"Era la primavera dei miei 19 anni, stavo iniziando l'ultimo anno di scuola
quando, mentre stavo entrando nella scuola, un qualcosa mi venì addosso
travolgendomi. Non sapevo che in quel momento avrei iniziato una nuova parte
della mia vita, dolce e amara.
Io, che non mi ero mai legato a qualcuno,
proprio io stavo per
innamorarmi..."
********************************
POV
FAY
Accidenti! Ma perchè non me ne va mai bene una? Si sono scaricate le
batterie della sveglia, e Ashura non mi ha nemmeno svegliato...risultato: sto
facendo tardi al primo giorno dell'ultimo anno di scuola! Mi lavo e mi vesto più
rapidamente che posso e mi fiondo giù per le scale, dove un divertito Ashura mi
da il buongiorno. Lo fulmino con lo sguardo prima di afferrare un toast al volo
e correre fuori di casa, senza nemmeno chiudere la porta. Ah, ma quando torno mi
sente!
Sto correndo a una velocità folle verso la scuola, quando qualcuno o
qualcosa svolta l'angolo davanti a me...è impossibile sperare di scansarlo, e
inevitabilmente gli finisco addosso, con una rovinosa e decisamente poco
aggraziata caduta...
POV KURO
< hey tu stai più
attento!>
< Scusami...>
Mi rialzo togliendomi di dosso quel
defi...e che mi è venuto addosso. Vedo che cerca di rialzarsi e un qualcosa mi
spinge ad aiutarlo, sarà quell'aria da stupido che si ritrova...gli porgo la
mano, lui la afferra e mi ringrazia. Neanche un secondo che corre via
farfugliando un qualcosa sul fatto che è il suo primo giorno nella scuola nuova
ed è in ritardo.
Salgo i due piani di scale che mi separano dalla mia classe,
entro e mi siedo in fondo come tutti gli altri anni
POV FAY
Oddio
che figura...che figura! Ed è stato anche gentile, mi ha aiutato a rialzarmi, ma
sono riuscito solo a ringraziarlo frettolosamente prima di riprendere a correre,
un po' per l'imbarazzo, e un po' perchè effettivamente è tardi. Salgo le scale
ancora col fiatone e mi dirigo verso quella che sarà la mia classe. Dopo essere
entrato mi siedo -o meglio, mi butto esausto- sulla prima sedia che trovo
libera, in fondo alla classe. Però, forse avrei dovuto scusarmi propriamente,
invece di scappare via così...in fondo è stata colpa mia, e poi quel ragazzo
aveva un qualcosa di particolare. Saranno stati quegli occhi scarlatti, proprio
uguali a quelli che mi stanno fissando adesso con aria stupita. Un momento. Mi
stanno fissando? E'...è lui! Mi sono seduto di fianco a lui!
POV
KURO
Non ci posso credere, è il tornado biondo di stamattina....
Si è
accasciato nel banco a fianco al mio e ora mi guarda con una faccia da
ebete.....
Sta li zitto a fissarmi...mi sta facendo innervosire, mi giro
verso la lavagna ma sento il suo sguardo fisso su di me...se devi parlare
parla!
< ecco...io per oggi...volevo chiederti scusa... > mi dice
nervosamente.
< nh...lasciamo stare >
< sicuro? >
Il mio
sguardo lo lascia un po' interdetto e finalmente smette di
fissarmi.
< comunque io sono Fay > mi dice dopo qualche
secondo.
Sto per rispondergli ma suona la campanella, i miei compagni si
siedono ed entra il professore di Filosofia. Oggi comunque non faremo nulla, gli
insegnanti chiederanno delle vacanze e discuteremo sul nuovo orario
scolastico...che pa..e!
"Buongiorno ragazzi, bentornati!" il professore
ci saluta cordialmente "spero abbiate passato delle buone vacanze e...ah, tu
devi essere il nuovo studente! Il sig. Flourite, giusto?"
Come immaginavo,
sta guardando lo strano ragazzo di fianco a me.
"Sì professore" si è alzato
in piedi, attirando su di sè tutti gli sguardi dei presenti. Le ragazze
sussurrano vari commentini, immagino che poi saranno le prime ad accalcarsi
attorno a lui. Ma mi chiedo perchè si sia iscritto qui proprio all'ultimo
anno...
"Mi hanno detto che si è appena trasferito da Kushiro, nell'Hokkaido.
Immagino non sia stato semplice ambientarsi qui a Tokyo."
Ah ecco, ora
capisco. Hokkaido? Cavoli, non è proprio dietro l'angolo.
"Non più di tanto"
sorride. Sorride sempre. E' proprio un tipo strano...
