Canzone del titolo:http://www.youtube.com/watch?v=kBqWtdMpies
[ALEX
POV]
Una
giornata fra Little Italy
e ChinaTown,
non posso dire che sia il massimo delle aspettative, ma ci dobbiamo pur
accontentare. Salgo le scale fino al mio appartamento per scoprire che
sullo
zerbino qualcuno ha lasciato una rivista. Dannata pubblicità.
Sto
per buttare tutto nel cestino di cucina quando riconosco la calligrafia
di mia
sorella su un post-it giallo attaccato sulla copertina “Pag. 83 Dovevi
scattarle tu !!!!!!!!!! “
Aggrotto
la fronte e scorro le pagine della rivista e…Per poco non mi prende un
colpo.
Davanti
ai miei occhi c’è Tom dentro una vasca da bagno, la maglietta bianca è
diventata trasparente una volta bagnata e si intravedono molto bene i
pettorali
e gli addominali e il suo sguardo...mi toglie il fiato.
Che cavolo?!?
Appoggio la rivista sulla tavola e mi verso un bicchiere d’acqua.
Mi
siedo al tavolo e riprendo in mano la rivista avvicinandola agli occhi.
Ha i
capelli lunghi che gli ricadono intorno al volto a ciocche a causa
dell’acqua.
Sono incantata me ne rendo conto, ma non riesco a staccare gli occhi da
questa
foto.
Vorrei
sul serio averla scattata io.
Avverto
qualcosa bussare forte nel petto e scatto in piedi dirigendomi in
bagno, dove
mi sciacquo abbondantemente la faccia. Mi guardo allo specchio e mi
torna in
mente l'ultimo faccia a faccia con Izzy...Da
quel
momento ci siamo sentite pochissimo e soprattutto per
messaggio, principalmente è lei che mi ha
cercata mentre io faccio la sostenuta per l'accaduto. Il telefono che
squilla
mi riporta alla realtà, esito un attimo, ma poi rispondo.
«
Pronto? »
«
Ciao fotografa! »
Com'è
che adesso anche la sua voce mi sembra tremendamente sexy?!
«
Ciao Tom » Sorrido mentre lo saluto.
« Ti
ho disturbata? » Mi chiede.
« No,
affatto. » Mi decido a scollare gli occhi dalla sua foto e a chiudere
quella
rivista. «Dimmi pure »
« Mi
sembravi occupata » Insiste lui. Ero occupata a fissare i tuoi
addominali.
« No,
no. Stavo solo pensando » Mento scacciando il suo fisico dalla mia
mente.
« Ok.
Senti….Fra quattro giorni sono a New York » Dice contento e sorrido.
«
Anche io »
«
Perfetto, quindi permettimi di invitarti a cena questo venerdì » Dice
tutto di
un fiato e rimango interdetta.
«
Eh?! » il tamburo nel mio petto ha cominciato a suonare a ritmi elevati
«
Dai, non farmi insistere. Ti porto a mangiare il pesce in un ristorante
che
conosco ed è veramente eccezionale »
E
chi ti fa insistere?! Non sia mai.
«
Oh...okey »
«
Fantastico! Allora ci vediamo venerdì! Un bacio Alex »
« A
venerdì... » Riattacco il telefono e sembro in catalessi. Ho quattro
giorni per
prepararmi a questa cena, non posso certo andarci con questa agitazione
che ho
addosso.
Ammetto
che da quando ho scoperto di Rob
ed Iz, non so, mi sento
come più libera di poter stare con lui
e questo mi confonde…Quello che provo si è come amplificato, come se
fino a
quel momento l’avessi tenuto sotto chiave e adesso fosse libero di
manifestarsi.
La
cosa mi fa sentire un’ipocrita, ma è anche vero che alcune cose le
provavo
anche prima, solo che adesso non sembrano così…sbagliate.
[Iz POV]
Ho
appena finito di lavorare all'albergo, sono già le quattro del
pomeriggio e sto
salendo in macchina per tornare a casa. A casa di Robert. Ancora mi fa
uno strano
effetto e sorrido ogni volta che ci penso; ovviamente non mi sono
trasferita
del tutto, ma ho già portato da lui alcune delle mie cose e a casa mia
ci passo
il minimo indispensabile.
Appena
mi siedo davanti al volante mi squilla il telefono.
« Izzy »
« Ciao Chris!
Come stai? Elsa? »
«
Bene, bene...te? »
«
Tutto ok, sono salita ora in macchina sto per tornare...a casa »
«
Senti a proposito, posso venire da voi oggi? »
«
Certo che puoi! Ma è successo qualcosa? »
«
Dopo ti spiego »
«
Ok... » rispondo un po' preoccupata
« Ci
vediamo più tardi allora, penso di passare per le sei »
« A
dopo »
Appena
rientro in casa Robert mi viene incontro con indosso un grembiulino
decorato
con i fiori, lo guardo scettica mentre lui mi saluta con un bacio
«
Bentornata piccola »
«
Grazie. Ma...Robert? »
« Si?
»
« Che
ci fai con indosso quel coso? » chiedo indicando col dito il grembiule.
Lui si
guarda e mi sorride contento e addirittura si gira per mostrarmi il
lato B,
cosa che apprezzerei molto se non fossi distratta dal fiocco rosa.
«
Cucino, ovvio no? »
« Ok.
Ma con quel coso rosa? »
«
Certo, sennò mi sporco tutto »
« Ma
è rosa! »
« Lo
ho solo così » risponde divertito mentre fa spallucce e torna in
cucina. Lo
raggiungo e rido rassegnata, mi faccio un caffè con la macchinetta e mi
metto a
sedere.
« Che
cucini? »
« Torta...al cioccolato »
« Mmmm
»
Lo
guardo infornare soddisfatto la sua torta e mi guarda contento.
