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Autore: Cocchi    03/01/2013    2 recensioni
L'amore è qualcosa di dolce come il profumo di una rosa, ma per poterlo cogliere si rischia di ferirsi con le spine del suo stelo. Le nostre due protagoniste scopriranno presto cosa vuol dire. Nata da una collaborazione fra me (Cocchi) e Nihal_11, speriamo di avervi incuriositi un po', fateci sapere. Due nuovi personaggi e un po' tutto il cast di The Avengers, ma principalmenta Robert Downey Jr e Tom Hiddleston
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Downey Jr., Tom Hiddleston
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Canzone del titolo:http://www.youtube.com/watch?v=kBqWtdMpies




[ALEX POV]

 

Una giornata fra Little Italy e ChinaTown, non posso dire che sia il massimo delle aspettative, ma ci dobbiamo pur accontentare. Salgo le scale fino al mio appartamento per scoprire che sullo zerbino qualcuno ha lasciato una rivista. Dannata pubblicità.

Sto per buttare tutto nel cestino di cucina quando riconosco la calligrafia di mia sorella su un post-it giallo attaccato sulla copertina “Pag. 83 Dovevi scattarle tu !!!!!!!!!! “

Aggrotto la fronte e scorro le pagine della rivista e…Per poco non mi prende un colpo.

Davanti ai miei occhi c’è Tom dentro una vasca da bagno, la maglietta bianca è diventata trasparente una volta bagnata e si intravedono molto bene i pettorali e gli addominali e il suo sguardo...mi toglie il fiato.
Che cavolo?!?
Appoggio la rivista sulla tavola e mi verso un bicchiere d’acqua.

Mi siedo al tavolo e riprendo in mano la rivista avvicinandola agli occhi. Ha i capelli lunghi che gli ricadono intorno al volto a ciocche a causa dell’acqua. Sono incantata me ne rendo conto, ma non riesco a staccare gli occhi da questa foto.

Vorrei sul serio averla scattata io.

Avverto qualcosa bussare forte nel petto e scatto in piedi dirigendomi in bagno, dove mi sciacquo abbondantemente la faccia. Mi guardo allo specchio e mi torna in mente l'ultimo faccia a faccia con Izzy...Da quel momento ci siamo sentite pochissimo e soprattutto per  messaggio, principalmente è lei che mi ha cercata mentre io faccio la sostenuta per l'accaduto. Il telefono che squilla mi riporta alla realtà, esito un attimo, ma poi rispondo.

« Pronto? »

« Ciao fotografa! »

Com'è che adesso anche la sua voce mi sembra tremendamente sexy?!

« Ciao Tom » Sorrido mentre lo saluto.

« Ti ho disturbata? » Mi chiede.

« No, affatto. » Mi decido a scollare gli occhi dalla sua foto e a chiudere quella rivista. «Dimmi pure »

« Mi sembravi occupata » Insiste lui. Ero occupata a fissare i tuoi addominali.

« No, no. Stavo solo pensando » Mento scacciando il suo fisico dalla mia mente.

« Ok. Senti….Fra quattro giorni sono a New York » Dice contento e sorrido.

« Anche io »

« Perfetto, quindi permettimi di invitarti a cena questo venerdì » Dice tutto di un fiato e rimango interdetta.

« Eh?! » il tamburo nel mio petto ha cominciato a suonare a ritmi elevati

« Dai, non farmi insistere. Ti porto a mangiare il pesce in un ristorante che conosco ed è veramente eccezionale »

 E chi ti fa insistere?! Non sia mai.

« Oh...okey »

« Fantastico! Allora ci vediamo venerdì! Un bacio Alex »

« A venerdì... » Riattacco il telefono e sembro in catalessi. Ho quattro giorni per prepararmi a questa cena, non posso certo andarci con questa agitazione che ho addosso.

Ammetto che da quando ho scoperto di Rob ed Iz, non so, mi sento come più libera di poter stare con lui e questo mi confonde…Quello che provo si è come amplificato, come se fino a quel momento l’avessi tenuto sotto chiave e adesso fosse libero di manifestarsi.

La cosa mi fa sentire un’ipocrita, ma è anche vero che alcune cose le provavo anche prima, solo che adesso non sembrano così…sbagliate.


[Iz POV]

 

Ho appena finito di lavorare all'albergo, sono già le quattro del pomeriggio e sto salendo in macchina per tornare a casa. A casa di Robert. Ancora mi fa uno strano effetto e sorrido ogni volta che ci penso; ovviamente non mi sono trasferita del tutto, ma ho già portato da lui alcune delle mie cose e a casa mia ci passo il minimo indispensabile.

Appena mi siedo davanti al volante mi squilla il telefono.

« Izzy »

« Ciao Chris! Come stai? Elsa? »

« Bene, bene...te? »

« Tutto ok, sono salita ora in macchina sto per tornare...a casa »

« Senti a proposito, posso venire da voi oggi? »

« Certo che puoi! Ma è successo qualcosa? »

« Dopo ti spiego »

« Ok... » rispondo un po' preoccupata

« Ci vediamo più tardi allora, penso di passare per le sei »

« A dopo »

Appena rientro in casa Robert mi viene incontro con indosso un grembiulino decorato con i fiori, lo guardo scettica mentre lui mi saluta con un bacio

« Bentornata piccola »

« Grazie. Ma...Robert? »

« Si? »

« Che ci fai con indosso quel coso? » chiedo indicando col dito il grembiule. Lui si guarda e mi sorride contento e addirittura si gira per mostrarmi il lato B, cosa che apprezzerei molto se non fossi distratta dal fiocco rosa.