"Bene, per ora mi
limiterò a presentarvi il programma dell'anno, poi potrete fare liberamente
conoscenza con lui"
Si siede, si gira verso me e mi sorride di nuovo. Volto
lo sguardo dal lato opposto, non mi piace granchè essere
fissato.
"Kurogane."
"Scusa?"
"Mi chiamo Kurogane."
POV
FAY
Non so perchè ma mi viene da sorridere, sarà la sua voce che mi fa
uno strano effetto?...Ma cosa vado a pensare...certo che però ha proprio una
voce calda e bella...Fay insomma...il professore continua a parlare ma non
riesco a seguirlo...il mio compagno sta praticamente dormendo sulla sedia.
O
cavolo, il prof. lo sta guardando...
< Kurogane! Dormiamo fin dal
primo giorno?!>
Sento qualcuno ridacchiare.
Lui, come se nulla
fosse, apre un occhio e lo punta sul professore che subito distoglie lo sguardo
e continua: < Sarei felice di vederla più attento, solo perchè prende voti
alti non è giustificato dal dormire in classe!> detto questo riprende con
l'esposizione del programma mentre Kurogane si rimette a dormire.
Devo
sorbirmi altri venti minuti e finalmente esce dalla classe per prendere un caffè
lasciandoci libera quest'ora e la prossima.
Non faccio in tempo a
stiracchiarmi che mi ritrovo circondato dai nuovi compagni di classe! Sembrano
simpatici. Però vorrei che fosse Kurogane a darmi attenzione...aaaaaaaa smettila
di pensare certe cose!!
Finisce l'ora e ormai conosco tutti, c'è qualcuno che
mi domanda quali sono i miei hobby e varie domande di rito, rispondo con piacere
e poi si raggruppano per raccontarsi le vacanze.
Improvvisamente mi viene
un capogiro, mi avevano avvertito che poteva succedermi a causa dello sbalzo di
temperatura e per la fatica del trasloco ma non ci avevo dato tanto peso...però
ora...
< Hey tutto bene?>
POV KURO
Uff, che noia
incredibile! Sarà anche un buon professore, ma quando inizia a parlare ha un
effetto altamente soporifero. Sì, va bene, addormentarsi in classe non è forse
il massimo, ma cosa ci posso fare? Mi annoio da morire a scuola, non c'è nulla
di divertente, nulla di interessante. Però chissà, magari le cose potrebbero
anche cambiare.
Finalmente il prof finisce di parlare, mi riprendo un po' e
mi trovo un'orda di ragazze davanti, che pongono un fiume di domande al nuovo
arrivato. Poverino, non lo invidio affatto...Dopo un paio di minuti di completo
macello, in cui ho distintamente sentito una di loro chiedergli di uscire con
lei quel pomeriggio, sembrano calmarsi abbastanza da permettergli di rispondere.
Le solite domande, cosa ti piace, che musica ascolti, ma è vero che dove vivevi
tu d'inverno faceva freddissimo, cosa fai pomeriggio (ecco, dev'essere la stessa
ochetta di prima) eccetera. Alla fine se ne vanno così come sono arrivate e
iniziano a discutere tra loro delle vacanze appena trascorse. Mi volto verso di
lui, giusto per vedere se ha ancora quel sorrisetto stampato sul viso, ma mi
accorgo che è impovvisamente sbiancato. Sarà per la corsa folle che ha fatto
stamattina con quel toast mezzo mangiucchiato, o magari lo stress del trascloco.
Fatto sta che non sembra stare molto bene.
"Ehi, tutto bene?"
"Mh? Ah, sì,
sono solo un po' stanco" sì, continua a sorridere nonostante non stia
palesemente bene.
"Non mi sembra proprio. Forse dovresti andare in
infermeria."
"Ma no, non è il caso. E poi anche volendo non saprei come
raggiungerla..."
"Idiota. Vieni, ti accompagno io." per fortuna abbiamo la
prossima ora buca, non mi va di dare troppe spiegazioni agli altri insegnanti. E
ancora più fortunatamente gli altri sono troppo impegnati a parlare tra loro per
accorgersi che lo sto letteralmente trascinando per un braccio fuori dalla
classe.
Siamo più o meno a metà del corridoio che il biondino perde
l'equilibrio e mi finisce addosso, lo blocco prima che finisca rovinosamente a
terra. Ha il respiro affannoso ed è sempre più bianco! Lo prendo in braccio,
prova a protestare dicendo che non ce ne è bisogno ma si stanca presto e si
lascia trasportare senza più lamentarsi.
Affretto il passo e arrivo in
infermeria, non c'è nessuno...come se la cosa mi stupisse...lo adagio sul
lettino, tocco la fronte e noto che è bollente.