«
Verso le sei passa Chris »
« Tuo
fratello? »
« Si,
mi è sembrato preoccupato per qualcosa, ma non mi ha voluto dire niente
»
Sospiro
ed inevitabilmente i miei pensieri vanno a Tom e Alexis. Quest'ultima
provo a
chiamarla a giorni alterni e ogni tanto le mando qualche messaggio. Non
mi ha
mai risposto ancora. Lui invece non ho avuto ancora il coraggio di
chiamarlo, ponendo
tutte le mie speranze alla première di Londra, dove spero di poterci
parlare.
« Ehy
» Robert si toglie, finalmente, quel ridicolo grembiule
e mi prende il volto tra le mani avvicinandomi al suo così che riesco a
sentire
il suo respiro sulla mia pelle e posso immergermi nei suoi occhi.
« Non
ti rattristire, ti ho già detto che hanno bisogno di tempo »
«
Si... »
Poi
mi bacia prima sul naso, poi solo il labbro inferiore. Sono io a
cercare il
bacio più profondo perché quando fa così non resisto.
Un'ora
dopo apro la porta a mio fratello.
«
Ciao Chris! Entra » lo invito stampandogli un bacio sulla guancia, lui
mi
abbraccia ed entra salutando con la mano Robert.
«
Come va' ragazzi? »
«
Bene abbiamo appena sfornato la torta, se ti vuoi fermare a cena... »
« No,
grazie Robert. Elsa mi aspetta per mangiare »
«
Chris cos'è che mi devi dire? » chiedo impaziente, ricordandomi del
tono poco
entusiasta che aveva al telefono.
Attiro
la sua attenzione notando che sotto sotto sembra preoccupato per
qualcosa,
infatti lui si siede sconsolato sul divano invitandoci accanto a lui.
« Ho
parlato con la mamma ieri »
« Sta
male?! » chiedo subito allarmata.
« No.
Ma non preso bene la vostra relazione »
Io e Rob
ci guardiamo stupiti e poi torniamo a guardare Chris.
Scuoto la testa ridendo per l'assurdità della cosa.
« Che
vorrebbe dire che non l'ha presa bene? »
« Che
è contraria... »
«
Cosa!? Ma è una scelta mia e lei può solo accettarla » sento montarmi
la rabbia
e tremarmi le mani, Robert se ne accorge e mi prende la mano nella sua.
Il
contatto con lui mi aiuta e mi rassicura un po', ma la rabbia non se ne
va.
« Ma
perché poi?! Ti ha spiegato il motivo di questa sua uscita geniale!? »
Chris
sospira e sposta il suo sguardo su Robert, lo vedo che gli dispiace
comunicarci
questa cosa.
« Per
l'età »
«
L'età?! » sgrano gli occhi e non credo alle mie orecchie.
« Iz,
tra voi ci sono...19 anni di differenza, è
comprensibile che mamma faccia fatica a digerire questo particolare »
Non
ci posso credere! Ma le madri devono sempre criticare?!
Poco
dopo mio fratello se ne va e nonostante mi abbia rassicurato che
troveremo la
soluzione e tanti altri discorsi incoraggianti, non riesco a smettere
di
tremare dalla rabbia. Ci mancava solo mia madre.
***
Sono
agitata...domani sera accompagnerò Rob
alla première
di Londra e ci sarà anche Tom. Spero di riuscirci a parlare per
chiarire,
almeno con lui. Anche se in realtà non so cosa dire.
Sono
nella nostra stanza d'albergo ed osservo sconsolata la valigia aperta
ai piedi
del letto, stavo cercando il pigiama prima di incantarmi nei miei
pensieri.
« Sei
pensierosa stasera...» la voce di Rob
mi arriva
leggera da sopra la spalla destra e l'istante dopo avverto anche il suo
corpo
aderire alla mia schiena, mentre le sue mani si posano sui miei
fianchi,
cingendomi mi stringe a sè
baciandomi il collo.
«
Si...secondo te domani avrò modo di parlare un po' con Tom? »
«
Durante la première temo di no. Magari dopo... »
« Tu
non sei agitato? »
«
Sono abituato alle première... »
« No,
intendo nel rivedere Tom dopo quel che è successo... »
Lo
avverto respirare più profondamente mentre riflette sulla domanda che
gli ho
appena posto
« No,
prima o poi anche lui capirà »
Appoggio
la testa indietro, sulla sua spalla mentre lui mi bacia la guancia.
«
Sarà strano » dico.
«
Cosa?»
«
Domani...è la prima volta che ti accompagno. E lo farò davanti a lui...
»
« Ehy
» mi fa voltare verso di lui senza, però, aumentare la
distanza tra noi « Sarai con me, accanto a me. Non devi avere paura, né
devi
sentirti in colpa, ok? »
« Mh...
» gli sorrido dolcemente mentre con la mano destra
gli accarezzo i capelli.
«
Devi essere più convinta...infondo stai vendendo alla première con ME »
sfodera
il suo sorriso impeccabile che mi fa battere ogni volta il cuore più
forte.
« Non
vedo l'ora mio Iron
Man...»
Gli
do un bacio sulle labbra e appena mi sposto leggermente lui mi segue
prolungandolo.
«
Stavo...cercando...il pigiama » riesco a dire tra un bacio ed un'altro.
« Non
ne hai bisogno » mi sussurra lui prendendomi di peso e distendendomi
sul letto.
Mi
lascio andare e, come accade ogni volta che facciamo l'amore, non penso
più a
niente. Sento la sua pelle sulla mia, il suo respiro vicino alla mia
bocca, le
sue mani che mi accarezzano...non voglio altro.