« Cucino, ovvio no? »

« Ok. Ma con quel coso rosa? »

« Certo, sennò mi sporco tutto »

« Ma è rosa! »

« Lo ho solo così » risponde divertito mentre fa spallucce e torna in cucina. Lo raggiungo e rido rassegnata, mi faccio un caffè con la macchinetta e mi metto a sedere.

« Che cucini? »
« Torta...al cioccolato »

« Mmmm »

Lo guardo infornare soddisfatto la sua torta e mi guarda contento.

« Verso le sei passa Chris »

« Tuo fratello? »

« Si, mi è sembrato preoccupato per qualcosa, ma non mi ha voluto dire niente »

Sospiro ed inevitabilmente i miei pensieri vanno a Tom e Alexis. Quest'ultima provo a chiamarla a giorni alterni e ogni tanto le mando qualche messaggio. Non mi ha mai risposto ancora. Lui invece non ho avuto ancora il coraggio di chiamarlo, ponendo tutte le mie speranze alla première di Londra, dove spero di poterci parlare.

« Ehy » Robert si toglie, finalmente, quel ridicolo grembiule e mi prende il volto tra le mani avvicinandomi al suo così che riesco a sentire il suo respiro sulla mia pelle e posso immergermi nei suoi occhi.

« Non ti rattristire, ti ho già detto che hanno bisogno di tempo »

« Si... »

Poi mi bacia prima sul naso, poi solo il labbro inferiore. Sono io a cercare il bacio più profondo perché quando fa così non resisto.

Un'ora dopo apro la porta a mio fratello.

« Ciao Chris! Entra » lo invito stampandogli un bacio sulla guancia, lui mi abbraccia ed entra salutando con la mano Robert.

« Come va' ragazzi? »

« Bene abbiamo appena sfornato la torta, se ti vuoi fermare a cena... »

« No, grazie Robert. Elsa mi aspetta per mangiare »

« Chris cos'è che mi devi dire? » chiedo impaziente, ricordandomi del tono poco entusiasta che aveva al telefono.

Attiro la sua attenzione notando che sotto sotto sembra preoccupato per qualcosa, infatti lui si siede sconsolato sul divano invitandoci accanto a lui.

« Ho parlato con la mamma ieri »

« Sta male?! » chiedo subito allarmata.

« No. Ma non preso bene la vostra relazione »

Io e Rob ci guardiamo stupiti e poi torniamo a guardare Chris. Scuoto la testa ridendo per l'assurdità della cosa.

« Che vorrebbe dire che non l'ha presa bene? »

« Che è contraria... »

« Cosa!? Ma è una scelta mia e lei può solo accettarla » sento montarmi la rabbia e tremarmi le mani, Robert se ne accorge e mi prende la mano nella sua. Il contatto con lui mi aiuta e mi rassicura un po', ma la rabbia non se ne va.

« Ma perché poi?! Ti ha spiegato il motivo di questa sua uscita geniale!? »

Chris sospira e sposta il suo sguardo su Robert, lo vedo che gli dispiace comunicarci questa cosa.

« Per l'età »

« L'età?! » sgrano gli occhi e non credo alle mie orecchie.

« Iz, tra voi ci sono...19 anni di differenza, è comprensibile che mamma faccia fatica a digerire questo particolare »

Non ci posso credere! Ma le madri devono sempre criticare?!

Poco dopo mio fratello se ne va e nonostante mi abbia rassicurato che troveremo la soluzione e tanti altri discorsi incoraggianti, non riesco a smettere di tremare dalla rabbia. Ci mancava solo mia madre.

 

***

 

Sono agitata...domani sera accompagnerò Rob alla première di Londra e ci sarà anche Tom. Spero di riuscirci a parlare per chiarire, almeno con lui. Anche se in realtà non so cosa dire.

Sono nella nostra stanza d'albergo ed osservo sconsolata la valigia aperta ai piedi del letto, stavo cercando il pigiama prima di incantarmi nei miei pensieri.

« Sei pensierosa stasera...» la voce di Rob mi arriva leggera da sopra la spalla destra e l'istante dopo avverto anche il suo corpo aderire alla mia schiena, mentre le sue mani si posano sui miei fianchi, cingendomi mi stringe a baciandomi il collo.

« Si...secondo te domani avrò modo di parlare un po' con Tom? »

« Durante la première temo di no. Magari dopo... »

« Tu non sei agitato? »

« Sono abituato alle première... »

« No, intendo nel rivedere Tom dopo quel che è successo... »

Lo avverto respirare più profondamente mentre riflette sulla domanda che gli ho appena posto

« No, prima o poi anche lui capirà »

Appoggio la testa indietro, sulla sua spalla mentre lui mi bacia la guancia.

« Sarà strano » dico.

« Cosa?»

« Domani...è la prima volta che ti accompagno. E lo farò davanti a lui... »

« Ehy » mi fa voltare verso di lui senza, però, aumentare la distanza tra noi « Sarai con me, accanto a me. Non devi avere paura, né devi sentirti in colpa, ok? »

« Mh... » gli sorrido dolcemente mentre con la mano destra gli accarezzo i capelli.

« Devi essere più convinta...infondo stai vendendo alla première con ME » sfodera il suo sorriso impeccabile che mi fa battere ogni volta il cuore più forte.

« Non vedo l'ora mio Iron Man...»

Gli do un bacio sulle labbra e appena mi sposto leggermente lui mi segue prolungandolo.

« Stavo...cercando...il pigiama » riesco a dire tra un bacio ed un'altro.