Trovo una salvietta e la
bagno per poi posargliela sugli occhi e la fronte. Sforzandosi dice che ha sete,
io prendo un bicchiere d'acqua e provo a farlo bere ma l'acqua esce dalla bocca
e lui non fa nessuno sforzo per ingerirla, non ne ha le forze...
Non mi resta
altra scelta, bevo un po' d'acqua senza inghiottirla e gliela passo da bocca a
bocca, ripeto l'azione per tre volte.
Sembra essersi addormentato.
Sì,
si è proprio addormentato. Ma tu guarda, avrebbe dovuto fare come me e
schiacciare un bel pisolino in classe. Ok, evidentemente lui non è come
me.
Almeno ora sembra star meglio, forse dovrei chiamare l'infermiera o
qualcuno, ma non sembra esserci anima viva qui.
Starò qui un po', tanto non
ho nulla da fare, e anche se avessi lezione, questo sarebbe un ottimo pretesto
per saltarla.
Prendo uno sgabellino e mi siedo accanto a lui. Finalmente ora
ha smesso di sorridere e di fingere...è decisamente bello, non mi stupisce il
fatto che tutte le mie compagne di classe gli si siano appiccicate addosso
subito.
Gli sfioro di nuovo la fronte, è ancora caldo ma pare che la
salvietta stia facendo bene il suo dovere. In quell'istante il mio sguardo si
posa sul bicchiere d'acqua che poco prima avevo usato per farlo bere...una parte
di me spera sinceramente che lui non si sia reso conto di quello che ho fatto,
un po' perchè non saprei prevedere la sua reazione, un po' perchè io, Kurogane,
ci potrei anche perdere la faccia. Però devo ammetterlo, non mi è dispiaciuto
per niente.
Oramai l'ora buca è quasi finita...
La porta si sta
aprendo.
< Oh mio dio...non sapevo ci fosse qualcuno...> dice una
voce morbida.
< Ragazzo dimmi che è successo? E quello sul lettino?>
chiede l'infermiera.
< Il mio compagno si è sentito male.>
Lei
si avvicina e gli tocca la fronte constatando che è calda per poi riappoggiarci
sopra la pezza bagnata. Mi chiede se so un recapito del ragazzo per avvertire
casa ma diniego.
Allora si mette al computer chiedendomi il nome del
biondino, le rispondo e dopo poco prende il telefono.
Riattacca dopo qualche
secondo dicendomi che non risponde nessuno.
Suona la campana e mi dice di
tornare in classe che a lui ci pensa lei, sono un po' restio ad andarmene...e ne
rimango stupito, dopotutto conosco quel tipo da neanche due ore! Non è
possibile...ormai sono più che consapevole del fatto che mi piacciono sia uomini
che donne, ma non mi era mai capitato di affezzionarmi a qualcuno, tranne che a
pochissime persone, come mia sorella Tomoyo ovviamente.
In ogni caso ho una
reputazione e non posso farmi vedere preoccupato...sì lo ammetto lo
sono...quindi me ne ritorno in classe.
E' l'intervallo, potrei andare in
infermeria ma il mio orgoglio me lo impedisce.
E' suonata l'ultima
campanella, il primo giorno è finito.... ho sentito che alcune mie compagne
prima di uscire passano dall'infermeria. Sto per uscire dalla classe quando
ricordo che la cartella del biondino è in classe. La prendo con me e mi dirigo
in infermeria. Sento il vociare di quelle galline, probabilmente è sveglio. Una
esce di corsa e mi urta.
< Scusa Kuro...devo andare in classe a
prendere la cartella di Fay-chan>
Le faccio vedere la cartella e
sorvolo sullo smielato Fay-chan. Entriamo entrambi e do la cartella al
piccoletto che mi sorride come al solito. Le galline rimangono un po' shockate
dal mio gesto ma non ci faccio caso, non è mica un reato portare una cartella ad
un compagno di classe
POV FAY
Ci mancava anche questa, due
figuracce in nemmeno due ore. E per di più con la stessa persona! Dev'essere il
mio record personale...Forse il reputare "figuraccia" uno svenimento è un po'
troppo, ma il fatto che per la seconda volta sia caduto addosso a lui...beh,
quello lo è.
Quando mi sono svegliato in infermeria c'era solo una gentile
signorina, la responsabile suppongo. Mi volto verso l'orologio, segna l'una...la
scuola ormai è finita.
Pochi minuti dopo la porta dell'infermeria si apre, e
un gruppo di ragazze si riunisce intorno a me. Le riconosco subito, sono le mie
compagne di classe. Sembrano tutte molto preoccupate, non la finiscono più di
chiedermi se sto meglio. E' l'infermiera a interromperle, chiedendo a una di
loro di andare in classe a prendere la mia cartella.
