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Autore: amabili resti    06/01/2013    0 recensioni
- non devi fare altro che guardarmi negli occhi e dirmi: si Luca te lo prometto.-
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1………. 2………… 3…………
Lo baciai
Un bacio semplice e fatto senza pensare, senza pensare alle conseguenze…….
- o mio dio, scusami mi dispiace, ti prego non pensar male-
- io ……….. cosa …… cosa era quello?
Fece con voce tremante ma con sguardo serio
- io ……mi dispiace, ti giuro che non succederà mai più-
- Becca cos’ era quello?-
- Io so che hai una ragazza, scusa ti ho mentito, ho sentito che stavi litigando prima con la tua ragazza, ti prego perdonami……-
- Rebecca te lo chiederò un ‘ ultima volta, cosa era quello?-
- Un bacio, era un bacio. Io ti ho baciato-
- e perché mi hai baciato?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Io e Luca siamo obbligati a stare barricati in casa a causa dell’ allarme per l’ uragano Sally; sono un po’ nervosa insomma non lo conosco molto bene, non che pensi che possa farmi del male, ma abbiamo passato pochissimo tempo insieme e il più delle volte non eravamo neanche soli.
Tutto questo sta succedendo perché ho accettato l’ incarico di co-responsabile della Divisione futuro Valenza; già subito nelle prime riunioni ci eravamo accorti tutti e due che non avevamo ingranato molto bene e alla fine, parlando abbiamo convenuto che dato che non ci conoscevamo per niente, non sapevamo nulla l’ uno dell’ altro e complice la mia timidezza e l’ imbarazzo che provavo a stargli accanto era meglio vederci per costruire un rapporto che se non di amicizia almeno di pacifica convivenza.
Era già da qualche giorno che i telegiornali nazionali avvertivano dell’ arrivo di un uragano, ma dato che era previsto per mercoledì e il fatidico appuntamento lo avevamo fissato per lunedì decisi di chiamare a raccolta tutto il mio coraggio e di tuffarmi con la mia ben poco adorata golf sotto la pioggia battente di quello che da lì a poco sarebbe diventato il più lungo lunedì che avessi mai vissuto.
 

  • Cavoli non questa maledetta pioggia sto facendo tardi-

Quando finalmente vidi il cartello che dava il benvenuti a Valenza e notando che non ero neanche così in ritardo sorrisi dal solievo che purtroppo si spense subito dopo vedendo che nelle vicinanze di casa sua non c’ era neanche un posto libero!
Solo dopo venti minuti riusii a trovarne uno abbastanza vicino.
 

  • no, non ci credo! Ma proprio oggi che sembra debba venire il diluvio universale dovevo dimenticare l’ ombrello?! Miseria ladra!

 Sconsolata cercai di coprirmi alla ben meglio ma dedussi dalla faccia che fece Luca quando mi vide che non ci ero riuscita molto bene.
 

  • ma che ti è successo? Sei completamente fradicia!
  • Si lo so, non infierire ti prego. Puoi farmi entrare sto morendo di freddo!
  • Certo come no! Vatti a mettere vicino al camino io in tanto ti porto un asciugamano

   Adoro la casa di Luca o dovrei meglio dire dei suoi genitori: aveva un camino bellissimo, la madre siccome fa la professoressa ha scaffali stracolmi di libri, ha una sala enorme e la stanza da letto di Luca ha le pareti decorate con dei graffiti; è semplicemente favolosa se la confronto con la mia.
Mentre io sono ancora intenta a venerare la casa e a cercare di scongelarmi sento provenire da quello che dovrebbe essere il bagno la voce ovattata di Luca
 

  • se vuoi dopo puoi asciugarti i capelli con il phone di mia madre-

dato che non ho ancora capito se i suoi non ci sono decido che è meglio aspettare che ritorni ed evitare di fare brutte figure. Solo dopo cinque minuti buoni sento qualche rumore che mi fa capire che è ancora vivo, ma nonostante ciò non si decide a tornare.
<< ma cosa mi è saltato in mente di venire in casa sua? Gli ho fatto credere che era perché ancora non coi conoscevamo bene che non si era creata sintonia, ma adesso non riuscirò a tenergli nascosto all’ lungo che sono a disagio perché mi piace e lo trovo sexy da morire! Sapevo che non dovevo accettare, è stato tutto uno stramaledetto errore; appena torna gli dico che mi sono ricordata di un impegno inderogabile e che devo andare al più presto se non voglio arrivare in rit……>>
Ma non riuscii a finire il mio discorso mentale che lo sentii sbucare da dietro all’ improvviso
- scusa se ti h fatto aspettare ma mi ha chiamato una persona-
<< non ho la minima speranza con lui, di sicuro la persona in questione sarà stata la sua ragazza >>
Dovevo assolutamente cambiare discorso e in fretta.
 

  • senti ma i tuoi genitori e Sofia non ci sono? Vorrei salutarli e ringraziarli per l’ ospitalità.-
  • Haa, no non ci sono, sono usciti un paio di ore fa, sono andati da mia nonna.-
  • Peccato, magari li incontro dopo.-
  • No è escluso, sofia resta a dormire da mia nonna e mio padre deve partire per un viaggio di affari a Los Angeles così mia madre lo accompagna.-
  • Ma i tuoi non si preoccupano per te e Sofia?-
  • Sofia rimarrà per tutto il tempo dalla nonna e io ormai ho 20 anni, ho imparato a cavarmela da solo.-
  • Anche con la paura che stia per arrivare un uragano?-
  • Ho, che stupida mi sto facendo gli affari tuoi, ti prego scusami.-
  • Di niente, figurati! Questo è l’ asciugamano e se vuoi dopo mi dici se vuoi asciugarti i capelli e ti faccio vedere dov’ è il bagno dei miei.-
  • Grazie mille, te lo dirò senz’ altro.-

