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Autore: bloodingeyes    06/01/2013    1 recensioni
Venivano chiamati pacificatori sociali e la loro era una particolare casta della società vampirica. Il loro unico compito era quello di rasserenare gli animi del popolo e dei nobili, di appianare qualsiasi divergenza e fare in modo che tutti potessero vivere una vita tranquilla e felice. Erano, agli occhi di Zane, soltanto delle puttane di alto borgo, nulla più.
Genere: Erotico, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
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Il padre di Zane stava guardando il ragazzo da un po’ e non poteva trattenersi dal sorridere

-Sei impaziente- gli disse

-Non è vero- gli rispose il figlio continuando a leggere il giornale

-Si che lo sei, altrimenti ti saresti accorto di stare leggendo il giornale alla rovescio- Zane sussultò e guardò il quotidiano che teneva fra le mani per poi appallottolarlo e gettarlo sul fondo della carrozza

-Sono solo sovrappensiero- si difese mettendo il broncio. Suo padre sorrise e gli rispose con un verso poco convinto

-Preoccupato per il tuo preferito?- gli chiese

-Non è il mio preferito-

-Ah no?- fece suo padre piuttosto scettico

-No, è… è il mio amante!-

-Stessa cosa- gli rispose suo padre, che non trovava differenza fra i due termini –ma mi spieghi cosa ci trovi?- gli chiese l’uomo –cioè… è umano, è particolare e immaginavo che ti sarebbe piaciuto ma non mi aspettavo così tanto… cos’ha che gli altri non hanno?-

-È umano- gli rispose Zane–e sorride come nessun’altro vampiro è in grado di fare- il padre di Zane non capì ma il ragazzo non si aspettava che capisse, se l’avesse fatto se ne sarebbe innamorato anche lui.

 

Safi era sul letto, dentro un bozzolo di coperte, intento a fissare il vuoto più assoluto con in mano una tazza di the fumante. Zane si sedette al suo fianco, carezzandogli la guancia

-Ciao- gli fece dolcemente. Safi si voltò a guardarlo e cominciò di botto a piangere –hey! Che succede? Stai male? Ti hanno fatto del male?- gli chiese Zane apprensivo mentre gli toglieva la tazza dalle mani perché non si scottasse

-No, scusi… sto bene… - gli assicurò Safi fra le lacrime

-Sei ben poco convincente- gli rispose Zane facendolo ridere per un attimo –Cos’è successo?- gli chiese ancora, dolcemente, cercando di sciogliere almeno un poco quel bozzolo di coperte dove si era rintanato

-Vi state per sposare?- gli chiese Safi a bruciapelo, tanto che Zane rimase imbambolato a fissarlo

-Si- ammise

-Quando?-

-Fra una settimana o poco più-

-Con una vampira?- chiese ancora Safi

-Come fai a saperlo? Te lo ha detto mio padre?-

-No, me lo ha detto lei… Catalina- Zane ammutolì e ci mise parecchio prima di riuscire a riprendersi

-L’hai incontrata?- gli chiese sorpreso

-È venuta questa mattina, voleva parlarmi… -

-E cosa vi siete detti?- chiese sempre più rigido Zane. Safi si asciugò gli occhi e sfiorò il ciondolo rosso che pendeva dal collo di Zane

-Mi ha rinfacciato che lei sa chi siete, che sa qual è la vostra identità, quel’è il vostro vero volto… mentre io non sono neanche sicuro se Zane sia il vostro vero nome-

-Lo è- gli assicurò l’altro

-Non è questo il punto- fece Safi –il fatto è che voi siete fidanzato e per giunta con una donna, una vampira! Era la prima volta che vedevo una vampira in vita mia… non dovreste essere qui con me! Siete stato fortunato a trovare una donna, non dovreste farla soffrire in questo modo-

-Catalina non soffre perché non le sono fedele- sbuffò Zane irritato –lei ha solo paura che non la sposerò e che non potrà avere i miei soldi… se non fosse una donna non si sarebbe neppure potuta avvicinare a me, figurasi sposarmi!-

-La stessa cosa può dirsi di me- borbottò Safi –se non fossi stato un pacificatore voi non vi sareste mai neanche avvicinato a me-