La ragazza esce
dall'infermeria di corsa, ma pochi secondi dopo rientra, accompagnata
da...accidenti, è lui! Con la mia cartella...allora stava venendo qui a
portarmela, gentile da parte sua. Me la porge, e gli sorrido di rimando.
"Ho
provato a chiamare casa tua, ma non ha risposto nessuno...non c'è qualcuno che
può venirti a prendere?" mi chiede l'infermiera
"Non credo proprio..." le
rispondo. Ashura non tornerà a casa prima di sera, e...beh, non c'è proprio
nessun altro che possa venir qui.
"Credo che faresti meglio ad andare a casa,
ma se nessuno..."
"Posso andare a piedi, non è un problema" la interrompo.
Non sono malato, solo un po' stanco, posso farcela benissimo.
"Lo posso
riaccompagnare io." E' Kurogane a parlare.
Farebbe anche questo? No, non
vorrei essergli di ulteriore peso. Faccio per rispondergli qualcosa, ma prima
ancora che qualunque suono riesca ad uscire dalla mia bocca, si volta verso di
me, fissandomi con uno sguardo che non ammette repliche.
"Benissimo, sei
molto gentile" Risponde l'infermiera
"Allora andiamo."
La sua non era una
domanda, e sinceramente non sono neanche più tanto sicuro di voler
replicare.
"Beh...grazie..." quello che mi è uscito era più un sussurro che
un "grazie" convinto, ma credo l'abbia sentito lo stesso. Saluto le mie
compagne, che mormorano qualcosa tra di loro, e la signorina prima di uscire
dall'infermeria.
POV KURO
Riusciamo a fare qualche passo fuori dal
cancello che noto che lui lo rallenta, mi abbasso e gli faccio cenno di salire
in spalletta, all'inizio declina l'offerta ma io lo guardo col mio solito
sguardo da non-provare-a-contraddirmi e si lascia portare.
Il suo corpo emana
un calore soffocante ed inebriante che mi stupisco di riuscire a sentire le sue
indicazioni, pochi minuti e mi ritrovo davanti ad una villetta a due
piani.
Lo faccio scendere e lo saluto, non so perchè ma una vocina nella
mia testa mi dice di andarmene in fretta perchè il biondino è pericoloso...e mi
ripete che non avrei dovuto accompagnarlo, che mi sono aperto troppo e che sto
mettendo a rischio tutto il lavoro che ho fatto per riuscire a non affezionarmi
mai a nessuno. Perchè fa male...troppo male.
Faccio appena due passi che lo
sento chiamarmi, torno indietro e lo ritrovo con la faccia bordeaux.
<
Ecco...io...non ho le chiavi di casa...>
In quel momento vedo
sgretolarsi la mia perfetta maschera...non resisto, scoppio a ridere come un
deficiente e non mi fermo per almeno un quarto d'ora.
Lui, diventato ancora
più rosso mi sorride e io mi calmo un po'.
< Sei proprio un disastro
sai? Dai vieni con me.>
< D..dove andiamo?>
< In un
love-Hotel!> lo prendo in giro.
Lui, prima sbianca e poi diventa color
pomodoro e io rido ancora di più, inizia a farmi male la pancia!!
< Sto
scherzando scemo! Ti porto a casa mia, non vorrai restare qui al
freddo?>
Lui rimane imbambolato un momento, io mi abbasso e lui risale
in spalletta.
Casa mia non è vicinissima, ci arriviamo dopo venti minuti di
strada. Lo faccio scendere e apro la porta, lui è dietro di me.
Lo faccio
accomodare su un divano mentre vado a preparagli del the caldo.
POV
FAY
Un love-hotel. Molto, molto spiritoso, davvero. Se avessi avuto un
briciolo di forza in più gli avrei probabilmente lanciato addosso la cartella,
ma mi sono limitato a fissarlo, sempre più rosso, mentre lui se la rideva di
gusto. Che strano, non aveva mai nemmeno accennato un sorriso per tutta la
giornata, e invece poco fa stava addirittura ridendo.
Alla fine mi ha
accompagnato a casa sua, ora è in cucina a preparare del the. E io invece mi
ritrovo sul divano della sala, a fissare il muro davanti a me. Certo che deve
averne di soldi, questa casa è a dir poco enorme.
Mi alzo per dare
un'occhiatina in giro -so che non è molto educato, ma non riesco proprio a
resistere- e mi soffermo su una foto ritraente lui e una ragazzina...la sua
sorellina, suppongo. Non ce ne sono altre, nè sue nè dei suoi genitori. Sto
ancora guardando la foto, quando qualcuno dietro di me parla:
"E' mia
sorella, si chiama Tomoyo."
Sobbalzo, quasi spaventato, mi ha colto di
sorpresa mentre curiosavo in casa sua, non gli avrà fatto molto
piacere.
