l'orologio segnava le sette e la ragazza si recò nel salotto dove trovò lui nella stanza buia illuminati solo dalle luci accanto a lui,seduto sul divano davanti al fuoco che scoppiettava nel camino,osservò a lungo i suoi occhi che riflettevano luminosi le fiamme nel cunicolo,i suoi capelli che più che ricci erano scomposti in una massa indefinita,il suo corpo interamente coperto dal pail. Decise di avvicinarsi, inginocchiandosi e gattonando fino a lui si posizionò il suo corpo accanto a lui sotto alla coperta,accoccolandosi sul suo petto. Il ragazzo non distolse lo sguardo dal fuoco finché non sentì la voce calda di lei. "Questo è per te"disse mettendogli sotto il naso una scatolina blu rettangolare. "Non dovevi"disse lui rivolgendogli un dolce sguardo. "Si invece" Lui l'aprì e si trovò il bracciale che lei gli aveva regalato. "Scusa"disse lei. "Cri tu non hai niente da farti perdonare,sono io che ti chiedo scusa,scusa se hai dovuto fare quelle cose per un cretino come me e io non sono mai stato in grado di strati vicino per accorgermene,sei diventata il centro di quel mondo che quando sto accanto a te scompare,sei diventata indispensabile,non riesco più a vivere senza il tuo sorriso i tuoi occhi è sarà per il mio orgoglio,per paura o per pura stupidità che mi sono reso conto solo ora di essere innamorato di te e l'altro giorno quando ti ho visto con Niall il mio cuore,è stato fatto a pezzetti,non ha retto e..." La ragazza lo guardava spaesata e quando vide che il ragazzo fu interrotto dalle lacrime,il suo cuore arrivò in gola. Si avvicinò al suo viso e con le mani asciugò le sue lacrime. I loro sguardi s'incontrarono e la distanza diminuiva finché non si annullò del tutto. Iniziò con un bacio casto,poi si trasforma in una danza di lingue diventando passionale. Il ragazzo trasportato fece stendere la ragazza sulla schiena e lui si stese sopra di lei senza pesarle e senza staccarsi dalle sue labbra. Dopo poco si ritrovarono nella stanza di lui. Lui sotto di lei e lei sopra a lui seduto sul suo bacino. Lei lo baciava ,dalle sue labbra passava al suo collo lasciandogli dei succhiotti,poi passò al suo petto muscoloso che aveva spogliato già della maglia. Le sue labbra umide passavano sul corpo di lui,poco dopo arrivò ai jeans che tolse velocemente,spogliò il suo membro caldo dalle mutande e passò la mano più volte facendo crescere la sua erezione finché non lo prese in bocca,mentre lui poggiava la mano sulla sua testa per darle il ritmo. Lui lasciò la presa ormai in preda al orgasmo ma lei si staccò prima che lui venisse. Lui ribaltò le posizioni e si posizionò su di lei senza pesarle. Le lasciò un po' di baci umidi lungo il collo fino ad incontrare il bordo del reggiseno dove sopra le lasciò un succhiotto violaceo,poi la spogliò del indumento scoprendole il seno che iniziò a stuzzicare con la lingua facendo diventare turgidi i capezzoli,poi passò al ventre accarezzandole con le sue morbide mani i suoi fianchi. Arrivò alle mutando che scosto facendo entrare in lei con uno poi due fino a tre dita. Lei dal piacere inarcò la schiena finché lui uscì e iniziò a muovere la lingua dentro di lei facendo la arrivare alla soglia del orgasmo. Poi si raddrizzò ricevendo un grugnito di disapprovazione da lei. "Sei pronta?" "Si" "Sicura?" Lei annui e spinse il suo bacino contro quello di lui. Allora lui entrò in lei lentamente e lei urlò dal dolore,lui tentò di ritirarsi ma lei strinse con le sue mani il suo bacino contro il suo lasciando il suo membro dentro di lei. La ragazza quando si abituò e il dolore fece spazio al piacere scontro più volte i loro bacini e lui capendo le sue intenzioni iniziò con spinte leggere che diventavano sempre più forti e decisi. Finché lui venne sulla pancia di lei e lei venne poco dopo urlando ognuno i nomi dell'altro. I due sfiniti si accoccolarono uno accanto all'altro e lei prime di addormentarsi sul petto di lui disse: "Ti amo" "Anche io"