La
mattina dopo ci svegliamo con calma, non presto, e ci incontriamo a
pranzo con
Evans, Chirs, Scarlett,
Cobie,
Clark e Jeremy. Mi guardo attorno per vedere se c'è colui che sto
cercando, ma
Scarlett mi legge nel pensiero e mi evita ulteriori ricerche inutili.
« Tom
non è in albergo. Viene direttamente alla première stasera »
«
Capisco... » rispondo un po' delusa. Così non avrò mai modo di parlarci
un po'
con calma.
« Ehy,
non ti abbattere » Scarlett mi sorride incoraggiante
mentre mi accarezza il braccio «Vedrai che riuscirete a trovare cinque
minuti
per parlare. »
«
Forse »
« Se
non fosse stasera sarà un'altra volta. Non mettergli fretta »
Guardo
Scarlett che mi sorride gentile e pian piano mi convinco delle sue
parole.
Così
cerco di non pensarci dedicandomi ai preparativi, considerato che sia
io che
Robert siamo due ritardatari cerco di cominciare presto per smentire le
statistiche, anche se le sue azioni di disturbo e la mia poca,
pochissima,
convinzione nel respingerlo non aiutano certo a restare nei tempi
prestabiliti.
«
Siamo in ritardo... » gli faccio notare ridendo, mentre finisco di
mettermi le
scarpe e di controllare che capelli e trucco siano in ordine.
« Ti
sbagli piccola, arriveremo esattamente nel momento in cui arriveremo »
Lo
guardo perplessa e anche lui sembra esser confuso dalle sue stesse
parole.
«
Semmai "arriveremo esattamente nel momento in cui VORREMO arrivare"»
gli faccio notare l'errore ridendo « Trovo un po' troppo scontato dire
che
"arriveremo quando arriveremo" » comincio a ridere di gusto per la
sua gaffe.
Lui
mi guarda prima ridendo, poi con sfida « Ho semplicemente coniato un
nuovo modo
di dire. Sapevo benissimo che era in quell'altro modo » mi guarda con
lo
sguardo di chi sta cercando di farla franca.
« Si
certo, come vuole lei signor Stark
» gli rispondo
voltandomi verso la porta e aprendola.
Lui
mi raggiunge da dietro e mi blocca per un fianco.
«
Continueremo la nostra discussione più tardi » lo sento sorridere alle
mie
spalle.
«
Sagge parole, altrimenti gli altri ci mangiano »
Ovviamente
siamo in ritardo rispetto agli orari prestabiliti, a quanto pare siamo
tra gli
ultimi ad arrivare. Quando l'auto si ferma Robert scende e subito sento
alzarsi
un boato dalla folla di fan, esito sul mio sedile rendendomi conto che
è la mia
prima uscita ufficiale al suo fianco, che l'indomani ci saranno
sicuramente
nuovi pettegolezzi sulle riviste che tanto odio. Inevitabilmente mi
ricordo del
settembre scorso quando su quelle riviste ci finirono, ingiustamente,
Tom e
Alex...
« Ehy,
vieni? » la mano di Rob
mi
invita a scendere e mi distrae dai miei pensieri, lo guardo e lui mi
sorride
incoraggiante, perciò scendo e mi lascio avvolgere dalla confusione e
dai
flash.
Percorriamo
il red carpet lentamente, Rob si ferma di tanto in tanto
per qualche autografo e foto
con i fan, poco più avanti trovo mio fratello che appena mi vede mi
viene ad
abbracciare.
«
Finalmente, vi davamo per dispersi » mi sussurra all'orecchio.
« Lo
sai, noi siamo sempre puntuali » ironizzo.
Proseguiamo
il nostro percorso e sono contenta quando Robert non va dai fan, non
perché
sono gelosa, ma per il semplice fatto che almeno può tenermi la mano o
abbracciarmi, cosa che mi tranquillizza e mi aiuta a non sentirmi
troppo fuori
luogo. Ad un certo punto raggiungiamo il punto in cui si sono fermati
anche
tutti gli altri e tra un gruppetto di giornalisti vedo il volto che
cercavo
stamani. Sta sorridendo ai fotografi ed alle telecamere, ma poco dopo
anche lui
mi vede e il sorriso gli si spegne gradualmente; per un attimo è come
se stessimo
girando una scena al rallentatore, poi lui torna a guardare un
giornalista e
riprende a parlare con loro come se nulla fosse. Stringo le mie dita
attorno
alla mano di Rob e
cerco di non pensarci, almeno fino
alla fine della serata.
Quando
finisce tutto ci dirigiamo verso le auto per tornare all'albergo, noto
Tom
andare verso un'altra macchina e mi ricordo che lui non dorme
all'hotel, non ci
penso due volte e gli corro dietro chiamandolo per attirare la sua
attenzione.
Fortunatamente mi sente e non mi ignora, si gira e aspetta che lo
raggiunga.
«
Tom...aspetta, ti prego » riprendo fiato e interpreto il suo silenzio
come un
invito a proseguire.
«
Senti, mi dispiace per tutto quel che è successo. Non volevo farti del
male,
davvero, ma...non so come dirtelo...io non posso rinunciare a lui, non
posso
continuare a far finta di non provare niente, capisci? »
Lui
continua a guardarmi in silenzio e non riesco minimamente a capire cosa
gli
passa per la testa.
« Ti
prego dì qualcosa Tom, offendimi, criticami, ma parlami » lo sto
supplicando,
ma davvero non sopporto più tutta questa freddezza tra noi.
« Non
so cosa dirti Iz »
finalmente sento la sua voce «
Io...forse me lo dovevo aspettare, che te eri presa da lui lo sapevo da
prima
e...non so, forse non ho nemmeno il diritto di criticarti »
Perché
è sempre così tremendamente gentile? Mi fa sentire ancora più in colpa,
nonostante con le sue parole abbia appena fatto un passo per venirmi
incontro.