"Io...ecco...scusa, non volevo ficcare il naso in cose che non mi
riguardano"
"Fa nulla. Tieni, prima che si raffreddi." mi porge una tazzina
fumante. La prendo e mi siedo accanto a lui sul divano.
POV FAY
Il
the è molto buono...un po' amaro forse...ma non mi va di chiedergli lo
zucchero...
< Senti, hai una casa enorme lo sai? E' a due piani?
Quante stanze ci sono?>
< Ha quattro piani e la mansarda, è una casa
stile occidentale, qui nella periferia borhese un tempo se ne costruivano molte.
Non so quante stanze abbia. Tante comunque.>
< Capisco, quindi sei un
riccone! Wow>
< Tu sei proprio strano>
< Perchè?>
Si
alza e mi lascia così, senza una risposta, il the l'ho ormai finito, mi prende
la tazza dalle mani e mi chiede se ne voglio dell'altro ma rispondo di
no.
POV KURO
Vado in cucina e risciacquo le tazze per poi metterle
in lavastoviglie.
Torno in salotto e lo trovo ad osservare l'acquario, mi
nota e mi sorride. Mi chiede con quel suo modo spontaneo se ho un giardino e lo
porto sul retro della casa. Lui rimane in fissa qualche istante per poi
esclamare che il mio giardino è enorme. Si avvicina all'aiuola dei Lilium ed
inizia ad annusarli.
< Sai, questo è il mio fiore preferito!!> Mi
dice tutto contento.
< Qual'è il tuo?> poi mi chiede.
< Non ne ho
uno, forse il tulipano...>
< Perchè?>
< Perchè piaceva ad una
persona per me molto importante> e non posso fare a meno di pensare a
Tomoyo.
POV FAY
Accidenti a me e alla mia linguaccia. Quando gli
ho chiesto perchè gli piacesse il tulipano, ha assunto un'espressione
indecifrabile...ma di certo non era una domanda che avrei dovuto
fargli.
"Perchè piaceva ad una persona per me molto importante" sono quasi
tentato di chiedergli chi sia, ma non mi pare il caso. Ne ho già combinate
abbastanza oggi.
"Senti...purtroppo Ashura non tornerà a casa prima di
stasera e..."
"Resta qui finchè non puoi tornare." non mi ha nemmeno fatto
finire la frase...
"Ah, ti ringrazio molto. Mi spiace davvero, non vorrei
crearti tutti questi disagi"
"Non importa, tanto sono da solo. Non avrei
comunque nulla da fare. Piuttosto, tu non vivi con i tuoi?"
E poi ero io
quello con la lingua lunga. Mi conviene semplificare le cose, non è un argomento
che mi va di affrontare...non con lui, soprattutto.
"No, vivo con un amico di
famiglia. I miei sono morti quando ero piccolo, e così mi ha cresciuto
lui."
"Capisco."
No, lui è diverso da me. Sa quando è il momento di
fermarsi con le domande.
Cala un silenzio piuttosto imbarazzante. Vorrei dire
qualcosa, ma non trovo un argomento decente...
"Inizia a far freddo. Vieni
dentro, non mi va di averti sulla coscienza se ti ammali."
Freddo? Mah,
sinceramente non lo sento affatto. Ah, ma qui non sono abituati a temperature
molto basse, anche 20° può risultare una temperatura fredda. Comunque non
ribatto nulla, mi limito a seguirlo in casa, mentre spero sinceramente che
questa situazione di stallo non duri troppo.
POV KURO
Entriamo in
casa ma sta volta lo porto al secondo piano, non mi pareva molto contento a
rientrare così lo porto sulla terrazza chiusa dalle vetrate così non prende
freddo.
Mi segue senza dire una parola, arrivati nella pseudo veranda lo
faccio sedere su una poltroncina.
< Come mai ti sei trasferito?>
non so perchè glielo chiedo ma mi sembra un buon modo per rompere la tensione
creatasi poco prima.
< Ashura, l'amico di famiglia, ha trovato l'avoro qui
come manager di una casa di sponsorizzazione e quindi ci siamo
trasferiti...>
< Cosa sponsorizza?>
< Di tutto, ma soprattutto
sfilate e mostre.............senti...io...... dovrei andare in bagno...> mi
dice imbarazzato.
Io sorrido e gli dico che il bagno è l'ultima porta del
corridoio, poco dopo le scale che portano al terzo piano.
Lui esce dal
terrazzo e io rimango qui ad aspettarlo, pensando che dopotutto mi diverte la
sua presenza...
POV FAY
Allora, l'ultima porta....ce ne sono
due!!! Allora...quella a destra o quella a sinistra?...Andiamo a destra.