<< grazie mille te lo dirò senz’ altro?!!! Che figura da stupida che avrò fatto!!! Cosa più stupida non potevo tirare fuori; si che in presenza dei ragazzi le mie capacità intellettuali si abbassano ma qui rischio di toccare livelli assurdi!!! >>
Cercai di asciugarmi il più possibile così da non rischiare di prendermi un raffreddore quando sentii che stava ridendo
 

  • hahahahahaah-
  • perché stai ridendo?-

chiesi incredula, con un mezzo sorriso che rischiava di nascermi
da un momento all’ altro; la sua risata era troppo contagiosa!
-è che hai i capelli tutti arruffati e sembri una strega, hahahaahaha-
Nel più totale imbarazzo mi gettai sul primo specchio che vidi e notai che aveva ragione, anzi con le guance e il naso rosso ricordavo più che altro un cloun
 

  • o mio dio è vero! Sono un orrore!-

Piagnucolando cercavo in vano di pettinarli con le mani e di ridargli un aspetto quanto meno umano.
 

  • non sono male, mi ricordi tanto Sofia quando ha da poco finito di fare il bagno e gira per casa con ancora tutti i capelli bagnati; voi due vi assomigliate molto, tu hai la sua stessa innocenza e semplicità-

<< ok mondo, ora posso morire in pace o almeno credo; era un complimento vero? >>
 

  • Sarebbe un complimento?!-

Chiesi con un filo di incertezza
 

  • Si, lo è; non incontro spesso ragazze che alla tua età hanno saputo mantenere questo lato dolce e infantile. È di sicuro un complimento tranquilla.-
  • Bhè allora, grazie per il complimento ma preferirei non andare in giro lo stesso così quindi se sei ancora disposto a farmi vedere dov’ è il bagno te ne sarei grata.-
  • Ma certo, seguimi ti faccio strada-

Ed è così che mi ritrovai nel bagno più sontuoso che i miei occhi abbiano mai visto, stile anni ’50, con addirittura le manopole in oro giallo.
 
   << no, dico, chi ha più le manopole dell’ acqua in oro? Sono meravigliose!!!! >>
Non ci misi molto per raggiungere un risultato decente e controllando più e più volte di non aver lasciato qualcosa in disordine mi decisi a malincuore a raggiungere Luca.
Neanche un tipo tonto come me non si sarebbe accorto che Luca era in soggiorno che stava litigando con qualcuno; a questo punto non sapevo che fare, c’ erano due alternative: una era ritornare in bagno e evitare di fare la figura dell’ impicciona e l’ altra era quella di rimanere lì e cercare di capire cosa stava succedendo.
Allora dovete sapere che io oltre ad essere molto tonta e ingenua sono anche altrettanto curiosa quindi potete immaginare che cosa scelsi tra le due opzioni.
 

  • Smettila di parlare così e smettila di urlare, non possiamo cercare di risolvere la questione in modo civile per una volta?-
  • Ha adesso sarei io quello immaturo?! Senti Jinny te l’ ho già detto è solo un’ amica ok, è venuta a casa mia perché glie l’ ho chiesto io e non ti permetto di insultarla così, è una brava ragazza-

<< quindi stanno litigando a causa mia?! >>
 

  • ma che cosa centra questo?-
  • è una cosa stupida non voglio rispondere a una domanda così sciocca-

<< chissà cosa gli avrà chiesto?>>
 

  • si ok? Si, sei contenta! Era lei, però ti ho già chiesto scusa per quello, non l’ ho fatto a apposta a dire il suo nome quando lo stavamo facendo, ok? E ora possiamo chiudere la questione, ti prego?-

<< lui, Luca il ragazzo che mi piace, ha detto il mio nome, e non quello della sua ragazza, quando stavano facendo l’ amore?! No, non è possibile, ci deve essere un errore per forza, sicuramente mi sto montando la testa e non sono io la ragazza di cui parla. È così e basta >>
 

  • ok a dopo ciao-

Allora mi decisi ad uscire dall’ ombra e a provare a salvare la situazione ma soprattutto a tenere a bada i miei ormoni.
 

  • Ho sentito che stavi urlando, tutto bene?-
  • Come? Ha si tutto a posto…… senti…. Non è che hai sentito di cosa stavo parlando?

Lo chiese con un’ aria tra l’ imbarazzato e lo speranzoso
<< mio dio certo che ho sentito tutto! >>
 

  • A no, no mi stavo ancora asciugando i capelli, ho appena finito; ha comunque grazie ancora di tutto-
  • Non scusarti più, non ce ne è bisogno-

Dopo qualche attimo di silenzio totale, con mia sorpresa, fu lui a parlare per primo
 

  • non ti ho neanche chiesto come stai, come ti vanno le cose?-
  • bene, tutto sommato bene, e tu invece come stai?-
  • io bene, bene grazie-

30 secondi…….. 2 minuti…….. 3 minuti……. 5 minuti……..
-senti, ti ho chiesto di venire qui per rompere questa barriera che hai nei miei confronti, però se non incominciamo a parlare è tutto inutile-
<< come ha fatto ad accorgersene? >>
 

  • come? Una….. una barriera?.... ma come ti è saltato in mente, non è assolutamente ver…..-
  • senti Becca ti trovo molto simpatica, ma non serve a niente tutto questo se non smetti di mentirmi e provi a scioglierti un po’!-

<< cavoli mi ha beccata! Speriamo non si accorga anche della faccenda degli ormoni in subbuglio…..>>
 

  • hai ragione, scusa, è che non sono il tipo che fa amicizia con il primo che passa, che riesce ad instaurare un rapporto così facilmente o tantomeno ad aprirsi con chiunque -

<< forse dovrei cercare di essere meno acida e dispotica, forse andrebbe molto meglio, ma non ce la faccio: o me la prendo con lui o mi viene voglia di baciarlo, quindi…. >>
 

  • ma io non sono uno qualunque-

Dalla tono di voce che usò, dedussi che si fosse offeso
 

  • e come fai a dirlo?-
  • Bhè non lo so, semplicemente lo sento, credo. Ti chiedo solo un pomeriggio, se non funziona vuol dire che faremo come vorrai tu, promesso.

