Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Mei91    07/01/2013    2 recensioni
La vita con Luna non è stata affatto cauta. La soffrenza nella sua vita ha toccato livelli esorbitanti,prima con la morte prematura dei genitori, poi dei nonni, ma si sa alla sofferenza non c'è mai una fine. Luna è convinta che le sue disgrazie siano colpa di Andrè l' angelo della morte e da lui vuole e pretende vendetta. Riuscirà Luna a vendicarsi di Andrè o finirà con l' innamorarsi di lui?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non riuscivo ancora a credere a ciò che era successo qualche ora prima, Gesù era qui in carne ed ossa ed io ero appolipata a lui come una sanguisuga, ma non mi importava, mi sentivo divinamente bene avvolta nel suo calore. Andrè mi osservava con un sorriso a trecento sessanta gradi, mentre si  accomodava all’ enorme tavolata che era stata preparata nella stanza da pranzo dell’ abitazione di Lucifero, Lilith e Kenneth.  Mi sedetti anche io al tavolo, davanti a me vi era Andrè, mentre alla mia destra vi era Gesù, mentre alla mia sinistra si era accomodato Lucifero che aveva preso a fumare una sigaretta.

“Lucifero, spegni quell’ affare!” esclamò Gesù storcendo il naso.

“Tu spegni la tua luce folgorante che mi abbaglia gli occhi e forse io spegno la sigaretta, compare!” esclamò Lucifero aspirando una boccata di fumo.

“Io non abbaglio, sono così!” esclamò  Gesù.

“Peccato allora, io non spengo la sigaretta! je suis désolé!” esclamò Lucifero con un sorriso beffardo stampato in volto.

“A te non dispiace affatto, anzi ci godi! Uff!” sbuffò Gesù e io non mi trattenni più e scoppia a ridere.

“Diooo! Non ci credo sembrate due fratelli che litigano su chi ha ragione e chi no! E per tutti gli angeli, siete Gesù e Lucifero ! il vostro comportamento ha dell’ incredibile, ma sto morendo dalle risate!” esclamai mettendomi una mano sulla bocca per cercare in un modo o nell’ altro di trattenere la risata che stava per sgorgarmi dal petto.

“Sarà, mi piccola bambolina piumata, ma qui vico io!” esclamò Lucifero divertito.

“Aspetta che viene mio padre…” borbottò Gesù ma sorrideva felice.

“Si, si, il pulcino pio,ballerino di tuo padre lo batto in quattro e quattro otto..” borbottò scherzoso Lucifero.

“ohhh ma per tutti i fulmini…io non ci credooo! Andrè, ma ti rendi conto!” esclamai divertita.

“Oh, Luna io questi due li conosco da mooolto tempo e posso assicurare, si stanno trattenendo!” esclamò Andrè alzandosi dalla tavola per sporgersi verso di me e baciarmi amorevolmente

“Ahh l’amore…” sospirò contento Gesù.

“Bleah che schifo le smancerie” Dichiarò disgustato Lucifero.

“Ah si? Be, Lucifero mi vado a fare le coccole con la tua guardia personale…” Esclamo beffarda  alzandosi dalla tavola.

Luciferò alzò di scatto la testa verso la moglie e ringhiò contro di lei, poi come una furia si catapultò su di le afferrandola per le spalle ed esclamando in tono risoluto.

“Tu, donna, non vai da nessuna parte!” dopo che esclamò tale frase, si impadronì bramoso delle labbra della moglie, mentre tutta la tavolata scoppiava a ridere. Uriel che in quel momento era stato talmente silenzioso, mentre continuava a bere la vodka che Lilith aveva messo sul tavolo,  singhiozzo sonoramente.

“Uhh che buona questa acqua! Ha un non so che di caldo..” esclamò singhiozzando nuovamente, mentre si alzava dal tavolo e traballando si avvicinava a Kenneth..

“Ehi, Barbie ci andiamo a fare quattro salti in padella findus!” esclamò con le guance rosse e toccando le orecchie a Kenneth che sorpreso balzo in aria allontanadosi a passo  spedito da Uriel.

“Mo, angioletto che cavolo ti prende! Oh…cazzo ma sei ubriaco fradicio!” esclamò Kenneth inorridito.

“Cos’è l’ubriaco? Amore..su andiamo a farci due svolazzate….” Esclamò di nuovo..

“Amore? Uriel ma ti sei rincoglionito per caso…” chiese indietreggiando Kenneth mentre Uriel avanzava verso di lui.

“No, No amoruccio caro, su su fammi vedere il tuo bel corpicino..” sospirò Uriel .

“Manco morto!”

“Uriel per tutti gli angeli contegno!” esclamò Gesù incredulo.

Uriel che in quel frangente si era messo a correre per inseguire un Kenneth che correva intorno al tavolo cercando di nascondersi dietro i suoi genitori, Lucifero e Lilith ancora intenti a baciarsi, fu afferrato da Uriel e fatto cadere a terra, e l’angelo cercava in un modo o nel altro di denudarlo dai suoi vestiti.

“Nooooo! Uriel,  Mollami, cazzo,  sono maschio, io! Uriel! Dannato angelo mollami o ti incenerisco!” urlò Kenneth cercando con lo sguardo il mio aiuto.

“No no, amore mio noi ci dobbiamo sposare. Oh mia dolce Katy!”

