come  un ruggito spaventoso, ruppe il silenzio.
Liz si guardò attorno atterrita. Non riusciva a muoversi per la paura.
Quando ritornò con lo sguardo ai due, l'elfa lanciò un lancinante urlo di dolore.
Morzan, aveva approfittato della sua distrazione, e l'aveva trafitta ad una spalla.
Era piegata in due dal dolore però prima che le venisse inflitto il colpo di grazia riuscì ad allontanarsi.
Morzan non accennava a volerla rincorrere. Liz sapeva perfettamente il perché: con una ferita del genere sarebbe comunque morta dissanguata.
La spada, impregnata di sangue, sembrava ancora più brillante.
Liz restò incantata da essa. Sembrava avere qualcosa di speciale, ma allo stesso tempo qualcosa di sinistro. Le incuteva timore.
Ma le sorprese non erano finite.
Improvvisamente una voce dietro di lei parlò. Pensò di essere stata scoperta e quindi di essere spacciata, ma per fortuna l'uomo dietro poco dietro di lei non parve accorgersi della sua presenza, o comunque non gli interessava. Il suo sguardo era rivolto solo ed esclusivamente a Morzan, ed era uno sguardo pieno di odio.
Le sue parole significavano una sola cosa : vendetta.
Morzan si girò verso di lui e lo riconobbe subito. Le sue labbra si incurvarono in un ghigno, proprio uguale a quello del figlio.
Si lanciò contro di lui, ed un nuovo combattimento ebbe inizio.
Iniziarono a lottare con tutta la furia che avevano in corpo.
Le loro spade sprizzavano scintille e i loro piedi si muovevano così velocemente che a stento la ragazza  riusciva a seguire i loro movimenti.
Sebbene lo sconosciuto sembrava essere molto più vecchio di Morzan, tuttavia gli stava tenendo testa egregiamente.
Inoltre Morzan era ancora visibilmente affaticato dal precedente combattimento.
Sembravano completamente alla pari, ma Liz sapeva benissimo che si potesse vincere anche grazie alla fortuna.
In quel caso la fortuna fu dalla parte di Morzan, riuscendo a ferire lo sconosciuto alla gamba.
Nonostante questo però lo sconosciuto continuò imperterrito a combattere, senza nemmeno una smorfia di dolore.
Ma sappiamo tutti che la fortuna gira.
E la fortuna girò anche in quel caso.
E Morzan fu ferito al braccio.
Un'altra volta quel ruggito a squarciare il cielo.
Stavolta Liz lo avvertì molto più chiaramente, anche se era in lontananza.
Era un lamento.
Qualunque cosa fosse, in quel momento stava provando un grande dolore.
Il padre di Murtagh si voltò di scatto verso quella direzione, come atterrito, e stavolta fu l'avversario ad approfittare della sua distrazione, e non mancò il colpo.
Lo trafisse in pieno petto con la spada, trapassandolo completamente.
Ancora quel ruggito, sempre più straziante.
Anche Liz urlò, ma il suo urlo fu coperto completamente da quest'ultimo, fino a quando anche questo non si spense completamente.
 
  
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