Tentennai un secondo ma alla fine accettai
 

  • Ti va di fare merenda? Quando ho detto a mia madre che saresti venuta è corsa alla pasticceria a prendere qualcosa di speciale; praticamente gli ha ripuliti da quanta roba ha preso!-
  • Non si doveva disturbare, a dire il vero non ero sicura neanche si ricordasse di me -
  • Scherzi vero? Tu rimani impressa in tutti quelli che conosci-
  • Sarà ma io non ne sono molto sicura.
  • Quando ci siamo conosciuti avevi dei pantaloni marroncino chiaro abbinato alla maglia, le scarpe della Nike con il marchio colorato di viola, quelle che ti piacciono tanto; mi ricordo che sei diventata tutta rossa quando Riccardo ti ha fatto una domanda, all’ inizio non sapevi cosa fare  ma tu nonostante la  timidezza  hai incominciato a parlare anche se ti sentivi molto a disagio, continuavi a torturarti le mani; forse non te ne sei mai accorta o forse sono io che non te l’ ho mai detto ma quando parli hai meeting ti ascolto rapito, ammagliato dalla maturità con cui affronti la vita e dalla sincerità di quando leggi una cosa tua, quando lo fai non hai paura di renderti vulnerabile agli altri perché sai che tu credi in quello che scrivi.-

<< cosa dovrei dire dopo TUTTO questo? >>
 

  • io non so che dire……….-
  • non devi dire niente se non vuoi, promettimi solo una cosa: che proverai ad avere fiducia in me.-
  • io …… non lo so………. Non so bene……-
  • non devi fare altro che guardarmi negli occhi e dirmi: si Luca te lo prometto.-

<< la parte della promessa potrebbe anche andare bene ma non    so se riuscirò a guardarlo negli occhi e non provare l’ intenso       desiderio di baciarlo >>
<< ok al 3 alzo gli occhi e gli e lo dico >>
1………. 2………… 3…………
Lo baciai
Un bacio semplice e fatto senza pensare, senza pensare alle conseguenze…….
 

  • o mio dio, scusami mi dispiace, ti prego non pensar male-
  • io ……….. cosa …… cosa era quello?

Fece con voce tremante ma con sguardo serio
 

  • io ……mi dispiace, ti giuro che non succederà mai più-
  • Becca cos’ era quello?-
  • Io so che hai una ragazza, scusa ti ho mentito, ho sentito che stavi litigando prima con la tua ragazza, ti prego perdonami……-
  • Rebecca te lo chiederò un ‘ ultima volta, cosa era quello?-
  • Un bacio, era un bacio. Io ti ho baciato-
  • e perché mi hai baciato?

Non so come spiegarlo ma nella sua voce cera un misto di curiosità e aspettativa, ma il suo sguardo era passione, era liquido di passione.
 

  • non lo so……… avrò avuto un rapsus, ti chiedo scusa…..-
  • cosa ti ho detto prima? Che non devi mentirmi e smettila di chieder scusa non mi sono offeso-
  • io………insomma io…………. Non ce l’ ho fatta ok? Tu mi guardavi con quegli occhi e mi fissavi e io non ho potuto non guardare le tue labbra e scusa, non ce l’ ho fatta.-

<< devo tapparmi la bocca, così mi sto solo scavando la fossa da sola, se solo lui non mi facesse tutte queste domande, insomma lui non vuole dimenticare l’ accaduto e andare avanti? Perché mi sta facendo tutte queste domande? >>
 

  • e cosa vorrebbe dire questo, che è stato il delirio di un momento?-

   << dì di si, dì di si, dì di si, dì di si……… >>
  -no non lo è stato, tu mi piaci ok, e ti trovo maledettamente   attraente, così quando mi hai guardata in quel modo, non ti ho più resistito e ho ceduto; puoi dire pure alla tua ragazza che è tutta colpa mia così non se la prenderà con …….-
Ma non riuscii a finire la frase che mi ritrovai le labbra più morbide e baciabili del mondo.
   << non ci posso credere, Luca mi sta baciando di sua spontanea               
      volontà >>
 
 
POV LUCA
Finalmente la sto baciando, finalmente posso tenerla stretta al mio corpo, finalmente ho la certezza che gli piaccio.
Non potevo farmi avanti prima, quando in ballo c’ era la Divisione futuro, ma adesso, adesso che l’ ha detto niente e nessuno mi impedisce di stare vicino a lei; erano mesi che facevo sogni erotici su di lei, una volta mi è persino scappato di dire il suo nome quando venivo con la mia fidanzata.
Aspetta, un ‘ attimo………… Cazzo, io ufficialmente sto ancora con Jinny; non posso farla diventare una traditrice……….. ho deciso devo andare a parlare con Jinny, subito, prima che la trascini seduta stante in camera da letto anzi non credo di arrivarci neanche in camera dalla voglia che ho di lei; dio sono messo male…… da quanto non mi capitava una cosa così, forse non mi è mai successa……… no è assurdo, non posso essermi innamorato di lei, no è fuori discussione……. Anche se…..
A malincuore e non solo quello, sono costretto a separarmi da lei, ma quando mi stacco dalle sue labbra gli scappa un piccolo gemito di diniego, la guardo negli occhi ora aperti e ci vedo desiderio, lussuria,passione, tutte cose che cercano in tutti i modi di dirmi che staccarsi da quelle labbra, da quel corpo o semplicemente da lei è una cosa molto brutta.
- Becca….. io devo…….. devo andare a parl………….. aspetta se fai così non riesco…………-
Non ce la faccio è più forte di me, persino Hulk là sotto mi continua a urlare che è sbagliato e qualcos’ altro vietato ai minori; ma non posso rischiare che si penta di tutto, non posso farlo per lei, non la conosco benissimo ma so che questo alla fine le farebbe del male.
 

