Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: xCyanide    31/12/2012    5 recensioni
-Mi chiamo Frank, e tu? – gli domandai, cercando invano di ricordarmelo. Ce l’avevo sulla punta della lingua, ma molto probabilmente il mio cervello si era messo contro di me per farmi fare una figuraccia.
Il ragazzo mi guardò quasi dispiaciuto e abbassò il capo, prima di sospirare. Fece cenno di no con la testa e lo vidi quasi piangere.
-Ehy, cosa succede, il gatto ti ha mangiat---
Non riuscì a finire la frase che sentii una mano stringermi un braccio e portarmi via velocemente. [dal primo capitolo]
____________________________________________
Mi guardai intorno, rendendomi conto che c’era Gerard a un lato del cortile, seduto a terra con un album da disegno tra le gambe, che si stava sbracciando per farsi vedere.
Gli sorrisi e corsi verso di lui, sorpreso di vederlo lì fuori. Mi fece spazio nel suo angolo e mi sedetti, sporgendomi per dargli un bacio sulla guancia.
Guardai poi, il foglio che aveva tra la gambe e lo vidi arrossire. Cos’aveva? [dal secondo capitolo]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una settimana dopo
 
-Frankie? – mi chiamò Ray, la sua voce proveniva dalla cucina. Non mi andava davvero di alzarmi, perciò rimasi spalmato sul divano e continuai a fare zapping sbadigliando.
-Frank? – mi chiamò di nuovo.
Ormai avrebbe dovuto saperlo che non mi sarei alzato a meno che non si fosse trattato di cibo. E, annusando l’aria intorno a me, non sentii odori particolari. Altro motivo per rimanere sdraiato.
Cambiai di nuovo canale e il viso di Ronnie Radke, il cantante dei Falling In Reverse, mi sorrise dalla televisione. Pf, quel ragazzo era la nuova cotta platonica di Gee. Mi faceva sempre vedere sue foto e comprava tutti i giornali in cui c’era un suo poster e/o una sua intervista.
Anche a me piaceva la sua voce e la canzone che avevano mandato alla televisione era una delle mie preferite. Ma no, mi dava fastidio che il mio ragazzo gli sbavasse dietro.
Non gli avevo mai detto niente, nemmeno quando mi ero accorto che aveva messo nella sua camera, direttamente sopra il letto, una sua gigantografia.
E credetemi, fare l’amore col proprio ragazzo mentre un Ronnie Radke sorridente vi fissa non è proprio il massimo.
Ma sorrisi lo stesso. Gee amava la musica, davvero. E se i Falling In Reverse erano la sua nuova fissa, andava tutto bene.
-Franklyn Anthony Thomas Iero III – un Fro tutto incazzato mi si piazzò davanti, con le mani sui fianchi e l’espressione corrucciata. –Quando ti chiamo, devi perlomeno rispondere.
Feci spallucce e mi mordicchiai le labbra guardandolo scocciato. Scossi la testa e mi sporsi dal bracciolo per continuare a guardare il video. Se a Gee piacevano, avrei fatto in modo di amarli anche io.
Magari avrei imparato qualche canzone e gliel’avrei cantata, non avevo davvero problemi.
Che poi, cosa ci trovava di tanto bello in quell’uomo? Non era meglio, non so, io?
Sicuramente ero più coccoloso e non mi sembra che Ronnie Radke sopportasse i suoi sbalzi d’umore e le sue crisi di pianto. Ero meglio io, punto.
Sbuffai e socchiusi gli occhi ascoltando per bene l’assolo di chitarra della canzone.
Oh, quello riuscivo a copiarlo di sicuro! Alla faccia dei Falling.
-Frankie, mi stai ascoltando? – mi domandò Ray, ancora più incazzato e si sporse per spegnere la tv. –Ascoltami, invece di stare a guardare la televisione, per piacere.