« Non ne hai bisogno » mi sussurra lui prendendomi di peso e distendendomi sul letto.

Mi lascio andare e, come accade ogni volta che facciamo l'amore, non penso più a niente. Sento la sua pelle sulla mia, il suo respiro vicino alla mia bocca, le sue mani che mi accarezzano...non voglio altro.

La mattina dopo ci svegliamo con calma, non presto, e ci incontriamo a pranzo con Evans, Chirs, Scarlett, Cobie, Clark e Jeremy. Mi guardo attorno per vedere se c'è colui che sto cercando, ma Scarlett mi legge nel pensiero e mi evita ulteriori ricerche inutili.

« Tom non è in albergo. Viene direttamente alla première stasera »

« Capisco... » rispondo un po' delusa. Così non avrò mai modo di parlarci un po' con calma.

« Ehy, non ti abbattere » Scarlett mi sorride incoraggiante mentre mi accarezza il braccio «Vedrai che riuscirete a trovare cinque minuti per parlare. »

« Forse »

« Se non fosse stasera sarà un'altra volta. Non mettergli fretta »

Guardo Scarlett che mi sorride gentile e pian piano mi convinco delle sue parole.

Così cerco di non pensarci dedicandomi ai preparativi, considerato che sia io che Robert siamo due ritardatari cerco di cominciare presto per smentire le statistiche, anche se le sue azioni di disturbo e la mia poca, pochissima, convinzione nel respingerlo non aiutano certo a restare nei tempi prestabiliti.

« Siamo in ritardo... » gli faccio notare ridendo, mentre finisco di mettermi le scarpe e di controllare che capelli e trucco siano in ordine.

« Ti sbagli piccola, arriveremo esattamente nel momento in cui arriveremo »

Lo guardo perplessa e anche lui sembra esser confuso dalle sue stesse parole.

« Semmai "arriveremo esattamente nel momento in cui VORREMO arrivare"» gli faccio notare l'errore ridendo « Trovo un po' troppo scontato dire che "arriveremo quando arriveremo" » comincio a ridere di gusto per la sua gaffe.

Lui mi guarda prima ridendo, poi con sfida « Ho semplicemente coniato un nuovo modo di dire. Sapevo benissimo che era in quell'altro modo » mi guarda con lo sguardo di chi sta cercando di farla franca.

« Si certo, come vuole lei signor Stark » gli rispondo voltandomi verso la porta e aprendola.

Lui mi raggiunge da dietro e mi blocca per un fianco.

« Continueremo la nostra discussione più tardi » lo sento sorridere alle mie spalle.

« Sagge parole, altrimenti gli altri ci mangiano »

Ovviamente siamo in ritardo rispetto agli orari prestabiliti, a quanto pare siamo tra gli ultimi ad arrivare. Quando l'auto si ferma Robert scende e subito sento alzarsi un boato dalla folla di fan, esito sul mio sedile rendendomi conto che è la mia prima uscita ufficiale al suo fianco, che l'indomani ci saranno sicuramente nuovi pettegolezzi sulle riviste che tanto odio. Inevitabilmente mi ricordo del settembre scorso quando su quelle riviste ci finirono, ingiustamente, Tom e Alex...

« Ehy, vieni? » la mano di Rob mi invita a scendere e mi distrae dai miei pensieri, lo guardo e lui mi sorride incoraggiante, perciò scendo e mi lascio avvolgere dalla confusione e dai flash.

Percorriamo il red carpet lentamente, Rob si ferma di tanto in tanto per qualche autografo e foto con i fan, poco più avanti trovo mio fratello che appena mi vede mi viene ad abbracciare.

« Finalmente, vi davamo per dispersi » mi sussurra all'orecchio.

« Lo sai, noi siamo sempre puntuali » ironizzo.

Proseguiamo il nostro percorso e sono contenta quando Robert non va dai fan, non perché sono gelosa, ma per il semplice fatto che almeno può tenermi la mano o abbracciarmi, cosa che mi tranquillizza e mi aiuta a non sentirmi troppo fuori luogo. Ad un certo punto raggiungiamo il punto in cui si sono fermati anche tutti gli altri e tra un gruppetto di giornalisti vedo il volto che cercavo stamani. Sta sorridendo ai fotografi ed alle telecamere, ma poco dopo anche lui mi vede e il sorriso gli si spegne gradualmente; per un attimo è come se stessimo girando una scena al rallentatore, poi lui torna a guardare un giornalista e riprende a parlare con loro come se nulla fosse. Stringo le mie dita attorno alla mano di Rob e cerco di non pensarci, almeno fino alla fine della serata.

Quando finisce tutto ci dirigiamo verso le auto per tornare all'albergo, noto Tom andare verso un'altra macchina e mi ricordo che lui non dorme all'hotel, non ci penso due volte e gli corro dietro chiamandolo per attirare la sua attenzione. Fortunatamente mi sente e non mi ignora, si gira e aspetta che lo raggiunga.

« Tom...aspetta, ti prego » riprendo fiato e interpreto il suo silenzio come un invito a proseguire.

« Senti, mi dispiace per tutto quel che è successo. Non volevo farti del male, davvero, ma...non so come dirtelo...io non posso rinunciare a lui, non posso continuare a far finta di non provare niente, capisci? »

Lui continua a guardarmi in silenzio e non riesco minimamente a capire cosa gli passa per la testa.

« Ti prego dì qualcosa Tom, offendimi, criticami, ma parlami » lo sto supplicando, ma davvero non sopporto più tutta questa freddezza tra noi.

