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Autore: Gioloveskidrauhl    12/01/2013    5 recensioni
"Ti voglio Allie. Ti desidero come non ho mai desiderato nessun'altra." Ansimò sulle mie labbra, per poi farle subito intrecciare con le sue, con veemenza, passione, come se non volesse lasciarmi andare.
Lo stavo davvero facendo? Davvero ero arrivata al punto di rimanere sdraiata sotto il mio migliore amico, sul suo letto,non completamente vestita?
"Voglio che tu sia mia." Mi sussurrò all'orecchio, facendomi sussultare leggermente.
Scese a baciarmi prima la mascella, e poi il collo.
"Ma io sono tua, Justin. Lo sono sempre stata." Questa fu l'ultima cosa che riuscii a dire, per poi lasciarmi andare al piacere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. Like we're gonna die young.
 
Odio questo stupido armadietto, diamine non c'entra più niente!
Cercai di spingerci dentro il libro e il dizionario di francese, senza raggiungere alcun risultato: questi mattoni non ne vogliono proprio sapere di entrarci.
"Guarda che se continui così esploderà." Mi voltai, incontrando lo sguardo divertito di Justin.
"Ehi, invece di sfottere, aiutami." 
Si avvicinò con fare esperto e li incastrò perfettamente tra il libro di storia e quello di geografia.
"Come faresti senza di me?" Sorrise sornione.
"Smettila, scemo." Dissi io, spingendolo leggermente.
Mi faceva uno strano effetto parlargli, dopo la conversazione di ieri; Ma lui sembrava a suo agio come sempre, perciò mi convinsi di smettere di pensare certe assurdità.
"Allie?" Disse, sventolando la sua mano destra davanti a me.
"Mmh?" 
"Andiamo in classe?"
"Ehm si, andiamo."
Il resto della mattinata passò velocemente, anche se provavo una strana sensazione allo stomaco ogni qualvolta Justin mi rivolgeva la parola.
Subito dopo scuola io Sarah ci siamo dirette da Starbucks in centro, praticamente il punto di ritrovo di tutti gli adolescenti.
"Quindi, stasera c'è la grande festa!" Esordì entusiasta la mia migliore amica, sedendoci in un tavolinetto accanto alla grande vetrata.
"Già! E' la prima volta che qualcuno affitta il 'Palm Beach' per una serata."
"E' fantastico, davvero." Continuò sempre sorridente lei.
Anch'io amo le feste, e questa sera voglio solo divertirmi e non pensare a niente, ho un bisogno disperato di dimenticare Dave, tutto quello che mi ha fatto, e gli ultimi due mesi passati a disperarmi per lui.
"Uh guarda, è arrivato Justin." Disse ad un tratto Sarah, indicando la porta a vetri del locale.
Mi voltai e lo vidi, sorrideva con una ragazza dai capelli rossicci, e considerando la sua minigonna e il suo top un pò troppo scollato, non mi risultò difficile capire il motivo per il quale il mio migliore amico ha deciso di uscirci insieme.
"Non lo vai a salutare?" Continuò lei.
"No, non mi sembra il caso.. E' in dolce compagnia." Mi voltai, mettendomi di spalle.
Continuammo a parlare del più e del meno, ridendo a tratti come pazze concentrando su di noi l'attenzione di mezzo locale.
Avevo quasi dimenticato che Justin fosse lì, fin quando Sarah se ne uscì dicendo "E' da un pò che Justin non smette di fissarti." La bibita che stavo bevendo mi andò di traverso e per poco non mi strozzai: rischiare di morire due volte in due giorni, un nuovo record.
"Cosa?"
"Si, ti guarda in modo strano. Anzi, devo ammettere che è da un pò di giorni che ti guarda così. E' successo qualcosa?" Chiese vagamente in buona fede, senza malizia.
"N-no, non è succeso niente, sarà solo una tua sensazione, credo." Ero imbarazzata, e nonostante non fosse accaduto realmente niente tra di noi, non potei fare a meno di sentirmi una traditrice, senza neanche saperne il motivo.
"Ehi, che ne dici di andare a casa mia? Ci possiamo preparare lì per andare alla festa." Chiesi.
"Hai ragione, andiamo và." Mi porse il braccio sorridente, e lo intrecciò col mio.
Prima di uscire lanciai uno sguardo verso il tavolo di Justin, e con molto piacere, notai che stava facendo lo stesso, ignorando palesemente la ragazza che blaterava senza sosta, facendogli gli occhi dolci.
 
