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Autore: OliviaP_    07/01/2013    7 recensioni
Se Hermione avesse guardato nello Specchio delle Brame nel 1997,
avrebbe visto Harry e Ron sani e salvi, Voldemort sconfitto e se stessa legata ad un'altra persona.
J.K.Rowling
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Se Hermione avesse guardato nello Specchio delle Brame nel 1997, 
avrebbe visto Harry e Ron sani e salvi, Voldemort sconfitto e se stessa legata ad un'altra persona.
 
J.K.Rowling


Erised stra ehru oyt ube cafru oyt on wohsi.
                                                                                             I show not your face but your hearts desire.


 
 
 
La guerra era finita. 
Hogwarts era distrutta nel più profondo del suo essere, nell'aria non si respirava più odore di pozioni e banchetti, ma di sangue e morte.
Era passata una settimana da quando il Signore Oscuro era stato sconfitto, da quando tante vite erano state spezzate.
I pensieri di tutti andavano a Remus, Tonks, Colin Canon, ma più di tutti a Piton, che per tutti quegli anni aveva rischiato la sua vita per la salvezza del mondo magico e di Harry, il figlio della donna che amava da sempre e per sempre. 
Un discreto gruppo di persone si era offerto di restare a Hogwarts per ripulire ed aiutare a ricostruire quelle ale del castello gravemente compromesse: Auror, insegnanti, studenti ed ex studenti, persino un paio di Medimaghi. 
Tra di loro figuravano Harry, Hermione, Ron e tutto il resto dei Weasley, compresi Percy e Fred che, nonostante fosse rimasto ferito durante la battaglia in seguito ad una violenta esplosione (per qualche orribile, interminabile ora l'avevano addirittura creduto morto), si era ripreso quasi del tutto e non aveva nessuna intenzione di fare da inutile spettatore mentre tutti gli altri si davano da fare. 
-E va bene- sbuffò Molly Weasley dopo l'ennesimo rifiuto del figlio di restare sulla Torre dei Grifondoro a riposare -ma ti farò tenere d'occhio da qualcuno!- 
-Mamma, tutti i giorni è la stessa storia. Quante volte devo ripeterti che sto bene?- 
-Tu non hai idea della paura che... -
-Signora Weasley!- 
Una figura scarmigliata ed ansimante aveva appena varcato il ritratto della Signora Grassa. 
-Oh, Hermione, cosa succede?- 
-Il Signor Weasley e Kingsley la stanno cercando, hanno bisogno di rinforzi sulla Torre di Astronomia, rischia di crollare!-
-Merlino, vado subito... posso chiederti un favore cara?-
-Certamente- 
-Questo zuccone- con un cenno della testa indicò Fred, che rispose con una smorfia annoiata -non ne vuole sapere di starsene a letto e non mi fido a lasciarlo solo. Ti dispiacerebbe andare insieme a lui giù nei sotterranei? Ci sono diverse aule piene di oggetti da ripulire ed aggiustare. Sai, qualcosa di non troppo faticoso, non vorrei che si strapazzasse più del dovuto-
-Non mi serve una balia! Perchè non posso andare con George?- protestò Fred. La madre e Hermione gli lanciarono due occhiate ugualmente infuocate. 
-Perchè tuo fratello si sta occupando della ristrutturazione della Stanza delle Necessità e temiamo che, una volta aperta, possa rilasciare gas tossici dovuti all'incendio, sono troppo pericolosi per te!- rispose arrabbiata e, senza dire un'altra parola, abbandonò la Sala Comune dei Grifondoro. 
Hermione sospirò e gli sorrise. 
Sorrideva più spesso da quando la battaglia si era conclusa, nonostante il dolore che la guerra le aveva lasciato nel cuore e che mai sarebbe riuscita a dimenticare del tutto, perchè perfino la devastante consapevolezza di aver perso figure importanti come Remus e Dora era migliore dell'incertezza, del dubbio, della paura della morte; si sentiva libera, per la prima volta in vita sua. 
 
