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Autore: jasmine94    10/01/2013    4 recensioni
Se amate le storie ricche di avventure e soprattutto ricche di fantasia, questa FF fa al caso vostro.
Non per nulla infatti è incentrata sul fantastico mondo di Alagaesia, però con un protagonista del tutto nuovo: una ragazza, il cui destino si intreccerà inesorabilmente con quello dei protagonisti del Paolini, in un mondo sempre più magico e misterioso, in cui verranno svelati particolari inediti che ogni fan della saga di Eragon vorrebbe conoscere.
Se vi incuriosisce sapere cosa accadeva nel castello di Galbatorix prima che il nuovo Cavaliere trovasse il suo drago, allora iniziate a leggere questo primo capitolo...buona lettura :)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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             17. INSEGNAMENTI DI VITA
 
Liz non riusciva a capire come tanta cattiveria potesse essersi improvvisamente insidiata in lui.
Ma poi comprese tutto.
Le sue parole riecheggiavano ancora nella sua mente
<< Tu non sei mai stata la mia migliore amica >>
<< Tu non sai e non hai mai saputo niente di me >>
Quelle parole le fecero aprire gli occhi.
Lei non era altro che un'illusa. Lui non le aveva mai voluto bene, non aveva mai provato affetto per lei. Non lo aveva sfiorato nemmeno per un secondo l'idea che lei potesse diventare sua amica.
All'improvviso si accasciò a terra, e pianse amaramente.
"No, non può averla vinta su di me" pensava.
Liz si era sempre convinta di essere una ragazza forte, che non si lasciava abbattere dalle difficoltà, ma in fondo aveva ragione Murtagh : non era altro che una povera sguattera.
Non si destò dai suoi pensieri nemmeno quando si accorse di essere ancora dove era proibito stare ad una come lei, e nemmeno quando delle guardie si accorsero di lei.
Erano ancora lontane, lei era veloce, poteva ancora scappare, poteva salvarsi. Sapeva cosa l'avrebbe aspettata altrimenti : la forca.
Chissà perché però non era spaventata, nemmeno quando i soldati la sollevarono da terra con forza.
Si sentiva vuota. Tutto intorno a lei era vuoto e appannato, non riusciva più a distinguere la realtà dall'immaginazione.
Il sangue continuava a scorrere a fiotti.
Poi quello che accadde dopo fu molto strano, appunto le sembrava un sogno, le sembrava di essere come in-trance.
Arrivò Tornac, e uccise le due guardie, non prima però che una di loro avesse dato l'allarme.
<< Liz vai via!! Scappa!! >>
Ma lei non si muoveva, non ne aveva la forza.
C'era sangue dappertutto o forse no?
Nonostante la sua età l'uomo la prese in braccio e con agilità iniziò a correre.
Ma sembrava che fossero spacciati.
Nessuno poteva sperare di uscire dal castello senza il permesso del re.
O almeno così credeva Liz prima di addormentarsi profondamente tra le sue braccia.
Fortunatamente Tornac aveva un'arma segreta: conosceva tutti i passaggi segreti e le vie di fuga del castello.
Attraverso un sotterraneo riuscirono a sbucare proprio fuori dal castello, e si ritrovarono nella  capitale affollata dell'Impero : Uru^baen.
Erano temporaneamente al sicuro: lì sarebbe stato molto più facile nascondersi dai soldati.
Si intrufolarono in una casa abbandonata e Tornac sbarrò la porta.
 
