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Autore: _Falsa Pista_    07/01/2013    1 recensioni
Sirius Black, Peter Minus.
Fuori c'è la guerra.
James propone a Sirius di diventare suo custode segreto.
Sirius affida il ruolo a Peter, non sa che li sta tradendo.
Ha commesso un errore, il suo più grande errore.
Peter invece ha l'occasione di consegnare i Potter al Signore Oscuro, la sua più grande occasione.
Spero di avervi incuriosito, entrate e leggete,
_Falsa Pista_
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Peter Minus, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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.Il più grande errore, la migliore occasione.

 
Sirius Black cammina rapido per le strade semideserte; il vento autunnale spazza le foglie secche e le deposita a cumuli sui marciapiedi.
In questo periodo di guerra una nebbia sottile persiste ad ogni ora e anche i babbani intuiscono che non è consigliabile uscire troppo spesso di casa.
Sirius, il cappuccio del mantello ben calato sugli occhi, procede cercando di non farsi notare. La sua mano, dentro la tasca, è ben stretta attorno alla bacchetta.
 

Peter Minus, scostando con la mano la tenda rovinata, osserva la strada al di la del vetro appannato.
Le foglie secche trasportate dal vento, i pochi passanti che vanno veloci con gli occhi fissi i terra e l’espressione tesa, la nebbia gelida che sembra voler inghiottire la città.
Peter si allontana dalla finestra e si siede su una poltrona sfondata.

 
Sirius Black svolta in una via laterale e prosegue, mentre l’atmosfera attorno a lui si fa sempre più cupa.
Si guarda alle spalle per controllare di non essere seguito.
Si chiede per l’ennesima volta se quello che sta per fare é la scelta giusta. Si rispose di si, é la cosa migliore da fare, deve esserlo.
Si ferma, é arrivato.
 

Peter Minus, sprofondato nella poltrona pensa.
Pensa alla guerra in corso, ai due schieramenti.
Si chiede da quale delle due parti sta il bene e da quale il male; si domanda se ha fatto bene a tradire i suoi amici.
Constata che in quella guerra non ci sono solo due schieramenti, ma tre. Il terzo è costituito da tutti coloro che tengono alla propria vita più di ogni altra cosa e si comportavano di conseguenza, sacrificando il resto.
Si, lui fa parte di quest’ultimo gruppo.

 
Sirius Black suona il campanello.
-Chi è?- chiede, dopo qualche istante, una voce leggermente tremante da dietro la porta.
- Sirius -
-Ah, bene, pensavo fossero.., ma sei tu. Ti faccio la domanda, allora. Qual è il tuo animale preferito?-
- Il cane- risponde rapido Sirius, continuando a lanciare occhiate nervose alla strada e sperando che Peter si sbrighi a farlo entrare.
- Peter, quali sono i tuoi dolci preferiti?-
-Mosche al caramello-
La porta viene aperta, Sirius entra.
 

Il suono del campanello fa sobbalzare Peter. Corre verso la porta, la bacchetta stretta in pugno, il cuore che batte all’impazzata.
Forse sono loro,forse è..
No, è solamente Sirius.
Lo fa entrare.
Peter tira fuori una bottiglia di vino elfico e due bicchieri e si siede al tavolino traballante.
Sirius è davanti a lui. Ha un’espressione tesa e seria che lo spaventa.
- Peter, devo dirti una cosa molto importante-
Forse lo ha scoperto, forse ha capito tutto. La paura paralizza Peter, sa di non potercela fare contro Sirius.
 

La casa di Peter è ancora più disordinata di come se la ricordava.
Il viso dell’amico é teso, nervoso, spaventato. Anche che il suo probabilmente ha la stessa espressione.
- Peter, devo dirti una cosa molto importante-
- Dimmi-
-Mi sono messo d’accordo anche con James, la cosa riguarda il suo custode segreto. James e Lily hanno scelto me, e io non ho problemi a farlo, ma devo farti una proposta-
 

Peter sospira di sollievo.
Non ha scoperto il suo segreto.
E’ venuto per chiedergli una cosa, una cosa che riguarda James.
 