Apro
la porta e capisco subito che non è il bagno...è una camera da letto, tutta sui
toni del rosa, ci sono tulipani ovunque insieme alle foto della sorellina di
Kuroshin...ho già iniziato coi soprannomi? Capita!
C'è un'ampia vetrata che
da sul giardino.
Sto per uscire quando noto che su una parete c'è un grande
ritratto di un uomo e una donna, sono molto belli ed eleganti, mi avvicino per
guardare meglio ma all'improvviso un capogiro, cerco un appiglio e mi appoggio
su un mobiletto ma la mano scivola e cado portandomi dietro un vaso.
Finisco
a terra, il vaso si rompe, cerco di rialzarmi ma mi ferisco alla mano....sono un
vero disastro...
E' un po' che manco...e se mi venisse a cercare? E se
trovasse tutto sto casino...come minimo mi squoia....sento un rumore alle mie
spalle...fai che non sia lui, fai che non sia lui, fai che ....mi sono
girato...è lui....non c'è mai limite al peggio....
POV KURO
Ma
quanto ci vuole ad andare in bagno? Magari si è perso, tonto com'è...o peggio,
potrebbe stare di nuovo male.
Improvvisamente mi sento strano, come se avessi
il bisogno di sapere dov'è, come sta e cosa sta facendo. Che mi stia
preoccupando? Mah, non che me ne freghi molto...ma un rumore, come di qualcosa
di fragile che cade e si rompe, mi fa alzare di scatto per andarlo a cercare.
Vado fino in fondo al corridoio e trovo la porta a destra, la porta della sua
stanza, aperta.
"S...scusa io...non sapevo quale porta fosse e...purtroppo ho
sbagliato...mi spiace, non avevo intenzione di..." Ecco cos'era, o meglio, chi
era stato. Il suo sguardo, veramente dispiaciuto, cade sul vaso rotto.
"Ah,
quello. Non importa, era solo un vecchio vaso." E ora sono io ad abbassare lo
sguardo, notando qualcosa "ti sei fatto male. Conviene disinfettarlo subito,
quel vaso non veniva toccato da molto tempo, chissà quanta polvere
c'era."
POV FAY
Beh, ha reagito meglio di quanto pensassi. O
meglio, questo è ciò che da a vedere. Sono sicuro che la mia intrusione in
questa stanza non gli ha fatto per niente piacere...mi porge la mano per farmi
alzare, ma tu guarda, proprio come questa mattina. Oggi non è proprio
giornata...
Usciamo dalla stanza per dirigerci in quella di fronte,
effettivamente era proprio quello il bagno. Mi fa sedere su uno sgabello, mentre
prende da un mobiletto del disinfettante e qualche garza.
"Quella
stanza...era di tua sorella, vero?"
"Perspicace."
Che domanda idiota,
veramente idiota. Forse sarebbe stato meglio aspettare fino a stasera fuori
dalla porta di casa...
Inizia a medicarmi e.....il
disinfettante bruciaaaa!! Mi sfugge un gemito di dolore. Lui mi guarda e sorride
divertito...secondo me gli faccio pena...
Finito di fasciarmi usciamo dal
bagno, lui entra nella camera di sua sorella ed io aspetto fuori.
Mi richiama
e mi dice di entrare che la stanza non morde mica...fa lo spiritoso...lo
prenderei a mazzate...
Guarda per terra ed esce dicendomi di aspettarlo e di
non combinare altri guai.
Torna con una scopa, la paletta e un sacchetto,
butta i cocci e mette i tulipani caduti in un altro vaso.
Scompare di nuovo,
passano altri minuti e ritorna. Mi guarda e mi dice: < Mia sorella è morta
due anni fa, cancro. Quelli nel quadro sono i miei genitori, mia madre è morta
di parto. Mio padre non si è più ripreso, ha iniziato a bere e a diventare
violento, soprattutto con me. Un giorno, ha tentato di strangolarmi ma sono
riuscito a chiamare aiuto. E' stato arrestato e poco dopo si è suicidato in
prigione. Questo 4 anni fa. No non gliene faccio una colpa perchè quello non era
mio padre ma un uomo innamorato distrutto dal dolore. La mia famiglia è molto
ricca quindi riesco a vivere da solo senza alcun problema. Vuoi sapere
dell'altro?>
Io non so cosa dire, non so perchè mi Ha detto tutte
quelle cose però mi viene da piangere e....sto piangendo!! Che figura e lui mi
guarda, si avvicina, ora mi tira un pugno....mi...mi sta
abbracciando...
< Scusa sono stato rude e indelicato, non so cosa mi
sia preso...>
< Scusami tu...io...non avrei dovuto venire in questa
casa e in questa stanza...>
< Sei proprio stupido...>
Mi
lascia e mi dice di seguirlo. Torniamo al primo piano e mi porta nella sala da
pranzo. Mi dice che è ora di cena e mi ricorda che non abbiamo pranzato. Quindi
sparisce in cucina.