  • aspetta, aspetta, un attimo……… fammi prendere un po’ d’ aria e chiarire le idee altrementi…..-
  • te ne sei pentito vero? Oddio mi dispiace da morire, dimenticherò tutto lo prometto, sarà come se non fosse mai successo niente-
  • tu credi questo? Pensi che mi sia pentito? Ho bisogno di schiarirmi le idee altrimenti non sarò capace di fermarmi-
  • allora non farlo-

mio dio se fa così però non mi aiuta!
 

  • devo fermarmi perché non voglio farti diventare un traditrice anche se con te un traditore lo diventerei volentieri……..-
  • probabilmente hai ragione tu, cosa facciamo adesso?-
  • Jinny abita a due isolati da qui, ci metto massimo un quarto d’ ora; la lascio e ritorno da te-
  • Ma ti pare giusto, insomma lasciare la tua ragazza e subito venire da me?

Mi avvicino, la bacio e subito la risposta mi appare: si è giusto, è dolorosamente giusto.
 

  • secondo te?-
  • uhmmm…….. può andare-
  • anche per me…….-

e così ci continuiamo a baciare per dieci minuti buoni incantati l’ uno dai gemiti dell’ altro finchè non decido che purtroppo è l’ ora di andare.
Mentre mi incammino per andare fino a casa di Jinny mi rivengono in mente tutti i momenti passati insieme (se si può definire “insieme” stare in un salotto in 20 persone mentre la mia ragazza mi sta appiccicata al braccio ad ascoltare le esperienze di tutta la Divisione futuro studenti): la prima volta che l’ ho vista, la prima volta che ha sorriso per una mia battuta, la prima volta che l’ ho sentita parlare di se stessa e adesso posso finalmente aggiungere un’ altra prima volta alla lista: il nostro primo bacio.
      << cosa mi sta prendendo? Sto per lasciare la ragazza con cui sto da un anno per una ragazza che conosco a mala pena; sto diventando pazzo? magari è l’ uragano che mi fa questo effetto.
Ne vale veramente la pena? >>
Mentre cerco di rispondermi mi appare l’ immagine di Rebecca mezza nuda che gode nel mio letto, che persa nel piacere del momento si lascia andare completamente a me e urla il mio nome ripetutamente mentre viene per merito mio, la vedo semplicemente cercare di pettinarsi i capelli con le mani mentre strilla che sembra un cloun, mentre a me appare la più bella ragazza del mondo; ed è allora che mi appare la risposta: si, ne vale la pena.
Toc- toc
<< eccoci ci siamo, tra qualche minuto sarò finalmente libero di poter baciare Becca come e quando voglio…….>>
 

  • ciao amore sei in anticipo, non hai detto che dovevi stare con quella tutto il pomeriggio-

<< se osa ancora chiamarla quellaun’ altra volta ………>>
 

  • non si chiama quella, ha un nome: Rebecca e poi l’ ho invitata io a passare il pomeriggio a casa mia-
  • si come vuoi tu, l’ importante è che l’ hai mandata via e sei venuto subito da me, sai ormai è da tanto che non giochiamo……-

   << mio dio e dire che prima la trovavo sexy ora invece mi sembra solo molto puttana. >>
 

  • non l’ ho mandata via è ancora in casa-
  • haha adesso ho capito, ti mancavo troppo e così sei venuto fino qua, sotto la pioggia battente per qualche coccola-

Jinny ancora ignara degli ultimi avvenimenti, cercava giustamente di abbracciare e baciare il suo fidanzato, ma questi le resisteva e cercava in tutti i modi di allontanarla.
 

  • ti sbagli Jinny sono venuto qua per un altro motivo e se la pianti per un secondo di cercare di abbracciarmi riesco finalmente a dirtelo.

Ok ora Jinny si stava veramente preoccupando, cosa aveva di tanto importante da dirgli che non poteva aspettare qualche ora?
 
 
POV BECCA
Intanto che aspettava il ritorno di Luca, Becca decise di accendere un po’ la tv per cercare di tenere impegnata la testa ma soprattutto il corpo, che come è giusto che sia, sentiva la mancanza del biondino sexy.
 

  • è appena stato dato l’ allerta che l’ uragano Sally, previsto per mercoledì 29 arriverà prima del previsto, per l’ esattezza tra 3 ore si abbatterà sulla Liguria e sul Piemonte per poi spostarsi verso la Lombardia. Raccomandiamo a tutti i residenti di queste regioni di barricarsi in casa, di sigillare come meglio riuscite le fessure e di tenersi lontani da oggetti come finestre a rischio esplosione.

   << Ho santo celo, devo subito andare via altrementi non riuscirò ad arrivare in Alessandria in tempo; però non posso neanche andarmene senza prima avvertire Luca >>
 
 
POV LUCA
 

  • mi dispiace Jinny ma è meglio se ci lasciamo-

<< speriamo non la prenda tanto male, infondo la nostra storia è sempre stata di solo sesso, buon sesso per la carità, ma sempre sesso rimane. Con Becca invece sento che può nascere qualcosa. >>
 

  • cosa? Tu mi vuoi lasciare?-
  • si Jinny, insomma la nostra non si può neanche definire una storia, noi facciamo sesso occasionale e basta, non ci siamo mai fermati a parlare e fare le cose che gli innamorati fanno; mi spiace ma io non ti ho mai veramente amata e ora invece mi sto affezionando a una persona qundi…….-

<< forse era meglio che questo piccolo particolare me lo tenessi per me, sicuramente adesso lei………….
 

