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Autore: lay70_kol_kai forever    31/12/2012    4 recensioni
STORIA TOTALMENTE INVENTATA: NON SEGUE LA SERIE
MALEDETTAMENTE OOC (forse)
Lay è una ragazza spensierata allegra e amante della vita. Ma delusioni sentimentali la porteranno sempre di più a chiudersi in se stessa; e a non credere più ai sentimenti e in preda della paura di ricominciare a sperare e di credere in se stessa; assillata dalla sua paura e dai suoi timori di ricominciare a vivere e a lasciarsi andare: perdendo la fiducia in se stessa. Riuscirà un incontro causale a farla tornare come era prima, riuscirà a farla diventare come un tempo e a farla tornare a credere nell'amore e in se stessa? Sentimenti contrastanti, ripicche e orgoglio. Cose dette e non dette; ritorni di fiamma, e nuovi sentimenti.
Dal 14°- Continuò a fissarmi negli occhi portandosi sempre più vicino: ora la nostra distanza era appena
di un centimetro nemmeno: e aumentando quel sorriso sornione, accattivante, sexy, irresistibile, rispose:
“Posso metterle in altri posti se vuoi...darling!”
Portando le sue labbra pericolosamente vicino alle mie; e ancor più pericolosamente le mani sui miei fianchi sfiorandoli e picchettandoli sensualmente con le dita.......
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Klaus, Kol Mikaelson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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Care lettrici, finalmente ecco a voi il 12 capitolo. Lo so..sempre più occ...ma d'altronde l'avevo già detto che la mai fanfic era occ.....quindi dovrebbe chiarire ogni cosa. Ed ora: blando alle chiacchiere e buona lettura. Ciao. Lay.

07-E-le-stelle-complici-stavano-a-guardare-Cap-12

Giochi con la vita/Giochi con il fuoco/Giochi con la luna/Ma non vincerai mai
Giochi con la vita/Giochi con i sogni/Giochi con le mani/Ma non vincerai mai
Occhi che si muovono/Che non hanno un senso logico/Come ora che ti parlano
Ma tu ormai sei già in un altro mondo/Incubi o fate/Sono spine o sono rose
Che ti lasciano perduto/Nelle notti e nelle strade/Notti che ti fregano
Quando poi ti senti solo e fragile/Notti che ti spingono/A dire ciò che non vuoi dire
Lacrime più facili/E che non ricordi il giorno dopo/Anima che ti perdi/Nelle notti e nelle strade.(*)


I giorni passavano sereni, e passavano sereni anche per me, dimenticando i miei “struggimenti interiori”: così come facevo, presa come ero da quel “piano diabolico” con Klaus. Anche se nei momenti di solitudine tornavano, ma riuscivo a nasconderli benissimo quando non ero sola....eh si; ero proprio una perfetta attrice, me lo dicevano sempre quando a scuola facevo le recite scolastiche: d'altra parte mi aveva sempre appassionato il teatro.

Ero nella mia stanza, già ormai era la mia stanza dato che quella casa era come diventata la mia casa, che mi stavo preparando per andare a fare un tranquillo giro per negozi insieme a Damie. E questo dopo una mattina cominciata come sempre, tra “battibecchi e piani diabolici” e un pranzo praticamente uguale: e intanto che aspettavo pensavo a come la mia vita era cambiata nuovamente.

La mia vita in quella tranquilla cittadina della Virginia era cominciata normalmente, come così doveva essere. I miei genitori si erano trasferiti lì per lavoro dall'Italia che avevo cinque anni; quindi praticamente quella era la mia città essendoci cresciuta. E lì si era svolta tutta la mia esistenza fino ad ora; e cioè fino ai miei venticinque anni. Lì avevo frequentato l'asilo conoscendo Damie, poi il liceo finendolo e diplomandomi egregiamente.

Praticamente una vita normale e tranquilla. E così sarebbe rimasta se Damie non si fosse innamorata; di Elijah Mikaelson, frequentando casa sua e qualche volta portandoci pure me: facendo si che casualmente mi scontrassi con Kol, portando di conseguenza a tutto quello che era successo dopo.

