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Autore: Nami_88    08/01/2013    8 recensioni
Sto correndo.
Dobbiamo andarcene da questo posto dimenticato da Dio.
Dove sei?
Mi giro in cerca di te.
Ma sono certa che stai bene, ho solo timore che tu ti perda.
Ma eccoti…finalmente.
Un attimo.
Zoro…
Cosa diavolo ci fa quella sulla tua spalla?
Vi fisso.
La riconosco…
Ragazzi una fic su Nami e Zoro a Punk Hazard...la navigatrice come reagirà nel vedere lo spadaccino e quella marine insieme??
Leggete e scopritelo!!
Commentateeeee!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sto correndo.
Dobbiamo andarcene da questo posto dimenticato da Dio.
Dove sei?
Mi giro in cerca di te.
Ma sono certa che stai bene, ho solo timore che tu ti perda.
Ma eccoti…finalmente.
Un attimo.
Zoro…
Cosa diavolo ci fa quella sulla tua spalla?
Vi fisso.
La riconosco…
È quella marine di cui ci hai parlato a Louge Town…
Quella che somiglia alla tua amica d’infanzia.
Che mi prende?
Mi sento bruciare il viso.
Sono gelosa?
Marcia…
Avete del feeling…
O almeno così sembra, perché vi state allontanando e non riesco a vedervi bene.
Avete preso la strada sbagliata.
Finirete dritti nella nube tossica.
Devo fermarvi.
Urlo qualcosa, ti urlo di andare dalla parte opposta.
Ma non è proprio quello che vorrei urlarti ora.
Ti volti, ancora con lei in braccio.
Mi hai vista.
Sembri felice di vedermi.
Ma non riesco a sorridere, davvero…non riesco scusa.
Nella mia testa la notte scorsa.
I mille dubbi e la paura.
Mi volto evitando di guardarvi avvicinarvi.
È una visione che mi sarei volentieri risparmiata, non c’è dubbio.
Sanji si para davanti a me.
Mi protegge, come sempre.
Sa cosa sto passando.
Sa sempre tutto…anche se fa male più a lui.
Mi aggrappo alla sua giacca e gli sorrido.
Grazie.
 
Dove diavolo devo andare?.
Maledico il mio senso dell’orientamento.
Questa qui non fa che urlarmi e di certo non aiuta la mia concentrazione.
Devo trovare i miei compagni e filare via da quest’isola.
Devo trovare Nami.
Poi una voce mi indica la via.
Ti sento mocciosa.
Sei il mio faro…sempre, in ogni situazione.
Mi volto e vi vedo, ti vedo.
Non riesco a trattenere un sorriso.
Stai bene.
Un attimo…
Perché non sorridi?
Cos’è quello sguardo piccola…
Corro nella tua direzione,
ma quello sguardo di delusione…cosa diamine è successo?
Questa marine non fa che muoversi.
La ammonisco cercando di farla calmare.
Non ho tempo ora per queste lagne idiote.
Ecco cosa…la marine.
Avrai sicuramente frainteso tutto.
Devo parlarti subito.
Mi avvicino e ti cerco.
Cavolo non ti vedo.
Ah la marine giusto…
La devo mollare qua.
La faccio scendere mentre continuo a guardarmi intorno.
C’è qualcosa che non quadra.
Ti vedo ora, sei dietro a quel cuoco della malora.
Cerco di avvicinarmi.
Una mano mi blocca.
Che diamine vuole questa?
Mi ringrazia per il trasporto…
Ma se ha urlato per tutto il tempo?
Mi stringe forte la mano e arrossisce.
Strana…
Rimaniamo un po’ in quella posizione.
Diavolo quanto mi ricorda Kuina questa qui…
L’unica cosa a cui riesco a pensare.
Poi ci separiamo e io ritorno alle cose serie.
Nami…
 
 
 
Mi cerchi?
Non voglio parlarti mi dispiace Roronoa.
Mi nascondo dietro Sanji.
Ti stiamo aspettando per fuggire via da qui.
Lasci la marine, ma lei ti ferma prendendoti una mano.
La sta stringendo forte a se.
È chiaro che le piaci…
Di nuovo quel calore…
La vorrei uccidere.
Sono un mostro?
Devo contenermi.
Tu la fissi ora.
Hai uno sguardo malinconico.
Ti ricorda quella ragazzina non è vero?
Lei sbiascica non so cosa…
Le sorridi, poi se ne va.
Tutto questo davanti a me.
Lo sai che sono qui.
Sai cosa provo per te.
L’altra sera, prima dello sbarco…
Abbiamo passato la notte insieme…per la prima volta.
Per me non è stato solo sesso Zoro.
Per me ha significato qualcosa di più.
Sì, lo so bene, è successo tutto in un attimo,
in un impeto di passione.
Non c’è stato bisogno di parole…
Eravamo in salone, soli.
Il rum aveva fatto il resto.
Ma a me piaceva credere che l’alcol ci avesse solo aiutati…
Che nel nostro cuore quella notte la bramassimo da tutta una vita.
Ma è evidente che mi sbagliavo.
Mi sento così sporca.
Mi stringo ancora di più a Sanji.
Mi ci aggrappo come un’ancora.
Sto affondando lo sento.
Ti avvicini a noi.
Mi hai vista.
Non so bene cosa hai intenzione di dirmi,
ma non ho voglia di ascoltarti ancora.
E Sanji lo sa.
Si para davanti a me e ti blocca con la mano.
È furioso con te.
Lo sai quanto ci tiene al mio sorriso.
Lo sfidi.
Mi chiami.
Ma io non reagisco.
Non ho più niente da dirti.
 
