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Autore: Kurrin Bright    31/12/2012    3 recensioni
Mari, la figlia del comandante Ivan, è costretta a diventare la nuova leader del Team Idro fino a quando il padre non si sarà ripreso da una terribile ferita e realizzare il sogno di salvaguardare ed espandere le acque di Hoenn. Quando scoprirà che sia la sua l'organizzazione sia i loro nemici, il Team Magma, hanno in realtà scopi loschi dovrà liberare Kyogre e Groundon con l'aiuto di Ash, Vera, Brock, Max e dei loro pokémon.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Mari uscì dalla barca correndo e stiracchiando le braccia, finalmente poteva respirare aria pulita! 

Tirò fuori Rein dalla poké ball che esultò felice e si mise a correre in giro, voleva assaporare tutto quello che le carezze della brezza marina potevano dare.

«Stai calmo, Rein!» Esclamò la ragazza, in fin dei conti anche a lei piacevano gli spazi aperti, da brava claustrofobica che era.

Respirò profondamente, si tolse la bandana color zaffiro e infine si sedette vicino al sottomarino, stava per immergersi un'altra volta nel suo profondo oceano di pensieri. Un oceano immenso, accogliente e tranquillo, come una casa, che cullava Mari fino a farla addormentare. Rein le saltò in grembo guardando il suo sguardo distratto.

«Posso dirti una cosa Rein?» Chiese l'allenatrice.

«Riril!!» Annuì il pokémon con uno dei suoi soliti versetti che lei trovava così simpatici.

«È che il conduttore del sottomarino, Leo, mi ha guardata in modo strano mentre spiegava la missione… cioè…» Mari si bloccò, doveva ancora trovare le parole per completare quell'assurdo puzzle che era il suo discorso. Rein inchinò la testa verso sinistra, come per incoraggiare l'amica umana a continuare, lei lo accarezzò con tutto l'affetto che nutriva per il pokémon, e ogni giorno cresceva sempre sano..

«Voi pokémon siete proprio strani! Capite perfettamente quando vi si dice una cosa e non parlate la lingua degli umani, chissà perché…» Disse con un sorriso.

Dopodichè ripose la mano nella morbida tasca e continuò il discorso.

«Comunque, è che sembrava quasi volermi ipnotizzare, con quegli occhi color smerado… ho quasi paura che si sia innamorato di me!»

Rein sbattè gli occhi e la osservò stupito. Mari diceva sempre che era la ragazza più asociale e odiabile del mondo, si chiedeva sempre come mai qualcuno avrebbe dovuto innamorarsi di lei.

 

All'improvviso un urlo interruppe la solitudine della ragazza e del pokémon. «AAAAHHH!!!»

Da lontano si vedevano le figure di Alan e Ada correre verso il sottomarino accompagnati da un Leo zoppicante con macchie rosso vino sulle gambe.

«Cosa è successo?» Chiese la leader, con la sua solita aria di paranoia. Ancora una volta magari sarebbe successo qualcosa di terribile, magari il simpatico e gentile conduttore sarebbe morto dissanguato, ma anche se sopravvivesse magari poteva rimanere a letto per un sacco di tempo, come suo padre.

Il ragazzo zoppicava lentamente e si inginocchiò gemendo dal dolore.

«Quella dannatissima grotta! Dopo che abbiamo esaminato alcuni dipinti sulle pareti è iniziato a crollare tutto e una roccia ha ferito la gamba a Leo.» Spiegò Alan.

«Non preoccupatevi, sto bene, riesco a camminare abbastanza decentemente, però fa un male cane!» Borbottò il giovane.

«Pff… quasi peggio della grotta dove si era ferito Ivan! Il motivo per cui spesso ci sono cadute di massi non è noto, di sicuro centrano qualcosa i pokémon abitanti. E tu, "leader", non dici nulla?» Fece Ada, spostando lo sguardo freddo su Mari. Sul suo viso si accese un'espressione imbarazzata. Tante erano le cose che la ragazza avrebbe voluto rispondere…

 

"Senti, non ho bisogno di dire qualcosa per essere dispiaciuta, grazie!" 

"Faresti meglio a preoccuparti anche te per prima, così dai il buon esempio e dimostri di essere una persona migliore!"

"Non rompere, gallinaccia che non sei altro!"