A volte mi domandavo come fosse stata la mia esistenza se la mia famiglia non si fosse trasferita in quella città portandomi con loro, e se avrei conosciuto Damie, Hans, e quei tre vampiri originali anzi due poiché il terzo era un ibrido. E pensavo anche se gli esseri sovrannaturali fossero tutti così “strani”.

Riguardo a Kol,meglio lasciar perdere che a quello già pensavo per ventiquattr'ore al giorno; mentre riguardo ad Elijah l'unica cosa strana era il fatto di che ci facesse in quella famiglia di pazzi scatenati, lui era l'unico normale lì dentro e a volte mi chiedevo come avesse fatto ad uscire dalla stessa madre degli altri due.

E infine Klaus; quello definirlo strano era un'eresia lui era indecifrabile, era tutto matto, partito di testa per dirla giusta; ma mica glielo dicevo, ci ero affezionata alla testa .

Più mi sorprendevo a pensare a quell'ibrido con la fama di essere un assassino spietato e sanguinario; e più mi chiedevo come avesse fatto ad affezionarsi a me: ad un'umana insignificante, al punto tale da portarlo ad ideare un piano così diabolico e montato alla perfezione per aiutarmi a far tornare da me il fratellino. Ma; me lo dicevo sempre che era meglio che non facessi la “Freud” perché tanto non sarei nemmeno riuscita a “togliere un ragno dal buco”.

E finalmente Damie arrivò; e meno male che poi ero io che faceva aspettare e desiderare: e così uscimmo per andare a fare il nostro giro per negozi come era stato programmato.

                            *****************************

Erano le cinque del pomeriggio, stavamo sistemando in auto i nostri acquisti: abiti, scarpe, e robe varie. Già doveva rifornirsi l'armadio per l'inverno che stava arrivando; come se quelli che aveva già non le bastassero....cavoli, ne aveva un armadio pieno.

La aiutai a sistemare nell'auto i vari pacchetti e poi mi sedetti comodamente sul sedile; poi Damie caricato l'ultimo pacco finalmente salì e avvio l'auto.

Ero esausta. Ogni negozio che incontrava era il suo; e io logicamente la seguivo. Da parte mia non ci sarei nemmeno andata: non mi era mai piaciuto fare shopping, lo ritenevo una cosa inutile quando se ne poteva fare a meno:ma poi avevo deciso che un po' di svago mi avrebbe fatto più che bene, allontanandomi dalle mie “riflessioni".

Non vedevo l'ora di essere al calduccio della mia stanza, magari a leggere un buon libro; ma a Damie venne una “brillante idea”.

Lay!...Dato che è ancora presto che ne diresti di fermarci al club a prenderci un caffè?”

Al club a prendere un caffè? Mi ripetei tra me. Ecco era proprio il posto giusto dove andare: dato che se c'era un luogo dove non avrei voluto andare era proprio quello. Avrei fatto qualche “incontro indesiderato” dato che passava lì dentro più di mezza giornata: ma logicamente le dissi di si per evitare che poi facesse domande.

E così arrivammo al club, ci sedemmo ad un tavolo e prendemmo sto caffè.

Mi guardai intorno intanto che Damie continuava a parlarmi ed a illustrarmi ogni singolo individuo che era lì dentro, per me sconosciuto; e in un modo nell'altro tutti avevano avuto a che fare con gli “originali”; e nessuno di loro era “umano”.....Cavoli! Mi dissi tra me e me......Ma gli esseri umani non esistevano in questa città? Che erano una rarità? Avrebbero dovuto cambiargli nome a questo luogo, e chiamarlo “sovranatural city”. Ma dove ero capitata? Come l'avevano trovato i miei genitori: in un catalogo dal titolo “destinazione sopravvivenza”?

Continuai ad ascoltare Damie come un' “automa”; fino a quando non sentii
un rumore dentro la mia mente; un sonoro e rumoroso “crack” prese spazio nei miei pensieri......il rumore del mio cuore che si spezzò in due: causato semplicemente dall'unica cosa che mai avrei voluto vedere...il mio “incontro indesiderato”.