« Mi
spiace Tom. Per tutto, per come si sono messe le cose, per tutta la
distanza
che si è creata fra noi, per averti fatto soffrire...sia a te che ad
Alex, sto
veramente male per questa situazione e se non mi capisci non te ne fo
una
colpa, tantomeno ad Alex, ma è un qualcosa che è più forte di me e non
posso
rinunciarci »
Lui
mi guarda e vedo che sta pensando a qualcosa, anche se non so a cosa,
ma dopo
un po' allunga una mano e mi accarezza la guancia. È un gesto del tutto
inaspettato, mi soprende
soprattutto il fatto che il
contatto con lui riesca a tranquillizzarmi e ad infondermi coraggio.
Vedo le
sue labbra distendersi appena in un sorriso.
«
Forse...forse posso capirti Izzy.
Credo
che...potremmo abituarci ad essere soltanto amici »
Quando
pronuncia la parola “amici” non ci vedo più dalla gioia e
improvvisamente mi
ritrovo ad abbracciarlo. Sento che anche lui è sopreso
del mio gesto, ma dopo un attimo di esitazione le sue mani si posano
sulla mia
schiena e io non posso non trattenere qualche lacrima.
« Mi
sembrava strano che tu non stessi ancora piangendo » Ironizza mentre
sciolgo
l'abbraccio e cerco di ricompormi.
«
Dai, Robert ti sta aspettando...Ci sentiamo »
Vedo
bene che anche il suo viso sembra essere più disteso, più rilassato.
Vederlo
sorridermi dopo tutto questo tempo e dopo tutto quel che è successo mi
rende davvero
felice. Dopo essermi asciugata le ultime lacrime lo saluto con un bacio
sulla
guancia, ma prima che richiuda lo sportello dell'auto richiamo
nuovamente la
sua attenzione.
« Tom
»
Lui
mi guarda alzando il sopracciglio.
«
Se...se senti Alex... » non so cosa aggiungere, ma lui mi capisce e mi
sorride
di nuovo.
« Ci
parlerò. Stammi bene Iz
»
«
Anche tu »
Quando
torno da Robert lo trovo appoggiato alla macchina che mi sorride,
evidentemente
ha assistito alla scena e lo abbraccio contenta.
« Te
lo avevo detto che pian piano si sistemavano le cose » mi sussurra
accarezzandomi i capelli.
«
Già... »
« Voi
non mi credete quando dico che ho sempre ragione... » mi guarda e vedo
benissimo che anche lui è contento per il passo avanti fatto con Tom.
Gli
sorrido e lo bacio.
« Dai
che tuo fratello e gli altri ci aspettano per bere » mi dice Robert
aprendomi
lo sportello dell'auto. Prendo il mio posto ed ho l'impressione di
sentirmi un
po' più leggera adesso, ciò mi rende decisamente di buon umore, sono
anche più
ottimista quando penso a come recuperare con Alexis e ciò rende questo
serata
molto più bella di come l'avevo immaginata.
[ALEX
POV]
Il
venerdì arriva presto e non sono sicura di aver ripreso appieno le mie
facoltà
mentali, ma sono ottimista. Tom è un amico ed è normale uscire a cena
con lui.
Eppure
ho perso due ore a scegliere il vestito e un'altra ora e mezzo a
truccarmi.
Insomma è tutto il pomeriggio che mi preparo.
Ho
anche cercato aiuto in mia sorella, ma lei è scoppiata a ridermi in
faccia.
Chris era fuori discussione, come minimo si sarebbe presentato anche
lui alla
cena, accampando chissà quali scuse e sinceramente, se io e Tom
riusciamo a
parlare un po’ da soli, non mi dispiace.
Alla
fine riesco ad essere pronta in orario e appena ricevo uno squillo sul
cellulare esco di casa. Riconosco subito la sua auto e lo raggiungo
rapidamente, ho i tacchi bassi per fortuna. Su questo sono stata
intelligente.
«
Wow. Sei bellissima » Rimango interdetta mentre mi incanto nei suoi
occhi
azzurri, poi noto la camicia bianca con lo scollo a v e mi torna in
mente la
foto del magazine. Deglutisco a fatica e poi sorrido imbarazzata.
«
Grazie...anche tu »
« Ovviamente è merito del vestito » Mi prende in giro.
« Certo… » Annuisco sempre in imbarazzo, ma riesco a controbattere. «
Non
vorremmo venire meno agli insegnamenti della nonna »
Lui sghignazza e mi apre la portiera dell’auto prima di fare il giro e
prendere
posto alla guida.
Arriviamo
al ristorante che per fortuna non è intimo come temevo…O forse volevo?!
Ammetto
di averlo notato con un leggero disappunto.
Devo smetterla di pensare che sia un’uscita galante, ma ogni volta che
lui fa
qualcosa mi metto in guardia, per esempio entrando mi ha tenuto la
porta
aperta…Lo aveva fatto anche a Londra, ma stavolta mi ha colpita.
Chiaramente
sto impazzendo.
« Tutto bene? » Mi chiede mentre sto guardando il menù.
« Eh?...Sì certo, perché? » Sorrido e bevo un bel sorso d’acqua mentre
lui mi
studia.
« Sembri assorta…Persa in chissà quali pensieri e anche leggermente
imbarazzata… »
« No ma figurati… » Mi concentro sul menù nonostante mi senta i suoi
occhi
addosso. « Ci prendiamo uno spaghetto allo scoglio? » Gli domando per
deviare
le sue affermazioni anche fin troppo azzeccata.
« Perché no… » Appoggio il menù sul tavolo e lo guardo, lui sorride
smagliante
e resto senza fiato, ma è sempre stato così…così…
« Insomma sei in vacanza o hai fotografato qualcosa qui nei dintorni? »
Mi
domanda e sorrido.
