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Autore: parveth    02/01/2013    2 recensioni
[Cast Once Upon a Time]Il mio amore incondizionato per questa serie mi ha spinta ad immaginare una situazione a dir poco surreale con me stessa come protagonista
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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the twilight zone Alla fine doveva pur succedere: non sono mai stata un asso in matematica ma non ci voleva uno studio per capire che mi sarebbero toccati anche Loro.

Eh si, quel giovedi' mattina ad accompagnare me e i miei parenti in giro per shopping sarebbero stati Robert ed Emilie.

In realta' un po' mi "salvai"  poiche' venne anche Raphael con noi: aveva delle commissioni da sbrigare e cio' mi fece tirare un gran sospiro di sollievo.

Uscimmo dopo le 9 e ad onor del vero non successe niente di rilevante, la giornata trascorse tranquilla,  anche troppo avrei dovuto insospettirmi.

E  infatti...

Alle 16.45 decidemmo di tornare ma c'era un piccolo inconveniente: eravamo strapieni di borse e gia' eravamo stretti sul pulmino, in definitiva non c'era spazio per tutto e tutti contemporaneamente:  "non c'e' problema: voi andate pure noi torniamo a piedi"  disse Emilie indicando lei e Robert,  "vengo anche io: cosi state piu' comodi"  saltai su io.

(oh ma certo! perche' non ti sei portata il pugnale di Rumpelstiltskin gia' che c'eri?? cosi' avevi risolto)  "sei sicura?"  chiese mia madre  "ma certo, in fondo non e' poi cosi lontano"  risposi io pensando che almeno per un po' sarei rimasta sola con loro senza l'impiccio dei miei.  E' vero anche che stavo tutte le sere sola con i ragazzi in sala relax, dove passavamo almeno un paio d'ore chiaccherando ma per me ogni momento era buono: far da balia ai miei in giro risultava pesante e stare con loro mi avrebbe fatto senz'altro bene.

"A dopo allora: fai la brava eh"  disse mia zia salendo sul pulmino  "seh, le ultime parole famose: come si vede che non ci conosci bene"  pensai avviandomi sul marciapiede con Robert ed Emilie.

I miei arrivarono alle 17.10: quando entrarono videro Claudia uscire dal bar con Ginny e Josh,  "bentornati: com'e' andata?"  gli chiese  "tutto bene grazie"  rispose mia madre  "scusate ma Gloria, Robert ed Emilie dove sono?"  " non c'era abbastanza posto in macchina cosi han detto che tornavano a piedi",  al che, (cosi' almeno ci racconto' lei quella sera) Claudia scambio' uno sguardo con gli altri due che definire orripilato e' davvero troppo poco: a differenza di mia madre lei conosceva tutti i nostri retroscena e aveva annusato il "pericolo",  "vabbe' tra poco saranno qui"  intervenne Ginny per salvare la situazione,  cosi dicendo tutti tornarono nelle loro stanze.

Volete sapere a che ora arrivammo li?

non indovinereste mai.

Alle 19.20!

no, non avete letto male.

Ma facciamo un passo indietro...

Stiamo percorrendo il marciapiede prendendocela abbastanza comoda (il sole sarebbe tramontato dopo le 20 dunque non temevamo il buio)  quando vedo uno spiazzo alla nostra destra simile ad un parcheggio, le cui recinzioni fanno intuire che lo stiano preparando per costruirci dei palazzi, noto pero' che al di fuori c'e' anche una fontana di pietra circolare piuttosto grande con al centro la statua bianca di una ragazza che versa l'acqua dall'ampolla,  manifesto il mio stupore nel vederla in quel posto  "qui costruiranno una grossa zona residenziale, e questa sara' al centro"  mi spiega Emilie sedendosi sul bordo, "non dovrebbero costruire prima i palazzi?"  chiedo ancora imitandola  "hanno dovuto farla prima per collegare i tubi dell'acqua: se avessero costruito prima quelli avrebbero avuto difficolta'" precisa Robert.