  • come? Tu non mi puoi lasciare! È per quella sciacquetta vero? Quella Rebecca o come cavolo si chiama! Sia chiaro Luca: io non ti permetto di lasciarmi, solo io posso decidere se e quando questa storia possa finire.-

   ………… darà di matto.>>
 

  • Jinny te lo ripeto ancora una volta, io ti sto lasciando, che a te vada bene o meno non mi importa.-

    << è meglio che ci faccia l’ abitudine perché non ho intenzione di cambiare assolutamente idea >>
 

  • se è così che la metti: quando capirai che lei non ti potrà appagare mai quanto me, mi spiace Luca io sarò occupata a scoparmi un’ altro; auguri e figli maschi-
  • si come vuoi Jinny,  addio-

E con quella frase potè dire che quella parte della sua vita si fosse finalmente conclusa.
<< aspettami Becca sto arrivando! >>
 
 
POV BECCA
Mentre Becca era tutta intenta a rimettere le sue cose nella borsa in fretta e furia, sentì il suono della serratura di casa scattare.
       << finalmente è ritornato, ancora un po’ e non avrei più potuto andarmene >>
 

  • non sai a che potenza viene giù l’ acqua, adesso sono fradicio come te, che ne dici se …….-

non riuscì a finire la frase che l’ immagine di Becca tutta occupata a mettere via le sue cose lo fece rimanere di sasso.
Subito il suo pensiero va all’ ipotesi che si sia pentita di quello che è accaduto.
 

  • mi dispiace Luca, ma non posso rimanere, al telegiornale ho sentito che hanno anticipato l’ arrivo di Sally, se non mi sbrigo ad andarmene c’ è la possibilità di rimanere bloccati in strada-

ma la mano mi Luca che le prese il polso la fece bloccare all’ istante.
    << che sta facendo? Non ha capito che mi devo sbrigare !? >>
 

  • non ci pensare nemmeno, tu non ti muovi da qui, se c’ è la possibilità che tu rimanga per strada con l’ uragano, non posso permettere ma soprattutto non voglio che tu ti metta in auto -
  • ma io a dire il vero……….. se mi sbrigo ce la posso ancora fare………-
  • no ho deciso la notte la passi qui con me-

ma subito si corresse
 

  • cioè volevo dire………. Si insomma……….. da me, non avevo alcuna intenzione di fare………. Non che non voglia ma…….. insomma, ecco. –
  • tranquillo ho capito cosa volevi dire, non ti preoccupare.-

<< anche se a me sarebbe andato bene anche stare con lui >>
 

  • ok bene-

    << oddio e adesso? Devo passare tutta la sera con Luca, e se non riuscissi a fermarmi? >>
 

  • alla fine sono andato da Jinny, ora è finita tra noi.-

    << SI SI SI SI SI SI SI SI SI >>
 

  • davvero? Mi dispiace, ne vuoi parlare, mi dispiace sia successo a causa mia-
  • perché ti stai dispiacendo? Ho lasciato Jinny perché finalmente avrei potuto fare liberamente questo-

si avvicinò lentamente, mise la mano destra dietro la sua schiena per attrarla e poterla baciare. Fu un bacio dolce ma allo stesso tempo possessivo e carico di passione, un bacio che richiedeva di più, più contatto fisico, più lingua, più sfioramenti dei bacini, più semplici ma necessarie carezze alla base della nuca.
 

  • non sai da quanto è che desidero poterlo fare, potrei stare qui a baciarti per ore-

Ora Luca aveva preso a torturarle il collo con piccoli morsi sul collo, scendendo sempre di più, fino a raggiungere la clavicola, sempre di più fino a che la mano di lei non lo fermò poco prima che riuscisse ad infilare le mani sotto alla maglietta.
 

  • senti Luca, non è meglio che parliamo prima di continuare a fare …………. questo?
  • Si, scusa hai ragione. Vado un attimo in bagno, sai esigenze situazionali……-

Becca si sentiva quasi orgogliosa di essere stata proprio lei l’ artefice di quell’ alza bandiera, lei era riuscita a far venire a Luca Renzi, il ragazzo dei suoi sogni, quello bello, simpatico, divertente e maledettamente eccitante una signora erezione.
   << chissà se avessimo continuato cosa sarebbe successo…… >>
 

  • scusa l’ attesa, vuoi qualcosa da bere intanto?-
  • si grazie, dell’ acqua.-

   << adesso ho proprio bisogno di riprendere un po’ di liquidi, dopo tutto quello che sta succedendo. >>
 

  • sicura ho anche dell’ altro se vuoi.-
  • no grazie, l’ acqua andrà più che bene-
  • ok-

  << era proprio questo che temevo: il silenzio. Adesso che mi invento per scacciare l’ imbarazzo? >>
Becca decise che la cosa migliore da fare era affrontare il toro per le corna e parlare chiaro.
 