 

Tutte a frullare nella mente di Mari, ma nessuna riuscì ad uscire da quella bocca sigillata con il cemento.

«Zitta Ada, piuttosto… andiamo sul sottomarino! Metterò una benda e poi partiremo!» Esclamò Leo alzandosi, sbuffando.

Gli idrotendenti e la leader annuirono, Rein invece tornò nella poké ball.

 

Il viaggio fu esattamente come quello di andata, Leo concentrato sui comandi e Mari ipnotizzata dal blu del mare.

«Mari… ti vedo turbata, qualcosa non va?» Chiese gentilmente il ragazzo.

«Non ti offenderai, v-vero?» Fece Mari iniziando a diventare rossa dalla vergogna.

«E perché dovrei? Dimmi!»

«È che spesso tu mi guardi in modo strano e…»

Lui iniziò a sospirare, gli occhi verdi iniziarono a tremare e le palpebre tentavano di coprirli.

La giovane era preoccupata, aveva acceso la tristezza di quegli occhi bellissimi, era tutta colpa sua, come al solito, da questa non si sarebbe salvata con un perdono qualunque. Eppure sapeva che poteva rischiare chiedendo. Complimenti vivissimi Mari! pensò.

«Il fatto è che mi ricordi tantissimo una persona… Lucy…»

«Lucy? Chi è?» Chiese Mari incuriosita.

«Era la mia sorella minore, ora ti racconto.»

Lei annuì, pronta ad ascoltare, lui invece sospirò, prese fiato e iniziò a raccontare…

 

«Io e lei vivevamo assieme a nostro padre nella città di Porto Alghepoli, nostra madre era morta qualche anno prima.

Tu e Lucy eravate uguali, avevate gli stessi capelli neri e gli stessi occhi di un azzurro quasi irreale, anche di carattere: Lucy era molto timida e si apriva solo con me, ma aveva una volontà di ferro.

Il nostro passatempo preferito era andare in giro assieme al nostro Marshtomp, ad allenarlo e a divertirci con gli altri ragazzi, anche loro erano giovani allenatori, proprio come lo eravamo noi.

Un giorno ricordo che solo noi eravamo nella spiaggia e mentre aspettavamo gli altri allenavamo il nostro amico, passammo ore da soli, tanto che Marshtomp si era evoluto in Swampert.

Noi non avevamo medaglie, quindi potevamo controllare i pokémon solo fino ad un certo punto, Swampert infatti non ci ascoltò più: attaccò Lucy e me con una mossa, non so se era Surf, Idropulsar, Idropompa o qualcosa simile dato che non conosceva nessuna di queste mosse, ricordo solo che era un fortissimo getto d'acqua che ci spazzò via e a quel punto persi i sensi.

Quando i miei occhi si aprirono ero completamente spaesato e mi accorsi che Lucy era sparita. La cercai per ore e al tramonto trovai il suo corpo dietro a uno scoglio, ho provato a sentire se respirava o se il suo cuore batteva, ma era troppo tardi, era morta.

Tornai a casa col suo corpo a cercare papà, ma non trovai nemmeno lui, ero rimasto solo.

Decisi di intraprendere un viaggio in modo da imparare meglio a come si allenano i pokémon e solo quando ho capito che erano quelli d'acqua la mia vera passione e una volta imparata l'importanza della salvaguardia del mare mi iscrissi al Team Idro…»

 

 

Note dell'autrice (certo, e io sono Tifa Lockhart… WTF?)

Non avrei MAI immaginato di inserire una storia così triste in questa storia, ma l'ho fatta.

Dedico questo capitolo alle mie lettrici principali della storia: _Nobody_ e Silver Star! (poi dedicherò un capitolo anche a tutti gli altri) ;)

Prima che finisca l'anno alla fine ce l'ho fatta a pubblicare un capitolo UNO A ZERO PER CRYSTAL! Oppan gagnam style B| (???)

Detto questo buon 2013 a tutti ^^

Ciao!

 

CrystalHika

 

*Crys chiude il computer e si spamparazza sul divano*

 

Crys: NBWHAHAHAHAHAHAHAHA!!! Ho pubblicato il capitolo 4! Ora avrò da scrivere solo shot, flash&drabble a piacere! Che bella la vita! OPPAN GAGNAM STYLE!

E ora vediamo di sfottere il Golem! VAI SPYROOOOOO!!!!

   
 
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