Passa una buona mezz'ora e io sono qui che mi do
continuamente dell'idiota...
Torna con tovaglia e stoviglie e poi arriva con
due piatti di cucina occidentale, degli spaghetti con la carne.
Iniziamo
a mangiare...è proprio bravo!
POV KURO
Iniziamo a mangiare, sembra
gradire, finalmente sorride di nuovo...
Oggi è stata proprio una strana
giornata!
POV FAY
Non mi è parso il caso di mantenere quell'aria
depressa per tutta la sera, per ciò mentre mangiavamo ho riassunto la mia solita
espressione allegra, giusto per evitare di farlo preoccupare ulteriormente. Ma
non riesco a smettere di pensare a ciò che mi ha detto...certo che in quanto a
situazione familiare non siamo messi molto bene entrambi.
Piuttosto, non
riesco a capire perchè l'abbia detto proprio a me, in fondo non ci conosciamo
che da un giorno, e non sono certo cose che una persona va a dire al primo che
passa.
Devo essergli sembrato incredibilmente stupido, insomma, dopo aver
fatto idiozie per tutto il giorno mi metto a piangere come un bambino. E forse è
proprio quello che ha pensato lui, visto che mi ha abbracciato come per
consolarmi, mentre a farlo sarei dovuto essere stato io.
Cerco di scacciare
ogni pensiero negativo dalla testa, in fondo se lui è stato così forte da
riuscire ad andare avanti, io non dovrei crollare così.
Finito di mangiare dò
una rapida occhiata all'orologio
"Sono quasi le nove, tra poco Ashura
dovrebbe tornare a casa...mi conviene andare, non vorrei farlo
preoccupare"
"Magari avresti dovuto avvisarlo..."
"Mentre lavora non gli è
permesso tenere il cellulare acceso, non avrei potuto comunque rintracciarlo" Ci
alziamo in contemporanea per portare i piatti in cucina, ma lui mi ferma dicendo
che ci avrebbe pensato lui.
"Certo, capisco. Allora ti
accompagno"
"Grazie, ma non serve..."
"Mi stai dicendo che riusciresti da
qui a tornare a casa?"
"Ma cer...ah, in effetti no..." come potrei farcela?
So a malapena raggiungere la scuola da casa mia, figuriamoci orientarmi in una
zona che non ho mai visto prima. A Kurotan scappa una risatina divertita. Ahah,
ecco. Non è colpa mia, è più forte di me...mi vien naturale affibiare dei
soprannomi a coloro che mi piacciono particolarmente...
"Visto, che ti
dicevo? E poi a quest'ora è pericoloso." Pericoloso? Ma mi ha preso per una
ragazzina indifesa? Però...sono sicuramente più indifeso di lui.
"Allora,
grazie mille."
Mi sto ricredendo. Se avessi aspettato fuori di casa finora,
probabilmente sarei davvero morto di noia.
POV KURO
Finisco di
sparecchiare mentre lui mi aspetta in salotto. Stiamo per uscire quando gli
suona il cellulare.
Lo tira fuori dalla tasca e legge quello che penso sia un
messaggio. Finito di leggerlo prova a fare una telefonata, lo vedo piuttosto
nervoso, risattacca quasi subito, mette via il cellulare e mi guarda con un
sorriso da idiota...
< Era un messaggio di Ashura...dice che stasera
non torna...che è dovuto partire e andare in Francia come portavoce
dell'azienda....stava salendo sull'aereo....ho provato a richiamarlo ma il
cellulare è spento...forse è già sull'aereo .....sta via due settimane...> Mi
guarda con una faccia impagabile e poi aggiunge: < Sono una piattolaaaa!!>
Sta per scoppiare a piangere ma lo precedo io che mi metto a ridere e cado a
terra, non riesco a smetterla, sto piangendo dal ridere!
< Cos'hai da
ridere?> Mi chiede a metà tra l'incredulo, l'esasperato e
l'arrabbiato.
< La tua faccia...dovrei farti una foto!!> Forse sono un
po' insensibile ma come si può non ridere?
Mi calmo e gli dico che può
rimanere qui, che non c'è nessun problema, che tanto la casa è praticamente
disabitata. Lui cerca di declinare l'offerta ma quando gli faccio notare che non
ha altre alternative si convince.
Ci accomodiamo e guardiamo un film,
quando poi se ne esordisce con: < Sono un danno...sarebbe meglio se non
esistessi...>
In quell'istante...