“Se ciò deve accadere, solo quando l’ inferno gelerà! Uriel…Non toccare! Non sono questa Katy, Cazzo!” urlò Kenneth, mentre Uriel passava la mano sul petto nudo di Kenneth, io non riuscivo a trattenere le risate, Kenneth sferrò un pugno colossale a Uriel che cadde a terra svenuto. Vidi Kenneth alzarsi da terra schifato, e facendo il gesto di pulirsi i vestiti per poi riabbottonarsi la camicia.

“Tu guarda cosa mi tocca sopportare, un angioletto che non riesce a tenere un goccio d’alcool e che mi scambia per il suo amante! Bha, ma che schifo! Non so mica gay, a me piacciono le donne e con le curve al posto giusto, tipo Luna!” esclamò Kenneth rivolto ad Uriel svenuto a terra, mentre io mi soffocavo con il drink che stavo bevendo e  Andrè…

“Bono demone, si dia il caso che l’angioletto della vita, sia la mia compagna e se tu la tocchi sei morto!” esclamò gelido e quasi ringhiando Andrè facendo diventare me più rossa di un peperone.

“Andrè, cerca di mantenere la calma!” esclamò Gesù e io li osservavo con gli occhi fuori dalle orbite.

“Quello li vuole la mia donna Gesù!”

“Non ha detto questo, Andrè! Ha detto che non gli piacciono gli uomini ma le donne come Lunael, non che vuole Lunael!” ribadì calmo Gesu avvicinandosi lentamente e con un sorriso a me.

“Anche perché io con lui proprio, bleahh! Perdonami Ken, ma ecco per me sei come un fratello, vedi qualcosa di più..” constatai chiudendo gli occhi e sollevando un dito verso Ken, con fare da maestrina saccente.

“Ma chi cavolo vuole un angioletto piumato, Luna tu sei mia amica, ma scusa sei un angelo e non fai per me!” esclamò Kenneth.

“Ahi, questo è un colpo basso Ken!” esclamai risentita

“eh scusa il colpo basso che mi hai dato tu non conta?” esclamò beffardo Kenneth.

“Uno a zero per mio figlio bambolina!” esclamò divertito Lucifero.

“Uffa ora so tutti alleati contro di me!” dichiarai mettendo un adorabile broncio, che,  cogliendomi di sorpresa Andrè imprigionò tra le sue labbra.

“ci sono io con te piccola!” esclamò Gesù abbracciandomi.

“Grazie”

In quel frangente una strana luce apparve davanti a noi, rivelando la presenza di una donna, che si guardò intorno stranita poi si rivolse a Lucifero.

“Zio, ma c’è una festa e non mi hai invitata! Ma che maniere!”

“Dalila, nipotina, come va?” chiese Lucifero andando a baciare le guance della nipote.

“Oh, tutto bene zio, ehm…come al solito ho una flotta di uomin…porca paletta che figo!!!” esclamò la donna che doveva chiamarsi Dalila, quando si voltò verso di noi e di conseguenza verso Anael, che sentendosi al centro dell’ attenzione deglutì e fece un passo indietro quasi terrorizzata.

“Ehi, pupetto, lo sai che sei uno schianto!” esclamò Dalila e io vidi Anael cominciare a sudare freddo e a nascondersi dietro di me.

“Anael, ehi… ma che ti prende!”  gli sussurrai dubbiosa, sottovalutando però l’ udito sopraffino di Dalila.

“Anael…MmmM il tuo è un nome così erotico…” esclamò leccandosi le labbra.

“Altttt frena ragazzina, qui il mio amico pare terrorizzato da te quindi tieni i tuoi ormoni a bada come faccio io!” esclamai.

“E tu chi sei?” esclamò sorridendomi Dalila.

“Lunael!” esclamai.

“Porca trota, l’arcangelo della vita! Halleluya così Andrè la finisce con Lunael di qua e Lunael di là!” esclamò e io sgranai gli occhi incredula.

“Mo ti devo essere mancata proprio tanto, Andrè, se anche i demoni non  sopportavano più le tue litanie!” dichiarai scoppiando a ridere. Quella demone già cominciava a starmi simpatica.

“ehi, io seguivo solo il mio istinto” esclamò Andrè sbuffando.

“certo certo. Ehiii io ho fame…quando arriva la cena Lucifero!” esclamai come una bimba.

Lucifero mi guardò per poi scoppiare a ridere e infine guardare l’orologio.

“Pigroni di camerieri portate la cena!” gridò talmente forte da costringerci a tapparci le orecchie.

“Lucifero!” esclamammo tutti, mentre i camerieri si affrettavano a portare le portate in tavola. Un'altra luce in quel momento inondò la stanza rivelando una presenza tutta brillante.

“Tu!” esclamò la figura puntando il dito verso Lucifero. “ Ti freghi tutte le mie schiere angeliche, mi vedo sparire mio figlio da sotto il naso, vengo a sapere che c’è una grande riunione di creature divine sulla terra e nemmeno mi inviti, LUCIFERO!!!”

“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ! avevo davvero invocato non so chi per far in modo che tu non ti presentassi a casa miaaaaa! Cacchio! Dio, io e te abbiamo dei conti in sospeso!” esclamò Lucifero alzandosi da tavola.

“Colgo la tua sfida, tanto ti batto sempre!” esclamò quello che doveva essere Dio e a me stava venendo un collasso.

“Non questa volta! Ti sfido alla WII, con il gioco Angel vs Devil! Vinco io!” esclamò mettendo il broncio Lucifero.

“NO  IO!” esclamò Dio mettendo anche lui il broncio.

 

Oddio che famiglia sclerata!

 

 

To be continued

   
 
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