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Autore: Rik Bisini    27/07/2007    4 recensioni
Convocato al Ministero della Magia, Draco Malfoy vi ritrova la bacchetta che gli fu donata diversi anni prima, assieme alla persona che conobbe quello stesso giorno.
SPOILER riguardo a morte di personaggi e circostanze cruciali di "Harry Potter and the Deathly Hallows".
Ho scritto questa storia di getto poco dopo la lettura del settimo volume.
Ho voluto descrivere l'incontro tra Harry e Draco dopo la caduta di Voldemort, questa volta in accordo con i fatti avvenuti nelle vicende originali (un mio precedente tentativo risale a prima della loro pubblicazione).
Storia già pubblicata su Acciofanfiction.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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SPOILER riguardo a morte di personaggi e circostanze cruciali di "Harry Potter and the Deathly Hallows".

Il prezzo di una bacchetta

« È solo un'udienza, madre. » disse Draco Malfoy alla donna che lo accompagnava verso il cancello del maniero, cercando di confortarla, a dispetto della sua stessa ansia. Quell'ansia trapelava dal suo tono di voce e si rifletteva negli occhi della donna.
« Non mi piace. » insisté Narcissa, « non gli basta che abbiamo chiesto perdono per quello che Tu-Sai-Chi ci ha fatto fare, a tutti i maghi, ai Mezzosangue, anche agli elfi domestici? Non gli basta che il prestigio della nostra famiglia sia perso per sempre? Non gli bastano i giorni che tuo padre ha trascorso ad Azkaban? »
Draco rifletté. « Azkaban... io non ci ho trascorso nemmeno un'ora. Shakebolt non mi ha fatto imprigionare nemmeno dopo la battaglia ad Hogwarts. » fece un sospiro, « Probabilmente è venuto il momento che io sappia perché ».

Draco mantenne un'espressione impassibile, controllando con freddezza le sue ginocchia che minacciavano di cedere, mentre la porta si apriva. La sua determinazione venne meno quando il suo sguardo incontrò il volto di chi lo attendeva, seduto ad una ampia scrivania. Un volto segnato da un celebre cicatrice da cui due occhi verdi lo guardavano con durezza, ma senza astio.
« Tu? » esclamò sbigottito.
« Ho chiesto io a Kingsley di farti venire al Ministero. » esordì Harry Potter. « Entra. »
Draco mosse un paio di passi oltre la soglia, poi la porta si chiuse alle sue spalle. Fece una smorfia. Era chiuso con il suo rivale di sempre in una stanza senza finestre, con pareti intonacate e librerie semivuote. C'era una sedia libera di fronte alla scrivania di Harry.
« Cos'è? Una trappola? » domandò Draco.
« Immagino che ti saresti trovato più comodo a Malfoy Manor. » Replicò Harry, « Ma preferisco evitare il luogo in cui siamo stati imprigionati, Hermione torturata e Dobby ucciso ».
Malfoy raggiunse la sedia e misurò il respiro. Sedette e si sentì immediatamente più tranquillo. Non era di certo nuovo alle schermaglie con il suo inquisitore. Lo schernì. « Certo la perdita di un elfo è un vuoto incolmabile ».
Harry strinse i pugni.
« Piantala Malfoy. La morte di Dobby è stata un prezzo alto e che non avrei mai voluto pagare, per questa. »
Indicò una bacchetta che era posata sulla scrivania.
« La mia bacchetta, se non sbaglio, » commentò Malfoy, « era di questa che andavi in cerca, quando sei stato catturato con i tuoi compagni? ».
« È con questa bacchetta » rimarcò Harry, « che ho affrontato per l'ultima volta Voldemort. »
Draco ebbe un sussulto.
« Usare il suo nome non è più un pericolo, Malfoy. » aggiunse.
« Bene. » osservò Draco, « Hai la mia bacchetta. E allora? Me la ridai indietro in cambio dell'elfo? Non ci tengo particolarmete a riaverla. »
Harry si concesse un sorriso.
« Tu nemmeno immagini quanto sia stato importante per liberarci di Voldemort il fatto che io ti abbia sottratto la bacchetta. »
Draco mascherò in un tentativo di accomodarsi meglio sullo schienale la sua nuova reazione all'udire il nome del Signore Oscuro. Harry riprese.
« La bacchetta che ho conseguito quando ti ho affrontato, è stata lo strumento con cui ho potuto vincere. Tornando a quello per cui ti ho fatto chiamare qui, voglio che tu la riabbia ».
Draco sollevò un sopracciglio. « In cambio di cosa? »
« In cambio di niente Malfoy. » replicò Harry, « Forse il legame che esiste tra proprietario e bacchetta si è infranto per sempre dopo che te l'ho sottratta. Forse non si riconoscerà più come tua e non funzionerà più come prima, ma io non voglio che tu la usi. »
« E perché devo tenerla? Dalla al tuo amico Weasley, lui è abituato alle cose usate. » Draco cominciava a sentirsi stranamente inquieto, oltre che confuso.
« Sai Malfoy? » spiegò Harry, « Da tempo ormai sono certo che tu non potrai mai dimenticare la tua appartenenza ad una nobile stirpe, la purezza del sangue e la grandezza del nome che porti. Voglio essere certo che tu non dimentichi neppure per un istante cosa siano costate le tue pretese di superiorità. Chi ha riscattato la tua vita con la sua ».
« Cioé l'elfo domestico che un tempo apparteneva alla mia famiglia. » finse di indovinare Draco, mentre la voce gli usciva stranamente roca.
« Quella è la bacchetta con cui hai disarmato Albus Silente, » proseguì Harry, « che stava consegnandosi alla tua mercè. È la sua vita di cui sei in debito. Non è tutto. Se Voldemort si fosse reso conto di quello che hai fatto con questa bacchetta, avrebbe ucciso te, invece di Severus Piton. Anche il suo sangue è stato sparso per te. »
Harry prese la bacchetta della scrivania e la porse a Draco.
« Questa ti servirà per ricordarlo, meglio di come potrebbero fare decenni di prigione. » aggiunse.
« E...? » balbettò Draco.
« Il rimorso è un rimedio potente per il male che si è commesso. Per un solo istante di rimorso, Codaliscia ha avuto dal suo padrone la punizione di un traditore. » concluse Harry.
« Vuoi farmi credere che hai richiesto un gesto un gesto di clemenza nei confronti di un Malfoy? » disse Draco con sarcasmo, « Tu? Il protettore dei Mezzosangue, degli elfi, degli ibridi di ogni sorta? »
« Non significa che io odi i maghi. » sottolineò Harry. « Comunque, forse non sai che tua madre mi ha salvato. Diciamo che è il mio modo per dire grazie ».
« Non vorrai dirmi » chiese Draco, « che speri che d'ora in avanti mi unisca alla gente che ti venera come loro salvatore? »
« Assoltutamente no. Spero di non vederti affatto in giro, se non è assolutamente necessario ».
Draco si alzò senza attendere alcun permesso, Harry non fece un gesto per fermarlo.
« Non avrei mai pensato che fosse tanto piacevole essere d'accordo con te, Potter ».
Harry lasciò che le sue labbra accennassero ad un sorriso. « Sarà che ci siamo abituando a vivere in un mondo in pace ».

   
 
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