Come avevo previsto e temevo Kol era lì: e non era solo. Stava giocando a bigliardo e intanto flirtava spudoratamente con la sua compagna di gioco. Ed ero più che sicura che lo facesse apposta, essendo anche sicura che mi avesse visto: e questo perché, più si accorgeva che lo stavo osservando: più lui “calcava la mano”.

Ma che credeva di fare? Forse credeva che agendo così davanti ai miei occhi mi avrebbe spezzato il cuore più di quanto aveva già fatto; e che ancora stava facendo?...Bhe; se era questo che credeva....complimenti kol.....ci stava riuscendo benissimo.

Sapevo come passava le sue giornate e di come cercava dimenticare il suo“amore infranto”; dopo tutto questo era quello che gli riusciva meglio....cioè “flirtare” ,giocare a bigliardo, e prendere a mazzate il mondo intero: pur di non mettersi a confronto con se stesso. Sapevo tutto ciò...almeno lo supponevo; e quello che mi sconvolse era proprio questo: averlo visto con i miei occhi, e nello stesso tempo la conferma che era così come supponevo.

Ma che serviva a fare recitare con Klaus, se questo portava Kol solamente all'indifferenza e al suo totale allontanamento? Più pensavo a questo e più mi convincevo a pensare che la sua indifferenza fosse vera e non finta. All'inizio di questo gioco avevo pensato che puntando sulla sua gelosia sarebbe ritornato da me. Allora perché non era ancora ritornato? Che fine avevano fatto le sue promesse di eterno amore, e che non si sarebbe mai allontanato da me a qualsiasi costo? Ma perché tutte le mie relazioni sentimentali mi lasciavano sempre il cuore a pezzi. Era così che mi amava veramente? Facendosela con le altre e pure davanti ai miei occhi?

Ma poi mi dissi che era meglio che non mi mettessi a giudicarlo; d'altronde anch'io stavo facendo la stessa cosa con lui con la speranza che si sarebbe ingelosito.

Come svegliata dai miei pensieri, all'improvviso pensai che avessi un aspetto allucinante: e non volendomi far vedere da Damie in quello stato, anche perché poi mi avrebbe fatto un interrogatorio tipo “terzo grado”: inventai la scusa più banale per allontanarmi da lei.

Damie...., dovrei andare in bagno un attimo!....”

OK!....Ti aspetto qui va pure!....Ma mi raccomando che sia un attimo....li conosco i tuoi “attimi”!

E così mi avviai verso il bagno come feci credere a Damie; ma fortunatamente il bagno era situato sul corridoio dove c'era anche l'entrata del locale: e mi precipitai direttamente fuori all'aria aperta sperando che un po' d'aria fresca mi avrebbe fatto riprendere. Mi appoggiai alla parete laterale del club cercando di superare quel momento di crisi. Stavo cominciando a prendermela con me stessa, per il fatto che non riuscivo più nemmeno a piangere...Già....Le avevo già finite tutte le lacrime. Ma quell'aria mi stava facendo bene: dato che pian piano mi stavo riprendendo.

Restai appoggiata a quel muro, con gli occhi chiusi, forse per cinque minuti circa scaricando tutta l'ansia che mi si era accumulata in quelle ore: fu una voce conosciuta e sarcastica a svegliami dalla mia meditazione.

Chi si rivede, l'ex streghetta presa dai suoi struggimenti interiori!.....Hai visto Kol qui in giro?”

Klaus? Che ci faceva qui?....Ecco!...Come se non bastasse mancava solo lui per completare il quadro! Pensai tra me.

Nik....Sta zitto e chiudi quella bocca da ibrido psicopatico....che non mi sembra il caso di infierire in questo momento!”

Gli risposi osando più di quello che mi aspettavo....ero troppo fuori di me per fare caso a chi avessi davanti. Ma come quasi sempre succedeva con me, non si adirò, e non si scompose nemmeno di una virgola. Ma ormai a questo non ci facevo più nemmeno caso, anche perché se mi mettevo a cercare di studiare il comportamento che aveva con me; così lontano dalla sua fama da spietato assassino: mi facevo andare in fumo il cervello e niente più.

Modera i toni dolcezza!....Se non vuoi vedere la tua testa ai miei piedi!....Siamo di pessimo umore!....Dov'è il mio fratellino?”