« Vuoi sul serio parlare di lavoro? » Gli chiedo ricordando ciò che mi
aveva
detto a Londra, lui sorride mentre si versa del vino nel bicchiere e
poi lo
versa a me. « Scherzi a parte, ho fatto un servizio sui quartieri di NY
li ho
girati tutti in questi giorni ed ho spedito gli scatti migliori alla
rivista…mi
faranno sapere »
« Bene… » Alza il calice ed io lo imito. « Ai prossimi servizi
fotografici che
farai, nei quali…» Aggiunge abbassando la voce, mentre io prendo un
sorso di
vino. « Spero di farti da modello »
Per
poco non mi strozzo e lui si allarma, ma mantengo un contegno e sorrido amabile riposando
il bicchiere sul
tavolo.
Mentre
la voce nella mia testa continua ad urlare: “ Volevi uccidermi ?!?!”
« Fra
poco faremo la premiere qui a New York, sai? » Dice titubante e sollevo
lo
sguardo su di lui.
« Sì…lo so…Elizabeth me
lo ha scritto in un
messaggio…» Roteo gli occhi « Mi ha chiesto di venire… » Rispondo
leggermente
annoiata.
« Voi due vi sentite? » Mi chiede stupito.
« In realtà mi dà il tormento via messaggio. » Ammetto e lui accenna un
sorriso. « Tu come fai ad essere così tranquillo? » Gli domando,
sottolineando
la sua calma.
« Ognuno fa le sue scelte e non potevo impedire che si innamorassero,
in un
certo senso è stato bene che io ed Iz
ci fossimo
lasciati già da un po’…» Lui accenna un sorriso poi muove le mani sopra
la sua
testa ridendo. « Altrimenti non avrei avuto le corna solo nell’elmo. »
Rido a
mia volta, ma aggiungo.
« Ma dai…Non credo che ti avrebbe messo le corna…Non è il tipo »
« No, infatti… » Lui sorride e torna a bere. « Cercavo solo di vedere
se
riuscivo comunque a farti ridere con un argomento così spinoso… »
Afferma ed io
rimango in silenzio abbassando il volto.
«
Comunque forse il fatto di aver avuto Robert intorno per tutto il tempo
della
promozione, credo che abbia influito sul mio umore… » Mi sorride e lo
vedo dai
suoi occhi che sta per dirmi qualcosa di importante. « Lei è davvero
dispiaciuta »
« Lo so » Dico rattristandomi, poi lo guardo. « Ma non so se posso
riuscire ad
affrontarla… »
« Potresti venire alla
premiere… »
Accenna vagamente. « Potresti parlarle lì… »
« Non
credo sia una buona idea… » Lui mi guarda serio e mi sembra quasi
dispiaciuto
della mia affermazione. « Non ho nostalgia di Robert, ma mi sento
comunque
tradita… » Lo guardo abbozzando un sorriso. « E forse anche po’ scema
per aver
pensato che lui avrebbe aspettato una come me »
Tom mi guarda contrariato e fa per dire qualcosa, ma il mio telefono
inizia a
squillare e lo afferro, quando vedo il numero mi scuso con Tom e
rispondo
portandomi il telefono all’orecchio.
«
David? »
« Scusami tanto Alex, ma ci siamo… » La voce di David è apprensiva
dall’altro
capo del ricevitore.
« COME?! » Ok, sono nel panico.
Guardo
Tom allarmata e credo di spaventarlo, mentre David al telefono mi
scongiura di
andare a casa loro per controllare Hayleen.
«
Arrivo subito! » Riattacco e mi alzo dal tavolo sotto lo sguardo
confuso del
mio cavaliere. « Tom, mi spiace tanto ma mia sorella…Lei sta per
partorire ed
io devo andare » Lui si alza a sua volta.
« Ti accompagno »
« No, chiamo un taxi. » Gli dico camminando fuori dal ristorante, lui
si
attarda a lasciare qualche banconota sul tavolo che occupavamo.
«
Punto primo: non mangio da solo…» Dice quando mi raggiunge « Punto
secondo: ho
la macchina qui fuori. Facciamo prima. »
Non lo contraddico e inizio a scusarmi e continuo a farlo per tutto il
viaggio,
mentre lo guido sotto casa di mia sorella. Lui parcheggia sotto casa di
Zoe e
viene con me sul portone. Suono il campanello e guardo Tom.
« Grazie mille e scusami ancora per aver rovinato così la serata. »
Sono mortificata,
ma lui sorride dolcemente.
« Non hai rovinato proprio nulla, non devi né scusarti né ringraziarmi
» Mi
posa una mano su una spalla parlando contento. « E’ magnifico, avrai
una nuova
nipotina! »
Sorrido e sento qualcosa al livello dello stomaco stringersi a quel
pensiero.
Cavolo avrò un’altra creaturina che girerà per casa di mia sorella e
che potrò
viziare.
Tom ha un sorriso perfetto, quei denti bianchissimi e quelle labbra
sottili che
sto fissando. Il portone scatta facendomi sobbalzare e solo quando è
Tom ad
aprire la porta mi rendo conto di essere leggermente nel panico.
Quando
è nata Hayleen io ero
all’estero e quindi non ho mai
vissuto niente del genere. Ho paura per mia sorella e al contempo non
sto nella
pelle dalla gioia.
« Alex? » David si affaccia per le scale e ci guarda. « Oh, ciao Tom… »
« David, come sta Zoe? » Gli domando apprensiva.
« Bene, ma dobbiamo correre… » Mi dice mentre si infila il giubbotto. «
Hayleen è un po’
spaventata le ho spiegato che non deve
aver paura, ma rassicurala per favore… »
Annuisco come un automa mentre entro in casa di mia sorella. Come
faccio a
calmare mia nipote se anche io sono tesa come una corda di violino?