La guardo: e' piena e l'acqua e' pulitissima, mi sporgo un po' ma cosi facendo mi cadono le chiavi dalla tasca: per comodita' ne abbiamo due di chiavi per camera, poi c'e' Claudia coi passepartout ma se l'avessi persa avrei dovuto pagare cinque dollari di multa,  purtroppo il riflusso la spinge verso il centro, "oh accidenti"  dico togliendomi le infradito ed entrando per recuperarla  "stai attenta"  mi avverte Emilie,  ma io sono tranquilla perche' l'acqua non e' freddissima e poi mi arriva alle caviglie,  cammino fino al centro e la recupero,  mentre torno indietro pero' scivolo e cado in ginocchio tra le risate di Robert ed Emilie.

Vado verso di loro e quando gli sono di fronte getto dell'acqua addosso ad entrambi: lei si limita a guardarmi ammutolita ma Robert senza batter ciglio si leva le ciabatte, mi afferra alla vita e mi riporta al centro praticamente sdraiata nell'acqua, io provo a divincolarmi buttandogliene addosso altra ma non esagero per non fargli male: dopo un po' anche Emilie si unisce a noi, e non ci volle molto per ritrovarci zuppi da capo a piedi, in quel momento ringraziai che non ci fosse molto traffico a quell'ora: e' vero che uno quando guida guarda davanti a se' ma immagina se passa la polizia e ci fa la multa...

Avremmo passato almeno quaranta minuti la' dentro, mentre usciamo e ci strizziamo le magliette squilla il cellulare di Emilie:  "tranquilla, stiamo arrivando"  risponde riattaccando quasi subito  "era Claudia: dice che i tuoi son preoccupati"  mi dice,  "conoscendo mia madre e' gia' tanto che non abbiano chiamato l'Ncis e l'Fbi"  commento,  ci rimettiamo in cammino e dopo quasi un'ora suoniamo il citofono: fortuna che e' rimasto un po' di calore che ci ha permesso di asciugarci un po'.

"What's happened?"  ci chiede Claudia che ci aveva aperto insieme a Meghan:  "non mi sembra che stia piovendo"  ironizza Josh che invece era rimasto nel bar intento, con Ginny a tranquillizzare mia madre e mia zia.

"dont. say. a word"  rispondiamo noi tre, una parola per ciascuno.  Salendo le scale battiamo un cinque all'unisono.

Claudia poi mi racconto' cos'era successo in quelle quasi due ore mentre mi asciugavo i capelli dopo la doccia.

Nel momento in cui i miei parenti erano tornati in stanza lei aveva raggiunto gli altri in sala relax: quando disse che noi tornavamo a piedi tutti alzarono gli occhi al cielo ma nessuno si preoccupo' realmente, (anche se Sarah si lascio' sfuggire un "oh, my god: sara' gia' tanto se tornan tutti interi")   verso le 18 pero' mentre era al bar l'aveva raggiunta mia madre chiedendole se ero tornata, lei aveva negato ma aveva aggiunto fiduciosa: "non deve essere in ansia per sua figlia signora: anzitutto perche' non e' sola, e poi Robert ed Emilie conoscono questo posto come le loro tasche, non si son persi di certo e comunque se fosse successo qualcosa mi avrebbero telefonato"

Al che mia madre avrebbe risposto: "si lo immagino: pero' sa, io mi preoccupo: e' passata un'ora ormai..."

"E' vero ma mi creda: Gloria e' in buone mani (fin troppo aggiunse di aver pensato in quel momento), quei due guai per lei"

"E non solo loro: vi ho visti in questi giorni e volevo ringraziarvi, quando torno' a casa pianse per molti giorni ma pensavo stesse esagerando: da quando sono qui invece capisco il motivo: non avete con lei il tipo di rapporto che credo ci sia di solito tra attori e fan specialmente con quelli della sua eta': al contrario, la trattate come una persona adulta"  pare abbia aggiunto mia madre  ("oddio, cos'ha sniffato?"  chiesi a me stessa mentre Claudia parlava)

