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Autore: LUcy__    13/01/2013    3 recensioni
Ciò che Kevin non aveva mai capito era cosa voleva davvero dire “sentirsi a casa”.
Lui non l’aveva mai avuta una vera casa, dopotutto.
Ma dopo essere stato assunto a “Emme USA”, il famoso e amatissimo giornale di moda della Salling Editorial, forse comprenderà qual è il vero significato del termine.
E troverà una vera famiglia.
***
Principalmente McGustin, con CrissColfer, Heya e Achele.
Decisamente AU e molto OOC, siete avvertiti.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Grant Gustin, Kevin McHale, Quasi tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quattro
 

Il pomeriggio prima della cena “di lavoro” Kevin uscì un’ ora prima dal lavoro. Ci aveva messo due ore buone per convincere Glory, promettendo poi che avrebbe fatto degli straordinari per recuperare le ore di lavoro, ma alla fine c’era riuscito.
Lo sapeva che non era un appuntamento, ma non riusciva a togliersi dalla testa le parole di Chord. Gli rimbombavano in testa di continuo, ripetendosi instancabili.
Con calma scelse i vestiti per la sera, preoccupato. Optò per semplici pantaloni neri, una camicia bianca e un gilet grigio, con la cravatta intonata.

“E dove vai così ben vestito?”chiese Dianna, entrando nella sua stanza. Senza bussare, ovviamente. Ma, dopotutto, quando mai in quella casa si usava bussare?
Kevin si osservò allo specchio, riflettendo. Certo, non era da lui tutta quell’attenzione nello scegliere i vestiti, ma non era poi così elegante.
“Esco. Una cena con i colleghi.”rispose, sistemandosi la cravatta per l’ ennesima volta.
“Ci sarà anche Grant?”continuò lei, incalzante. Probabilmente quella sera era dell’umore di stuzzicarlo fino all’esasperazione. Lui annuì, alzando gli occhi al cielo per l’invadenza, forse anche troppa, dell’amica. “Usate i profilattici!”esclamò allora lei, scoppiando a ridere.
“Dianna!” la rimproverò, fulminandola con lo sguardo. Non la fece smettere però di ridere.
Possibile che si vedesse così tanto l’attrazione che provava per il modello?
“Ti passa a prendere lui, magari?”chiese ancora, con un sorrisetto strafottente sul volto, quando si fu ripresa dalla gran risata.
“No, passa Darren.”corresse lui, guardandola male. “E tu cosa fai?”
“Sto con Lea.”
“Voglio la casa in ordine, mi raccomando!”disse lui, ridendo come un cretino. Alla fine si prese una sberla amichevole dalla bionda.
“Andiamo al cinema!”esclamò, quasi indignata. “Non devi uscire? Esci.”ordinò, sedendosi sul suo letto sbuffando. Kevin smise di ridere e si accomodò accanto a lei.
“Devo aspettare che mi vengano a prendere.”fece calmo  lui, scompigliandole i capelli dolcemente, sapendo perfettamente che era una cosa che lei odiava con tutto il suo cuore. Appena finì la frase sentì il campanello suonare. Dianna esultò e lui alzò gli occhi al cielo.
“Allora, vado…”disse. Andò nell’entrata, si infilò il cappotto e si girò, sorridendo all’amica.
“Esci! Ora! Ciao!”fece lei, liquidandolo, spingendolo verso la porta, cosa che provocò moltissime risate da parte del ragazzo. Lei sbuffò e si lasciò scappare un “Ti voglio bene!”