« Non so cosa dirti Iz » finalmente sento la sua voce « Io...forse me lo dovevo aspettare, che te eri presa da lui lo sapevo da prima e...non so, forse non ho nemmeno il diritto di criticarti »

Perché è sempre così tremendamente gentile? Mi fa sentire ancora più in colpa, nonostante con le sue parole abbia appena fatto un passo per venirmi incontro.

« Mi spiace Tom. Per tutto, per come si sono messe le cose, per tutta la distanza che si è creata fra noi, per averti fatto soffrire...sia a te che ad Alex, sto veramente male per questa situazione e se non mi capisci non te ne fo una colpa, tantomeno ad Alex, ma è un qualcosa che è più forte di me e non posso rinunciarci »

Lui mi guarda e vedo che sta pensando a qualcosa, anche se non so a cosa, ma dopo un po' allunga una mano e mi accarezza la guancia. È un gesto del tutto inaspettato, mi soprende soprattutto il fatto che il contatto con lui riesca a tranquillizzarmi e ad infondermi coraggio. Vedo le sue labbra distendersi appena in un sorriso.

« Forse...forse posso capirti Izzy. Credo che...potremmo abituarci ad essere soltanto amici »

Quando pronuncia la parola “amici” non ci vedo più dalla gioia e improvvisamente mi ritrovo ad abbracciarlo. Sento che anche lui è sopreso del mio gesto, ma dopo un attimo di esitazione le sue mani si posano sulla mia schiena e io non posso non trattenere qualche lacrima.

« Mi sembrava strano che tu non stessi ancora piangendo » Ironizza mentre sciolgo l'abbraccio e cerco di ricompormi.

« Dai, Robert ti sta aspettando...Ci sentiamo »

Vedo bene che anche il suo viso sembra essere più disteso, più rilassato. Vederlo sorridermi dopo tutto questo tempo e dopo tutto quel che è successo mi rende davvero felice. Dopo essermi asciugata le ultime lacrime lo saluto con un bacio sulla guancia, ma prima che richiuda lo sportello dell'auto richiamo nuovamente la sua attenzione.

« Tom »

Lui mi guarda alzando il sopracciglio.

« Se...se senti Alex... » non so cosa aggiungere, ma lui mi capisce e mi sorride di nuovo.

« Ci parlerò. Stammi bene Iz »

« Anche tu »

Quando torno da Robert lo trovo appoggiato alla macchina che mi sorride, evidentemente ha assistito alla scena e lo abbraccio contenta.

« Te lo avevo detto che pian piano si sistemavano le cose » mi sussurra accarezzandomi i capelli.

« Già... »

« Voi non mi credete quando dico che ho sempre ragione... » mi guarda e vedo benissimo che anche lui è contento per il passo avanti fatto con Tom. Gli sorrido e lo bacio.

« Dai che tuo fratello e gli altri ci aspettano per bere » mi dice Robert aprendomi lo sportello dell'auto. Prendo il mio posto ed ho l'impressione di sentirmi un po' più leggera adesso, ciò mi rende decisamente di buon umore, sono anche più ottimista quando penso a come recuperare con Alexis e ciò rende questo serata molto più bella di come l'avevo immaginata.

 

 

[ALEX POV]

 

Il venerdì arriva presto e non sono sicura di aver ripreso appieno le mie facoltà mentali, ma sono ottimista. Tom è un amico ed è normale uscire a cena con lui.

Eppure ho perso due ore a scegliere il vestito e un'altra ora e mezzo a truccarmi. Insomma è tutto il pomeriggio che mi preparo.

Ho anche cercato aiuto in mia sorella, ma lei è scoppiata a ridermi in faccia. Chris era fuori discussione, come minimo si sarebbe presentato anche lui alla cena, accampando chissà quali scuse e sinceramente, se io e Tom riusciamo a parlare un po’ da soli, non mi dispiace.

Alla fine riesco ad essere pronta in orario e appena ricevo uno squillo sul cellulare esco di casa. Riconosco subito la sua auto e lo raggiungo rapidamente, ho i tacchi bassi per fortuna. Su questo sono stata intelligente.

« Wow. Sei bellissima » Rimango interdetta mentre mi incanto nei suoi occhi azzurri, poi noto la camicia bianca con lo scollo a v e mi torna in mente la foto del magazine. Deglutisco a fatica e poi sorrido imbarazzata.

« Grazie...anche tu »
« Ovviamente è merito del vestito » Mi prende in giro.
« Certo… » Annuisco sempre in imbarazzo, ma riesco a controbattere. « Non vorremmo venire meno agli insegnamenti della nonna »
Lui sghignazza e mi apre la portiera dell’auto prima di fare il giro e prendere posto alla guida.

Arriviamo al ristorante che per fortuna non è intimo come temevo…O forse volevo?! Ammetto di averlo notato con un leggero disappunto.
Devo smetterla di pensare che sia un’uscita galante, ma ogni volta che lui fa qualcosa mi metto in guardia, per esempio entrando mi ha tenuto la porta aperta…Lo aveva fatto anche a Londra, ma stavolta mi ha colpita. Chiaramente sto impazzendo.
« Tutto bene? » Mi chiede mentre sto guardando il menù.
« Eh?...Sì certo, perché? » Sorrido e bevo un bel sorso d’acqua mentre lui mi studia.
« Sembri assorta…Persa in chissà quali pensieri e anche leggermente imbarazzata… »
« No ma figurati… » Mi concentro sul menù nonostante mi senta i suoi occhi addosso. « Ci prendiamo uno spaghetto allo scoglio? » Gli domando per deviare le sue affermazioni anche fin troppo azzeccata.
« Perché no… » Appoggio il menù sul tavolo e lo guardo, lui sorride smagliante e resto senza fiato, ma è sempre stato così…così…
« Insomma sei in vacanza o hai fotografato qualcosa qui nei dintorni? » Mi domanda e sorrido.
« Vuoi sul serio parlare di lavoro? » Gli chiedo ricordando ciò che mi aveva detto a Londra, lui sorride mentre si versa del vino nel bicchiere e poi lo versa a me. « Scherzi a parte, ho fatto un servizio sui quartieri di NY li ho girati tutti in questi giorni ed ho spedito gli scatti migliori alla rivista…mi faranno sapere »
« Bene… » Alza il calice ed io lo imito. « Ai prossimi servizi fotografici che farai, nei quali…» Aggiunge abbassando la voce, mentre io prendo un sorso di vino. « Spero di farti da modello »

