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Autore: LostHope    29/12/2012    1 recensioni
Crossover tra Blue Exorcist e KH, ma solo con l'organizzazione XII, perché sono abbastanza folli da essere mischiati con demoni ed esorcisti *_*
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Persone che spariscono.
Strani varchi appaiono per le strade dell’Accademia della Vera Croce.
I nostri Esquire partiranno alla ricerca degli scomparsi, lanciandosi in una nuova avventura.
Ma troveranno quello che cercano ?
In un altro universo, un esperimento fallisce.
I Corridoi Oscuri sono fuori controllo.
L’ Organizzazione perde i suoi membri per i mondi Disney.
Riusciranno a trovare i Soul Phase e tornare al loro castello ?
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: KH 358/2 Days
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Rin Okumura uscì fuori dal super market boccheggiando,con due sacchetti della spesa e rimpiangendo il condizionatore.
Anche se era primavera, faceva un caldo anormale.
“Anche i demoni soffrono il caldo adesso ?!”
Non che il caldo fosse il vero problema, di questi tempi.
Era da tre settimane che nell’Accademia della Vera Croce, la gente spariva.
Ma non una alla volta, alcune volte erano veri e propri gruppi di persone a sparire.
Rin non riusciva a credere che Mephisto non si stesse muovendo, eppure sapeva benissimo che la cosa era pericolosa; quando ne aveva parlato in classe, con i suoi sorrisi e i suoi trucchetti da prestigiatore fallito, aveva detto di non preoccuparsi affatto e di lasciare le cose come stavano.
Pure Yukio, suo fratello gemello e professore di farmacologia, era rimasto basito davanti a questa assurda notizia.
Come si poteva lasciare le cose come stavano ?! Quell’uomo è un pazzo …
Kuro scese dal muretto vicino e gli si avvicinò, cercando di sbirciare nei sacchetti.
“Hai comprato da mangiare ? Ho fameeeee !”
“Ma abbiamo mangiato dei takoyaki solo due minuti fa !”
“Hai comprato qualcosa di buono, lo sento ! Lasciamene un pezzetto !”
Il cat sith cercò di far cadere le buste al ragazzo che cominciò a scappare, divertito.
“EHI, TORNA QUI !”
Rin scansò agilmente dei pedoni e si infilò in un vicolo.
Questa scorciatoia mi permetterà di arrivare a casa in un batter d’occhio ! Hehehe, nessuno toccherà la mia bistecc… MERDA !
Il ragazzo inciampò in un bidone della spazzatura e rotolò. Batté una testata contro il muro e rimase a gambe all’aria, perdendo di vista i sacchetti.
Si alzò e si ripulì. Sembrava non si fosse rotto nulla.
Si girò e si maledì: anche se lui stava bene, la bistecca stava facendo un bel bagnetto nella spazzatura ed era ormai perduta.
“AAAAH, e adesso ?! Cosa diavolo cucino stasera ?!”
Tirò un calciò al bidone e uscì dal vicolo con le mani in tasca e i nervi a fior di pelle.
Poi, lo vide.
Ne rimase stupefatto.
Non aveva mai visto una cosa del genere: un gigantesco varco nero, grande quanto lui, sul muro del vicoletto.
Non sapeva perché, ma quel varco emanava una strana aura.
Sembrava quasi … che lo invitasse ad entrare.
Un momento … forse questo è un altro portale per Ghenna … che ci sia Satana, dietro a tutto questo ?
“EEEEEHI RIN ! CI HAI PROVATO, MA TI HO BECCAT…”

Kuro si bloccò proprio come Rin, davanti al portale.
E comincio a soffiare. “Rin, stai lontano … è pericoloso !”
“Suvvia Kuro, questa è una scoperta sensazionale !” il giovane si avvicinò al varco, con una mano tesa e sfiorandolo “Visto ? Non è mica pericolos…”
Uno strano formicolio lo colpì al braccio e una strana sensazione lo invase.
Allontanò la mano e fece un passo indietro.
“MA CHE CAZZO È STATO?”
Il varco cominciò a piegarsi su se stesso, rimpicciolendo e ingrandendo, poi tornò normale.
Come se non fosse successo nulla.
“Rin, andiamocene. Sento che questa non è una buona cosa !”
“Hai ragione, andiamocene !”
Si allontanarono dal vicolo e decisero di lasciarsi tutto alle spalle … se il varco non avesse cominciato a seguirlo.
Quella cosa … era viva ?!
E pure veloce !
“DIAVOLO, QUESTO CI SEGUE !”
“Che facciamo ?!”
“CORRIAMO ! FORSE RIUSCIAMO A SEMINARLO !”