"Tesoro ma sei uno spettacolo!" Esclamò Sarah appena uscii dal bagno.
"Ehi, non indosso nulla di speciale." Era vero. Visto che il locale si trovava sulla spiaggia non mi sembrava il caso di mettere i tacchi, perciò optai per un bustino fiorato, shorts di jeans, giacca di pelle e ballerine nere e una borsetta con un grande fiocco davanti.
Anche Sarah aveva pensato come me, indossando delle ballerine e un vestitino azzurro.
"Andiamo a scatenarci bellezza!" Esordì lei facendomi ridere e trascinandomi nella sua macchina, una mini azzurra, che amavo alla follia.
Durante il traggitto accesi la radio, cambiai parecchie volte stazione, finchè, molto fortunatamente, trovai la ma canzone preferita: Die Young.
Con il finestrino aperto, l'aria nei capelli, quella melodia era perfetta per cominciare al meglio quella serata.
Arrivate, parcheggiammo nel parcheggio del locale, in uno degli ultimi posti rimasti liberi,e chiusa la portiera, entrammo, o più che altro, uscimmo di nuovo, visto che la discoteca consisteva in una grande passerella di legno quadrata per ballare, con un bancone per servire i clienti, mentre i tavolinetti per sedersi erano posizionati sulla spiaggia vera e propria.
Come immaginavo, c'erano quasi tutti iragazzi della scuola, ma non solo, c'erano anche un sacco di altre persone che non ho mai visto.
La musica a palla, una delle tante cose che amo: ti fa smettere di pensare, anche solo per un secondo, e farti godere la vita.
"Vedi di non rimorchiare troppo, non voglio rimanere da sola." Ridacchiò Sarah.
"Ahahah, tranquilla, non ho intenzione di rovinare questa serata per un ragazzo."
Detto questo, ci dirigemmo al bancone del bar, dove, un viso a me familiare, sorrideva malizioso, forse anche troppo.
"Ma guarda chi si vede." Odioso.
"Che ci fai tu quì?" 
"Secondo te?"
"Ah, scusa, dimenticavo. Sei venuta a cercarmi."
"Si Dave, ti piacerebbe."
"Molto, a dire la verità."
Bene, ora gli tiro un pugno e gli spacco la faccia.
Sarah notò che mi stavo innervosendo, perciò tagliò corto. "Senti, Dave." Lo guardò in cagnesco, ma la fermai, prima che potesse dire qualsiasi cosa. "Siamo quì per prendere qualcosa da bere, perciò, se non ti dispiace, evita di fare queste stupide battutine e dacci due bicchieri di vodka." Continuai.
Si girò, rassegnato, e facendomi l'occhiolino, ci versò il liquido trasparente in due bicchieri.
Senza esitare lo portai subito alle labbra, e al contatto con la mia gola, produceva un leggero bruciore, ma non uno di quelli che ti fanno stare male, uno di quelli che ti provocano un piacere immenso quando arrivano allo stomaco.
Poggiai il bicchiere sul bancone, catturando di nuovo l'attenzione di Dave.
"Un'altro." Chiesi, inespressivamente.
"Come vuoi, dolcezza."
Prese la bottiglia di vetro, e versò di nuovo il liquido nel mio bicchiere, che portai ancora una volta alle labbra, scolandolo tutto, fino all'ultimo goccio.
"Ehi ehi ehi, vacci piano con quella roba."  Un abbraccio da dietro, e un sussurro rauco al mio orecchio.
Riconobbi subito quella voce nonostante il rumore assordante della musica.
L'avrei riconosciuta tra un milione.
"Ciao Justin!" Mi girai e l'abbracciai di slancio.
"Pensavo non saresti venuta..." 
"Non mi sarei mai persa una festa al Palm Beach, dovresti saperlo, papà." Ridacchiò.
"Beh, allora vieni a goderti la festa, non c'è bella gente quì." Disse un pò più forte, per farsi sentire da Dave, che mi stava fissando.
Fece per ribattere, ma trascinai Justin e Sarah al centro della pista.
Mi avvicinai di più a lui, per dirgli, o meglio urlargli a causa del volume "Justin, basta. Sto bene, davvero, e nè Dave, nè nessun'altro mi farà più soffrire."
Fece un cenno con la testa facendomi fare una giravolta "Allora balliamo."
 