Mi girai verso di lui e mi misi a sedere lentamente guardandolo confuso. Gli feci un cenno con la testa, segno che poteva parlare e lui si sedette vicino a me, girato nella mia direzione.
-Vorrei parlarti un attimo di una cosa a cui ho fatto caso in quest’ultima settimana – mi guardò serio e mi resi conto che per una buona volta Ray non voleva aprire un discorso inutile o idiota. –Insomma, riguarda te e Gerard. Ma più te che lui.
Mi sentivo sempre più confuso e al contempo curioso di quello che voleva dirmi. Cos’era successo con me e Gerard?
Lui la sera prima era stato a casa nostra, Ray ci aveva preparato la cena e avevamo invitato anche Christa, Mikey e Alicia.
Appena finito di mangiare, ci eravamo presi un momento per noi e ci eravamo chiusi nella mia camera per farci un po’ di coccole e per “parlare” di come era andata la giornata in università.
Gee, scrivendo, mi aveva detto che continuavano a prenderlo in giro ma ora che aveva qualcuno come me che lo capiva così bene, non gli importava più di tanto. Non li ascoltava, e io ero fiero di lui per questa scelta.
Non era successo niente di che, poi. Eravamo tornati in salone per mano e ci eravamo aggregati agli altri, che in un primo momenti erano rimasti in silenzio come se non volessero farci sapere quello che stavano dicendo, ma che poi avevano tirato fuori le carte da poker e ci avevano proposto una partitina.
Gerard si era rifiutato, sosteneva di non saper giocare. Così gli avevo chiesto se avesse voluto imparare, ma lui si era limitato a poggiare la guancia alla mia spalla e ad osservare come mischiavamo le carte.
Ogni tanto mi dava un bacino sulla guancia, magari quando vincevo una mano o quando mi vedeva triste perché stavo perdendo inesorabilmente.
Ma tutto mi era sembrato normale, davvero. Si era fermato a dormire con me e, invece di chiudere occhio, avevamo passato la nottata a coccolarci stretti nel mio letto a una piazza sola. Avevo cantato per lui, non che avessi una voce straordinaria, ma a lui piaceva.
Volevo trovare un modo per… ringraziarlo, e quindi avevo provato a riprodurre una canzone dei Bon Jovi. La sua reazione? Era scoppiato in lacrime appena avevo sussurrato “thank you for loving me”.
L’avevo stretto a me e avevo continuato a cantare, cercando di farlo calmare. Sapevo però, che per una buona volta il suo era un pianto felice e non disperato.
Sorrisi al pensiero di averlo fatto contento, e mi resi conto improvvisamente che Ray mi stava guardando confuso. Scossi la testa e gli feci cenno di parlare, perché ero curioso di sapere cosa c’era di strano in noi, secondo lui.
Se fosse stata un’altra cosa brutta non mi sarei fatto scrupoli a urlare anche contro di lui. Volevo vivere con il mio ragazzo in modo tranquillo, non chiedevo molto credo. O no?
-Sai, ci siamo resi conto che… ti sta facendo un brutto effetto passare tutto questo tempo con Gerard – sospirò dispiaciuto ma vidi dai suoi occhi che si mise subito sulla difensiva. –Fammi spiegare.
Lo guardai forse male e lui sospirò di nuovo, ancora più avvilito. Dopo cinque secondi, notai che ancora non aveva cominciato a spiegarmi e gli feci cenno di andare avanti con le mani.
-Lo vedi?! – esclamò copiando il gesto che avevo appena fatto. –Non parli quasi più!
Corrugai la fronte e scossi la testa: come già detto, la sera prima avevo addirittura cantato per Gee. Io parlavo eccome, forse ero leggermente più silenzioso perché mi era presa l’abitudine di scrivere quando ero con Gerard, per non farlo sentire menomato.
-Stai sempre zitto, parli a gesti e spesso mi lasci post it per casa per indicarmi cosa devo comprare per pranzo o cosa manca in bagno! – si avvicinò di più a me e mi guardò dritto negli occhi. –Franklyn, non ti permetterò di non parlare più per colpa sua.