  • senti Luca per te cosa significa quello che abbiamo fatto?-

rispose subito in modo risoluto e deciso
 

  • per me significa che mi piaci e tanto –
  • anche tu mi piaci, ma la cosa che non capisco è come dall’ oggi al domani tu abbia provato l’ impulso di baciarmi, anche se tecnicamente quella a baciarti per prima sono stata io-
  • non è stato un ‘ impulso improvviso legato alla situazione del momento, in realtà desideravo farlo già da un po’ di tempo-

<< allora ero veramente io la ragazza di cui ha detto il nome mentre veniva. O MIO DIO ha detto il MIO nome mentre veniva>>
 

  • quindi cosa consigli di fare adesso?-
  • a dire il vero questo non lo so, quello che vorrei sapere è cosa ha significato per te quello che è successo-

<< e adesso che gli rispondo? >>
 

  • per me è stato: bello. Anche io desideravo da tanto farlo ma non osavo neanche sperarlo. –
  • perché no ?-
  • perché non pensavo che tu potessi vedermi in quel modo-
  • che modo?-

<< ma  è diventato scemo o lo sta facendo solo perché vuole vedermi arrossire?-
 

  • si insomma, come una ragazza desiderabile-
  • ma tu sei una ragazza desiderabile -
  • su questo avrei qualcosa da ridire…-
  • e invece non devi, sei una ragazza: intelligente, sensuale, sportiva, hai un sorriso bellissimo e sei anche molto generosa.

Solo in quell’ istante Becca si rese conto che a lui piaceva veramente, per la prima volta un ragazzo era riuscito a capire cosa si nascondeva dietro a quella maschera che era riuscita a costruire così bene.
 

  • lo pensi veramente?-
  • assolutamente
  • grazie-
  • non c’ é di che-

solo un bacio servì a sigillare quella muta promessa che si erano fatti i loro cuori, quella stessa promessa di cui sarebbero venuti a conoscenza presto anche loro.
 
 
 
POV LUCA
<< la sento così fragile sotto le mie dita, come fa a non accorgersi di quanto è meravigliosa? >>
Fu allora che Luca fece una promessa a se stesso: sarebbe riuscito con la sua presenza a farle notare la grandezza della sua anima.
Non riusciva a fermarsi, le sue labbra sono come una droga per lui, un bacio ne attirava un altro, un gemito creava un’ altro gemito e le mani non riuscivano a smettere di venerare la sua persona. In cuor suo, Luca sperava con quelle mani di riuscire anche a conquistare il suo cuore oltre che l’ accesso alle porte dell’ Aden.
Le loro bocche congiunte formavano un’ incastro perfetto, le loro lingue si beavano l’ una dell’ altra e i loro corpi sembravano due calamite: diverse ma inevitabilmente attrattive.
 

  • è meglio se ci fermiamo qui altre menti non so se sarò capace di farlo poi.

Becca con un aria a dir poco contrariata e imbarazzata si costrinse a rispondere con un assenso del capo.
 

  • dove vuoi dormire ‘stanotte?-
  • perché ho la possibilità di scegliere?-
  • bhè, c’ è la camera dei miei, quella di Sofia e la mia -
  • la …… la tua stanza, con il tuo letto, insieme……. Insieme a te?-
  • si, direi di si, sempre che per te vada bene; prometto che terrò le mani a posto-

<< ci proverò, dovrò castrarmi ma ci proverò >>
 

  • la tua stanza andrà bene-

<< si si si si, almeno avrò la possibilità di tenerla accanto a me tutta la notte, di sentirla respirare serena, e di svegliarmi con il suo profumo che impregnerà le lenzuola >>
  
 
POV BECCA
<< dormirò con Luca per tutta la notte, ok calma e sangue freddo. Ce la puoi fare Becca, insomma non è poi un impresa così difficile non avere la tentazione di baciarlo per più di 2 minuti    no? Vero che non è cosi?! >>
Immersa nei suoi drammi Becca non si era accorta che Luca cercava in vano di fargli una domanda da 5 minuti buoni.
 

  • ehi mi senti? Stai bene?-
  • ehm, si scusa tanto, ti sento dimmi-
  • ti stavo chiedendo se ti andava di fare un gioco, tanto per conoscerci un po’.
  • Si certo, che gioco?-
  • “non ho mai” lo conosci?-
  • Si ma non è quello dove devi anche bere?
  • Si-

<< are you fucking kidding me? >>
 

  • sempre si ti va di farlo con l’ alcool, altrimenti possiamo bere semplice acqua-

<< bere o non bere ? Questo è il dilemma. Rebecca sai che tu l’ alcool non lo reggi molto bene, sai quello che ti conviene fare…. >>
 

  • ok va bene, non mi tiro di certo indietro.

<< ottima idea, mi congratulo >>
 

  • perfetto cosa preferisci: Wishky, Jackdaniels o Vodka alla pesca?
  • Decisamente Vodca alla pesca.
  •  Ok, pronta a cominciare?-
  • Prontissima-

Luca da galantuomo (si come no…) qual’ è diede a Becca l’ opportunità di incominciare per prima.
 

  • io non ho mai ……… mandato a quel paese una prof-

con suo immenso stupore Luca bevve il liquido rosato tutto di un fiato.
 

  • ma l’ hai fatto davvero?-

Becca si rendeva conto di non conoscere ancora bene il biondino ma non sembra un tipo ribelle
 

  • al terzo anno di liceo, con la Mondello, la prof di fisica, mi aveva fatto spedire dal preside solo perché stavo pomiciando con una del quinto nei bagni delle ragazze; non ti pare assurdo?!-
  • poverino deve essere stato orribile………-
  • mi stai per caso prendendo in giro-
  • chi io? Non mi permetterei mai ……-

<< ma si può? Certo che ti stavo prendendo in giro! Quella povera donna aveva assolutamente ragione>>
 

  • lo stai facendo di nuovo!-
  • no invece ti stai sbagliando! Su forza, ora tocca a te.
  • Ok, ma non me la dai a bere, guarda stai anche ridendo?!-
  • Comunque, io non ho mai ……

<>
 

  • non mi sono mai ubriacato da non ricordarmi niente il giorno dopo. –
  • a dire il vero nella mia vita mi sono ubriacata solo una volta, con uno shottino, sono stata indubbiamente malissimo il giorno dopo ma mi ricordato tutto alla perfezione-
  • come pensavo………-

Luca lo disse con gli occhi incollati a i suoi, come a farle capire un segreto inconfessabile
 

  • come pensavi che?-

<< magari pensa che sono una verginella che regge poco l’ alcol che passa il suo tempo libero sopra ai libri >>
 

  • pensavo che non sei assolutamente come le altre-
  • ed è un male?-

Luca si stupì non poco della sua insicurezza nel chiederlo, possibile che non avesse ancora capito che a lui piaceva proprio perché era diversa da tutte le altre?!
 

