Figlio
del Tempo
“…lui
è l’ultimo signore del tempo”.
La tensione
raggelò la stanza. Nessun rumore. Solo il lento battere dei
cuori.
Il Dottore
guardava Matthew.
Amy
guardava il Dottore.
Rory
passava lo sguardo da Amy al Dottore e scendeva verso Matthew.
“Che…significa
Amy?” balbettò il marito che non ottenne risposta,
ma non ce n’era bisogno.
Era tutto
chiaro, chiaro il perché Matthew non gli somigliasse per
niente, chiaro il
perché fosse nato un mese in anticipo senza problemi. Tutti
i tasselli del
puzzle si unirono a formare un unico disegno, un’unica cruda
verità.
I veri
genitori di Matthew si guardarono, mentre nelle pupille di ognuno si
formava
un’immagine e la mente ritornava al tempo passato.
Le luci del
Tardis si spensero, mentre una serie di lampi e fulmini illuminarono lo
spazio
intorno ad esso. Boati, rumori assordanti, la vecchia cabina blu
veniva, ad
intervalli, scossa da tremiti.
Amy si
svegliò di colpo e corse nella stanza del Dottore, che
dormiva placidamente.
Sembrava un
angioletto quando dormiva, così tenero e
innocente…da sveglio era tutta un’altra
cosa. Lo scosse delicatamente, poi con più foga
finché non riuscì a svegliarlo.
“Che
succede? Perché mi hai svegliato?”
“Dottore sta
succedendo qualcosa di strano…”
“Strano?
Che significa ‘strano’?!” , una scossa
improvvisa lo mandò a sbattere contro la
testiera del letto. La luce iniziò ad accendersi e spegnersi
e piccole scosse
elettriche iniziarono ad adornare i muri della stanza.
La
situazione era fin troppo chiara e non c’era bisogno di
spiegazioni.
L’uomo la
invitò a rimanere nella sua stanza, lontana dai muri e da
qualsiasi oggetto
elettrico, mentre lui si sarebbe occupato della situazione.
Per la
prima volta Amelia lo ascoltò.
Con una
vecchia lampada ad olio trovata chissà dove,
tornò da un’ Amy terrorizzata che
iniziò a tempestarlo di domande.
“Che cosa
sta succedendo?”
“Temo sia
una tempesta temporale”
“Cosa
succederà?”
“O verremo
trasportati un’epoca passata o futura…o
esploderemo”, spiegò con semplicità
lui.
“Cosa?! E
lo dici così?! Non puoi fare qualcosa?!”, si rese
conto che lo stava
strattonando, ma lui non perse la calma,
“Non
stavolta… ci affideremo al caso e alla mia
ragazza”, coccolò affettuosamente il
muro con un dito prendendosene subito dopo aver ricevuto una potente
scossa.
La ragazza
si lasciò cadere sulle ginocchia, rannicchiandosi ai piedi
del speciale letto
del Dottore, (dormire in quel letto equivaleva a dormire in mezzo alle
stelle,
al viaggiare nell’universo) e fu subito imitata
dall’uomo che le si sedette a
fianco, passandole un braccio attorno alle spalle e stringendola a
sé.
“Dottore
non voglio morire...tu non hai mai avuto paura nei tuoi nove secoli di
vita?”,
rimase spiazzato da quella domanda tanto personale, non pensava quasi
mai a se
stesso e a quello che provava.
“A volte ho
paura di perdere le persone che amo…adesso ho
paura” accennò ad un sorriso
guardandola. Lei sorrise nervosa, iniziò a giocare con il
suo farfallino mentre
lui le accarezzava i capelli nel tentativo di tranquillizzarla.
Un boato
sopraggiunse, poi il silenzio totale.
“Deve
essersi fermato”, aspettarono qualche
minuto di puro silenzio, poi i due si alzarono in piedi, ma proprio in
quel
momento una nuova scossa percorse il Tardis facendoli cadere
l’una sull’altro.
“Argh”
il
Dottore si massaggiò la fronte, mentre il peso di Amy lo
teneva inchiodato a
terra.
La ragazza
lo guardò dritto negli occhi, vide il Dottore arrossire e
prima che potesse
proferire parola lo baciò. L’uomo rimase immobile,
gli occhi spalancati dalla
sorpresa, mentre un turbine di emozioni mai provate iniziarono ad
ammassarsi
nei suoi cuori.
Aveva delle labbra
così dolci…Ma lei è AMELIA!
Scostò la
testa, liberandosi dal suo bacio,
“Amy, Amy
cosa stai facendo? Noi non…”, la ragazza lo
zittì baciandolo avidamente.