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“Okumura, mi stai dicendo che, mentre cercavi di scappare dal tuo demone servitore, mentre buttavi la nostra cena nella pattumiera e mentre facevi l’idiota come tuo solito, hai trovato questo varco, che potrebbe essere la causa della sparizione di tutte quelle persone. E, fregandone altamente delle raccomandazioni del preside Pheles, l’hai toccato ed ora, cercando di fare finta di nulla, ti stai portando dietro il suddetto varco che non ti molla da ore in classe, pretendendo che creda alla tua storia che oggi la tua ombra è più strana del solito ?”
“Bhè .. sì ?”
“…. Ti prego, dimmi che almeno sapevi che non avrebbe mai funzionato !”
Rin si portò una mano alla testa, imbarazzando, con dietro il varco, che si muoveva gongolando come se sapesse che si stava parlando di lui.
Il resto della classe era rimasto a bocca aperta. Le sopracciglia di Izumi sfioravano l’attaccatura dei capelli da quanto le aveva inarcate.
“M-Ma è pericoloso ?” Konekomaru tirò la manica della camicia di Suguro, la cui bocca era un gigantesco tunnel per le mosche.
“Bhè, all’inizio … ma ora si comporta come un cucciolone …”
“CUCCIOLONE ?!”
“Già, gli ho dato pure un nome ! Si chiama Tabi, ti piace Bon ?”
“OKUMURA, HAI UNA MINIMA IDEA DEL CASINO IN CUI CI HAI MESSO ?!”
“Bon, non urlare, ti si vedono le vene sul collo …”
“SHIMA, VEDI DI STARE ZITTO O GIURO CHE … !”
“Ha ragione Shima, Suguro datti una calmata o ti verrà un ictus” Shura Kirigakure entrò con la grazia di orso baribal e sventolò dei fogli in modo annoiato “Ehi, merdina occhialuta, ho fatto le ricerche che mi hai chiesto, ma non ho trovato nulla su questa cosa ! Zero, nada, nisba ! Ci troviamo in un vicolo cieco !”
“Impossibile … non può, cioè, non essere mai apparsa una cosa del genere …”
Izumo ritornò in sé e tornò al suo sguardo serio da sapientona “Non potremmo dirlo al preside ? Di sicuro sa cosa fare …”
“Scherzi, vero ? Lui voleva che lasciassimo perdere le sparizioni. Più probabilmente lo farà sparire e lascerà che altre persone spariscano !” Rin si sentiva dispiaciuto per quella cosa, che sembrava del tutto inoffensiva ora.
Il varco, non curante della discussione, allegro e spensierato ,si muoveva per le pareti della classe, incuriosito della nuova sistemazione.
“Bhè … c’è solo una cosa da fare allora …” Shura sorrise divertita, guardando il varco “… entriamoci e vediamo dove porta, no ?”
Silenzio.
“Shura …. MA COSA DIAVOLO STAI DICENDO ?”
“Oh, dai scemino con gli occhiali, si vede che questo portale non ci farà del male ! Non è vero piccolo ? Sì, sto parlando con te, piccolino ! Guarda come sei carino, piccolo varchino …”
“MA STAI PARLANDO CON UN VARCO ADESSO ?!”
“E sembra che gli piaccia … evidentemente, caro fratello, il nostro Tabi qui non disprezza le tettone …”
Yukio si trattenne dal tirare un pugno in faccia al fratello.
Era l’ultima cosa da fare.
I pochi studenti del corso speciale cominciarono a borbottare, tra loro.
L’idea di partire per un nuovo viaggio non era affatto male, per nulla !
“Chissà , forse troveremo un luogo pieno di conoscenze sui demoni !”
“O belle donne !”
“Creature carine e interessanti !”
“O belle donne !”
“Oppure andremo tutti all’inferno, ad abbrustolire vivi !”
“O belle donne !”
“Sì Shima, abbiamo capito qual è il tuo unico interesse !”
Alla fine tutti si erano convinti che fosse una buona idea.
“Gli Esquire della Vera Croce in un nuovo viaggio !”
“Ehm … scusate …”
La mano candida e la vocina di Shiemi, tutta rossa in volto, si alzò titubante.
“Dicci Shiemi, cosa ti preoccupa.”
“Ecco … anch’io credo vada scoperto dove porta questo varco ma … insomma … se questo è il varco che ha fatto sparire tutta quella gente … vuol dire che … che se ci entriamo, non torneremo più qui, come gli altri.”
Calò il silenzio.
Nessun ci aveva pensato fino a quel momento.