-Non è vero!- gli assicurò Zane. L’occhiataccia che gli riservò Safi però fu più esaustiva di mille parole e Zane dovette ammettere che era vero: in un'altra situazione non l’avrebbe mai considerato. Safi era bellissimo e unico ma era in parte umano e gli umani erano una razza inferiore ai vampiri. Loro così deboli e imperfetti. Per un vampiro avere anche solo un antenato umano era un grandissimo disonore

-Non dovreste più venire qui- gli disse Safi, raggomitolandosi ancora di più nelle coperte –non dovete trattate vostra moglie in questo modo, non è giusto per nessuno-

-Ma io non la amo!- cercò di difendersi Zane

-Allora perché la sposate?-

-È un matrimonio combinato… non posso sottrarmene-

-Persino io so che ci sono almeno 80 modi per sottrarsi ad un matrimonio combinato!- Safi lo guardò irritato. Lui era mezzo umano ma non era stupido: conosceva le leggi dei vampiri e sapeva che nessuno, fra la gente comune e i piccoli nobili, era costretto al matrimonio.

-Per me non valgono quei modi- gli disse Zane con amarezza

-Perché? Siete così in alto nella gerarchia nobiliare da dover sottostare alle leggi straordinarie?- Zane ammutolì e si alzò, dandogli le spalle. Safi rimase nel suo bozzolo a guardarlo in silenzio per alcuni minuti e poi sospirò, capendo che l’altro non gli avrebbe risposto. Safi aveva capito da molto tempo che l’altro era un nobile e da qualche tempo aveva persino capito che era piuttosto in alto nella gerarchia ma non si sarebbe mai aspettato che fosse così nobile a dover sottostare alle leggi straordinarie, quelle che permettevano ai vampiri nobili di rimanere il più puri e incontaminati dal sangue umano e che davano loro grandi poteri e privilegi. Zane non aveva ammesso di appartenere a quella casta, ma il suo silenzio era molto più eloquente –va bene- disse Safi, cercando di non pensare che era in compagnia di un vero nobile, e cercando di essere il più rilassato possibile -penso di essere troppo invadente… in fondo voi non venite qui per sentirvi fare la predica, giusto?- Zane si voltò appena a guardarlo mentre Safi si alzava e le coperte scivolavano via e rimanevano sul letto. Safi andò affianco all’altro ragazzo, che ancora non lo guardava, gli accarezzò la spalla, scendendo il braccio e intrecciò le dita con le sue. Zane allora si voltò e lo baciò sulla fronte, scendendo fino alle labbra. Safi svestì entrambi fra un bacio e l’altro e poi lo condusse sul letto sfatto

-Non posso dirti chi sono, Safi, proprio non posso… - gli disse Zane fra un bacio e una carezza, guardandolo diritto negli occhi –ma sappi che se potessi, se ci fosse un solo modo per rompere il mio fidanzamento lo farei e ti sposerei immediatamente… -

-Anche se non sono completamente vampiro?- gli chiese Safi sorpreso

-Non mi interessa cosa sei, ti amo per quello che sei- gli disse Zane baciandolo

-Mi amate?- ripeté sempre più sorpreso Safi

-Si… hemm… a quanto pare si… - balbettò Zane mettendosi a sedere, arrossendo, impacciato nell’esternare i suoi sentimenti –cioè mi piaci e… mmm… non ti vorrei mai lasciare e… sto dicendo un mucchio di scemenze, rendendomi ridicolo-

-No- gli assicurò Safi sorridendo –non siete ridicolo, mi fa molto piacere sentirvi dire queste cose: che mi volete, che vi piaccio… nessun’altro me l’ha mai detto-

-E io ti piaccio?- gli chiese Zane, cercando di non far tremare la voce per l’emozione

-Si, mi vi amo anch’io- gli assicurò Safi allungandosi a baciarlo ma l’altro si ritirò

-Smettila di darmi del Voi, santo cielo! È troppo freddo! Chiamami per nome!-

-Zane- sussurrò l’altro ragazzo più e più volte mentre riprendevano a baciarsi e a rotolarsi nel letto.

   
 
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