Amy… .
Ricambiò il
bacio, intensificando il contatto delle bocche.
Ogni cosa
perse valore, la tempesta, la realtà, le loro vite, i loro
vestiti.
Erano in
mezzo alle stelle, erano insieme, si stavano amando, nulla aveva
più
importanza.
La luce
della lampada, piano piano, morì, mentre un piccolo Signore
del Tempo iniziò a
correre per la vita.
Il
flashback finì, i due non riuscivano a guardarsi.
“Come hai
potuto Amelia?....COME?!”, la donna non rispose, era
scioccata e non riusciva a
smettere di fissare il figlio, solo allora notò la
somiglianza con il Dottore.
Gli stessi
capelli, lo stesso sguardo, la stessa intelligenza.
In fondo
forse l’aveva sempre saputo che il padre di suo figlio non
era Rory, l’aveva
sempre desiderato. Quando guardò il fidanzato non lo
riconobbe e senza
rendersene conto alzò leggermente le spalle, un gesto che
l’uomo mal
interpretò.
La rabbia
si impadronì di Rory, facendogli perdere la ragione.
Saltò
adosso al Dottore e con una ferocia assassina iniziò a
tempestarlo di pugni,
mentre lui si difendeva portandosi le mani al viso, senza
contrattaccare.
Lui non era
un uomo violento!
Fu Amy a
prendere in mano la situazione, iniziò ad urlare al
fidanzato di smetterla,
cercando di tirarlo e spingerlo via dal padre di suo figlio.
Matthew,
spaventato dallo svolgersi degli eventi e dalla vista del sangue che
colava
copioso dal naso del Dottore, iniziò a piangere.
La
situazione era insostenibile e la donna non riuscì a fare di
meglio che dare
una bastonata a Rory, che finalmente si calmò, iniziando a
piangere sia per il
tradimento, che per il forte dolore alla testa.
“Esci! Esci
subito da casa mia!” infuriata gli indicò la
porta, Rory non riusciva a
crederci.
Cacciato
dalla sua stessa casa?!
Ma la
determinazione della donna non lasciava spazio a compromessi.
“Ve ne
pentirete tutti!” e detto questo uscì, sbattendo
la porta.
Con un
sospiro di sollievo la ragazza aiutò il Dottore ad alzarsi e
sedersi sul
divano; poi facendogli tenere alzata la testa, gli premette un
fazzoletto sulla
narice sanguinolenta.
“Mi
dispiace”, provò a sussurrare lui, lei lo
ignorò, iniziando a prendersi cura
del figlioletto, la vittima più grave in quella situazione.
Dopo avergli
asciugato le lacrime lo strinse a se cullandolo dolcemente,
“E’ tutta
colpa mia mamma, mi porteranno via…”, lei lo
zittì
“Non
permetterò a nessuno di portarti via e non è
colpa tua, sei la cosa più bella
che la vita mi abbia potuto regalare…che il Dottore mi abbia
potuto regalare”,
sorrise all’uomo che iniziò a boccheggiare
rendendosi conto di essere diventato
padre.
La
preoccupazione l’assalì, lo schermo della
televisione era nero e una brutta
sensazione si impossessò di lei.
“Perché voglio
vendetta e che il piccolo Signore del Tempo possa morire”.
Rory
Williams ghignò, un ghigno diabolico che rifletteva tutto
l’odio che aveva nel
cuore.
-Me la
pagherai
Dottore…me la pagherai molto cara.-
-CONTINUA-
-E sono
ancora qua-
Cosa verrà
dopo? Bella domanda, continua a leggere e lo scoprirai!
Finalmente Rory
tira fuori gli attributi e tutta la sua malvagità! Peccato
che si rovini
mettendosi a piangere…Rory non si smentisce mai! (nb. Non ce
l’ho con Rory per
carità! U.u).
Ultimamente
il Dottore è una povera vittima di ogni sorta di
violenza…rimedierà in seguito!
Cosa
accadrà ora? Riuscirà Rory ad avere la sua
vendetta?
Tutto
questo nel prossimo capitolo!
E’
veramente bello e mi da grande soddisfazione vedere che siete in molti
che
leggete, grazie di cuore! :’) Spero che anche questo capitolo
ti sia piaciuto
caro lettore!
Come sempre
apprezzerei consigli su come migliorare il mio stile o altro,
perciò non
trattenerti dal fare anche una piccola recensione (“anche una
piccola cosa può
cambiare il mondo”), le accetto stra volentieri!
Grazie mille
per il grande sostegno
che mi stai dando!
Ciao alla prossima! :D