« State tranquilli, ci pensiamo noi…Avevate già mangiato o no? » La
voce di Tom
mi viene in aiuto.
« Eravamo a metà cena…» David gli risponde continuando a prepararsi per
andare.
« Alex mi dispiace tanto, scusa Tom…» Mia sorella ci raggiunge e non ha
affatto
una bella cera.
David
porta via Zoe nello stesso istante in cui inizia ad urlare in preda ad
una,
credo, contrazione. Li guardo preoccupata allontanarsi mentre mia
sorella
grida, all’improvviso mi riscuoto ed entro in casa per trovare Tom che
è in
ginocchio davanti ad Hayleen
e sta cercando di
calmarla. Quando la piccola mi vede mi corre fra le gambe con i
lucciconi ed io
la prendo in collo.
« Ziaaa,
la mamma sta bene vero? » Mi domanda piagnucolando.
« Sì, sì…certo. E’ solo la tua sorellina che non vede l’ora di nascere
e
conoscerti » Cerco di rassicurarla.
« Io non la voglio, se fa male alla mamma! » Si lamenta lei.
« No, non dire così piccola » Ci manca solo che odi la sorellina prima
ancora
di vederla.
« Ma la mamma era triste » Mi risponde arrabbiata.
« No, non era triste la mamma… » Le dico cercando di calmarla.
« Ma
piangeva… » Per un attimo guardo mia nipote nel panico, che cavolo le
dico?!
Piangeva?! Mia sorella piangeva?! Sicuramente urlava, ma non posso
certo dire
alla piccola che urlava perché a quanto pare si sente un male atroce
durante il
parto?! Cacchio! Non sono brava in queste cose. Annaspo in preda al
panico. Per
fortuna Tom si avvicina e sorride gentile ad Hayleen.
« La tua mamma era preoccupata di lasciarti da sola, ma adesso ci siamo
io e
tua zia, quindi è tutto apposto, giusto? » Mia nipote tira su col naso
e
annuisce guardandolo, come diavolo ha fatto!? « Adesso andiamo a
mangiare, ok?
»
Hayleen annuisce di
nuovo e inizia a divincolarsi per
farsi mettere giù. Mi comporto come un robot,
la seguo in cucina e osservo la tavola. Tolgo i piatti di
Zoe e David e
ne prendo due; per me e…
« Tom, ma tu puoi andare se vuoi… » Dico per essere gentile, anche se
in realtà
avrei bisogno di lui. So benissimo che senza di lui potrei crollare
come un
castello di carte in mezzo al vento.
« Non ti lascio da sola, resto a farti compagnia…» Mi sorride poi
aggiunge
imbarazzato. « Se per te va bene, sennò me ne vado »
« No, no » Metto il secondo piatto in tavola e lo guardo seria. « Resta
»
Spero che colga la mia sottintesa richiesta di aiuto. Non ho voglia che
se ne
vada, sento il bisogno di averlo vicino. E non solamente per
controllare mia
nipote. Lui annuisce e inizia a distrarre la piccola mentre io le
taglio la
carne che mia sorella aveva preparato e gliela sistemo nel piatto. Solo
in quel
momento mi rendo conto che ho una fame da lupi. Apro il frigo e trovo
dell’insalata tento la fortuna e questa mi assiste quando aprendo una
credenza,
trovo del tonno in scatola.
« Insalatona col tonno? » Tom annuisce e ringrazio il cielo che non mi
abbia
già mandata a quel paese. Dagli spaghetti allo scoglio ad un insalata
col tonno
mentre accudiamo mia nipote…Come uscita non è proprio il massimo del
romanticismo.
Romanticismo? Alexis ma che cavolo ti prende stasera?!
« Ti serve una mano? » Mi domanda Tom.
« No, no tranquillo… » Inizio a sistemare i pochi ingredienti che mi
servono
mentre lui cerca di convincere Hayleen
a mangiare. Li
raggiungo che ancora mia nipote non ha toccato cibo, le rivolgo uno
sguardo
severo e afferro la forchetta con la carne.
« Su, Hayleen devi
mangiare, sennò la mamma ed il papà
si arrabbiano » Le dico ma lei mi tiene il broncio.
« Non mi va! »
« Non fare i capricci » La ammonisco e poi
aggiungo. « Guarda che Tom ci rimane male… »
Guardo Tom, il quale solleva un sopracciglio nella mia direzione poi si
volta
serio verso Hayleen.
« Già…Tua zia mi ha detto che sei una divoratrice di hamburger e adesso
non
mangi? Sono venuto apposta per vederti… » Lo adoro. È ufficiale.
Sorrido grata,
ma mia nipote non cade nel nostro trabocchetto.
« Io non mangio fino a che non torna il mio papà! » La guardo
esasperata non
sapendo che inventarmi, sa essere cocciuta quando vuole. Tom sghignazza
e
guarda mia nipote.
« Allora dovrò dire al mio amico Loki,
che qui c’è
una bambina che fa i capricci »
« Tanto li faceva anche lui » Mia nipote
gli risponde a tono, ma lui non demorde.
« No,no…lui non faceva
i capricci…» Si guarda intorno
per un attimo e poi aggiunge. «Lui mangiava sempre perché sennò non
avrebbe
potuto fare le magie… »
« Davvero? » Mia nipote lo guarda rapita e lui sorride…e adesso sono
rapita
anche io.
« Sì, certo… » Si appoggia allo schienale sorridendo alla piccola. «
Thor...»