“In effetti sì, per questo penso che non dovremmo …” Yukio cominciò, mettendosi meglio gli occhiali, ma suo fratello lo precedette “Non ti preoccupare Shiemi, ho avuto un idea geniale !
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Due ore dopo, tutta la classe si era preparata a dovere, con gli zaini, le armi e l’occorrente per tre giorni.
Ed ora si trovavano davanti al varco … con delle corde legate alla vita.
“E questo sarebbe il metodo di cui parlavi?!”
“Fratellino, questo metodo lo usano nei manga, nei videogiochi e persino nei film !”
Suguro digrignò i denti “Ma funzionerà ?!”
“Mooolto bene” Rin sviò la domanda e legò i capi delle corde ad una colonna “Se vogliamo tornare indietro, ci basterà seguire la corda come Teseo nel labirinto !”
“Wow, ora si che mi sento sicura !” disse Shura, giocando con il suo foulard con i teschi rossi.
“E con il preside ?”
“Non ti preoccupare Shiemi, andiamo e torniamo velocissimi ! Non si accorgerà nemmeno della nostra assenza !”
“Sicuro di voler portare con noi Kuro ?” chiese Yukio a Rin, che alzò le spalle “Dice che vuole assolutamente venire … quindi …”
Si misero tutti davanti al varco, che continuava a muoversi, allegro.
“Bene ragazzi” cominciò Yukio, legandosi la corda più stretta alla vita “al mio tre, entriamo !”
Tabi, che aveva gongolato fino adesso, divenne serio e tornò un normale portale.
“Uno”
Rin, Yukio, Kuro, Izumo, Shiemi, Shura e il terzetto di Kyoto fecero un passo indietro, per prendere la rincorsa.
“Due”
Rin deglutì.
“TRE !”
Partiti.
Entrarono tutti dentro, nessuno rimase fuori.
Il varco rimase immobile.
La classe rimase vuota, finché non si aprì una botola dal soffitto.
Scese giù il preside dell’Accademia, Mephisto Pheles, che si ripulì l’abito e si sistemò il capello.
“Devo ripulire questi passaggi segreti, sono un vero macello !” si girò verso il varco e sogghignò, compiaciuto “E quelli credevano di nascondermi una cosa del genere ? Poveri sciocchi …”
Si girò verso la finestra e disse, con un tono annoiato “Vieni Amaimon, se ne sono andati”
Amaimon, il fratello minore di Mephisto, entrò dalla finestra e fissò il varco, piegando la testa.
“E di questo che mi parlavi ? Vuoi veramente mettere in pratica la cosa anche se quelli sono dentro ?”
“Non ti preoccupare, sarà ancora più divertente, non trovi ? Ora io ti lego questa bella corda alla vita e vai a fare il lavoro che devi fare, va bene ?”
“Ma se si slega ?”
“Non ti preoccupare, non ti preoccupare, andrà tutto liscio ! Tu devi solo …”
“Sì, ho capito, non è mica la prima volta che lo faccio …”
“Lascio tutto nelle tue abili mani, allora.”
Il demone dai capelli verdi tirò fuori un lecca lecca e se lo infilò in bocca, mentre entrava nel varco.
Tabi rimase fermo, poi cominciò a tremare.
“Oooooh poverino” Mephisto guardò il varco e si portò una mano alla fronte, fingendosi disperato “Mi dispiace, non puoi fare il tuo lavoro con questo impiccio in mezzo, non è vero ? Che crudeltà …”
Mephisto si avvicinò alle corde e le slegò, lasciando che le corde venissero trascinate e che il portale si chiudesse.
“Ecco, così è molto meglio !”
Tornò nel suo ufficio e si sedette alla sua scrivania, rilassato.
Tirò fuori poi quello che da tre settimane lo teneva impegnato.
Un televisore grigio e bianco, con uno strano simbolo su un fianco.
Lui sapeva benissimo che fine avevano fatto i dispersi.
E sapeva che non sarebbero mai tornati.
Vivi, per lo meno.
Lo accese e si prese dei noodles da mangiare.
Uno show non era uno show, senza qualcosa da sgranocchiare.
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Oscurità, buio, tenebre.
Non si vede nulla, non si percepisce nulla.
Fa paura, ma allo stesso tempo rilassa.
Chiudi gli occhi, ti lasci cullare.
Ti rilassi.
E ti lasci cullare
.
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“Ho detto ,e ripeto, che questa è UNA DIAVOLO DI EMERGENZA !”
“Mi scuso se in questo momento il capo ha di meglio a cui pensare ! Abbiamo più della metà del gruppo dispersa da giorni!”