Ti ho detto di piantarla, e poi non sono affari tuoi!”

Lo sono...tesoro!”

Mi disse con quell'aria da paletto di quercia bianca conficcato direttamente nel cuore. Ma riuscii a controllare gli istinti omicidi.

Ok! Vuoi sapere che cos'ho? Ho che voglio finire questa falsa di commedia....ho che voglio andare il più lontano possibile da questa città di pazzi...ho che voglio andare il più lontano possibile da kol, da te e da tutti quelli che sono entrati nella mia esistenza senza chiedermi nessun consenso!.....Ti basta o vuoi che continui....?”

Non so se fosse stato il mio sfogo, o se non digerì che volevo finire quella commedia, ma si rabbuio improvvisamente: e non so che cosa lo trattenne dal non spezzarmi il collo. E guardandomi un po alterato, ma ancora abbastanza “calmo” mi disse.

Va dove vuoi.....ma continua a recitare, tesoro!.... Posso “obbligarti”...Sai!”

E perché Klaus?....Perché continuare in questo gioco assurdo, che come vedi non sta portando a niente?....Kol si allontana sempre di più...ed è totalmente indifferente: e per quanto riguarda te.....idem!”

Continua!.....Cosa pretendi?....Che quell'idiota caschi ai tuoi piedi all'istante?....Quindi; adesso ti calmi, rientri li dentro con me...inventi qualcosa con Damie e poi ti porto a casa!”

Ok! Hai vinto tu....Ma non ti assicuro per quanto ancora potrò resistere!

Resisti! O ti....soggiogo!”

E così entrai nuovamente dentro al club....con Klaus logicamente; inventai una scusa con Damie e poi Klaus mi riportò a casa.

E a cosa era servita quella crisi di nervi che avevo avuto vedendo Kol? Assolutamente a nulla....dato che ripresi a fingere.....con gli altri e soprattutto con me stessa.

E perché Klaus si era interrotto quando disse che mi avrebbe soggiogato?... Come se non lo volesse fare veramente? E perché vedendomi sconvolta mi portò a casa; e non mi lasciò lì a sbrigarmela da sola?

Perché tutto questo “affetto” per me? Ma poi mi dissi che quello era normalissimo, e che non avesse nulla di strano, e probabilmente era un suo modo per “mettermi a tacere”.

                          *******************************************

POV KLAUS

Ormai la giornata stava terminando.

Klaus era seduto sul divano del salotto che assaporava un whisky; assorto nei suoi pensieri.

Pensava a cose varie, se i suoi piani da conquistatore del mondo stavano andando come lui voleva.

E pensava anche a come stava andando quel piano accattivante che lui e Lay stavano recitando. E pensava a questo anche a causa della crisi di nervi che aveva avuto lei quel pomeriggio. Perché era così che lo riteneva: un piano accattivante. Gli piaceva recitare quella commedia con Lei e si divertiva pure, e si compiaceva che la sua mente contorta avesse creato un piano così piacevole da recitare totalmente diverso dagli altri.

Era da tempo che si chiedeva perché gli piacesse all'inverosimile, e proprio perché era con Lay che la stava recitando.

In fondo lo sapeva perché aveva voluto aiutarla. Uno perché nonostante tutto teneva alla felicità della sua famiglia; anche se non voleva ammetterlo, ok... ad uno ad uno gli aveva conficcato un pugnale nel cuore e rinchiusi in una bara per oltre un secolo e qualcuno di loro anche di più, e anche più volte. Ma l'aveva fatto perché in un modo o l'altro gli si erano messi contro, e non c'era niente da fare era fatto così, e loro lo sapevano benissimo che la regola era “o con me o contro di me”; ma loro gli si erano messi contro ugualmente perché a volte non erano d'accordo con lui riguardo ai suoi piani di conquista: quindi aveva preferito toglierseli dai piedi e metterli a “nanna”........Accidenti; se li portava dietro ovunque andasse; non gli abbandonava totalmente. Gli avrebbe risvegliati tutti al momento opportuno se Elijah e Damon non lo avessero fatto prima di lui nel momento più sbagliato. Uno dei motivi era questo. Il secondo e ultimo; cosa impensabile era proprio Lay.
Gli piaceva quell'umana, la stimava: era quasi unica, era una delle poche che riusciva a interagire con lui senza impaurirsi e scappare terrorizzata, e sapeva anche tenergli testa....Beh... forse era la seconda, l'altra era Caroline ma Caroline era della sua stessa natura, era logico che lei non avesse paura di lui; e poi conoscendo come era il carattere di lei, era più che logico. Ma Lay era umana ed era questo che cambiava tutto.