"Sa, quando venne qui la prima volta eravamo piu' nervosi di lei: era la prima volta che la nostra produzione indiceva un concorso di quel tipo ma avevo sentito il parere di miei amici e mie amiche che lavorano per altri telefilm e che purtroppo non avevano avuto delle belle esperienze:  innanzitutto perche' non misero il limite della maggiore eta' ma permisero di partecipare anche ai minorenni: noi non abbiamo osato farlo, chi si sarebbe preso la responsabilita' se si fossero fatti male?  poi perche' erano anche due o tre ed infine perche' la maggior parte di loro avevano visto il telefilm poco e niente, si eran fatti raccontare i fatti principali dagli amici e, una volta vinto erano piu' interessati a farsi foto con il cast per metterle su facebook: Gloria invece ama davvero Once upon a time e ci riempie di domande alle quali pero' non sempre possiamo rispondere" concluse Claudia

"Capisco...in ogni caso mi scusi ma comincio ad agitarmi"  disse mia madre

"qualcosa non va? "  chiese mia zia appena giunta seguita da Josh, Ginny e Meghan

Claudia riassunse brevemente la situazione non contribuendo affatto a tranquillizzarla,

"Non vale la pena di preoccuparsi: quei tre se la staranno cavando benissimo e tra poco saranno qui"  aggiunse Ginny in tono ottimista  ("non che avessi dubbi in proposito, il problema era il COME sareste tornati, e infatti..." disse Claudia)

Cio' detto mia madre si era rilassata un po': le era sempre piaciuta molto Ginny sara' per quello che una volta entrati nel bar chiaccherarono abbastanza tranquillamente per qualche minuto,  ma in capo a 30-40 minuti tutti avevano l'adrenalina montata al massimo, anche Claudia che pero' per ovvi motivi non poteva darlo a vedere e si prodigava insieme agli altri tre per rassicurare mia madre e mia zia.

"Che avete fatto?"  mi chiesero praticamente in coro mentre mi avviavo su per le scale "siamo entrati in una fontana"  risposi come se fosse la cosa piu' normale del mondo.

Mentre Claudia raccontava a me, Sarah e Meghan quanto sopra vidi Robert  affacciarsi dalla porta socchiusa  "sbrigatevi che siamo in ritardo per la cena."   "ma se anche tu hai ancora tutti i capelli bagnati"  gli fa notare Sarah   "e' colpa sua"  fa lui indicandomi.

"Ma senti questo!"  dico io prima di gettargli addosso l'asciugamano e inseguirlo attraverso il  corridoio,   quando arrivo alla porta della sua camera mi accorgo che ci sono tre letti  "ciao"  mi salutano Jamie e Sebastian  "ma non eri in camera con Raphael?"  gli chiedo perplessa

"no, non potevano darcela un'altra volta cosi stiamo insieme noi tre"  mi risponde lui

Rumpelstiltskin/Gold, il Cacciatore/Sheriffo  ed il Cappellaio.

Nella. stessa. stanza.

Roba da chiamare il 911.

"vado a prepararmi"  commento ancora sotto shock

Cenai al tavolo con i miei, solo che non potevo incrociare lo sguardo di nessuno, tantomeno di quei due altrimenti avrei fatto volare il vassoio.

"E comunque prima non stavo scherzando"  esordii sedendomi e rispiegando tutto dall'inizio.

"Non posso crederci"  disse mia madre tra lo stupito e lo scandalizzato

"Sembrano due cosi tranquilli"  aggiunse mia zia

"Oh se e' per questo lo sono: presi singolarmente pero', insieme gia' farebbero una strage, aggiungeteci me e...beh in confronto la nitroglicerina e' innocua"  dissi io bevendo un sorso d'acqua.

"Se fossi stata nella serie allora si che Regina avrebbe avuto paura"  considerai quella notte prima di addormentarmi.


nota dell'autrice:  il titolo e' un riferimento all'omonimo telefilm (in italia "ai confini della realta'') il quale deriva dal gergo aereonautico: cosi e' chiamata infatti la linea sotto cui il sole scompare al tramonto, Rod serling, il produttore soffriva d'insonnia ed era solito appuntarsi le trame in quel momento della giornata

  
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