“Ma è per questo che è un emergenza: so qual’è la causa del disguido ! ASCOLTAMI BRUTTO STUPIDO, FOLLE, IMBECCILE LECCACULO DEI MIEI STIVALI !”
“Vecchio, per l’amor di Dio, STAI ZITTO !”
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Rin aprì gli occhi, terrorizzato.
Aveva sognato di buttarsi in un varco e di essere cullato dall’oscurità.
“Hahaha … devo smettere di guardare anime fino a notte fonda …”
Chiuse gli occhi, si distese … e batte la testa.
Il suo letto era legnoso.
…legnoso.
Aprì gli occhi e si trovò davanti un ramo.
Era su un albero.
A dieci metri d’altezza.
Si aggrappò al ramo e si guardò intorno.
Migliaia di alberi attorno a lui.
Dall’aspetto, sembrava di essere in una giungla.
Ed era da solo.
“Yukio ? Kuro ? Shiemi ?” urlò, terrorizzato “Ragazzi ? Tabi ?”
Con la coda nell’occhio, si accorse che il suo zaino e la sua spada Kurikara erano caduti tre rami più sotto.
E Shura mi aveva persino permessa di portarla !
Con calma, Rin riuscì a scendere lentamente dal ramo ed arrivare alla sua roba.
“Bhè, non è stato difficile !”
Il ramo si spezzò sotto i suoi piedi.
Fece un volo di dieci metri e cadde di schiena.
Sarebbe sicuramente morto, se non fosse stato un demone.
Si alzò tutto dolorante, imprecando a bassa voce e massaggiandosi la schiena.
La sua coda, che era rimasta nascosta sotto la camicia fino adesso, uscì allo scoperto e si mosse anche lei, dolorante.
“Mamma mia, domani questi lividi faranno un male boia !”
Si mise lo zaino in spalla, la spada in mano e cominciò a camminare.
Doveva ritrovarsi gli altri e fare il punto della situazione.
Mentre camminava, si guardò attorno: era veramente in una giungla, liane e alberi ovunque, il rumore di uccelli esotici e scimmie.
Camminava, camminava , camminava.
Camminò per una buona oretta e quella giungla gli sembrava interminabile.
E il caldo lì era peggio che a casa sua.
“Diooooooooooooooooooooooo che caldo che faaaaaaaaaaaaaaaaa”
Tirò fuori una bottiglietta d’acqua e se la portò alla bocca.
All’improvviso, un rumore tra i cespugli lo bloccò.
Ma che diavolo … ?
Portò una mano all’elsa della spada e cominciò ad avvicinarsi ai cespugli.
Quelli continuarono a muoversi, poi si fermarono.
Il rumore si spostò dietro di lui.
COSA DIAVOLO C’È IN UNA GIUNGLA ?! Un serpente ? Una scimmia ?
Si girò e corse verso il rumore, pronto a sguainare la spada.
Senti il rumore di qualcosa che scattava e si ritrovo a testa in giù, con la caviglia destra intrappolata.
Da quando le scimmie costruiscono trappole ?!
Così il povero Rin, con la faccia coperta dalla maglietta, le provviste e Kurikara sotto di lui e rivoltato come un pollo, si mostrò indifeso, davanti al creatore della trappola, che uscì fuori dal cespuglio, esultando.
“Evviva, stasera bistecca !” rideva soddisfatto.
Una voce maschile, non troppo adulta.
“Ehi … aspetta un secondo ..”
La faccia del demone venne scoperta e il ragazzo si trovò davanti due occhioni blu e una scompigliata pettinatura biondo oro. Un ragazzo della sua età, vestito con un cappotto nero sporco di fango e foglie, lo guardava distrutto.
“Merda, tu non sei una scimmia !”
“Merda … tu non sei una bistecca !”

Salve a tutti ...
Avete presente quando le vostre storie ottengono una voce e cominciano a sussurrare "Finiscimiiii, finiscimiiii ..." e tu, con tutta la calma del mondo, le prendi e le rinchiudi, buttando via la chiave e mettendovi a scrivere roba nuova ?
Ecco, io sì -.-"""
Cominciata questa storia ascoltando How we kill star e dopo aver visto l'immagine qui sopra ... Axel vs Rin XD
Non so se poi riuscirò a gestire tutto ciò ... ma bisogna pur provare no ?
Grazie alla mia sempai, che anche lei ha rinchiuso da una vita le sue storie e alle mie amcihe su efp che mi scartavetrano le palle coi grattini. Grazie, ovviamente, a chi ha letto ed a chi lascia recensioni positive TT^TT
Un bacio a tutti, hoooonk ;O)
  
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