“Voglio proporre un brindisi!”annunciò Chord, alzando il bicchiere.
Ancora.
“Al povero Paul, costretto da Glory a  fare gli straordinari perché ha fatto una battuta sul fatto che lei ama tirare fermacarte!”esclamò poi, facendo ridere tutti.
“Ok, dopo questa possiamo anche andare a casa.”affermò Naya, poco divertita.
“Ma è un peccato esserci persi lui e Heather che pomiciano!”protestò il biondo, incrociando le braccia. La ragazza accantò a lui rise, ma la mora non fu della stessa opinione. Kevin ricordò bene che Naya aveva una cotta enorme per la bionda.
Forse non era una buona idea parlare di Paul in quel momento.
Uscirono dal locale e Kevin fece per andare verso la macchina di Darren, ma una voce lo interruppe.
“Mi permetti di offrirti un passaggio?”chiese Grant, sorridendogli. Un bel sorriso. Forse troppo bello.
“Oh certo!”esclamò Kevin, senza neanche starci a pensare. “Grazie.” fece poi, in tono più pacato, temendo di aver fatto una brutta figura con quel suo troppo entusiasmo.
“Ok, ok, ho capito. Vado a casa con Heather…”brontolò Naya, infilandosi nell’auto della bionda. Non sembrava tanto delusa da quella cosa, anzi. 
“Ottimo…”fece allora Grant. L’espressione che accompagnò quella parola era decisamente strana. “La sua carrozza, My Lord.”disse, facendo un piccolo inchino ed aprendogli la portiera. L’altro arrossì, davanti a tanta galanteria.
Semplicemente non ci era proprio abituato.
Scivolò con facilità nella macchina, sistemò la cintura e attese che l’altro salisse.
“Abito dall’altra parte di Manhattan, il tragitto è lungo.”avvertì. Grant sorrise e mise in moto l’auto.
“Non è un problema, anzi.”disse semplicemente. “Passo più tempo con te…”sussurrò, senza staccare gli occhi dalla strada, pochi secondi dopo, a un tono di voce molto basso. Quasi impercettibile, arrivando alle orecchie di McHale molto flebile.
“C-cosa?”domandò Kevin, pensando di aver sentito male. Perché no, Grant non poteva aver pronunciato quelle parole, non in quella combinazione e non…
No, no, no, se l’era sognato.
“Nulla, nulla.”rispose Grant. Sorrise ancora, ma non disse altro.
Non parlarono per il resto del tragitto. Kevin si limitava a fissare fuori dal finestrino, leggermente spaventato dalla velocità con cui il castano guidava.
Fu quando la macchina si fermò che accadde qualcosa di veramente importante.
Ora, Kevin l’alcool lo reggeva perfettamente, ma quella sera Chord continuava a imporre brindisi per questo o per quello, quindi perfino lui era abbastanza alticcio.
Per questo, quando la macchina si fermò, quella mano che si appoggiava alla sua gamba e quelle due labbra che si avvicinavano alle sue pensò di stare già sognando, in preda a deliri alcolici, e di essere già nel suo letto, magari con una faccia ebete che Dianna poi avrebbe immortalato e usato contro di lui.
Ma non era assolutamente così, oh no.
Grant lo stava baciando.
Lo stava baciando sul serio.



The writer is IN
Salve!
Allora, prima che voi mi invadiate di “Oddio, oddio, si son baciati, santo cielo, mamma mia svengo!” o altre cose fluffosissime, voglio prima SPOSTARE L’ATTENZIONE sul fatto che “oh wow c’è un BANNER!” perché mi sento fiera di me stessa nel vedere che “uiii sono diventata capace di farli, lalala!”.
Ho ancora qualcosa da dire, wait…
1.       Paul è questo bel tipetto qua
2.       Ditemi che avete notato l’Heya che ci sta sotto, perché ci sarà un Missing Moment apposta.
3.       La cosa “Glory ama tirare fermacarte” va creditata a Val, perché
Ok, adesso voglio tanti scleri per il bacio McGustin. Now. Mandatemi hate, love, quello che volete via recensione, thanks!
PostScriptum: mi trovate su Twitter, Tumblr e Ask.
 
Anticipazione del prossimo capitolo:

“Qualsiasi cosa ti abbia detto su di me dubito che sia vera.”disse, interrompendola e soffocando uno sbadiglio, coprendosi la bocca con la mano. Si era completamente dimenticato che indossava solo i boxer, che Grant stava fissando trattenendo a stento un sorriso. “Oppure avrà esagerato, come sempre.”
 
-Lu

  
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