Gli era simpatica, e in quei mesi che si era stabilita a casa sua per via di Kol gli si era affezionato......troppo forse.

Non sapeva darsi spiegazioni; proprio lui che aveva sempre una risposta pronta per tutto: non sapeva spiegarsi perché in qualche modo si sentiva attratto da Lei. Un po' come lo era con la “sua Caroline”; ma per lei il motivo lo sapeva in fondo: invece per Lay non lo sapeva proprio.

Non sapeva che cosa fosse quel qualcosa. Forse il suo essere quasi simile a lui nel carattere, il suo coraggio, la sua ostinazione nell'ottenere quello a cui veramente teneva senza stare a guardare le conseguenze.
O forse erano i suoi occhi? Quegli occhi normalissimi ma con un mondo dentro da osservare e scoprire; nei suoi occhi vi si rispecchiava l' anima che aveva, quello che era veramente dentro e non quella che voleva fare vedere fuori. Non se lo sapeva spiegare cosa era: sapeva solo che da un po' di tempo quello che sentiva per lei, non era semplice amicizia, stima rispetto e affetto: ma qualcosa che andava oltre.

Fu interrotto dalle sue riflessioni da suo fratello Kol; che stava rincasando dai suoi “divertimenti digestivi” al club recatosi in salotto.

L'originale diede un occhiata al fratello senza dire nulla e poi fece per dirigersi fuori dal salotto: ma si fermò richiamato dal fratello ibrido.

"Già a casa?....E il “dopocena digestivo?”

Sera fratellone!....Per stasera mi sono bastati!.....E tu?.....Solo soletto e non al club?”

Mi andava la tranquillità di CASA MIA!....Kol.....brindando ai vecchi ricordi!”

Buoni ricordi e tranquillità, Nick!....Notte!

Gli rispose Kol inviandosi nuovamente verso l'uscita del salotto.

Quanta fretta!....Perché non pensare ai vecchi ricordi in due!”

Disse Klaus alzandosi dal divano e preparando un drink per il fratello. Gli porse il bicchiere e poi gli disse guardandolo, sfidandolo demoniaco facendo tintinnare i bicchieri brindando.

Ai ricordi, alle cose che abbiamo condiviso insieme.....a Lay!.....FRATELLINO....ti sei lasciato perdere un “Bocconcino” FANTASTIK......fa faville tra le lenzuola!”

Improvvisamente Kol da divertito e sarcastico divenne rancoroso: coprendosi in volto con uno sguardo così rabbioso che nemmeno la rabbia sapeva di possedere quello sguardo. E come un animale ferito nell'orgoglio si scagliò su l'ibrido con violenza sbattendolo contro la parete del salotto con un pugno ben assestato.

Klaus si alzò guardando sarcastico il fratello: e dandogli un pugno piazzato e veloce da farlo andare a sua volta sulla parete gli chiese.

Nervo scoperto...Kol?.....”

L'originale si rialzò alzando le braccia sarcastico .

tutto qui fratellone?....Sono ancora in piedi!”

Colpendolo di nuovo.

Stai migliorando fratellino.....bel colpo.....Puoi far di meglio....così!”

Scagliando un pugno diretto verso Kol con tale potenza da far risuonare l'eco.

E così fu per un bel po' di tempo, prendendosi a pugni e scaraventandosi a vicenda contro la parente, e infine terminando quella lotta “all'ultimo sangue” con l'originale contro il muro e l'ibrido che lo bloccava con una mano tenendolo sul collo.

Kol era stremato; Klaus era nettamente superiore a lui in lotta potenza, e forza.

Già stanco!...Mi stavo divertendo!