Per poco non mi strozzo e lui si allarma, ma mantengo un contegno e  sorrido amabile riposando il bicchiere sul tavolo.

Mentre la voce nella mia testa continua ad urlare: “ Volevi uccidermi ?!?!”

« Fra poco faremo la premiere qui a New York, sai? » Dice titubante e sollevo lo sguardo su di lui.
« Sì…lo so…Elizabeth me lo ha scritto in un messaggio…» Roteo gli occhi « Mi ha chiesto di venire… » Rispondo leggermente annoiata.
« Voi due vi sentite? » Mi chiede stupito.
« In realtà mi dà il tormento via messaggio. » Ammetto e lui accenna un sorriso. « Tu come fai ad essere così tranquillo? » Gli domando, sottolineando la sua calma.
« Ognuno fa le sue scelte e non potevo impedire che si innamorassero, in un certo senso è stato bene che io ed Iz ci fossimo lasciati già da un po’…» Lui accenna un sorriso poi muove le mani sopra la sua testa ridendo. « Altrimenti non avrei avuto le corna solo nell’elmo. » Rido a mia volta, ma aggiungo.
« Ma dai…Non credo che ti avrebbe messo le corna…Non è il tipo »
« No, infatti… » Lui sorride e torna a bere. « Cercavo solo di vedere se riuscivo comunque a farti ridere con un argomento così spinoso… » Afferma ed io rimango in silenzio abbassando il volto. 

« Comunque forse il fatto di aver avuto Robert intorno per tutto il tempo della promozione, credo che abbia influito sul mio umore… » Mi sorride e lo vedo dai suoi occhi che sta per dirmi qualcosa di importante. « Lei è davvero dispiaciuta »
« Lo so » Dico rattristandomi, poi lo guardo. « Ma non so se posso riuscire ad affrontarla… »
« Potresti venire  alla premiere… » Accenna vagamente. « Potresti parlarle lì… »

« Non credo sia una buona idea… » Lui mi guarda serio e mi sembra quasi dispiaciuto della mia affermazione. « Non ho nostalgia di Robert, ma mi sento comunque tradita… » Lo guardo abbozzando un sorriso. « E forse anche po’ scema per aver pensato che lui avrebbe aspettato una come me »
Tom mi guarda contrariato e fa per dire qualcosa, ma il mio telefono inizia a squillare e lo afferro, quando vedo il numero mi scuso con Tom e rispondo portandomi il telefono all’orecchio.

« David? »
« Scusami tanto Alex, ma ci siamo… » La voce di David è apprensiva dall’altro capo del ricevitore.
« COME?! » Ok, sono nel panico.

Guardo Tom allarmata e credo di spaventarlo, mentre David al telefono mi scongiura di andare a casa loro per controllare Hayleen.

« Arrivo subito! » Riattacco e mi alzo dal tavolo sotto lo sguardo confuso del mio cavaliere. « Tom, mi spiace tanto ma mia sorella…Lei sta per partorire ed io devo andare » Lui si alza a sua volta.
« Ti accompagno »
« No, chiamo un taxi. » Gli dico camminando fuori dal ristorante, lui si attarda a lasciare qualche banconota sul tavolo che occupavamo.

« Punto primo: non mangio da solo…» Dice quando mi raggiunge « Punto secondo: ho la macchina qui fuori. Facciamo prima. »
Non lo contraddico e inizio a scusarmi e continuo a farlo per tutto il viaggio, mentre lo guido sotto casa di mia sorella. Lui parcheggia sotto casa di Zoe e viene con me sul portone. Suono il campanello e guardo Tom.
« Grazie mille e scusami ancora per aver rovinato così la serata. » Sono mortificata, ma lui sorride dolcemente.
« Non hai rovinato proprio nulla, non devi né scusarti né ringraziarmi » Mi posa una mano su una spalla parlando contento. « E’ magnifico, avrai una nuova nipotina! »
Sorrido e sento qualcosa al livello dello stomaco stringersi a quel pensiero. Cavolo avrò un’altra creaturina che girerà per casa di mia sorella e che potrò viziare.
Tom ha un sorriso perfetto, quei denti bianchissimi e quelle labbra sottili che sto fissando. Il portone scatta facendomi sobbalzare e solo quando è Tom ad aprire la porta mi rendo conto di essere leggermente nel panico.