Flashback
<
Fratellone sono un danno...sarebbe meglio se non esistessi...è giusto che io
abbia il cancro...devo pagare le mie colpe, se non fosse per me...sia il papà
che la mamma...>
< Tomoyo non ti azzardare mai più a dire una cosa del
genere!!!>
< scusa fratellone...>
Fine flashback
Le
sue parole...non riesco atrattenermi gli tiro uno schiaffo! Forte, molto
forte!
< Mai! Non dire MAI più una cosa del genere!!
CAPITO!!>
Dopo tantissimo tempo sento i miei occhi versare una
lacrima....
POV FAY
La conoscete la legge di Murphy? Sì, quella
che recita "Se qualcosa può andar male, lo farà".
Insomma, io non ci posso
credere. Mi trascinano in una città nuova, e va bene. Non mi svegliano di
mattina (sì mio caro, ce l'ho proprio con te), e va bene. Finisco addosso al
ragazzo più fantastico della scuola, e va relativamente bene. Gli svengo
praticamente addosso, e per un certo verso va molto bene. Dimentico a casa le
chiavi, e già non va più molto bene. Ma che l'unica persona che può riaprirmi la
porta di casa se ne va in Francia, per due schifossissime settimane mollandomi
da solo in casa altrui e soprattutto senza chiavi no, non va decisamente bene.
Ma cos'ho fatto nella mia vita precedente per meritarmi questo? Sto per piangere
di nuovo. Anche stavolta scoppierò a piangere davanti a lui...e invece rimango
assolutamente basito. Mentre io cerco di trovare la fonte di questa immane
sfortuna, lui si sta rotolando per terra dalle risate! Ma dico io, godi delle
disgrazie altrui? E non riedere così, miseriaccia! Glielo chiedo pure, cos'ha da
ridere. Mi risponde che ho una faccia talmente assurda che dovrebbe farmi una
foto. Sto per ribattere, ma mi precede lui, dicendomi che posso restare qui,
dato che la casa è praticamente disabitata. Cerco per l'ennesima volta di
declinare un suo invito, ma mi fa notare che non ho molte altre alternative. In
effetti, dove potrei andare? Nel love-hotel? Non credo proprio. Alla fine cedo,
non senza averlo ringraziato per la centesima volta.
Accende la tele,
magari c'è qualcosa di carino da vedere...nah, la solita spazzatura. L'unico che
si salva è un film su una rete sconosciuta, optiamo per quello, giusto per
passare il tempo.
Mentre lui fissa distrattamente lo schermo, io inizio
seriamente a pensare che sto recando tutto il disturbo possibile a una persona
che, a conti fatti, non conosco che da poche ore.
"Sono un danno...sarebbe
meglio se non esistessi" credo di averlo detto ad alta voce. Ma non penso mi
abbia sentito, e se anche fosse non potrebbe che darmi ragione. E invece si
volta di scatto verso di me, e prima che riesca a formulare un qualsiasi
pensiero vengo colpito da uno schiaffo così forte da lasciarmi completamente
stupefatto per parecchi secondi. A scuotermi da quello stato di coma sono le sue
parole, taglienti come una lama e urlate con tutta la rabbia possibile
"Mai!
Non dire MAI più una cosa del genere! CAPITO!"
Vedo distintamente una
lacrima, una sola, rigargli il viso. Non riesco a replicare nulla, non riesco a
comprendere il motivo di questa sua reazione, capisco solo che a causarla sono
state le mie parole di poco prima. Non credevo che potessero avere un simile
effetto, soprattutto perchè è una cosa che mi sono ritrovato a pensare molte
volte. Il Kurogane di poco prima, quello che rideva rotolandosi per quel
maledettissimo messaggio, aveva lasciato il posto a quella che in questo momento
mi pare la persona più fragile esistente. Vorrei scusarmi, ribattere, ricambiare
lo schiaffo o magari abbracciarlo, ma per il momento non ho la forza di far
nulla, se non rimanere con la testa bassa a fissare il vuoto
POV
KURO
Forse ho esagerato...no...NO non ho esagerato!
Mi alzo e cerco
andarmene ma lui mi blocca, la presa non è potente ma è comunque stretta. Mi
volto e lo guardo, lui piange...anche lei piangeva...si assomigliano
molto...forse è per questo che mi piace.
Si alza e mi abbraccia chiedendomi
scusa, una cantilena, un nastro inceppato...
Gli tiro su il viso tirandolo
per il mento, non so il perchè, non c'è ragione ma lo bacio, con passione e con
tenerezza e lui ricambia.
Mai un bacio mi è sembrato più appagante, mai
bacio mi ha reso così
felice...
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"Era
la primavera dei miei 19 anni, ma non una primavera come tante altre, quella fu
la primavera dove riacquistai la capacità di amare e diedi la possibilità di
essere amato..."