 
Liz si svegliò poche ore dopo a causa del dolore al naso, dovuto alla rottura. Il dolore era diventato insopportabile.
Non era un tipo vanitoso, ma non voleva che il suo naso fosse compromesso del tutto.
Ogni volta che si sarebbe guardata allo specchio avrebbe ricordato chi gli aveva fatto questo.
Era sola in casa, il maestro non c'era.
Si rese conto di quanto sangue avesse perso:i suoi vestiti erano tutti macchiati.
Adesso aveva dei tamponi improvvisati alle narici, che il maestro le aveva temporaneamente messo per fermare l'emorragia.
"Bene, sono ancora viva...e non sono nemmeno rinchiusa in una cella buia" pensò.
Senza alcun motivo sorrise: il suo maestro era riuscito a salvarla. Era davvero un brav'uomo. E le voleva tanto bene.
Si sentiva una stupida per essersi arresa, per non aver lottato.
Come poteva essere accaduto che per un secondo lei era stata felice di morire?? Si vergognò a morte di sè stessa.
Una della cose più importanti che la sua mamma le aveva insegnato era quella di rialzarsi sempre di fronte alle difficoltà, di continuare ad andare avanti, perché la vita è un dono. E nessun dono deve essere rifiutato.
In quel momento si aprì la porta ed entrò Tornac, accompagnato da un signore, probabilmente un medico.
In poco tempo le controllò il naso e le diede un unguento per i vari lividi che aveva in tutto il corpo.
Tornac aveva un'espressione serena.
Liz non seppe come ringraziarlo a sufficienza, se non mostrandogli il suo sorriso più sicero e affettuoso. Lui ne restò contento: capì che la ragazza aveva superato il suo momento di dolore.
 
 
Nei giorni seguenti la vita ritornò quasi normale. A Liz piaceva la sua compagnia, si sentiva sempre a suo agio, e tutta la sua serenità era ritornata.
Sfortunatamente essa non era destinata a durare a lungo.
Videro infatti affisso in ogni piazza un manifesto.
La faccia di Tornac con una grossa taglia sopra la testa. Era ricercato in tutta la città.
Proprio quello stesso giorno parlarono a lungo sul da farsi.
Liz voleva fuggire, ma lui si rifiutò categoricamente. Era troppo vecchio e stanco per viaggiare e fare i ricercati.
Le mise le mani sulle spalle con affetto.
Le disse che non si doveva intromettere, perché il ricercato era solo lui e non Liz.
Le disse di non abbattersi mai.
Le disse che sarebbe stato sempre al suo fianco.
Infine le raccomandò di stare alla larga dai guai.
Lui le aveva insegnato a sopravvivere, le aveva salvato la vita, le aveva restituito la gioia, si era preso cura di lei e ora Liz doveva abbandonarlo?
Ma il suo non era un consiglio, era un ordine.
Gliel'avrebbe fatto rispettare a qualsiasi costo.
La immobilizzò, premendo forte un punto del suo collo con due dita, e le fece perdere i sensi in pochi secondi.
Proprio mentre la nascondeva in una stanza bussò qualcuno alla porta: era giunto il momento, erano venuti a prenderlo.
Il medico aveva cantato.
Dietro di lui c'erano ben 10 guardie. Si consegnò a loro senza opporre resistenza, sarebbe stato comunque inutile.
Liz si svegliò di soprassalto qualche minuto dopo, ma capì che ormai era troppo tardi.
Non ce la faceva più. Stava perdendo tutto.
Ma si convinse che doveva andare avanti : era ciò che avrebbe voluto lui.
Il suo sacrificio non sarebbe stato inutile.
Le aveva insegnato tante cose, era ora di sfruttare i suoi insegnamenti nella vita reale.

Salve ragazzuoli belli!! Ok vi prego non uccidetemi per questo capitoloooo!! Lo so che è ancora più triste di quello precedente!! Pietà!!! Non consideratemi un depressa che scrive solo cose tristiii :(
Vedrete che in seguito le cose si sistemeranno lo prometto :D
Intanto volevo dirvi una cosuccia...praticamente penso che passerà un pò più di tempo prima dell'altro capitolo...poi capirete il perché, per adesso non voglio anticiparvi niente! Comunque non preoccupatevi non vi farò aspettare tanto...al max una settimana! xD Allora a prestooo 
Baci baci <3



 
  
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