La parte dei sotterranei in cui furono mandati a recuperare vecchi oggetti danneggiati dalle esplosioni era piuttosto ben conservata, anche se in qua e là si intravedevano parapetti crollati e macerie. 
Hermione raggiunse la stanza che Molly le aveva indicato e, aprendola, le sembrò di entrare in una Stanza delle Cose Nascoste in miniatura. 
Oggetti di tutti i tipi erano stipati lungo le pareti di roccia: libri, sfere di cristallo, antichi e delicati strumenti d'argento che forse, una volta, erano appartenuti a Silente... e poi lo vide. 
Ricordò di quanto Harry gliene avesse parlato durante tutti quegli anni, ricordò di come il suo migliore amico l'avesse scoperto durante un'uscita clandestina in piena notte e di come ne avesse capito il funzionamento quando Raptor cercò di rubare la Pietra Filosofale. 
Si avvicinò al grande specchio, tracciandone la cornice vecchia e dorata con le dita, un po' intimorita da ciò che avrebbe potuto vederci dentro. Intanto Fred trafficava con un vecchio baule scalcagnato poco più indietro. 
Hermione fece un passo avanti e chiuse gli occhi. Quando percepì di essere di fronte allo specchio li riaprì. 
Il suo riflesso aveva i capelli morbidi e setosi, un aspetto più curato e vestiti nuovi senza strappi e macchie di sangue. 
Accanto a lei, ad avvolgerla in un tenero abbraccio, si stagliava una figura alta, dal fisico asciutto e le braccia muscolose. 
Il suo naso lungo era spruzzato di lentiggini e gli occhi azzurri erano in parte coperti da una folta zazzera rossa, ma non era Ron.
Era Fred. 
Lo riconobbe dalla grande F cucita sul maglione, ma soprattutto dal sorriso sghembo, quasi maligno, così diverso da quello fintamente innocente di George. 
Il Fred riflesso le passò una mano sulla nuca e la baciò con passione, facendo avvampare la vera Hermione fino alla punta dei capelli. 
-Cos'è questo specchio, Granger?-.
Hermione sobbalzò: il vero Fred era dietro le sue spalle e stava osservando lo specchio. Hermione, istintivamente, si ritrasse dal contatto. 
-Ehi ma che ti prende, sei rossa come il sedere di un babbuino! Sicura di stare bene?- 
-Io... si... sto benissimo... vado a controllare quella roba laggiù- balbettò, eclissandosi dietro una tenda tarmata.
Come poteva quello specchio mostrarle se stessa con Fred? 
Doveva essere difettoso, non c'era altra spiegazione... lei amava Ron, si erano anche scambiati un bacio durante la battaglia! Certo, doveva ammettere che non aveva sentito le farfalle nello stomaco come si era aspettata; non aveva nemmeno tanta voglia di rifarlo, e lui la stava palesemente evitando da giorni, segno che non era l'unica a non voler ripetere l'esperienza. 
Possibile che lo specchio avesse ragione? Possibile che in cuor suo, fosse innamorata di Fred? 
Ripensò a quando lei era un Prefetto e lui e la faceva infuriare, e a quanto lei, anche se non l'avrebbe ammesso nemmeno soto Imperius, si sentisse lusingata da quelle attenzioni. 
Ripensò a quando se n'era andato da Hogwarts, all'inspiegabile vuoto che aveva sentito dentro e che aveva tentato di scacciare via spostando la sua attenzione su qualcun altro più alla sua portata
E poi ripensò a come si era sentita quando l'aveva visto a terra e l'aveva creduto morto. 
Il mondo non poteva esistere senza Fred Weasley. Il suo mondo non poteva esistere... avrebbe voluto solo morire con lui.  
Un vecchio specchio sbeccato era bastato per portare a galla quel segreto che per anni aveva tentato di nascondere perfino a se stessa. 
Stupida. 
Stupida Hermione. 
Avrebbe sofferto, lo sapeva. 
C'era un motivo se aveva sempre cercato di reprimere i suoi sentimenti: lui non avrebbe mai voluto una come lei, erano troppo diversi, troppo incompatibili e lei non era abbastanza simpatica, abbastanza bella...
-Ah, ecco perchè sei arrossita come un'educanda- ridacchiò improvvisamente Fred, ancora davanti allo specchio. Hermione non capiva e lui glielo lesse negli occhi. 
-Ma come, non ci arrivi? Specchio incantato, Hermione! Uno scherzo geniale, devo dirlo a George... ti fa vedere te stesso e la persona che hai vicino fare faville per metterti in imbarazzo... è questo che hai visto, no?-
-Che... cosa... - boccheggiò Hermione, certa di aver capito male 
-Certo che ci vai giù pesante, se sei così anche nella realtà non mi sorprende che Ronnie sia sempre così rincoglionito... - aggiunse Fred, tornando a guardare il riflesso con un sorrisetto malizioso. Hermione prese fiato.
-Tu... insomma... io ti sto baciando... nello specchio?- 
-Hermione, è la terza volta che te lo dico! Mi stai baciando, sì, e a giudicare da quello che vedo la cosa non ti dispiace affatto- 
Hermione gli si avvicinò. 
-Sei un idiota, Weasley-
-A cosa devo il complimento?-
-Tu non leggi mai, vero?-
-Mai- confermò Fred con una punta d'orgoglio. 
Hermione, con un dito tremante, gli indicò le incisioni sulla cornice dello specchio. 
Fred ci mise un po' a decifrare il messaggio scritto al contrario, ma meno di un secondo per capirne il significato. 
Guardò Hermione, improvvisamente serio. 
-Lo specchio ci mostra... -
-... i nostri più profondi desideri- concluse lei, arrossendo vistosamente. 
Fred sorrise divertito. 
-Beccato- disse, prima di avvicinarla a sé e baciarla. 
Il cuore di Hermione si fermò, bloccato da stormi di farfalle che dallo stomaco volavano su, su e ancora su, facendola quasi sollevare da terra per quanto si sentiva leggera. Finalmente le aveva sentite, e aveva voglia di rifarlo ancora e ancora...
-E... i capelli? Nello specchio come sono i miei capelli?- chiese quando la bocca di Fred si staccò dalla sua, senza nemmeno sapere il perchè. Si sentiva come se qualcuno le avesse tirato un bolide in testa. 
-Crespi e cespugliosi come sempre... perchè me lo chiedi?-
Hermione rise sulle sue labbra. 
Quello specchio doveva essere davvero difettoso, dopotutto. 


 
***
Spazio autrice!
Ennesima Fremione che scrivo, stavolta ho deciso di ispirarmi a quella famosa rivelazione della Rowling di qualche anno fa e ho partorito questa cagata, che sinceramente non mi convince un granchè.

Alla prossima!
Olivia
  
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