-Sono venuto per chiederti se vuoi diventare tu il custode segreto di James -
Sirius fa una pausa, chiude gli occhi.
Poi li riapre e ricomincia.
 -Se accetti faremo a credere a tutti che il custode sono io, i Mangiamorte e Tu-Sai-Chi cercheranno me, forse mi prenderanno anche. Io però non parlerò, tu e il segreto di James sarete al sicuro-
 

Peter non creda alle sue orecchie, quello che gli sta dicendo Sirius è la sua occasione, l’occasione per uscire dalla melma in cui si trova.
Diventerà il favorito del Signore Oscuro, smetterà di guardarsi costantemente le spalle, diventerà ricco.
Se sarà abile e bravo, si sistemerà per tutta la vita.
Peter controlla l’espressione, assume un’aria seria e concentrata; non deve far insospettire Sirius.
-Va bene, accetto-
 

Peter ha accettato.
Sirius rimane un po’ sorpreso dalla sicurezza dell’amico, si accorge di quanto è cambiato rispetto a quando erano a scuola.
Sorride, contento di quanto Peter sia diventato coraggioso.
-E’ pericoloso, devi essere sicuro. Valuta tutti i pro e i contro-
-L’ho già fatto Sirius, non ti preoccupare. Accetto-
 

-Bene, sapevo che avresti accettato,- dice Sirius -vado subito a dare la notizia a James -
-Non ti fermi neanche per un bicchiere?-
-Mi dispiace, non ho tempo. A presto Peter e grazie-
Sirius esce Peter torna a sedersi sulla poltrona sfondata. Si riempie il bicchiere di vino elfico e lo svuota subito. Lo riempie un’altra volta.
Deve festeggiare quella notizia felice, la notizia che mette fine ai suoi problemi, la notizia che gli cambierà la vita.
Peter  pensa all’ingenuità di James, di Sirius, di Remus.
Sorride.

 
Sirius esce dalla casa dell’amico.
E’ fatta, ha accettato.
Però..
Ha un brutto presentimento.
Ancora una volta si chiede se ha fatto la cosa giusta.
Si sente stanco, dannatamente stanco, la guerra, la nebbia gli stanno togliendo la voglia di vivere.
Pensa ai suoi amici, a Remus, a James. Sirius sorride.
James.  Lui è l’unico che non perde mai il sorriso, qualunque cosa accada.
 

Peter si inginocchia davanti al suo Signore.
Il suo corpo è costantemente scosso da tremiti.
Nagini continua a strisciargli intorno, i nervi di Peter stanno per cedere.
-Mio Signore- sussurra l’uomo con lo sguardo incollato al pavimento. Ha terrore di incontrare gli occhi rossi del padrone, ha terrore di vedere quel volto.
-Posso consegnarle i Potter -
-Dici sul serio?- il suo sibilo galleggia nell’aria.
-Mi hanno nominato custode segreto- sussurra rivolto al pavimento.
-Non ho sentito-
-Mi hanno nominato custode segreto- ripete alzando impercettibilmente la voce.
-Ottimo. Fuori il nome-
-Certo padrone, subito. Sono solo un umile servo, ma questa è un’informazione importante.. ho fatto un duro lavoro.. questo servo merita una ricompensa..- il resto della sue parole diventa un mormorio confuso.
-Ho detto fuori il nome- ordina calmo e gelido il signore Oscuro.
Peter rivela l’indirizzo.
Il Signore Oscuro si smaterializza.
Peter rimane da solo nel buio. E’ scosso da singhiozzi silenziosi.
Non c’è riuscito, non ha ottenuto niente, non è più ricco, né il favorito del padrone.
E’ ancora nella melma.

 
Sirius vede le rovine di casa Potter.
Tra le lacrime giura che prenderà la vita di Peter.
Ad ogni costo.
 

 
  
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