Quando è nata Hayleen io ero all’estero e quindi non ho mai vissuto niente del genere. Ho paura per mia sorella e al contempo non sto nella pelle dalla gioia.
« Alex? » David si affaccia per le scale e ci guarda. « Oh, ciao Tom… »
« David, come sta Zoe? » Gli domando apprensiva.
« Bene, ma dobbiamo correre… » Mi dice mentre si infila il giubbotto. « Hayleen è un po’ spaventata le ho spiegato che non deve aver paura, ma rassicurala per favore… »
Annuisco come un automa mentre entro in casa di mia sorella. Come faccio a calmare mia nipote se anche io sono tesa come una corda di violino?
« State tranquilli, ci pensiamo noi…Avevate già mangiato o no? » La voce di Tom mi viene in aiuto.
« Eravamo a metà cena…» David gli risponde continuando a prepararsi per andare.
« Alex mi dispiace tanto, scusa Tom…» Mia sorella ci raggiunge e non ha affatto una bella cera.

David porta via Zoe nello stesso istante in cui inizia ad urlare in preda ad una, credo, contrazione. Li guardo preoccupata allontanarsi mentre mia sorella grida, all’improvviso mi riscuoto ed entro in casa per trovare Tom che è in ginocchio davanti ad Hayleen e sta cercando di calmarla. Quando la piccola mi vede mi corre fra le gambe con i lucciconi ed io la prendo in collo.

« Ziaaa, la mamma sta bene vero? » Mi domanda piagnucolando.
« Sì, sì…certo. E’ solo la tua sorellina che non vede l’ora di nascere e conoscerti » Cerco di rassicurarla.
« Io non la voglio, se fa male alla mamma! » Si lamenta lei.
« No, non dire così piccola » Ci manca solo che odi la sorellina prima ancora di vederla.
« Ma la mamma era triste » Mi risponde arrabbiata.
« No, non era triste la mamma… » Le dico cercando di calmarla.

« Ma piangeva… » Per un attimo guardo mia nipote nel panico, che cavolo le dico?! Piangeva?! Mia sorella piangeva?! Sicuramente urlava, ma non posso certo dire alla piccola che urlava perché a quanto pare si sente un male atroce durante il parto?! Cacchio! Non sono brava in queste cose. Annaspo in preda al panico. Per fortuna Tom si avvicina e sorride gentile ad Hayleen.
« La tua mamma era preoccupata di lasciarti da sola, ma adesso ci siamo io e tua zia, quindi è tutto apposto, giusto? » Mia nipote tira su col naso e annuisce guardandolo, come diavolo ha fatto!? « Adesso andiamo a mangiare, ok? »
Hayleen annuisce di nuovo e inizia a divincolarsi per farsi mettere giù. Mi comporto come un robot,  la seguo in cucina e osservo la tavola. Tolgo i piatti di Zoe e David e ne prendo due; per me e…
« Tom, ma tu puoi andare se vuoi… » Dico per essere gentile, anche se in realtà avrei bisogno di lui. So benissimo che senza di lui potrei crollare come un castello di carte in mezzo al vento.
« Non ti lascio da sola, resto a farti compagnia…» Mi sorride poi aggiunge imbarazzato. « Se per te va bene, sennò me ne vado »
« No, no » Metto il secondo piatto in tavola e lo guardo seria. « Resta »
Spero che colga la mia sottintesa richiesta di aiuto. Non ho voglia che se ne vada, sento il bisogno di averlo vicino. E non solamente per controllare mia nipote. Lui annuisce e inizia a distrarre la piccola mentre io le taglio la carne che mia sorella aveva preparato e gliela sistemo nel piatto. Solo in quel momento mi rendo conto che ho una fame da lupi. Apro il frigo e trovo dell’insalata tento la fortuna e questa mi assiste quando aprendo una credenza, trovo del tonno in scatola.
« Insalatona col tonno? » Tom annuisce e ringrazio il cielo che non mi abbia già mandata a quel paese. Dagli spaghetti allo scoglio ad un insalata col tonno mentre accudiamo mia nipote…Come uscita non è proprio il massimo del romanticismo.
Romanticismo? Alexis ma che cavolo ti prende stasera?!
« Ti serve una mano? » Mi domanda Tom.
« No, no tranquillo… » Inizio a sistemare i pochi ingredienti che mi servono mentre lui cerca di convincere Hayleen a mangiare. Li raggiungo che ancora mia nipote non ha toccato cibo, le rivolgo uno sguardo severo e afferro la forchetta con la carne.
« Su, Hayleen devi mangiare, sennò la mamma ed il papà si arrabbiano » Le dico ma lei mi tiene il broncio.
« Non mi va! »
« Non fare i capricci » La ammonisco e poi  aggiungo. « Guarda che Tom ci rimane male… »
Guardo Tom, il quale solleva un sopracciglio nella mia direzione poi si volta serio verso Hayleen.
« Già…Tua zia mi ha detto che sei una divoratrice di hamburger e adesso non mangi? Sono venuto apposta per vederti… » Lo adoro. È ufficiale. Sorrido grata, ma mia nipote non cade nel nostro trabocchetto.
« Io non mangio fino a che non torna il mio papà! » La guardo esasperata non sapendo che inventarmi, sa essere cocciuta quando vuole. Tom sghignazza e guarda mia nipote.
« Allora dovrò dire al mio amico Loki, che qui c’è una bambina che fa i capricci »
« Tanto li faceva anche lui » Mia nipote  gli risponde a tono, ma lui non demorde.
« No,no…lui non faceva i capricci…» Si guarda intorno per un attimo e poi aggiunge. «Lui mangiava sempre perché sennò non avrebbe potuto fare le magie… »
« Davvero? » Mia nipote lo guarda rapita e lui sorride…e adesso sono rapita anche io.
« Sì, certo… » Si appoggia allo schienale sorridendo alla piccola. « Thor...» Dice con un sorrisino beffardo « Lui faceva sempre un sacco di storie per mangiare quando era piccolo… »
Mia nipote ride mentre Tom continua a raccontarle qualche storia assurda sull’infanzia di Thor e Loki, smetto di fissarlo e infilo la forchetta a tradimento in bocca a mia nipote, ma lei è talmente presa dai racconti del ragazzo che comincia a masticare quasi in trance. È così che finisco ad imboccare Hayleen mentre Tom la intrattiene. Sto per darle il penultimo boccone e mentre aspetto che finisca di masticare guardo il ragazzo accanto a me, lui si interrompe un attimo quando i nostri sguardi si incontrano e mi rivolge un sorriso che mi scalda il cuore, sillabo un grazie e se possibile il sorriso aumenta sul suo volto, poi ritorna a raccontare ad Hayleen.
« Quindi mi raccomando… » La guarda serio. « Quando arriverà la tua sorellina devi essere buona con lei, d’accordo? »
« Sì » Mia nipote gongola mentre Tom le posa una mano sulla testa. « Tom, ma tu sai fare le magie come Loki? » Lui sorride e fa finta di pensarci.
« Uhm…forse… »
« Voglio vederle! » Hayleen si alza sopra la sua sedia euforica.
« Prima deve mangiare anche lui…» Interrompo la sua euforia e poi le parlo dolcemente. « Perché non vai a metterti il pigiama e poi ne riparliamo? »
Sembro convincerla perché mi sorride e se ne corre in bagno, io la guardo sparire nel corridoio e poi mi siedo accanto a Tom iniziando a servire la misera cena che sono riuscita a preparare.
« E così saresti un mago adesso? » Gli chiedo scettica mentre gli porgo un piatto.
« L’ho fatta mangiare » Mi fa notare.
« Sì, quella è stata una bella trovata… » Ammetto mentre mi porto l’insalata alla bocca e torno a guardarlo.« Non sono riuscita a preparare di più » Dico affranta. «Mi dispiace…per la serata… »
Mi dispiace davvero. Avevo tremendamente voglia di passare del tempo con lui.
« Essere qui era più importante » Annuisco tranquillizzata dalle sue parole « E poi stiamo comunque passando una serata insieme… » Mi fa notare gli sorrido grata e finiamo di mangiare.