Dice con un sorrisino beffardo « Lui faceva sempre un sacco di storie
per
mangiare quando era piccolo… »
Mia nipote ride mentre Tom continua a raccontarle qualche storia
assurda
sull’infanzia di Thor e Loki,
smetto di fissarlo e
infilo la forchetta a tradimento in bocca a mia nipote, ma lei è
talmente presa
dai racconti del ragazzo che comincia a masticare quasi in trance. È
così che
finisco ad imboccare Hayleen
mentre Tom la
intrattiene. Sto per darle il penultimo boccone e mentre aspetto che
finisca di
masticare guardo il ragazzo accanto a me, lui si interrompe un attimo
quando i
nostri sguardi si incontrano e mi rivolge un sorriso che mi scalda il
cuore,
sillabo un grazie e se possibile il sorriso aumenta sul suo volto, poi
ritorna
a raccontare ad Hayleen.
« Quindi mi raccomando… » La guarda serio. « Quando arriverà la tua
sorellina
devi essere buona con lei, d’accordo? »
« Sì » Mia nipote gongola mentre Tom le posa una mano sulla testa. «
Tom, ma tu
sai fare le magie come Loki?
» Lui sorride e fa finta
di pensarci.
« Uhm…forse… »
« Voglio vederle! » Hayleen
si alza sopra la sua
sedia euforica.
« Prima deve mangiare anche lui…» Interrompo la sua euforia e poi le
parlo
dolcemente. « Perché non vai a metterti il pigiama e poi ne riparliamo?
»
Sembro convincerla perché mi sorride e se ne corre in bagno, io la
guardo
sparire nel corridoio e poi mi siedo accanto a Tom iniziando a servire
la
misera cena che sono riuscita a preparare.
« E così saresti un mago adesso? » Gli chiedo scettica mentre gli porgo
un
piatto.
« L’ho fatta mangiare » Mi fa notare.
« Sì, quella è stata una bella trovata… » Ammetto mentre mi porto
l’insalata
alla bocca e torno a guardarlo.« Non sono riuscita a preparare di più »
Dico
affranta. «Mi dispiace…per la serata… »
Mi dispiace davvero. Avevo tremendamente voglia di passare del tempo
con lui.
« Essere qui era più importante » Annuisco tranquillizzata dalle sue
parole « E
poi stiamo comunque passando una serata insieme… » Mi fa notare gli
sorrido
grata e finiamo di mangiare.
Io ho
ancora fame e sospetto anche lui. Mia nipote intanto torna in cucina e
gli
monta in collo senza neanche chiedere il permesso.
Beata
innocenza.
La
invidio leggermente mentre lui le sorride. Bene, sto invidiando una
bimba di
quattro anni, sono proprio una donna matura.
« Posso preparare dei pancake se vuoi… » Dico cercando di scacciare
quella
sensazione inadeguata.
« Sì, zia!! Prepara i pancake!! » Guardo mia nipote scuotendo la testa
« Non lo stavo chiedendo a te, signorina… » Rispondo divertita.
« Sì, zia…preparaci i pancake » Guardo Tom che ha appena imitato Hayleen lui sghignazza e batte
le mani insieme a mia
nipote.
« Come desiderate » Afferro il preparato per pancake e inizio a
mescolarlo con
l’acqua per poi versarlo nella padella che ho già messo sul fuoco.
Preparo una
decina di pancake e decidiamo di mangiarceli con la cioccolata.
« A tua madre diremo che ne hai mangiato uno solo »
Guardo mia nipote e lei annuisce mentre le concedo il secondo pancake e
le
verso sopra la cioccolata.
«
Sono buoni » Mi volto verso Tom facendo una smorfia mentre lui si porta
alla
bocca un morso.
« Dopo stasera hai capito che non sono una cuoca provetta » Affermo. Ho
bisogno
di sminuirmi in continuazione, è più forte di me. Lui come al solito
non me lo
permette.
« Non sto morendo di fame quindi non so di cosa tu stia parlando » Mi
sorride
mentre si porta alla bocca un altro pezzo di Pancake.
« Scommetto che stai rimpiangendo quegli spaghetti » Gli faccio notare,
lui
scuote la testa.
« Sono più un tipo da dolci » Afferma sorridendo.
« Devi ancora farmi assaggiare il pudding!! »Ricordo e lo ammonisco.
« Devi esserne degna… » Dice con un tono superiore avvicinando il suo
viso al
mio.
« E
come faccio ad esserlo? » Lo vorrei guardare con fare di sfida, ma so
benissimo
che in realtà sto flirtando…e davanti a mia nipote per giunta! Questo
pensiero
mi fa riscuotere dalla pazzia.
« Hayleen è tardi! »
Guardo l’orologio solo dopo
averlo affermato per sfuggire allo sguardo di Tom. « Ti porto a letto »
« Ma io volevo stare ancora alzata » Mugola.
« No, no…dobbiamo andare a letto, sennò quando tornano i tuoi ci
brontolano…Saluta Tom » Le dico e lei scende dalla sedia sbuffando e si
avvicina a Tom.
« Ciao Tom » Gli dà un bacio sulla guancia mentre lui l’abbraccia.
« Buona notte piccola » Hayleen
si allontana, poi
ritorna indietro.
« Salutami Loki »
« Lo farò… » Lui posa le labbra sulla fronte di mia nipote e mi potrei
sciogliere a questa scena, mi riscuoto quando lei mi corre accanto
dirigendosi
verso la sua cameretta e Tom sposta il suo sguardo su di me. « Io…Ti
aspetto
qui… »
« D’accordo »Raggiungo mia nipote che si sta lavando i denti e la
osservo
mentre si infila a letto, le rimbocco le coperte e le do un bacio sulla
fronte,
proprio come ho abitudine fare. Solo che adesso penso che è lo stesso
punto che
le ha baciato Tom pochi minuti fa. Arrossisco.
« Fai sogni d’oro piccola, io sono di là, ok? »Le dico dolcemente e lei
annuisce, poi mi prende la mano.