Mi avvicino a voi.
Perché ti nascondi dietro a quel damerino impomatato?
Sto impazzendo…devo parlarti Nami!
Ti chiamo…voglio che mi guardi.
Non ti volti nemmeno…
È Sanji a parlarmi ora.
Mi intima di non avvicinarmi.
Ti fai proteggere da lui?
Davvero piccola devo parlarti…voglio spiegarti ciò che hai visto!
Lo minaccio di farmi passare.
Sarei disposto a sfidare un mio compagno per te.
Ma anche Sanji a quanto pare.
Mi prende per il bavero e mi spinge via.
Io afferro la mia katana pronto ad affettarlo.
“Damerino sparisci devo parlare con lei!” .
Ordino perentorio.
Ma non ha la minima intenzione di darmi ascolto.
Nami…
Non riesci nemmeno a guardarmi?
Devi aver frainteso…
Siamo stati insieme l’altra sera.
È stata una notte speciale…credimi non volevo deluderti.
Poi un’esplosione.
Cavolo dobbiamo uscire da qui.
Il cuoco si volta verso di te, ti afferra la mano ed iniziate a correre.
So che ti proteggerà.
Ma…Nami, dovrei essere io a farlo…
 
Siamo finalmente arrivati alla nave.
Il peggio è scampato.
Tutto quel trambusto mi ha permesso di non pensare a quello che era successo.
Mi avvicino a Sanji.
Gli sorrido.
Mi abbraccia.
Io mi lascio andare e lo stringo forte.
Grazie davvero.
È il migliore amico che potessi desiderare.
Impartisco a tutti un ordine.
Dobbiamo essere sempre allerti in questo nuovo mondo.
Ma il cielo mi sembra buono.
“Andrò in camera a riposare…chiamatemi solo se dovessero cambiare le nuvole”.
Dico atona alla mia ciurma di matti.
Lo dico anche a te.
Non ti guardo ma so che mi stai ascoltando.
Sono più serena ora.
È stato bello sentirmi tua…anche solo per una sera.
Mi dirigo in cabina.
Ora ho solo bisogno di stare sola.
Apro la porta, e tutta la mia serenità va a farsi friggere.
Cerco di trattenere le lacrime…m’impongo una forza che so di non avere ora.
Poi una voce.
La tua.
Mi chiami.
Non mi volto.
L’ultima cosa che desidero è farmi vedere così da te.
È l’orgoglio ad asciugarmi gli occhi.
Ti dico di lasciarmi in pace.
Ti dico che sono stanca e devo riposare.
Non mi volto neanche per un secondo.
So che guardarti mi farebbe malissimo.
 
Siamo sulla Sunny finalmente.
Nami.
Sembri più serena ora.
Sei con Sanji.
Gli sorridi.
Mi sento morire.
Ti abbraccia.
Sto per morire.
Lo stringi forte.
Sono morto.
Nami.
Cosa ho fatto?!
Ti ho persa?
Non posso permettermelo…
Non posso averti per una notte soltanto…
Non posso rassegnarmi a non poter più sentire il suo respiro affannato sul petto,
il tuo profumo di mandarino su di me,
i tuoi baci sul collo…
Non potrò mai farlo.
Stai impartendo gli ordini a tutti.
Sei tu il nostro capitano, lo sa anche Rufy.
Vuoi andare a riposare.
Ma so che vuoi solo scappare da me.
Ti ho ferita lo so…ma devi sapere che non è stata mia intenzione.
Ti seguo.
Non riesco più a sopportare di averti così distante da me.
Sei mia.
Lo sei sempre stata.
Apri la porta e sento che piangi.
Non ti sei accorta che ci sono io dietro di te.
Vorrei asciugare le tue lacrime.
Mi sento un verme.
“Nami…”.
Ti chiamo.
Ti mordi le labbra e smetti di singhiozzare.
Mi dici di andare, di lasciarti stare.
Ma niente potrà convincermi ad allontanarmi da te.
Ho bisogno di parlarti.
“Guardami Nami”
Ti chiedo.
Ti vedo stringere più forte la maniglia.
“Guardami ti prego…”.
Ora te lo sto supplicando.
Ti volti finalmente.
I tuoi grandi occhi nocciola mi scrutano ora.
“Devo parlarti di quello che hai visto…”.
Cerco di spiegarti.
Ma mi blocchi.
 