Io ho ancora fame e sospetto anche lui. Mia nipote intanto torna in cucina e gli monta in collo senza neanche chiedere il permesso.

Beata innocenza.

La invidio leggermente mentre lui le sorride. Bene, sto invidiando una bimba di quattro anni, sono proprio una donna matura.
« Posso preparare dei pancake se vuoi… » Dico cercando di scacciare quella sensazione inadeguata.
« Sì, zia!! Prepara i pancake!! » Guardo mia nipote scuotendo la testa
« Non lo stavo chiedendo a te, signorina… » Rispondo divertita.
« Sì, zia…preparaci i pancake » Guardo Tom che ha appena imitato Hayleen lui sghignazza e batte le mani insieme a mia nipote.
« Come desiderate » Afferro il preparato per pancake e inizio a mescolarlo con l’acqua per poi versarlo nella padella che ho già messo sul fuoco. Preparo una decina di pancake e decidiamo di mangiarceli con la cioccolata.
« A tua madre diremo che ne hai mangiato uno solo »
Guardo mia nipote e lei annuisce mentre le concedo il secondo pancake e le verso sopra la cioccolata.

« Sono buoni » Mi volto verso Tom facendo una smorfia mentre lui si porta alla bocca un morso.
« Dopo stasera hai capito che non sono una cuoca provetta » Affermo. Ho bisogno di sminuirmi in continuazione, è più forte di me. Lui come al solito non me lo permette.
« Non sto morendo di fame quindi non so di cosa tu stia parlando » Mi sorride mentre si porta alla bocca un altro pezzo di Pancake.
« Scommetto che stai rimpiangendo quegli spaghetti » Gli faccio notare, lui scuote la testa.
« Sono più un tipo da dolci » Afferma sorridendo. 
« Devi ancora farmi assaggiare il pudding!! »Ricordo e lo ammonisco.
« Devi esserne degna… » Dice con un tono superiore avvicinando il suo viso al mio.

