Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: FiveIdiotsAreMyLife    08/01/2013    1 recensioni
Ok... Bene, si comincia. Ciao. Sono una ragazza di 17 anni come tutte voi. La domanda è: voi credete al colpo di fulmine? Quante persone ve l'hanno già fatta questa domanda? Tante suppongo. Beh, credo che ognuna di voi abbia il proprio parere. Io credevo di no. Fino a poco tempo fa. Allora? Avete voglia di ascoltare la mia storia? Beh se ne avete voglia potete leggerla e consigliarla se vi piace.
Non so se sono brava a scrivere. Forse no, forse sì. So soltanto che a me piace tanto. Voi potete giudicarla perchè se la posto qui è per questo. Spero di trasmettervi le mie emozioni. Spero che alcune/i di voi si rispecchieranno nella mia storia, spero di emozionarvi e appassionarvi. Voglio solo che voi leggiate. Poi se non vi piacerà potrete smettere, potrete criticare, potrete dare consigli, sempre con la massima educazione. Non so che altro dirvi...
Grazie per l'attenzione :)
Purple
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era una giornata bellissima. Una giornata d'agosto. Davvero calda. Ero al mare con la mia famiglia. E cosa potevo fare in una giornata così calda di agosto, se non una gita in barca decisa dai miei? A girare isole e paesini sotto il sole cocente? In piedi alle 6.00 di mattina (perchè dopo se no fa troppo caldo eh!), mi metto il mio costume, rigorosamente giallo canarino che si abbina all'abbronzatura, e il mio vestitino nero. Preparo la mia borsa con dentro libro, per i momenti di noia, e, cosa fondamentale, cellulare carico, per ascoltare la mia adorata musica. I miei e mio fratello mi caricano in macchina per raggiungere il porto dove ci saremmo imbarcati alle 7.30. Ascoltavo la mia musica, mentre guardavo fuori dal finestrino assonnata. Mi sentivo così depressa, ma allo stesso tempo sentivo che quel giorno sarebbe successo qualcosa, qualcosa che avrebbe cambiato quell'estate, se non la mia vita.

Ore 7.30. Ci imbarchiamo su questa mini-crociera con un'altra ventina di persone. Vado a sedermi il più possibile vicino all'acqua. Adoro il mare. L'acqua è il mio elemento. Dopo pochi minuti infilai le mie cuffiette alle orecchie e cominciai ad ascoltare qualsiasi tipo di canzone avessi sul cellulare. I miei gusti musicali sono molto vari, passano da canzoni tristi a canzoni hard-rock, passando per il pop.

Ecco che qualcosa mi interrompe mentre viaggio sulle note di "Complicated" di Avril Lavigne... Dietro di me si siede una coppia con un bambino rompiscatole che non la smette di piagnucolare con una madre troppo apprensiva e con un padre che dovrebbero fare santo. Si alza, piange, mi tira i calci sullo schienale del seggiolino. Adoro i bambini, ma questo stavo per alzarmi e darlo in pasto agli squali, se ci fossero stati. Arrivammo a un secondo porto, dove salgono un'altra cinquantina di persone. Ero immersa nei miei pensieri. Guardavo quell'acqua meravigliosa, così cristallina, quando il mio sguardo incrocia quello di un ragazzo. Aveva degli occhiali a specchio arancioni con la montatura a Ray-Ban di quelli che vanno di moda adesso. Aveva un taglio di capelli così banale e i capelli erano di un semplice castano, eppure era così misterioso e incredibilmente affascinante. Il suo addome era quasi perfetto. Aveva gli addominali scolpiti ma non troppo .Si volta. Aveva una schiena così perfetta e le spalle larghe. Le braccia erano possenti e i suoi bicipiti erano ben allenati. Indossava un costume verde smeraldo di quelli a calzoncino, che, a mio parere, ai ragazzi stanno benissimo. Non riuscivo però mio malgrado a vedergli gli occhi. Gli occhi, lo specchio dell'anima. Aveva quegli occhiali che rendevano tutto così affascinante. Camminava, solo, con le cuffie nelle orecchie.Si sedette. Osservava il mare.

Due ore e mezza di viaggio. Il mio fondoschiena era ormai piatto e stanco di stare su quelle poltroncine così scomode e di quel colore così orribile. Erano color porcellino rosa sporco. Beh almeno avevo sul telefono tutti e due gli album di una delle mie band preferite: i The Wanted. Stavo ascoltando la meravigliosa Chasing The Sun ed ero persa nei miei pensieri mentre il bambino dietro continuava a tirarmi i calci. I miei nervi erano al limite, quando finalmente sentii l'arrivo al porto, grazie al cielo.

Sbarcammo. Mia madre stava litigando con mio fratello perchè, come al solito si lamentava sul fatto di vedere altri "sassi vecchi" e altre chiese.

-Papà io vado a farmi un giro. Per le 11.30 ci troviamo qui, va bene?

-Va bene, ma fatti trovare.

Mi allontanai dai miei genitori. Mi sentivo così sola quel giorno. Mi mancavano le mie amiche. Avevo bisogno di parlare con qualcuno che mi capisse, con qualcuno che la pensasse come me. Una mia coetanea. Passeggiavo osservando le sfumature delle onde. Spumeggiavano sulla spiaggia e si infrangevano sugli scogli. Era così poetico. Mi venne voglia di scrivere. Scrivere è la mia passione. I miei racconti non li legge mai nessuno ma io scrivo solo e unicamente per me. Perchè è come se fosse un modo per esprimermi con me stessa, è come se scrivessi quello che mi piacerebbe essere. Nelle mie storie posso essere chi voglio essere. Posso essere una spia strafiga che lotta contro il male, un'investigatrice intelligentissima, posso incontrare ragazzi supergnocchi, posso essere una rock star alternativa. Insomma posso essere qualsiasi cosa io voglia, mentre in realtà sono sono solo una ragazza normale. Ecco in quel momento avrei tanto voluto raccontare una storia con la colonna sonora di Christina Aguilera e invece ero sola, su una spiaggia, non ero un eroina e nemmeno una rock star. In lontananza però notai un ragazzo a terra...

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: FiveIdiotsAreMyLife