“Non devi spiegarmi niente Zoro…”.
Non voglio che ti giustifichi.
Ti fermo le parola in gola.
Cerco di chiudere la discussione.
Mi sforzo di sorriderti.
Ma sono un’attrice scarsa a quanto pare perché mi afferri dalle spalle e mi avvicini a te.
Ma io continuo la mia recita.
“Non devi giustificarti solo per l’altra sera…” mi blocco…
Fa male anche dirlo.
“Sappiamo tutti e due che non è stato che sesso…quindi dacci un taglio con queste moine”
Sono fredda.
Cerco di costruirmi una corazza.
Cerco di proteggermi.
Voglio essere forte.
Vorrei poter credere anch’io alle parole che escono dalla mia bocca.
Alzo gli occhi che fino ad ora si erano rifiutati di fissare i tuoi.
Hai uno sguardo triste…mi paralizzo.
Sai che sto mentendo.
Sai che sto male.
Non voglio la tua pietà.
Cerco di scansarti con forza.
Ma non faccio altro che far aumentare la tua presa.
Mi fai male ora.
 
Mi rendo conto di stringerti troppo forte.
Ma è la paura di perderti a darmi questa forza.
“Piccola…” ti sussurro allentando la stretta.
Non so cosa dirti.
Ma so cosa fare.
Mi chino verso il tuo viso e ti bacio.
Le tue labbra sono serrate.
Non vuoi lasciarti andare.
Ma nemmeno io demordo.
Ti stringo a me continuando a baciarti.
Nami, voglio che tu capisca.
Le sento.
Sento le tue labbra che si schiudono piano
insieme alle tue lacrime che ora bagnano anche il mio di viso.
Mi stacco poco da te.
Devo parlarti.
Devo spiegarmi.
Devi capire quanto per me sia stata importante quella sera insieme.
Ma mi anticipi.
Come sempre.
 
Mi baci.
Mi baci.
Mi baci.
Cerco di resistere.
Non posso cedere di nuovo ai tuoi sapori.
Non voglio più essere presa in giro da te.
Ma non riesco più a pensare a niente.
Il vuoto.
Nella mente solo le tue labbra, il tuo odore.
È una droga a cui non riesco a resistere.
Sono dannatamente tua.
Non riesco più nemmeno a trattenere le lacrime.
Ti prego non farmi male.
Allungo le mani e ti afferro le braccia.
Ti allontani di poco mettendo fine al bacio.
Mi asciughi il viso con la tua mano.
Vuoi dirmi qualcosa.
“Per me l’altra sera non è stato solo sesso…”.
Parlo tra le lacrime.
Ti anticipo.
Sono così scema.
È una supplica la mia.
È un piacere che ti chiedo.
Non prendermi ancora in giro.
Ti vedo sorridere.
 
Non sono mai stato così felice.
Ti sorrido piccola.
Riesci sempre ad essere due passi avanti a me.
Mi avvicino ancora di più al tuo viso soffiandoti all’orecchio.
“Per me l’altra sera è stato solo amore…”.
Ecco ciò che ti volevo dire.
È questo ciò che devi sapere Nami.
La notte scorsa è stata la più importante della mia vita.
“scusami piccola…”.
Ti prego credimi.
Rimango per un po’ a fissarti.
Sono pazzamente innamorato di te.
Ti aspetto ora.
Dammi un cenno.
Dimmi qualcosa.
Ti vedo sorridere.
Ora piangi di gioia.
Ti stringo forte nel mio petto.
Non voglio più lasciarti.
Ti bacio con passione.
Ora nessuno dei due si trattiene.
Ti accarezzo la schiena dolcemente mentre sento le tue mani nei capelli.
Ti voglio Nami.
Ti spingo delicatamente in camera chiudendo la porta a chiave.
Mi guardi malandrina mentre ti svesti davanti a me.
Faremo di nuovo l’amore.
Ti amo piccola…
 
 
Angolo dell’autrice
 
Ciao carissimi e carissime!!
Odio Tashigi si può dire?!.
È più forte di me quando ho visto la saga di Punk Hazard c’è mancato poco che non davo di matto ahahah!
Aspettando che il caro Oda la uccida…io mi diverto così…e diciamo che sono stata buona perché sono appena finite le feste!
Non ho resistito e ho visto il nuovo film in qualità a dir poco infima su you tube… (cattiva Nami88) e ci sono due scenette zonami…mi sembra di aver capito ihihh (non vado forte in giapponese) e comunque non era tutto mancavano delle parti…vabbè!
Tornando alla storia, spero vi sia piaciuta!! Lasciate un commento!! XD
Bacioni!!
Nami88
 
 
 
 
  
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