Bene, l'ultimo giorno dell'anno del suo sesto anno a Hogwarts. Non credeva di arrivarci senza essere bocciato un paio di volte, doveva ammetterlo.
Il Ballo del Ceppo era finito da poco, eppure regnava un'atmosfera festosa e sfarzosa non trascurabile.
George era felice come pochi. Fred si era messo con Katie, lui con Alicia. Non poteva chiedere di meglio. Però non voleva starsene con le mani in mano.
Voleva farle una sorpresa. Ma quale?
Restò là, nella poltrona più ambita della Sala Comune dei Grifondoro, a lambiccarsi su ciò per cinque minuti al massimo. Poi saltò su, con un'espressione trionfante, e corse nel suo Dormitorio.
Il calderone in mezzo alla stanza ribolliva ancora. Fred era steso sul letto, sonnecchiando.
«Fred!» lo chiamò, svegliandolo. «Devi aiutarmi.»
«George, va bene che sei euforico e tutto il resto....ma adesso non posso nemmeno dormire?» sbadigliò lui, affranto.
«Salta giù dal mio letto, imbecille! Vuoi fare baldoria o no, stasera?» lo blandì George.
«Dimmi tutto, gemello preferito!»




Alicia Spinnet non poteva credere ai propri occhi stanchi.
Un enorme fuoco d'artificio era alla sua finestra, ma invece di spegnersi o fermarsi, sembrava acquistare energia e velocità.

“TI AMO JILLIAN” lampeggiava a luci rosse e oro stile insegna di un bar, solo che tutte le luci erano piccoli botti che sparavano in continuazione facendo un baccano infernale.
Parecchi piani più giù piccoli rumori lasciavano intendere che anche lì erano arrivati i gemelli, facendo rumore puramente per il gusto di farlo.
I due rossi vorticavano in tondo con le loro scope, lanciando Caccabombe e petardi dovunque e su chiunque, spalleggiati da Pix, il Signore del Caos.
George si avvicinò alla sua finestra.
«Ti è piaciuta la sorpresa, Spinnie?»
«Non chiamarmi così, George! Piuttosto, smettetela! Come avete fatto?»
«Fuochi Forsennati Weasley in anteprima, Spinnet!» si vantò il rosso, sogghignando.
«Smettetela! Finirete nei guai.» asserì Alicia, convinta.
«Non ho sentito bene, miss Weasley.» la rimbrottò lui, svolazzando a cerchio nel cielo nerastro.
Alicia sbuffò. Sapeva benissimo cosa voleva George. Quel pazzo non si arrendeva mai. Guardò le cime degli alberi della Foresta Proibita piegarsi al cospetto del vento. Non doveva essere bello cercare di fare una sorpresa del genere quando hai addosso soltanto la divisa scolastica. “Perciò, meglio fare in fretta,” pensò la bionda, “o George prenderà un malanno.”
Già, si stava davvero preoccupando per lui.
«Ti amo anch'io, Fabian. Ora leva le tende! Fa freddo là fuori.»
E la risata cristallina del rosso vorticò via, mentre il caos aveva finalmente termine e il silenzio più assoluto avvolgeva di nuovo Hogwarts.
Dopotutto, era già l'anno nuovo. Meglio cominciarlo dormendo.
Però intanto lo spettacolino pirotecnico c'era stato. Non se l'erano goduti tutti, ma c'era stato.
«Uno spettacolo degno di voi, Weasley e Weasley. Adesso però potete anche rientrare.»
“La McGranitt.” capì Alicia. “E quindi, era tutto programmato? ….Accidenti, potevo godermelo un po' di più.”
E tornò a letto, felice di avere George come ragazzo.
Insomma, non capitava tutti i giorni che un fuoco d'artificio venisse usata come dichiarazione, no?