Ballavo da circa due ore, e i miei poveri piedi non ce la facevano più. Ma non so cosa mi sia successo, mi sentivo libera, invincibile, non mi capita spesso di sentirmi così, forse perchè non sono abituata a bere.
Accanto a me ci sono tutti i miei amici che ballano, bevono, e si divertono. Con l'occasione ho anche conosciuto gli amici di Justin, Ryan e Chaz, e devo ammettere che sono molto più simpatici di quanto mi aspettassi, ma probabilmente anche questo è colpa dell'alcool.
Sento una mano prendermi il polso in modo rude, strattonandomi, e non capisco cosa succede finchè non mi ritrovo fuori dalla pista da ballo, e mi sempre di respirare di nuovo, strano, notando il fatto che ero all'aperto fin'ora.
Mi volto temendo il peggio, ma per mia fortuna, vedo solo Justin allentare la presa su di me e rivolgermi un sorriso.
"Ehm, scusa, ma non riuscivo a parlarti con tutto quel rumore." Si scusò, grattandosi dietro la nuca, gesto che faceva sempre quando si trovava in imbarazzo.
"Tranquillo. Anch'io avevo bisogno di uscire un pò da tutto 'quello'" Indicai la pista "Comunque, cosa devi dirmi?"
Iniziò a camminare verso destra, dove si trovava lo stabilimento, e le cabine, e con un cenno della mano mi invitò a fare lo stesso. 
Lo seguii.
Non disse una parola, finchè non ci avvicinammo ad una cabina di legno, la numero 25 per la precisione, e vi si appoggiò contro, mettendosi le mani in tasca ed appoggiando il piede sul muro.
Io, al contrario, rimasi in piedi, immobile di fronte a lui.
Poi, finalmente, presi coraggio "Che succede, Justin? Perchè mi hai portata quì?"
"Odio il fatto che Dave ti guardi in quel modo."  Grugnì con lo sguardo fisso nel vuoto.
"In quale modo?"
"Odio il fatto che continui a provarci con te, dopo come ti ha trattata." Continuò senza rispondere alla mia domanda.
"Si può sapere che diavolo ti prende?" Iniziai a preoccuparmi, non l'avevo mai visto così, mai.
"Non lo so, Allie." Si staccò dal muro ed iniziò ad avvicinarsi. "E' questo che mi fa rabbia, che non riesco a capire." Continuò ad avvicinarsi, ed io ad indietreggiare, finendo contro la parete di legno.
Non aveva bevuto molto, non fino al punto di non capirci più niente e di dare i numeri.
Ma stavo seriamente iniziando a preoccuparmi.
"E' da un pò di tempo che provo una strana sensazione nello stomaco ogni volta che ti vedo vicino a quello, o ad ogni altro ragazzo." Appoggiò le mani ai lati della mia testa, addosso la cabina, impedendomi così di fare qualsiasi movimento.
Ma non mi sarei mossa comunque, volevo sentire ciò che aveva da dirmi, ero come ammaliata dalle sue parole.
Prese una pausa, mi guardò negli occhi, ed io mi affogai nei suoi, che al chiaro di luna sembrava ancra più chiari del solito. Sembravano oro.
"Forse, solo perchè siamo molto amici e-"
"No." Mi bloccò prima che potessi continuare. "So che l'amicizia tra noi due non c'entra proprio niente."
"E allora cosa c'entra?" Mi accarezzò la guancia, sorridendo leggermente.
"Tel'ho detto, non so nulla." Si avvicinò, lasciando tra di noi solo pochi centimetri di distanza. "So solo" Poggiò la sua mano destra sul mio fianco "Che se ora non ti bacio, me ne pentirò per il resto della mia vita."
E non ci capii più nel momento in cui le sue labbra si unirono alle mie, e le sue mani iniziarono a scorrere lungo tutta la mia schiena, provocandomi milioni di brividi.
La sua lingua chiese il permesso rudemente per entrare nella mia bocca, e stupendomi di me stessa, schiusi leggermente le labbra iniziando un gioco infernale tra di noi.
Mi mordicchiò il labbro inferiore per poi tornare a baciarmi, con veemenza, passione, dolore, e, aveva ragione: tutto questo con l'amicizia non aveva proprio niente a che fare.
Ma cosa diavolo mi stava accadendo? Tutto ciò non può essere colpa dell'alcool, insomma, sono lucida, e anche lui lo è.
Allora perchè abbiamo mandato all'aria diciassette lunghi anni di amicizia?
Perchè quella sera non aveva nessuna troietta da portarsi a letto? Non credo.
Perchè voolevo dimenticare Dave? Già fatto.
E allora, perchè?
Finalmente la parte conscia di me prese il sopravvento sull'altra che non si sarebbe staccata da quelle labbra così morbide e rosee neanche sotto la peggiore delle torture.
O magari, la peggiore delle torture, era sapere, che quelle labbra appartenevano al mio migliore amico.
Mi staccai.
"I-io" Sussurrò lui.
"Non c'è niente da dire, Justin."
Corsi via in cerca di Sarah.
Volevo andarmene di lì.
Mi sentivo terribilmente in colpa.
Sporca, stupida, illusa.
Traditrice, debole.
Alcune lacrime cominciarono a rigarmi il viso, ma io non feci niente per impedirgli di cadere.
Volevo piangere e sfogarmi per tutto ciò che era accaduto pochi minuti prima.
Beh, in fondo volevo che quella sera avrebbe dato una svolta alla mia vita, e così è stato, solo che, ora, sono solo molto più confusa di prima. 
 