  • tu sei fantastica, è proprio il tuo essere ancora così ingenua a renderti interessante-
  • grazie e, non è che non apprezzi quello che dici, ma non penso di essere interessante e ne tanto meno per il mio essere ancora così ingenua, sono semplicemente una ragazza semplice che non ha ancora imparato a vivere. Non fraintendermi, non sono depressa o cose del genere, sto lavorando molto sull’ affrontare la vita in modo più adulto e a focalizzare le cose davvero importanti, ma non aspiro a diventare miss Italia e a essere ricordata per una cosa talmente futile e soggettiva.

Luca rimase letteralmente a bocca aperta, non sapeva che dire, ancora una volta l’ aveva stupita. Com’ era possibile che una ragazza di solo 18 anni avesse questa maturità ?.
 

  • l’ hai fatto ancora……-
  • fatto che?-

<< ho detto qualcosa di stupido? >>
 

  • non so come fai Becca Martin, ma continui a stupirmi-

E questa fu la volta di Becca a rimanere a bocca aperta.
    - forza tocca a te adesso fare la domanda!-
A Becca però venne un’ idea per rendere il gioco più interessante, ma togliere quel ghigno dalla faccia di quel bell’ imbusto.
 
 
 
POV LUCA
 

  • io non ho mai preso un aereo-

<< ma che domanda fa, sa benissimo che la settimana scorsa sono andato con i miei in Germania a trovare i nonni, con l’ aereo! >>
Luca bevve tutto d’ un fiato.
    << non mi è mai piaciuta la vodka alla pesca, sa così……… così di pesca! >>
 

  • ma lo sapevi che ero andato in Germania con i miei domenica scorsa, perché mi hai fatto quella domanda? >>
  • sarà ……… si vede che me lo sarò dimenticato……-

<< no, non mi convince……… a che gioco starà giocando?>>
 

  • io non ho mai baciato un ragazzo-
  • meglio per me!-
  • no aspetta volevo dire che non ho mai baciato una persona del mio stesso sesso…-
  • ha allora………-

<< ma sta bevendo?! Quindi ……… o mio dio, dov’ ero quando è successo?>>
 

  • ehi non mi guardare così, io e la mia ex migliore amica eravamo curiose e lo abbiamo fatto……-
  • Con … con la…… con la lingua?-
  • Si ma è durato pochissimo, ci ha interrotte subito suo fratello.-
  • Perché altri menti sareste andate avanti?

<< no, non può essere! La dolce, timida e riservata Rebecca forse non è poi così ingenua come pensavo.>>
 

  • NO, cosa credi! Ma devo dire che è stato un bel bacio-
  • Preferisco se li dai a me comunque-
  • Luca Renzi non sarai per caso geloso?-

<< e ha il coraggio di chiedermi se sono pure geloso!>>
- certo che sono geloso! Non sono un tipo possessivo, ma non voglio che nessun altro ti baci, non è chiedere troppo mi sembra-
 

  • non devi avere paura di questo se mi prometti che anche tu farai lo stesso-
  • te lo prometto!-
  • ok allora continuiamo, tocca a me!-
  • Io non ho mai baciato una persona nei bagni della scuola-

<< ancora? Ma se poco fa le ho raccontato che ho mandato a quel paese la mia prof di scienze per quello>>
Luca, come Becca poco prima, mandò giù il liquido rosato in un attimo, anche se un po’ stranito dal comportamento di lei.
 

  • parla, a che gioco stai giocando?-
  • io, a nessuno perché?

Anche se fece quella faccia da gatta morta (maledettamente sexy), Luca non ci cascò.
 

  • e invece sì, mi stai facendo domande che non hanno senso!-
  • non è vero, dai continuiamo, sta incominciando a piacermi questo gioco!-

ed è così, con una serie di domande stupide a cui sapeva già la risposta che Luca da solo riuscì a scolarsi tutta la bottiglia.
    << non vale, sto bevendo solo io, aspetta……… ci sono! Sta cercando di farmi ubriacare! Haa ma adesso me la paga, vediamo quanto spregiudicata è in realà Becca.>>
 

  • io non ho mai fatto il 69-

<< voglio proprio vedere se non beve adesso!>>
Dire che Becca rimase incredula davanti a quella affermazione è un eufemismo; all’ inizio non capì neanche bene di cosa stava parlando ma l’ espressione di lui non lasciava spazio a dubbi di alcun tipo.
Questa volta era arrivato il turno di lei di bere.
Purtroppo Becca fece male i conti: aveva sfidato un ragazzo che tutti i sabati va in discoteca e chissà quante cose si beve prima di potersi definire ubriaco, invece lei già al quarto bicchiere si ritrovò completamente sbronza.
 

