For every laugh, there should
be a tear ~
#47
Meet the
Robinsons, 2007
# Technology
Ogni bambino ha in sé qualcosa
che lo rende speciale.
Il giorno del
sesto compleanno di Lewis – sei anni erano passati da quando qualcuno l’aveva
lasciato alla sua porta sparendo nella pioggia – un vecchio tostapane rotto già
da qualche tempo resuscitò misteriosamente: un mistero che si dipanò come un gomitolo
quando Mildred sollevò lo sguardo sugli orfani seduti al tavolo della colazione
e, stupita, vide gli occhi di Lewis scintillare.
Da allora fu
un fervore continuo. Lewis non si limitava a riparare le cose; lui cambiava,
creava, inventava. Era il suo essere
speciale. Solo che, beh, era comunque un po’ bizzarro per un bambino così
piccolo. E alla fine Mildred non poté impedirsi di chiedergli il perché.
Lewis aveva
quasi sette anni, e aveva le guance costellate di piccole stelle nei punti in cui
premeva l’inseparabile cacciavite mentre inseguiva un pensiero. Quella volta,
quando alzò gli occhi, Mildred vide un’ombra al posto della solita luce, un’ombra
che mai aveva visto prima.
« Voglio
inventare una macchina che mi permetta di vedere il passato. »
« Come il
cinema? »
« No, non come
il cinema. » Lewis si accigliò, come se il paragone fosse semplicemente
ridicolo. « Uno scanner mnemonico!
Sarà un modo per vedere cos’è accaduto in passato a partire dai ricordi più
nascosti di una persona. »
Mildred
sorrise a tanta passione, ma continuava a non capire. « Ma perché proprio uno...
‘scanner mnemonico’, Lewis? A cosa potrebbe mai servire? »
E quell’ombra
si fece un po’ più intensa e d’improvviso le spiegò molte cose. « È l’unico
modo che ho per rivedere la mia mamma. »
Ogni bambino
ha in sé qualcosa che lo rende speciale. Il qualcosa
di Lewis era il suo impegno, il suo amore per la tecnologia.
Eppure, Mildred
non avrebbe mai immaginato che le fredde macchine potessero essere una via per
ritrovare il proprio cuore.
[ 300 parole ]
Spazio dell’autrice
Per prima cosa mi
scuso dell’improvvisa sparizione. Ho avuto dei problemi di software, ma ora
pare che sia tutto sistemato.
I Robinson: una famiglia spaziale è un altro Classico
post-rinascimentale che personalmente adoro. È mindfuck,
buffo e dolce in egual misura. Il prompt non poteva
essere utilizzato che per Lewis, così ho scelto di rappresentare il momento in
cui il suo desiderio di creare uno scanner mnemonico si manifesta per la prima
volta – in particolare volevo concentrarmi su Mildred: la si vede per poco
tempo, ma secondo me il suo rapporto con Lewis è molto profondo e degno di
attenzione. Voglio dire, un bambino prodigio che non riesce a trovare il suo
posto nel mondo: chi non gli si
sarebbe affezionato? ♥
Spero di essere più
regolare nei tre aggiornamenti che mancano per chiudere la raccolta. Come
sempre, più di sempre, grazie infinite di essere ancora qui!
Aya ~