« E come faccio ad esserlo? » Lo vorrei guardare con fare di sfida, ma so benissimo che in realtà sto flirtando…e davanti a mia nipote per giunta! Questo pensiero mi fa riscuotere dalla pazzia.
« Hayleen è tardi! » Guardo l’orologio solo dopo averlo affermato per sfuggire allo sguardo di Tom. « Ti porto a letto »
« Ma io volevo stare ancora alzata » Mugola.
« No, no…dobbiamo andare a letto, sennò quando tornano i tuoi ci brontolano…Saluta Tom » Le dico e lei scende dalla sedia sbuffando e si avvicina a Tom.
« Ciao Tom » Gli dà un bacio sulla guancia mentre lui l’abbraccia.
« Buona notte piccola » Hayleen si allontana, poi ritorna indietro.
« Salutami Loki »
« Lo farò… » Lui posa le labbra sulla fronte di mia nipote e mi potrei sciogliere a questa scena, mi riscuoto quando lei mi corre accanto dirigendosi verso la sua cameretta e Tom sposta il suo sguardo su di me. « Io…Ti aspetto qui… »
« D’accordo »Raggiungo mia nipote che si sta lavando i denti e la osservo mentre si infila a letto, le rimbocco le coperte e le do un bacio sulla fronte, proprio come ho abitudine fare. Solo che adesso penso che è lo stesso punto che le ha baciato Tom pochi minuti fa. Arrossisco.
« Fai sogni d’oro piccola, io sono di là, ok? »Le dico dolcemente e lei annuisce, poi mi prende la mano.
« Zia a te piace Tom? »
« Cosa? » La guardo stupita e lei mi risponde guardandosi le manine.
« A me piace Tom, ma se piace a te... » Mi guarda e mi sorride. « Te lo lascio… »
Sgrano gli occhi e sto per scoppiare a ridere. Che gli fa quel ragazzo alle donne della mia famiglia?!
Solo dopo aver fatto questo pensiero mi ricordo che sono anche io una donna della mia famiglia, ma io ero immune…Lo ero?! Guardo mia nipote che sta ancora aspettando una risposta.
« Io…ehm…E’ complicato » Mia nipote aggrotta la fronte e mette su il suo tono da saputella.
« Secondo me ti piace, perché ridi sempre quando c’è lui… »
« Io rido anche quando non c’è » Le dico e lei mi risponde a tono.
« Ma meno… » Rimango leggermente scioccata dalla risposta di mia nipote e me ne resto zitta. «Se non sei più innamorata dello zio Robert ti puoi sempre innamorare, vero? Non è che non ti puoi innamorare più… » Mi chiede intristita ed io le carezzo i capelli.
« Certo che mi posso innamorare ancora… » Le sorrido intenerita dalla sua affermazione.
« Allora innamorati di Tom, lui mi piace tanto, zia » Mi dice entusiasta. « E’ divertente »
« Ma non posso mica deciderlo io… » Rido mentre le faccio un po’ di solletico sul pancino. « E poi anche lui dovrebbe innamorarsi di me » Cosa alquanto improbabile.
« Ma lui ti guarda sempre » Resto in silenzio per quella rivelazione e sento il cuore che mi rimbalza in petto ad una velocità incredibile. Ma guarda te se una rospetta di quattro anni mi deve dare dei consigli amorosi. « Notte zia »
Mia nipote mi dà un bacio sulla guancia e chiude gli occhi. Bene.
Fine delle trasmissioni. Ed io che sono ancora più confusa di prima e adesso che dovrei fare?!
Tom mi guarda sempre?! Io rido di più?! Forse mia nipote guarda troppi cartoni animati.

Mi alzo dal suo lettino e raggiungo la porta; ancora persa nei miei pensieri trovo Tom seduto sul divano che sta facendo zapping alla tv. Quando mi vede la spegne ed io mi siedo accanto a lui improvvisamente stanca.
« Dorme? » Mi domanda.
« Più o meno » Rispondo sovrappensiero.
« Come più o meno? O dorme o non dorme… » Mi dice divertito.
« Sì, sì dorme… » Mi passo una mano sul volto ravviandomi i capelli, sento il suo sguardo addosso e mi decido a guardarlo accennando un sorriso. « Grazie di essere rimasto »
« È’ stato un piacere… » Mi passa una mano sulla schiena e sento i brividi salirmi lungo di essa, mentre il mio cuore accelera i battiti. « Eri un po’ nel panico all’inizio, o sbaglio? » Mi domanda divertito.
« Già…Spero che stia andando tutto bene… » Affermo pensierosa.
« Starà andando alla grande, ne sono sicuro » Gli sorrido grata e mi appoggio allo schienale del divano sbuffando, lui mi guarda curioso.
« Che c’è? »

«È tutto così complicato » Affermo.

Stavo pensando a mia sorella, ma poi il pensiero è tornato a quello che provo. Che cosa provo per Tom? Non lo riesco a decifrare nemmeno io, o forse non voglio decifrarlo visto che una parte di me sa benissimo che tipo di sentimento è quello che sento. Ma è giusto provare una cosa del genere e continuare a non voler parlare con Iz o Robert? E soprattutto se decidessi di ricominciare a parlare con loro adesso che sento queste cose, non sarebbe un po’ da ipocriti?
« Solo se lo vuoi vedere così… » Tom mi sorride e a quel sorriso non riesco a resistere.

Sento tutta la tensione di questi giorni sciogliersi e salirmi su fino agli occhi rendendoli lucidi, la vista si appanna e nonostante voglia con tutto il cuore non scoppiare a piangere quando lui mi passa una mano oltre le spalle e mi avvicina al suo petto inizio a singhiozzare. « Ehy…va tutto bene…Non è successo niente… »
« Sono un tale disas… » Parlo fra i singhiozzi, ma lui mi interrompe.
« Non dirlo nemmeno… » Sento le sue mani carezzarmi la schiena e le labbra posarsi fra i capelli. « Sei la ragazza più simpatica, forte e indipendente che io conosca…E’ normale crollare ogni tanto, ma non hai mai smesso di lottare » Mi dice continuando a stringermi mentre continuo a piangere. « Adesso sei preoccupata…Ma stai tranquilla ci sono io con te, ok? »
Annuisco contro la sua maglia e gli cingo la vita. Detesto dover piangere, ma non riesco a fermarmi e come sempre mi sento al sicuro con lui.
« Grazie » Riesco a sussurrare fra un singhiozzo e l’altro.

 

Salve a tutti!

Buon anno!!!!!
Scusate il ritardo di pubblicazione, volevamo aggiornare prima di Natale, ma non ce l’abbiamo fatta e poi siamo state catturate nel vortice delle feste.
Diteci un po’ che ne pensate di questo capitolo. Fra Thomas ed Iz si è risolto il tutto, ed è il motivo principale per cui mi piace questo capitolo xD E poi ammetto che adoro scrivere le scene dove c’è Hayleen.
Detto ciò, spero di poter aggiornare velocemente.
Un abbraccio a tutti.

Cocchi & Nihal

 

  
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