« Zia a te piace Tom? »
« Cosa? » La guardo stupita e lei mi risponde guardandosi le manine.
« A me piace Tom, ma se piace a te... » Mi guarda e mi sorride. « Te lo
lascio…
»
Sgrano gli occhi e sto per scoppiare a ridere. Che gli fa quel ragazzo
alle
donne della mia famiglia?!
Solo dopo aver fatto questo pensiero mi ricordo che sono anche io una
donna
della mia famiglia, ma io ero immune…Lo ero?! Guardo mia nipote che sta
ancora
aspettando una risposta.
« Io…ehm…E’ complicato » Mia nipote aggrotta la fronte e mette su il
suo tono
da saputella.
« Secondo me ti piace, perché ridi sempre quando c’è lui… »
« Io rido anche quando non c’è » Le dico e lei mi risponde a tono.
« Ma meno… » Rimango leggermente scioccata dalla risposta di mia nipote
e me ne
resto zitta. «Se non sei più innamorata dello zio Robert ti puoi sempre
innamorare, vero? Non è che non ti puoi innamorare più… » Mi chiede
intristita
ed io le carezzo i capelli.
« Certo che mi posso innamorare ancora… » Le sorrido intenerita dalla
sua
affermazione.
« Allora innamorati di Tom, lui mi piace tanto, zia » Mi dice
entusiasta. « E’
divertente »
« Ma non posso mica deciderlo io… » Rido mentre le faccio un po’ di
solletico
sul pancino. « E poi anche lui dovrebbe innamorarsi di me » Cosa
alquanto
improbabile.
« Ma lui ti guarda sempre » Resto in silenzio per quella rivelazione e
sento il
cuore che mi rimbalza in petto ad una velocità incredibile. Ma guarda
te se una
rospetta di quattro anni
mi deve dare dei consigli
amorosi. « Notte zia »
Mia nipote mi dà un bacio sulla guancia e chiude gli occhi. Bene.
Fine delle trasmissioni. Ed io che sono ancora più confusa di prima e
adesso
che dovrei fare?!
Tom mi guarda sempre?! Io rido di più?! Forse mia nipote guarda troppi
cartoni
animati.
Mi
alzo dal suo lettino e raggiungo la porta; ancora persa nei miei
pensieri trovo
Tom seduto sul divano che sta facendo zapping alla tv. Quando mi vede
la spegne
ed io mi siedo accanto a lui improvvisamente stanca.
« Dorme? » Mi domanda.
« Più o meno » Rispondo sovrappensiero.
« Come più o meno? O dorme o non dorme… » Mi dice divertito.
« Sì, sì dorme… » Mi passo una mano sul volto ravviandomi i capelli,
sento il
suo sguardo addosso e mi decido a guardarlo accennando un sorriso. «
Grazie di
essere rimasto »
« È’ stato un piacere… » Mi passa una mano sulla schiena e sento i
brividi
salirmi lungo di essa, mentre il mio cuore accelera i battiti. « Eri un
po’ nel
panico all’inizio, o sbaglio? » Mi domanda divertito.
« Già…Spero che stia andando tutto bene… » Affermo pensierosa.
« Starà andando alla grande, ne sono sicuro » Gli sorrido grata e mi
appoggio
allo schienale del divano sbuffando, lui mi guarda curioso.
« Che c’è? »
«È
tutto così complicato » Affermo.
Stavo
pensando a mia sorella, ma poi il pensiero è tornato a quello che
provo. Che
cosa provo per Tom? Non lo riesco a decifrare nemmeno io, o forse non
voglio
decifrarlo visto che una parte di me sa benissimo che tipo di
sentimento è
quello che sento. Ma è giusto provare una cosa del genere e continuare
a non
voler parlare con Iz o
Robert? E soprattutto se
decidessi di ricominciare a parlare con loro adesso che sento queste
cose, non
sarebbe un po’ da ipocriti?
« Solo se lo vuoi vedere così… » Tom mi sorride e a quel sorriso non
riesco a
resistere.
Sento tutta
la tensione di questi giorni
sciogliersi e salirmi su fino agli occhi rendendoli lucidi, la vista si
appanna
e nonostante voglia con tutto il cuore non scoppiare a piangere quando
lui mi
passa una mano oltre le spalle e mi avvicina al suo petto inizio a
singhiozzare. « Ehy…va
tutto bene…Non è successo
niente… »
« Sono un tale disas… »
Parlo fra i singhiozzi, ma
lui mi interrompe.
« Non dirlo nemmeno… » Sento le sue mani carezzarmi la schiena e le
labbra
posarsi fra i capelli. « Sei la ragazza più simpatica, forte e
indipendente che
io conosca…E’ normale crollare ogni tanto, ma non hai mai smesso di
lottare »
Mi dice continuando a stringermi mentre continuo a piangere. « Adesso
sei
preoccupata…Ma stai tranquilla ci sono io con te, ok? »
Annuisco contro la sua maglia e gli cingo la vita. Detesto dover
piangere, ma
non riesco a fermarmi e come sempre mi sento al sicuro con lui.
« Grazie » Riesco a sussurrare fra un singhiozzo e l’altro.
∽ Salve a
tutti!
Buon
anno!!!!!
Scusate il ritardo di pubblicazione, volevamo aggiornare prima di
Natale, ma
non ce l’abbiamo fatta e poi siamo state catturate nel vortice delle
feste.
Diteci un po’ che ne pensate di questo capitolo. Fra Thomas ed Iz si è risolto il tutto, ed è
il motivo principale per cui
mi piace questo capitolo xD
E poi ammetto che adoro
scrivere le scene dove c’è Hayleen.
Detto ciò, spero di poter aggiornare velocemente.
Un abbraccio a tutti.
Cocchi
& Nihal