 
 
HEEEEEEELLO :3
Sciao bellesse!
PEr prima cosa, volevo scusarmi per l'enooorme ritardo con cui ho pubblicato,
Ma la scuola non mi da tregua cwc
Anyway, grazie per le splendide recensioni,
E' importante sapere che apprezzate la mia storia :3
Che ne dite di Allie? Io la adoro nidjgiwmg
Ok, modestia a parte,
Sappiate che questo è solo l'inizio, non credete che la "storia" tra di loro sarà tutta rose e fiori,
Perchè non sarà così muahahah
Inoltre, per continuare volevo aaaaalmeno, cinque recensioni, che ne pensate?
Mi sto odiando da sola, perchè odio questo genere di cose, ma vorrei sapere i vostri pareri .-.
Bene, ora mi dileguo e vi lascio con le immagini di Allie.
Alla prossima bitcheeeees.
 
Allie è la meravigliosa Barbara Palvin: http://weheartit.com/entry/47733532/via/TheSwaggerGirl
 
                                        http://weheartit.com/entry/47253663/via/TheSwaggerGirl
 
                                        http://weheartit.com/entry/47123168/via/TheSwaggerGirl
 
 
 
#Peace
Gio

@Stillbelieber1 in twittah.

giorgiayo on instagram.
  
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