… “colpa sua”? Ma che discorso era?
La colpa, come la chiamava lui, non era di Gee. Non era di nessuno.
Scossi la testa e mi presi il viso tra le mani, ridendo appena. Sentii lo sguardo di Ray addosso, più confuso che mai e lo guardai di sfuggita.
-Sai perché rido? – domandai, con la voce un po’ roca. Avevo parlato poco quel giorno, non perché non volessi, ma perché non ce n’era bisogno. –Perché sei ridicolo – sussurrai. –Io preferisco non sprecare voce e la colpa è di Gerard? – chiesi divertito, ma sentii comunque la rabbia montarmi dentro.
-Non sto dicendo questo, Frankie. Non sto dando la colpa a Gerard – mi disse annuendo appena, come se stesse parlando con un cerebroleso. –Sto solo dicendo che tu che puoi farlo, devi parlare. Farti capire. Non devi stare zitto per solidarietà, capisci?
Spalancai le labbra e sgranai gli occhi. Ray, vedendomi in quello stato, si rese conto di aver fatto un’enorme cazzata a dirmelo in quel modo così sfacciato.
Mi alzai in piedi e presi un respiro profondo, per non urlare.
-Tu – gli puntai il dito contro. –Ray, davvero, sei il mio fottutissimo migliore amico, ma questa stronzata potevi risparmiartela senza problemi – guardai altrove e mi accorsi che stava cercando le parole per spiegarmi ulteriormente quello che voleva dire, ma non gli lasciai il tempo. –Attento, che potresti sparare altre cazzate se parli. Gerard si fa capire, si fa capire benissimo.
-Ma io non intendevo…
-Si fa capire meglio di te e me messi insieme – lo interruppi. –Non può parlare, ma un suo sguardo, una sua lacrima, una sua sola espressione o inclinazione del viso significano diecimila volte di più di cinquanta nostre parole.
Ray alzò le mani come per difendersi da quello che gli stavo dicendo e sbuffai dirigendomi verso la porta.
-Ah e vaffanculo anche tu, okay? – lo guardai e lo vidi alzarsi per raggiungermi.
-Se hai le mestruazioni, non prendertela con me, Pansy! – urlò, davvero incazzato. –Ti ho solo detto che devi parlare di più, non farti trascinare giù dal tuo ragazzo. Mi sta bene tutto, ma vedere il mio migliore amico che si autodistrugge e smette di parlare per un capriccio mi pare troppo.
-Un capriccio?! – aprii la porta e feci per uscire. –Mi fa piacere che anche tu consideri il mio primo amore serio, un capriccio – mi mordicchiai le labbra per non scoppiare a piangere. –Grazie, davvero. Ah, e stasera non torno a casa, dormo dal mio “capriccio”.
E per la seconda volta in due settimane mi chiusi una porta dietro le spalle, convinto di non voler tornare in quel posto.


xCyanide's Corner
Emh, ciao! Sono tornata prestissimo, ma oggi stranamente mi girava bene (no la verità è che mi girava particolarmente male ma sti cazzi) e quindi ho deciso di scrivere il capitolo e aggiornare almeno, se mai succederà che non posterò per un pò di tempo, avrò una giustificazione(?)
Mi dispiace per Jackii ma io scherzavo quando ho detto che avrei messo una mia foto :'''D Davvero tesoro, mi rovinerei la reputazione (?) a mettere una mia foto qui, prenderebbe a tutti un colpo!
Ah, e comunque si, se ve lo state chiedendo Ronnie Radke è la mia fissa più recente LOL
Grazie a tutte quante per le recensioni che ho adorato e grazie davvero per la comprensione di tutte. Vi amo <3
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi raccomando continuate a lasciare recensioni che mi fate sorridere!
Alla prossima (spero presto)
xCyanide

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: xCyanide