  • mi hai scoperta non è vero?-
  • io?! Non so proprio di cosa stai parlando…-
  • non fare il finto tonto, sai benissimo di cosa sto parlando-
  • del fatto che stai cercando di farmi ubriacare? No, su quello non so proprio niente-
  • non ci sono riuscita vero?-

<< non sai con chi stai parlando>>
 

  • decisamente no, ormai ho raggiunto una sopportazione molto alta-
  • ma come fai? Hai solo 20!-
  • che vuoi che ti dica, ero un bimbo minchia.-
  • e adesso che si fa?-
  • tu che vuoi fare?-
  • voglio fare questo………-

lo baciò, ma come lo baciò! Era il tipo di bacio che richiede più di un semplice sfioramento di lingua o un accidentale strusciamento. No, quello era il tipo di bacio che pretende pelle, calore, che vuole di più, sempre di più, che diventa una droga per la mente e i sensi. E così fu.
Becca sembrava una pantera pronta ad affondare gli artigli nella sua preda, una pantera che è a digiuno da fin troppo tempo.
Era lei che conduceva il gioco, stava giocando con la sua bocca toccandogli i soffici capelli biondi quando si rese conto che il limite che non aveva ancora superato era in troppo stretto per lei in quel momento; il suo basso ventre era in fiamme, un po’ per l’ alcol e un po’ per la situazione, era eccitata per quello che voleva fare.
Incominciò a scendere sul suo collo e a dargli semplici e casti baci, stava facendo conoscenza con il suo corpo, non voleva che diventasse una cosa puramente carnale, voleva imprimere ogni lineamento del suo corpo nella sua mente, voleva studiarlo talmente bene che se avesse chiuso gli occhi avrebbe potuto rivedere ogni singolo neo e cicatrice nella sua memoria .
Da semplici i baci diventarono più studiati a rendere il momento indimenticabile, con la mano incominciò ad alzare il maglione di lui, toccò i suoi addominali, ne tastò la consistenza: duro come qualcos’ altro un po’ più in basso.
Gli tolse il maglione e lo buttò a terra, si prese un attimo per ammirare lo spettacolo del suo corpo, era eccitante e perfetto.
 

  • se continui a guardarmi così non risponderò delle mie azioni-
  • non farlo allora –
  • l’ hai chiesto tu……-

Luca ribaltò le posizioni andando sopra e si avventò su di lei, sul suo collo fino a scendere e trovare la scollatura della maglia ancora umida.
 

  • questa è meglio toglierla, altrimenti potresti ammalarti –
  • sono nelle tue mani-

quella frase fece eccitare ancor di più Luca, che non facendocela più, con la maglietta slacciò anche il reggiseno liberando il seno di Becca.
Luca non si fece problemi a baciare, succhiare, mordere fino a far urlare di piacere la sua dolce compagna.
 

  • se ti faccio urlare di piacere solo con questo non oso immaginare dopo quando faremo altro………-
  • vuoi scoprirlo?-
  • da morire –
  • però adesso è il mio turno………-

Becca, come aveva fatto poco prima Luca, ritornò sopra e riprese l’ esplorazione interrotta da quest’ ultimo.
Baciava i pettorali poco pronunciati che la facevano letteralmente impazzire, pizzicava i fianchi del ventenne, fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni che le impedivano di andare oltre. Pino piano, così da farlo impazzire come lui aveva fatto con lei, slacciò uno ad uno i bottoni dei jeans, quando lo sfiorava lo sentiva ansimare di piacere cosa che faceva ansimare anche lei. Sentire i suoi gemiti la faceva bagnare ancora di più di quello che era già. Luca affondò una mano nei suoi capelli come a supplicare di andare avanti, di andare oltre.
Dopo che sbottonò tutti i bottoni dei pantaloni, gli e li abbassò fino a sfilarli, ora solo i boxer le impedivano di fare la pazzia.
Era affascinata da tutto quello, non aveva mai visto niente di simile dal vivo anche se ne aveva avuto la possibilità un paio di volte, non aveva mai sentito la necessità di fare tanto, però questa volta voleva farlo per Luca, per sentirlo godere per merito suo, voleva sentire urlare il suo nome quando veniva, aveva voglia di lui, del suo intero essere.
Lo sfiorò, percorse con la mano il rigonfiamento dei boker, era duro, farlo gli diede una scarica elettrica che attraversò tutta la schiena.
Ma ancora non era sufficiente.
Mentre continuava a toccarlo lo guardava, riusciva a captare la voglia che aumentava, gli urli sommessi, la sua espressione non era niente in confronto a quello che gli trasmetteva il suo corpo. Era potenza pura, quando lo prendeva in mano attraverso la stoffa riusciva a percepire ogni singolo suo muscolo tendersi e rilassarsi, in un continuo alternarsi di richieste, che non potevano più aspettare.
 

  • aspetta, aspetta……-
  • che c’è, ho fatto qualcosa di sbagliato?-
  • NO, no percarità, stavi andando da dio, ma non posso fartelo fare. Non sei quel tipo di ragazza e non voglio che mi fai un bocchino solo perché sei ubriaca e preda dalla passione. Ci sarà tutto il tempo per quello, io voglio stare con te, voglio che questa cosa tra noi funzioni, rallentiamo un po’ che dici?-
  • Va…. Va bene-
  • Vieni-

Becca si accoccolò tra le braccia di Luca, si stesero su una coperta vicino al fuoco. Nessuno dei due sapeva cosa dire, passò una mezzoretta prima che Becca si decise a dire qualcosa.
 

  • grazie-
  • di cosa?-
  • per avermi fermata –
  • era la cosa giusta da fare-
  • io volevo farlo, ma non era il momento più adatto, grazie per averlo capito. –
  • non c’ è di che –
  • sai non pensavo fossi così sensibile alle problematiche femminili………-

disse scherzosamente, per tentare di alleggerire la tensione.
 

  • hei, io SONO sensibile –
  • si certo, quando vuoi sì……… -
  • con te voglio –
  • e mi piaci proprio per questo –
  • anche tu mi piaci –

si baciarono, ma a differenza di tutti i loro baci precedenti, in quello non c’ era passione o desiderio; quel bacio non chiedeva altro che una promessa, era dolce, come dovrebbero essere tutti i primi baci, tecnicamente per loro non era il primo, ma sicuramente sarà il primo di una lunga serie. 
 

  
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