Disse lasciando che l'originale scivolasse senza forze e battuto lungo la parete: e nel mentre uscì dal salotto ancora rabbioso.

Mentre l'ibrido stava camminando nel corridoio; incontrò Lay preoccupata per quei rumori sinistri provenienti dal piano di sotto, che stava andando ad accertarsi.

Nick...ho sentito dei rumori al piano di sotto!....”

Tornatene a dormire!.....eravamo io e il mio caro fratellino che stavamo facendo due chiacchiere in compagnia!” Gli rispose ancora piuttosto “iroso”.

Due chiacchiere in compagnia?. Klaus?....Sembrava stesse crollando la casa!” gli rispose preoccupata per poi continuare:

oddio!....NON E' QUELLO CHE PENSO VERO?

Ex streghetta.....IL TUO KOL” è steso contro la parete del soggiorno, che si sta riprendendo!”

NOO!...Vi siete presi a pugni in faccia!.......Perché?”

Chiese allarmandosi ulteriormente.

All'improvviso e fulmineamente l'ibrido si scagliò su di lei con una rabbia tale, che Lay stessa, non ricordava avesse mai visto in lui; bloccandola contro la parete e tenendola per i polsi, portando gli occhi ad un centimetro da quelli di lei: dicendole.

Vuoi saperlo tesoro?...”

Klaus si portò con la bocca sulle labbra di lei; pressandole con le sue in qualcosa come in un bacio passionale e rabbioso nello stesso contempo. quasi fino a farle perdere i sensi; stordendola completamente. Come le volesse intrappolare, catturare, fare sua, la più intima essenza. I suoi sogni, l'anima....LEI. E in quel bacio c'era di tutto: paura, bramosia,desiderio di dare e avere amore. quello vero....quello che stordiva....quello che ti faceva sentire vivo e in armonia con se stesso e gli altri....quello che lui non avrebbe mai potuto avere....perché LUI...era KLAUS.

E l'unica cosa di cui era priva quel gesto puramente istintivo ma voluto: erano falsità e inganno.

Stacco le sue labbra da lei e le disse guardandola negli occhi:

Accontentata!”

Per poi andarsene, lasciandola contro quella parete nel più totale stordimento: altalenante tra paura e incomprensione per quel gesto.

Che stava succedendo? Forse Klaus era l'unico che da quel gioco accattivante ne fosse rimasto scottato?

Che fosse stato ingannato dal suo stesso “gioco”?

Si sa; a “giocare col fuoco.....si si può bruciare”.

In fondo il suo “lato umano”....quello che dava vita ai sentimenti, alle emozioni, alle sensazioni; non era cancellato....era solo assopito, dimenticato, nascosto; sepolto nel più profondo del suo cuore ibrido e spietato. Sarebbe servito solo una piccolissima scintilla, qualcosa di nuovo, di “insolito”: per farlo risvegliare....e come “il fuoco sotto la cenere”; forse, ora quella piccola fiammella stava prendendo vita.

ANGOLO DELL'AUTRICE

 

Care lettrici....e questo era il 12 capitolo. Bhe; che ne pensate? Spero che vi sia piaciuto.

Le cose si stanno facendo “intricate”. E che succederà ora? Che cosa sta succedendo a Lay, Kol, e Klaus?

E Lay come si comporterà con Klaus? Lascerà perdere Kol : e si metterà con l'ibrido? Nonostante tutto in un certo senso quei due si assomigliano.

E Kol si limiterà come sempre a continuare il suo “gioco preferito”....o si deciderà ad ascoltare il suo cuore e i suoi sentimenti appena scoperti grazie a Lay; dando definitivamente un calcio al suo orgoglio?

Questo non si sa. Dopo tutto è il destino che decide per tutti il suo quadro infinito.

E detto questo saluto tutte le mie meravigliose lettrici, dando appuntamento al prossimo capitolo, sperando con meno ritardo: ma questo non posso assicurarlo. Ciao. Lay.

 

(*)P.Meneguzzi-Giochi

Ringrazio:

 

chi ha inserito la mia fanfic nelle preferite

bambo898
dem68
elyforgotten
HopingForTheBest
NaluLux
Salva
Sere Le Fay
vampira_96

 

 

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